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Archivio per la categoria ‘L.O.V.E.’

Sally

13 maggio 2010


Ciao…
… sto leggendo SOS AMORE e, purtroppo, mi sembra di rivivere la mia storia…. in fondo Chiara potrei essere io con la sua ingenuità e, perchè no… eccessiva bontà… con l’aggravante che io ho 39 anni invece di 35… ho avuto un matrimonio durato 12 anni (+4 di fidanzamento) due – splendidi- figli e il solito manipolatore affettivo pronto ad approfittare di tutto questo…
Ah, ovviamente la separazione mi sta dando un sacco di problemi… ho creduto di dare meno dolore possibile a tutti, anche al mio ex marito, ed alla fine ho sbagliato tutto….
Anche io vittima di un collega che ascoltava i miei problemi dicendo che erano anche i suoi… confidandomi la rottura con la sua compagna… l’assoluto amore per me… ma la difficoltà a chiarire per il desiderio di non far soffrire la figlia… Sentiva quanto lei avesse bisogno di lui… di essere addormentata da lui…. Mi sono sgolata dicendogli che mai mi sarei frapposta tra lui e la figlia… che centinaia di uomini si separano e non per questo perdono i figli… ma lui sembrava non capire…Adesso so che adduceva unicamente delle scuse… Anche perché lui ha continuato a fare la vita di sempre… uscire la sera… in barca con gli amici…
Comunque, ritornando a bomba, ero appena separata legalmente (2 anni fa) che lui iniziò a farmi una corte spietata… io che per, praticamente 10 anni, non ero stata mai coccolata o “viziata” mi trovai, improvvisamente al centro dell’attenzione di un uomo che sapeva cosa dire e cosa fare… Sei bellissima… sei stupenda… l’amore della mia vita…. Voglio un figlio da te…. Non sono mai stato così felice…. Siamo predestinati…Sei speciale… Caspita! Da brutto anatroccolo mi ero magicamente trasformata in un cigno…. E ancora… “non capisco come tuo marito abbia potuto permettere che tu andassi via…”
Ed io mi sono bevuta tutto… Anzi, conoscendo il tipo, ero anche disposta ad accettare i suoi, inevitabili, tradimenti…. Che idiota che sono!
Mi raccontava che era ai ferri corti con la compagna, che sì… proprio quella sera le avrebbe parlato ed io… preoccupata per lui, gli chiedevo di inviarmi subito un sms per farmi sapere come fosse andata… non dormivo, quelle notti, e mi struggevo al pensiero di lui in quella situazione… aspettavo tutta notte un messaggio che, magari, arrivava alle 5…. Ho creduto… aspettato… confidato… non ascoltavo quella vocina dentro di me che mi diceva di stare attenta… no… non potevo credere che non fosse sincero!
Piangevo quando facevamo l’amore…. Mi sentivo in colpa e avrei voluto solo che lui chiarisse con la sua compagna…. Sognavo la nostra vita… era lì… si… riuscivo proprio a toccarla…e, quindi, tenevo duro…. Ingoiavo rospi grandi come case e continuavo ad andare avanti.
Piangevo quando facevamo l’amore e lui mi coccolava(!) mi diceva di non preoccuparmi… ci avrebbe pensato lui e la prossima volta che lo avremmo fatto sarei stata finalmente tranquilla….
Questo succedeva 9 mesi fa…. Ovviamente la situazione non è cambiata…. Anzi è precipitata… la compagna è venuto a saperlo, ovviamente non da lui, ma da voci e da messaggi che lui non aveva cancellato e, quindi, lei mi ha affrontata. Io, anche in quella occasione, ho pensato a loro due… ho mentito dicendo che era una storia senza importanza, durata pochissimo tempo… che quando ci siamo resi conto che la cosa ci sfuggiva di mano, abbiamo chiuso…e che lui aveva scelto di stare con lei. Con la morte nel cuore mi son detta… ok… adesso è finita veramente…. Anche in questa occasione lui mi telefonava solo per chiedermi se l’avevo sentita e cosa ci eravamo dette… non mi ha MAI chiesto come stavo… io che dovevo far finta di niente a casa, con i miei figli, mentre dentro – poco a poco – stavo morendo….Nonostante tutto non sono riuscita a stargli lontano… talvolta sono riuscita a resistergli… altre volte no…. Dopo il “fattaccio” lui ha “rigato dritto” per circa 1 settimana, poi ha ripreso la vita di sempre… Ultimamente, in via del tutto fortuita ho scoperto che messaggiava con un’altra ragazza… scambio di mail… per continuare a prendere in giro la sua compagna ha “fatto finta” di buttare via la vecchia scheda telefonica.. salvo poi rifarne una immediatamente anche se, sono sicura, questa volta non si farà beccare! Dico io…. So che non è l’uomo che fa per me… ma ogni tanto continuiamo a vederci… è così brutto? Forse si…. Forse no… Ma per ora vado avanti così… nell’attesa che arrivi il mio principe Indaco…. Azzurro… no… nel principe Azzurro non credo più… ma forse con l’Indaco andrà meglio!

Un abbraccio!

L.O.V.E.

