Federica Bosco nasce un 25 Settembre della prima metà degli anni settanta a Milano (alla clinica Macedonio Melloni) e trascorre i primi 4 anni della sua vita in Via Leone Tolstoj (davanti al Pam) dopodiché si trasferisce con i suoi a Firenze (in Via Lungo L’Affrico) perché “la bambina ha bisogno di aria buona”.
La bambina in effetti passava 311 giorni l’anno a letto con la tonsillite.
I numerosi mesi al mare di Tirrenia (Pi) con nonno Addi e nonna Licia, fanno sì che le tonsille restino al loro posto nonostante il parere contrario dei pediatri, (anche se un po’ cagionevole alle vie respiratorie “la bambina” è sempre rimasta).
A circa 11 anni ha le trecce,è secca, introversa e timida in maniera patologica.
I suoi per metterla a proprio agio la mandano a danza classica, pianoforte classico e moderno e francese, il fine settimana lo passa a cavallo, catechismo e a pattinare, a 12 anni ha un esaurimento nervoso e smette tutto per sempre!
Dai 13 anni in poi,con l’arrivo della pubertà e il conclamarsi dei favolosi anni 80, la ribellione prende il sopravvento e porta via con sé le trecce e la timidezza.
Comincia a vestirsi come Madonna, ma anziché a New York lo fa a Strada in Chianti e la cosa desta scompiglio.
Dal 1982 la sua ribellione è accompagnata dalla nascita del fratello Daniel con cui tuttora condivide il dono dell’ironia.
L’unico dono che in famiglia non è mai stato apprezzato.
Da lì in poi,in famiglia, è guerra e viene murata viva fino ai 19 anni, quando cioè si diploma al liceo linguistico (l’epopea della maturità è venduta in fascicoli settimanali) e durante gli anni di prigionia si nutre prevalentemente di telefilm americani primo fra tutti Saranno Famosi.
Dopo la maturità frequenta sei mesi di giurisprudenza per capire che non è e non sarà mai la sua strada.
Il 92 è un anno importante i suoi si separano definitivamente e la vita da moderatamente confusa diventa un totale caos, quindi lascia Firenze per arruolarsi nelle le truppe del Club Méditerranée e girare il mondo come capo hostess,coreografa e responsabile animazione: Mauritius, Messico, Francia, Turchia, Irlanda, Spagna, Grecia imparando diversi mestieri che non hanno però riscontro pratico una volta tornata a Firenze 5 anni dopo, dove tutto è rimasto uguale e gli amici hanno una loro vita di cui lei non fa più parte.
A casa di sua madre non ha neanche una camera e dorme nel lettone col fratello che nel frattempo ha 16 anni, mentre la madre si accampa in un letto di fortuna in salotto.
Inizia così il calvario dei lavori precari e fondamentalmente insoddisfacenti, ma necessari per continuare a rimanere indipendente: agente di viaggio, guida turistica,cameriera, cambiavalute, assicuratrice, commessa in un’antica profumeria, barista, segretaria…
Cambia una prima casa, una seconda e una terza, fino al momento in cui ne ha talmente piene le balle che in un torrido pomeriggio di Giugno comincia a scrivere Il giardino degli ex (diventato poi Mi piaci da morire) in cui mette dentro tutta l’ironia e il sarcasmo di cui è capace per raccontare le (dis) avventure di Monica, sprovveduta e tenera 30 enne sbarcata a New York in balia di uomini sbagliati, delusioni, sogni, amicizie e la speranza di trovare un grande amore e il proprio posto nel mondo. Nel frattempo in pieno delirio mistico, impossessata dal fantasma di Jane Austen, comincia a scrivere Aria ( diventato poi Cercasi Amore Disperatamente) in cui condensa altra frustrazione, altri sogni, altre speranze, ma in maniera molto più autobiografica, e ancora più ironica,tanto che, dalla paura, comincia a cambiare nomi, luoghi e personaggi per timore di rappresaglie.
Contro ogni previsione (dato che gli amici se la ridevano della grossa all’idea della “Bosco che scrive un libro”) il libro viene preso in considerazione da Newton e Compton e pubblicato nel giro di pochi mesi.
Mi piaci da morire esce e vengono comprati i diritti per la trasposizione cinematografica, subito dopo pubblica Cercasi amore disperatamente.
Nel frattempo non si fa scappare nuovo materiale per i futuri libri continuando ad uscire con una lunga serie di uomini assurdi.
Da lì in poi non inventa più niente.
A questo punto è fatta, la Bosco è inarrestabile nel giro di quattro anni sforna tutta la saga di Monica: L’amore non fa per me e L’amore mi perseguita e due manuali self help: 101 modi per trovare il tuo Principe Azzurro senza baciare tutti i rospi e 101 modi per dimenticare il tuo ex e trovarne subito un altro.
L’incontro con lo yoga ( e con Attilio) segnano la svolta definitiva e l’ inizio del cambiamento radicale, da triste single con 2 gatti e una relazione clandestina con la televisione e il frigorifero a gioiosa fidanzata yogin e vegan.
Il 28 Novembre del 2008 si trasferisce Roma dove vive attualmente con il compagno.
I gatti Gurb e Blanche vivono felicemente da sua madre.