Fabiana

21 aprile 2010

Ciao mi chiamo fabiana e ho 29 anni….naturalmente sono stata lasciata e sono distrutta….
La mia storia è questa:
sono stata fidanzata con un ragazzo per 3 anni e mezzo che mi ha lasciata 3 anni fa…vabbè ma non è lui il soggetto…mentre stavo con quel ragazzo nella comitiva c’era Andrea..siamo diventati amici…poi il ragazzo di allora mi aveva lasciata e io ho chiuso i ponti con tutti…fino a che nove mesi dopo cioè marzo 2008 questo Andrea mi manda un sms..e da lì abbiamo cominciato a vederci fino a che è scoppiato l’amore…un pò ci piacevamo anche quando eravamo amici…ma forse non lo sapevamo…cmq inziamo questa bella storia…lui è stato 10 anni con una ragazza che lo ha lasciato e fatto soffrire e da lì non si è più innamorato fino a me…mi ha detto che dopo la ex nessuna gli ha più fatto provare amore fino a me..ora io ci ero riuscita a farlo innamorare…vabbè i primi mesi stupendi…da marzo a novembre 2008…di ritorno da un viaggio a venezia una sera litighiamo e lui sparisce per una settimana finchè io non vado da lui a chiarire…mi dice che siamo diversi troppo…in effetti era vero avevamo modi di pensare e vedere la vita differentemente…ma quando ci vediamo gli parlo e lo convinco che cmq stiamo bene insieme…..si convince e ritorniamo ad amarci…a dicembre 2008 mi trovo in difficoltà personali e comincio a lamentarmi con lui del fatto che non è presente ecc…lui va nel pallone e mi dice una sera che forse non mi ama abbastanza che non mi merita…io disperata gli dico di pensarci e sparisco per qualche giorno finchè sbrocco e gli dico che mi vado a prendere le mie cose…vado da lui e parliamo…lui ha paura che un giorno io mi possa stufare e mandarlo a quel paese perchè non è capace di darmi quello che voglio…io di nuovo gli spiego che non può decidere per me…ritorniamo insieme ancora meglio di prima…lui strainnamorato…i mesi successivi stupendi a parte qualche problema suo di lavoro..(lui quando ha un problema soprattutto di lavoro va in paranoia e cambia totalmente ma io lo so che poi gli passa e faccio finta di niente)…finche non decidiamo anzi lui mi chiede di vivere insieme a maggio 2009…dapprima a casa sua..poi a luglio decidiamo di trovarci un altra casa…nel frattempo abbiamo aperto io e lui insieme alla sorella un negozio…un estate bellissima occupati con questo negozio…la convivenza bellissima a parte qualche discussione normale…ma nel contesto bella…ad ottobre 2009 siamo andati a cercare una casa da comprare….un bel periodo….io felicissima…e da quello che vedevo anche lui…a novembre scopre che guardo il suo telefonino e scoppia una lite….gli da fastidio la presa in giro mia che credevo non se ne accorgesse….mi tiene il muso per qualche giorno perchè sta pensando se la storia può andare avanti…gli passa…ricominciamo bene..natale..capodanno…bellissimi…(nel frattempo cominciano però problemi con il negozio)….dopo capodanno una sera abbiamo una litigata furiosa per il negozio per i debiti…lui sbotta…mi tiene il muso per 2 giorni finchè una sera torna e parliamo..l’8 gennaio 2010…gli si rompe la macchina di lavoro…torna a casa nero..si lamenta che la macchina è rotta non c’è lavoro il negozio va male..non ce la fa a pagare l’affitto..mi dice che è meglio tornare ognuno dalle proprie famiglie…poi dopo un pò mi dice addirittura forse è meglio lasciarci…non sa se mi ama…cos’ non si va avanti..è il caso di starcene tranquilli per un pò…io disperata prendo alcune cose e vado dai miei e lui esce con gli amici…il giorno dopo ritorno a prendere il resto delle cose…lui non fa altro che piangere ma non sa che dirmi oltre a “mi dispiace”…io cerco di fargli capire che è un errore ma niente…nei giorni seguenti lo cerco gli mando sms..e lui niente vuole stare da solo…ha il bisogno di stare da solo e vuole capire il perchè…io mi presento da lui un giorno si e uno no…lui sempre freddo distaccato…cominciamo a fare l’amore ogni volta che ci vediamo…lui mi confessa di amarmi ancora…ma ora la situazione è questa e non cambia idea…continuiamo così per un mese da amanti…io comincio ad uscire e lui vede le foto con i miei amici su facebook e comincia a rifarsi sotto…nel frattempo ha ricominciato a lavorare e si è trovato una casa…è più tranquillo…il giorno del trasloco stiamo insieme e mi fa dormire in questa nuova casa…rivedo i genitori..sistemiamo tutti insieme questa casa…sto da lui per 5 giorni..lui amorevole…dolce..un giorno mi abbraccia e mi dice Ti amo..me lo ripete 3 volte guardandomi negli occhi…io mi sento al settimo cielo…all’improvviso dopo una settimana gli arriva la notizia che sta per perdere il lavoro….e cambia di nuovo..mi dice che non ha mai cambiato idea che vuole sempre stare da solo….io mi incazzo litighiamo e vado via…non lo chiamo per una settimana…finchè gli dico di vederci una sera a cena..lui viene ma è incazzato nero per la storia del lavoro..non mi calcola per niente…andiamo da lui e cominciamo a parlare di noi..mi dice che a volte gli manco e a volte no…mi stufo a stare a casa sua e lui mi dice se vuoi rimanere resta sennò vai a me non cambia nulla…..mi si gela il sangue….mi dice che a lui fa piacere vedermi stare con in mia compagnia ma lui non mi chiedera mai di rimanere mai di andare a letto insieme…se glielo chiedero io lui non mi dirà di no perchè sono io…gli chiedo se mi ama..lui non risponde..poi mi dice non lo so..e alla fine mi dice di no!!!!!!io distrutta cerco di capire se mi diceva la verità e ci faccio l’amore…bello come sempre….i giorni seguenti cerco di fare l’amica…gli mando email e messaggi carini al quale non risponde mai neanche grazie…lo tratto im modo tranquillo…poi ci rivediamo a casa sua una settimana dopo…tranquilli mangiamo la pizza chiacchieriamo…stavolta è lui che prende l’iniziativa e rifacciamo l’amore…dopo 3 giorni vedo su facebook delle sue foto orribili che si è fatto con una sua amica in discoteca…tutti appiccicati…lui con una faccia allupata..gliene dico di tutti i colori perchè l’idea che lui vada a letto con me e con lei mi fa schifo…lui mi fa mille telefonate…si giustifica in tutti modi..mi giura che erano solo foto e niente più…poi sabato si presenta al negozio incazzato perchè ha saputo che io venerdi non ero venuta al negozio che stavo male e la sera sono uscita..poi mi dice che del negozio me ne frego..mi attacca…mi aggredisce…e se ne va…io sto malissimo….allora ieri lo cerco…ci vediamo e gli sputo in faccia tutta la mia rabbia…su come mi ha trattata…che non può dirmi che una storia è finita come finiscono altre mille storie e punto…è ritornato ad essere quello che era i primi giorni che mi aveva lasciata…freddo scostante cattivo..io lo mando a fanculo gli recrimino che solo con le sue amichette sta bene..vabbè una scena pietosa…e lui mi grida basta co ste cazzate prende e se ne va…gli dico di sparire dalla mia vita che mi vergogno di essere inamorata di lui..insomma tutte cose brutte che dice una persona dilaniata nell’anima..nel pomeriggio mi calmo…gli mando un ultimo sms chiedendogli scusa per le parol e per i toni…poi basta..due giorni dopo mi manda un sms così per dirmi una cosa e io non rispondo…il giorno dopo passa al negozio e io faccio la tranquilla anzi gli chiedo scusa delle parole e dei toni…lui mi dice che vuole rimanere amico…io lì scapoccio di nuovo e gli dico addio….io all’amicizia non ci credo….gli dico che non lo cercherò e pure lui non deve cercarmi….ne abbiamo tanti di amici….da ieri ho deciso di sparire perchè è giusto per me e per lui…ho passato gli ultimi due mesi d’inferno…lui è concentrato sul lavoro che sta per perdere…sugli amici…e basta…..tanto stiamo vendendo il negozio perciò dopo non avremo più niente in comune…sto malissimo….mi manca…lo amo…ma non posso più fare nulla….di sicuro nel cercarlo ho fatto solo in modo che mi odiasse e dopo ieri gli ho dato solo la conferma di aver fatto bene…..l’ho cancellato da facebook…non ho più nessun modo di sapere che fa…devo solo prepararmi ad affrontare i prossimi mesi….ho sbagliato a non lasciarlo solo due mesi fa quando me lo aveva chiesto…se sparivo forse avrebbe ragionato meglio e magari si sarebbe aggiustato…invece per due mesi sono sempre stata li a fargli vedere come ero innamorata…a stargli sempre attorno..e ho sbagliato….io prego solo di riuscire a superare questi mesi che verranno….devo solo pensare che lui non mi ama più..che non mi vuole accanto se non solo com amica…è dura….sto male….piango….ma non ho alternativa….Scusate per questo racconto lungo

L.O.V.E.

Paola

6 aprile 2010

Ciao Federica,
inizierò a raccontare la mia storia dalla fine.
Questa mattina, in una bella domenica di sole, ho deciso non di mandare un sms al mio ex (anche perchè avevo provveduto ieri a mandargliene 2 senza naturalmente ottenere risposta…), bensì di CHIAMARLO! Non so nemmeno io perchè, cosa mi abbia spinto a farlo, cosa avrei voluto sentirmi dire. Credo sia stata la forza della disperazione più totale, la paura del vuoto, del nulla di cui è fatta la mia vita da 5 mesi a questa parte.
Con lui è finita appunto 5 mesi fa dopo 5 anni di storia di cui 1 anno e mezzo di convivenza. 2 anni fa abbiamo acquistato casa insieme e ora a posteriori posso dire che con ogni probabilità non c’erano i presupposti per poter creare una vita insieme, una famiglia e dei figli. Quello che mi ha spinto a farlo è stato voler ottenere ad ogni costo una stabilità sentimentale. Non posso dire di non averlo mai amato, credo di averlo fatto a modo mio, ma non si trattava di quell’amore profondo e incondizionato per il proprio compagno di vita, ma piuttosto forse di un amore di comodo: lui era il mio rifugio, ma non poteva esserlo, non poteva essere il mio pungiball personale sul quale riversare problemi e preoccupazioni quotidiane e forse a volte ingigantite. Non so se lui mi abbia amato, l’ho sempre sentito distante, lui ha sempre messo tutto e tutti prima di me e delle mie esigenze. C’era il suo lavoro, impegnativo e su turni, i suoi amici, i suoi hobby ma prima di tutto la sua famiglia che abita a 600 km di distanza, ma che è comunque riuscita ad infiltrarsi nelle crepe del nostro debole rapporto. E così io trascorrevo spesso tanto tempo da sola, soprattutto durante la convivenza, e passavo questo tempo nell’attesa del suo ritorno a casa, nella speranza che una volta tornato avesse piacere di stare con me e invece era sempre stanco e scontroso. Se uscivamo vedevamo i suoi amici e se a me non erano simpatici la colpa era chiaramente mia che non ero ben disposta verso le persone che lui cercava a tutti i costi di impormi. Così come mi imponeva vacanze, matrimoni e cerimonie al paese dei suoi genitori. Finiva sempre che trascorrevamo con loro le poche ferie. In 5 anni ricordo pochissimi viaggi fatti insieme e per lo più si tratta di week end organizzati da me e trascorsi con il senso di colpa per non essere andati dalla sua famiglia. Per 5 anni mi ha ripetuto che io non potevo capire cosa significa stare lontani dai propri familiari (come se gliel’avessi imposto io!) e loro chiaramente avallavano la sua teoria, quindi io ero la strega cattiva. Durante la convivenza ci siamo allontati sempre di più invece di avvinicinarci, lui sempre più preso da se stesso, dal lavoro, dalla palestra, dagli amici. Io ero sempre inadeguata, se ingrassavo dovevo subito rimettermi in forma, non ero socievole (solo perchè non lo ero con i suoi amici non certo perchè non lo fossi nella vita!). Provavo a parlargli ma tutto quello che ottenevo era rabbia nei miei confronti e mai nessuna spiegazione.
Finchè un giorno mi convinco che ha un’altra, era da tanto che passava il tempo a casa al computer con le cuffiette, la sera a guardare la tv in soggiorno invece di stare con me, lo chiamo e glielo dico, lui torna prima dal lavoro (mai successo in precedenza…) e dice che FORSE non mi ama più e che la sera sarebbe partito per andare dove? Dai suoi genitori naturalmente!!! Quel giorno il mio mondo è crollato, in un attimo solo non avevo più passato presente e futuro, tutto svanito di colpo. Al suo ritorno ha trascorso un altro mese in casa, tornando solo per dormire finchè gli ho lasciato l’appartamento per qualche giorno chiedendo di portare via le sue cose così avrei continuato a viverci io. Ho passato questi 5 mesi ad analizzarmi, a mettermi in discussione, a capire da dove ripartire e ho capito che non voglio più ripartire, che il dolore è stato troppo grande, lo strappo troppo violento, che quello che fa più male della botta è il livido che rimane. Con l’aiuto di uno psicoterapeuta ho capito che quello che mi fa stare male è il non vedere realizzati i miei progetti di famiglia che volevo attuare ad ogni costo anche se sapevo inconsciamente che lui non andava bene per me, era come se lui fosse solo un mezzo per raggiungere il mio fine. Fatto sta che a 31 anni mi sento persa, sola, immersa in un vuoto freddo, senza un futuro, soprattutto senza la voglia di creare un nuovo futuro, senza la volontà di reagire perchè sono solo tanto stanca.

L.O.V.E.

Lot

26 marzo 2010

La storia che sto per raccontare non è mia ( per quella ci sarà tempo!) e,nonostante la sceneggiatura del classico film che sono certa stia prendendo forma nella mente di chi legge questo racconto,posso assicurare che è davvero di un’amica!!
Sarò breve (amo mentire) : io e lei ci conosciamo da una vita,uno di quei rapporti “forzati” dai nostri genitori amici da sempre che ti costringono a chiamare la mamma e il papà di lei “zia e zio”.
Ci perdiamo di vista durante la crescita a causa (o forse per merito!) di frequentazioni diverse,fin quando un giorno decidiamo entrambe di trasferirci in un’altra città per studiare e andare a vivere insieme.
Si sa,l’unione fa la forza,e in più nessuna delle due aveva voglia di iniziare un rapporto di convivenza con una ragazza completamente sconosciuta per dividere l’affitto!
Lei è sempre stata una persona egocentrica e un pò saccente,ma la sua presunzione e il suo carattere di merda (passami il termine!) hanno preso il sopravvento quando ha iniziato una relazione con un uomo di 50 anni (bada bene,lei ne ha SOLO 30 in meno!!!).
Lui : divorziato due volte (ci sarà un motivo no?!),con due figli,con manie di grandezza,un carattere che si sposa a perfezione con quello di lei,saccente,arrogante,fastidioso e come se non bastasse (ma era scontato) un puttaniere!
La domanda più giusta in questo momento sarebbe: ma fondamentalmente,a te…che cosa te ne frega?
Lecito domandarselo,il problema è che,vuoi o non vuoi,le voglio bene e so che persona splendida è ( a parte i piccoli difetti che comunque abbiamo tutti),e vederla sottomessa a sua insaputa e soggiogata da questo sudicio individuo mi manda su tutte le furie!
Non so come abbia fatto,ma l’ha plasmata a suo piacimento.
Se le facessi vedere un foglio bianco e lui accanto le dicesse che è nero, lei con gli occhi annebbiati e le pupille a forma di vortice mi direbbe “ma non vedi che quel foglio è nero?”.
Lui è sempre fuori città per lavoro;e per fuori città intendo in giro per il mondo.
Come se non bastasse è “costretto” dal suo lavoro a stare sempre intorno a BELLISSIME ragazze.
Neanche a dirlo la risposta di lei alla domanda “ma non ti preoccupa?” è sempre “lui è professionale,quando lavora diventa asessuato” (ve l’ho detto che l’ha sedotta a lavoro? :) )
Ho appena finito di leggere S.O.S. AMORE  e mi sembra in tutto e per tutto la storia tra Chiara e Andrea.
Durante una vacanza lui non riceve l’amante in camera ma in compenso lei riceve una telefonata da una che sostiene di essere la fidanzata di lui.
Durante un viaggio di lavoro lui scompare,le fa mandare un mazzo di fiori dall’estero (sottolineo questo punto perchè non lo fa nemmeno quando sono nella stessa città, o per un anniversario) e qui scatta la confessione velata del tradimento.
Lei trova messaggi nel suo cellulare di una tizia,e sms inviati da lui a questa.
Non contenta parla con questa che conferma tutto.
Insomma una serie di episodi per cui paradossalmente anche un cieco ti direbbe di aprire gli occhi!
In questo momento,se si trovasse davanti la scena di lui un’altra e la scrivania sarebbe capace di dire “no ma in realtà non lo stavano facendo…lui non ha centrato il buco,non vedi?”.
E’ un caso seriamente disperato,e quello che più mi fa male è vedere come distrugge piano piano la sua dignità per colpa di quest’uomo.
Sono anni che tento di dissuaderla,di farle aprire gli occhi,di spiegarle,di farle capire,DI CAPIRE IO LE SUE MOTIVAZIONI (!!!), ma è tutto inutile..neanche con la psicologia inversa!
Lungi da me vederla stare male,anzi..è solo per il suo bene che spero si svegli da questo coma vegetativo,ma l’unica cosa che sa fare quando si prende l’argomento è insultare il mio ragazzo,dire che sono invidiosa,che lui è un uomo diverso,che preferisce vivere così piuttosto che stare senza di lui,che fa finta che non sia successo niente…è arrivata anche a dire che probabilmente è colpa sua che ha dubitato di lui…ma andiamo!!!
Solo una volta sono riuscita a vomitarle addosso quello che pensavo,e grazie a dio l’ho ammutolita…ma è servito a ben poco!
Il suo carattere peggiora di giorno in giorno,e quello che continuo a chiedermi è come può farsi trattare così?
Come può volersi così poco bene?
Sembra una persona sicura e forte,ma in realtà secondo me ha solo bisogno di conferme che non ha mai avuto.
E’ una tortura vivere così,ed è una tortura dover vivere con un’amica e trattarla come una perfetta sconosciuta;perchè,sarò diventata egoista,ma non ho più voglia di sentirla parlare di lui quando so che persona sia.
Arrivata a questo punto,non so bene perchè abbia raccontato tutto questo,forse era solo il momento giusto o forse,avendo letto tutti i tuoi libri ed essendone rimasta affascinata, vedo in te una complice.
Liberissima di pubblicarlo,con la speranza di ricevere il maggior numero di pareri e consigli.
Vogliatevi bene vi prego,è mortificante vivere così.

Lot.

L.O.V.E.

Ina

8 marzo 2010

fin da giovanissima ho preferito lasciare che essere lasciata. Ho sempre pensato che gli uomini mandino per le lunghe le cose anche quando in verità non vogliono stare con te… e io di farmi pena non ne ho mai avuto voglia. Così ho chiuso anche relazioni che in realtà ancora mi coinvolgevano e mi sono distrutta, a volte per mesi e mesi, a pentirmi di non essermi goduta quello che almeno c’era…
Poi crescendo ho pensato bene di cercare di essere sempre più etica con me stessa e gli altri fino a che,  conscia dell’amore devastante che provavo per un uomo, ho sopportato cose non truci ma contro la mia volontà: piccole mancanze di rispetto, quelle azioni che ti mettono dietro l’ultima ruota dell’ultimo carro in attesa di partire l’anno dopo… ma era tutto troppo forte per me e sembrava che rispettarmi volesse dire, in quel caso, stare con lui a tutti i costi. Morale? Dopo due anni e mezzo di invasioni della ex moglie attraverso un figlio che dovevamo obbligatoriamente gestire esattamente ogni volta in cui lei doveva fare le sue fughe romatiche… ho mollato. Ed è stato bello e doloroso. Ma bello. Perché? Perché non lo amavo più. Basta. Finito. Con le sue azioni e le sue parole aveva consumato quell’amore così ricco facendomi vedere che in fondo niente è  inesauribile e che dopotutto io mi amavo di più di quanto non amassi lui… Bello, no? Sì, ma l’universo doveva veramente aver voglia di giocare perché lui si è accorto solo in quel momento di essere follemente innamorato di me (dopo che per due anni e mezzo la frase tipo era: “io non mi innamorerò mai di te, lo so!”. Allora io diplomaticamente ho deciso di accettare, dopo sei mesi di solitudine (non avevo conosciuto un uomo che mi potesse almeno incuriosire), di tornare con lui. Era chiaro fra noi che era solo un tentativo di, come dicevo io: costruire memorie positive. E sai, era bello stare insieme, lui è un uomo particolare, i nostri confronti erano sempre ricchi di tutto quello che abbiamo in comune… sì, ma io ero, come ho sentito dire da un amico: una scatola vuota. Lui non era felice perché mi aveva conosciuta appassionata e totale e non poteva accontentarsi della metà scarsa di qualcosa, la metà meno convinta poi… e io ero lì a fare la brava ragazza che sogna il principe azzurro e che cerca di tirare aria sul fuoco senza riuscire a ritrovare la scintilla. Vabbè… pace. Ci siamo lasciati e io ero felice. Ogni volta che è finita ho pianto e ogni volta era lacerante. Io non l’ho mai odiato, l’ho sempre stimato e gli ho sempre voluto bene ma non l’amavo più. E basta…. Quindi: meglio sole… Ma è come veder partire un amico intimo e sapere che non lo vedrai per un sacco di tempo. E così è stato: oggi dopo 8 mesi torna a riprendere dei mobili a casa mia. Sono felice di rivederlo sapendo che siamo amici e basta. In tutto questo tempo lui soffriva troppo all’idea di vedermi. Ma non voglio divagare…
E io? Io che ho una certa vivacità potenziale? Io che faccio ora?
Appunto. Ho letto un bel po’ di libri tipo “Secret”, conosci? Descrivi l’uomo ideale, immaginalo, visualizzalo e, se puoi, individua un modello.
E io l’ho trovato il modello, un uomo famoso, probabilmente gay che però ha tutte le caratteristiche che io vorrei in un uomo, a parte la questione dei gusti sessuali. Se si può sognare in grande…
Sì e ti immagini una vita con lui e fai passare il tempo. Provi ad uscire con uno talmente carino che gli va bene tutto per poi scoprire che: “sai dico così e poi faccio come mi pare…” Ah, carino davvero… ma tanto anche io non ci tenevo un granché. Uno che a una mostra di fotografia ti dice le città in cui secondo lui sono state scattate le foto.., Divertente vero?
Sì, infatti adesso siamo amici e va meglio così. E io mi sento di essermi mancata di rispetto per non aver continuato a pensare a qualcuno che vorrei e che non ho, piuttosto che confondermi con qualcuno che non voglio avere…. Ma siamo sicure che sia la cosa migliore? E tutta questa sensualità, questa esuberanza? Questa voglia di vivere il mio romanticismo e la mia voglia di sentirmi viva, rapita da una passione? Dove la metti? In un romanzo. Ok: ora il romanzo è finito e io che faccio? A un certo punto ci sarà da confrontarsi con una realtà fatta di carne, carezze, odori, sensazioni, parole, promesse, azioni, sesso… sms… ma sì!
Ma è difficile quando hai individuato il tuo ideale riuscire ad accontentarsi di qualcosa di meno. Il Secret dice che poi ti arriva la persona giusta, che esiste… Allora tocca fidarsi… E intanto sogni di farti fare un autografo dal tuo modello sexy e forse gay, sogni che lui ti dica qualcosa e che tu possa in qualche modo iniziare un qualche tipo di relazione con lui… e ti senti una sedicenne un po’ scema… con il poster in camera di un personaggio statuario che a volte ti culla finché non ti addormenti e a volte ti urla di darti una mossa: che la tua voglia non puoi tenerla per sempre…
Quindi che fare?
Sa di fuga dalla realtà, sa di non voler crescere. Ma sa anche di volersi rispettare e non voler scendere a compromessi, o sbaglio?
Ho sempre vissuto e sognato tanto, ma (segno zodiacale toro) ho tanto avuto bisogno di vivere tanto. Vivere tanto però non è mai stato avere tanti uomini pur di mettere in moto gli ormoni, ma devastarsi per l’onda possente di passione che ti travolge e sperare di non affogare… con quello giusto. Ma se quello giusto non lo trovo? Intorno a me vedo tutte persone che non sanno dare spessore alla loro vita, come puoi pensare di riuscire a costruire qualcosa con loro? Nemmeno se ci fosse l’attrazione per qualcuno ora saprei che fare…
Meno male che non c’è allora…. sì, ma che palle… alla lunga… Ho 34 anni, cavolo!
Mi fa piacere sapere cosa pensi, se puoi e vuoi farmelo sapere. Grazie per quello che fai regali tempo bello a un sacco di persone!

Ina

L.O.V.E.

Manu

16 febbraio 2010


AH CHE BELLO NON ASPETTAVO ALTRO  CHE RACCONTARE PER LA CENTESIMA VOLTA LA MIA STORIA TANTO ASSURDA E TANTO AMARA,è UNA DI QUELLE STORIE ANDATE BEN OLTRE I TEMPI SUPPLEMENTARI!!
HO CONOSCIUTO IL MIO EX FIDANZATO 5 ANNI FA,ME NE SONO INNAMORATA SUBITO OVVIO,LUI FIN DALL INIZIO MI PRESTAVA 1000 ATTENZIONI FACENDOMI UNA CORTE SPIETATA!!
ABBIAMO INIZIATO A FREQUENTARCI MA OGNI VOLTA CHE LE COSE SI FACEVANO “SERIE”LUI SPARIVA SENZA DARMI SPIEGAZIONI,POI DOPO QUALCHE SETTIMANA TORNAVA PENTITO DI ESSERSI DILEGUATO MA SENZA SPIEGAZIONI!
LA PENULTIMA VOLTA CHE SI è DILEGUATO PERò UNA VOLTA TORNATO MI HA CONFIDATO COSA GLI METTEVA PAURA,QUELLO CHE LO FACEVA SCAPPARE:AVEVA L ANSIA DA PRESTAZIONE(ED AVEVA ANCHE SOLO 25 ANNI ALL EPOCA)!!!IN EFFETTI NON C ERA ANCORA MAI STATO UN APPROCCIO SESSUALE…EVITAVA SEMPRE QUALSIASI SITUAZIONE DI INTIMITà E APPENA SEMBRAVA CHE CE NE FOSSERO ALL ORIZZONTE(ES. CASA LIBERA O PROPONEVO UN WEEK ROMANTICO)LUI SPARIVA!!
DOPO QUESTA CONFESSIONE IO L HO ACCOLTO A BRACCIA APERTE GIURANDO CHE AVREMMO RISOLTO INSIEME IL PROBLEMA E CHE IL SESSO NON ERA UNA PRIORITà!!!
(ORA INVECE NE SONO FERMAMENTE CONVINTA,IL SESSO IN UNA COPPIA è UNA PRIORITà).
PER I PRIMI ANNI HO PENSATO DI ESSER IO LA CAUSA,LUI NON VOLEVA MAI PARLARE DEL PROBLEMA E EVITAVA QUALSIASI MOMENTO DI INTIMITà E QUANDO NON POTEVA EVITARLI ACCUSAVA MALESSERE FISICO!!!
QUANDO HO CAPITO CHE IL PROBLEMA ERA SUO E CHE ANCHE IN ALTRI RAPPORTI PRECEDENTI AVEVA AVUTO GLI STESSI PROBLEMI,HO INVESTITO TUTTA ME SESSA PER AIUTARLO E PER FAR IN MODO DI SALVARE IL NOSTRO RAPPORTO!!!LO AMAVO TANTO!!
PER ANNI NELLA NOSTRA STORIA IL SESSO è STATO UN ARGOMENTO TABù E SE N è PRATICATO BEN POCO,QUANDO LA SITUAZIONE è DIVENTATA INSOSTENIBILE MI HA LASCIATO,IO PRESSAVO PERCHè RISOLVESSE IL SUO PROBLEMA LUI NON AMMETTEVA DI AVER PROBLEMI.
MI HA LASCIATA DOPO 4 ANNI CON UN SMS CHIEDENDOMI L ENNESIMA PAUSA DI RIFLESSIONE….NON L HO PIù CERCATO E LUI NON SI è PIù FATTO SENTIRE…..SO CHE DOPO UN MESE HA RIALLACCIATO I CONTATTI CON UNA RAGAZZA CHE AVEVA CONOSCIUTO 10 ANNI PRIMA IN VACANZA E ORA STANNO INSIEME….LEI è DI PISA LUI DI MILANO….
IO MI SENTO TANTO SOLA…..LE MIE AMICHE ORA SON TUTTE FIDANZATE I MIEI AMICI SONO I SUOI AMICI QUINDI HO DECISO DI CAMBIARE GIRO E NON FREQUENTARLI PIù.
MI RENDO CONTO CHE A 25 ANNI AL GIORNO D OGGI è DAVVERO DIFFICILE FARSI NUOVI AMICI….E PENSARE CHE QUANDO NE AVEVAMO 5 DI ANNI ERA COSì SEMPLICE!!
CIAO FEDE CON I TUOI LIBRI HO CAPITO MOLTE COSE DELLA MIA STORIA E MOLTI ERRORI CHE HO COMMESSO!!!


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L.O.V.E., Rassegna stampa

Emma

2 febbraio 2010

Non so se questo tipo di terapia di gruppo in realtà possa servirmi a qualcosa, così come non sono sicura che la mia storia, priva di ”effetti speciali” o situazioni particolari, possa interessare a qualcuno. Però mi sono detta: perché no? In fondo scrivere non mi costa nulla.

La mia storia è cominciata 16 anni fa, avevo da poco cominciato a lavorare in banca, quando un pomeriggio ricevetti una telefonata di un ragazzo. Entrai subito in confidenza con questa persona, e presto cominciammo a frequentarci e di lì a poco, cominciò la nostra storia. Il fidanzamento, tradizionale, è stato molto bello. Lui era dolcissimo, sempre presente, potevo parlargli di tutto. Era sempre accondiscendente, cercava di esaudire ogni mio desiderio, insomma era da sposare. E così è stato dopo 3 anni. Purtroppo il matrimonio non ha funzionato da subito, lo stesso giorno del matrimonio avevo notato un diverso atteggiamento da parte sua (l’avevo però attribuito all’emozione). Pensate che addirittura all’uscita dalla chiesa, in macchina, nel tragitto verso la sala del festeggiamento, rimasi basita per come si innervosiva per il fatto che qualcuno gli aveva tirato del riso sull’abito. Il giorno successivo al matrimonio partimmo per il viaggio di nozze, in America. Mentre eravamo lì purtroppo il padre di mio marito morì schiacciato sotto il trattore (era un contadino) e così noi tornammo di corsa in Italia. Cominciò un periodo indescrivibile, stavamo molto male per quanto era accaduto. Così il periodo che doveva essere il più bello della nostra vita, si trasformò in un incubo. Lui mi trattava malissimo, stava tutto il giorno insieme con la madre, dovevamo per forza cenare da lei tutte le sere, non aveva piacere di tornare a casa, e quando tornavamo ogni scusa era buona per irritarsi nei miei confronti, e spesso inveiva contro di me. Poi le incomprensioni le superavamo a letto. Io ero molto confusa, piangevo ogni giorno, non capivo se il suo atteggiamento derivava dal suo carattere o se era dovuto alla tragedia successa. Capivo che aveva una serie di problemi da risolvere relativi alla conduzione dell’azienda agricola, perciò cercavo di avere pazienza. Abbiamo comunque tirato avanti il matrimonio con alti e bassi, in realtà moltissimi bassi e pochi, non troppo, alti. Dopo qualche anno avevo capito che quello era il suo carattere. Era insensibile, mi offendeva, non mi rispettava, era mammone ed in più era fissato, in maniera maniacale, per l’ordine e la pulizia. Della serie che tutto doveva essere incelofanato, la cornetta del telefono andava presa con il fazzoletto, l’anta dell’armadio andava chiusa con il gomito per non lasciare impronte, non si poteva invitare gente a casa perché sporcava, e non aggiungo altro. Io naturalmente non mi sono mai lasciata coinvolgere da queste sue (e dei suoi familiari) ossessioni. E ne scaturivano liti continue. Intanto il tempo passava, un paio di volte, estenuata, sono tornata dai miei, ma lui è tornato ogni volta a riprendermi promettendomi che le cose sarebbero cambiate. Non è successo. Tutte le domeniche e tutte le estati dovevamo passarle con la sua famiglia. Io lo accettavo ma il mio umore era pessimo. Nel frattempo il fratello di mio marito si era fidanzato con una ragazza, ora sua moglie, che impersona la classica geisha giapponese, completamente sottomessa a lui ed alla madre. Pur essendo fidanzati non uscivano mai per conto loro,stavano sempre con mia suocera, in famiglia, tutti i giorni e le sere. Per cui la stronza ero io, ero io la cattiva agli occhi di tutti. Perché pretendevo almeno in inverno di farmi una vacanza per conto nostro, perchè mi rifiutavo di cenare tutte le sere a casa di mia suocera. Anche se la mia cucina non poteva competere con la sua. Anzi a dire il vero io non me la cavo molto in cucina, ma non pensavo che questo fosse fondamentale per la riuscita di un matrimonio. Per me era importante stare con mio marito, legarci, formare una famiglia. Ma lui non la pensava così. Eppure io, da brava cristiana, resistevo, in attesa di tempi migliori. Però non volevo figli, perché mi rendevo conto che non avrei potuto dare loro una famiglia bella e sana, ed anche perché, da gran fifona quale sono, avevo paura del parto.

Dopo 8 anni di matrimonio, in un periodo in cui le cose sembravano andare meglio, resami conto che mi stavo facendo grande, pensai che forse il momento era buono per avere un figlio. Ne parlai con mio marito che lì per lì non mi rispose, ma, di fatto, di lì a poco rimasi incinta. E’ nata una bambina stupenda, solare, una donnina, una grande benedizione. Nei soliti alti e bassi le cose sembravano andare un po’ meglio. Almeno a me così sembrava. Lo scorso inverno abbiamo passato dei momenti di intimità bellissimi, e lui mi diceva “ti amo”. Stavamo addirittura pensando ad un secondo figlio. L’errore che forse ha commesso è stato quello di approfittare di quei momenti per rinfacciargli le cose, per tormentarlo con la pretesa che si trovasse un altro lavoro , visto che dalla morte del padre aveva preso ad occuparsi dell’azienda agricola ed aveva tralasciato il suo lavoro di geometra. Però la conduzione dell’azienda, i cui utili vengono condividi con la madre, la sorella ed il fratello, non gli consentono delle entrate tali da mantenere una famiglia. La fortuna era che c’era il mio lavoro. Perciò io volevo che durante l’inverno, periodo in cui lui ha molto tempo libero, piuttosto che rimanere a letto più a lungo la mattina, e il pomeriggio stare a casa della madre a vedere “uomini e donne” di Maria De Filippi, si trovasse un lavoro che comportasse un’ulteriore entrata. Tanto più che dovevamo comprarci casa, e lui purtroppo non si accontentava di un normale appartamento ma voleva qualcosa in più. O per lo meno il pomeriggio poteva tenersi nostra figlia piuttosto che costringermi a pagare una baby-sitter.

Ad un certo punto lui mi ha presa in parola, ma non si è trovato un lavoro, si è messo in politica. Spesso rincasava a notte fonda, e quando esagerava io mi arrabbiavo. Però era riuscito ad inserirsi nell’ambiente, ed avevamo cominciato a vederne i frutti. Frequentava in particolare due sorelle, l’una senatrice, l’altra molto attiva nella segreteria del partito, ma la cosa non mi insospettiva. Prima dell’estate lui era diventato molto scontroso, non c’era mai, con la scusa dell’incarico politico che aveva non tornava mai a pranzo. Io lo lasciavo fare, mi fidavo, e poi avevo una serie di problemi da risolvere relativi alla ricerca di una nuova baby-sitter per il pomeriggio, all’inserimento di mia figlia in una nuova scuola estiva. Poi c’erano i miei genitori che sono molto anziani ed indigenti, per cui io e mio fratello abbiamo dovuto metterci alla ricerca di una badante. E poi ero stata da poco trasferita sul lavoro e dovevo farmi conoscere ed apprezzare, e poi avevo dei problemi di stomaco per cui ho dovuto fare una serie di accertamenti con l’ansia che ne consegue. Bè, scusatemi se mio marito in quel periodo era l’ultimo dei miei pensieri!! (Poi non è che lui mi abbia dato una mano nell’affrontare tutte quelle situazioni). Mi rendevo conto che era distante, che stava sempre al telefono, ma non avevo il tempo e la forza di occuparmi anche di lui. Finchè è arrivato il mese di agosto. Andiamo al solito mare con la solita “sacra famiglia” ma lui, il giorno dopo, se ne va dicendomi che aveva ancora degli incarichi da portare a termine in città. Io rimango al mare con la bambina, tra l’altro anche senza macchina. Avevo molta tensione da scaricare, e poi volevo dedicarmi a mia figlia, che con il cambio di n.3 baby-sitter e la scuola estiva nel giro di poco tempo, aveva bisogno della mia presenza e delle mie cure.

La settimana successiva mio marito torna, ed è allora che ho finalmente aperto gli occhi . Spesso lui spariva, lo chiamavo al cellulare per rintracciarlo ma non era raggiungibile, o la linea era occupata. Così ho cominciato ad andare in ansia. Una sera ho sentito parte di una telefonata e così ha capito tutto. Ho fatto le mie indagini ed ho scoperto un’altra scheda telefonica, messaggi ed e-mail. Insomma aveva una storia con la sorella della senatrice. Mi è caduto il mondo addosso. Non so perché ma ero convinta che una cosa del genere a me non poteva capitare. E poi non me lo meritavo, visti tutti i sacrifici che ho fatto durante questi 13 anni di matrimonio. E poi c’è la bambina. Ma come ha potuto non pensare a lei?

Ovviamente gli ho fatto una scenata, e siccome c’era tutta la sacra famiglia al completo, tutti sono venuti a conoscenza dei fatti. Lui, per tutta risposta, ha negato l’evidenza e poi mi ha detto che vuole stare da solo, così se n’è andato di casa ed è tornato dalla madre che, pur conoscendo i fatti, se l’è ripreso in casa (cuore di mamma!).

Io mi sento ferita nell’orgoglio, mi sento violentata, sono stati presi 13 anni della mia vita, di sacrifici e sofferenze, di offese subite, e sono stati buttati dalla finestra. I miei parenti e gli amici, ed anche diversi conoscenti, mi consolano dicendomi che è una fortuna che finalmente se ne sia andato, perché non mi rendevo conto di quanto fosse stronzo, e di come condizionava la mia vita.

Però io ci sto molto male lo stesso, non riesco a farmene una ragione, perché pensavo che nonostante i nostri problemi, fra di noi ci fosse amore. Invece mi sbagliavo. Qualche giorno dopo essere andato via di casa mi ha detto che lui non crede nell’amore, che non esiste, e mi ha detto di trovarmi un altro. Ma come può aver detto una cosa simile? Abbiamo una figlia!

Qualche volta lui ci ha ripensato ed è tornato per provare a ricucire il rapporto (tenendo comunque un piede in due scarpe), anzi in realtà voleva fare sesso, ma io parlavo di amore e rispetto e lui di mettere in ordine la casa, io gli dicevo che mi stava facendo soffrire e lui rispondeva che dovevo mettere la testa a posto (leggi: dedicarmi alla casa e buttare i giocattoli della bambina perché invadevano il salone).

L’ultima volta che ci siamo visti (purtroppo viene spesso a casa per vedere nostra figlia) mi ha detto che per ora deve aspettare le prossime elezioni politiche perché ha un certo scopo da raggiungere, dopodichè deciderà se tornare da me o prendere un’altra strada.

Allora ha avuto una folgorazione. HO CAPITO CHE E’ COMPLETAMENTE PAZZO!! Si può subordinare un famiglia alle elezioni politiche? Ma che padre ho dato a mia figlia?

Ovviamente, anche se soffro da cani, io non gli consentirò mai più di tornare con me, sarebbe deleterio non solo per me ma anche per la bambina.

Adesso mi sento svuotata, inutile, non ho voglia di vivere il mio futuro da sola, senza nessuno con cui condividere gioie e dolori. Voglio una famiglia come quella del mulino bianco. Perché non posso averla? Non pretendevo la luna, ma solo una vita normale, con marito, figli, e tutti i sacrifici che ne conseguono. Avevo anche rinunciato a delle buone occasioni di carriera sul lavoro per questo. Ma tutto è andato a rotoli. Si dice che se uno ha uno scopo nella vita e si impegna per raggiungerlo, alla fine ci riesce. A me non è andata così. Dov’è questo universo che cospira affinché il sogno di una vita si realizzi? Probabilmente esiste solo nei libri. Adesso sto cercando di andare avanti, di coltivare i miei interessi che in tutti questi anni ho trascurato, ho cominciato a fare yoga, ad andare a teatro, indosso una maschera allegra quando sto con la bambina, invito le sue amichette a casa. Però è tutto molto difficile e mi sembra che tutto quello che faccio sia senza senso. Non voglio e non posso tornare indietro, ma vorrei che tutto questo non fosse mai successo. Sono passati 5 mesi ormai e ancora piango, ancora sono fisse nella mia mente quelle e-mail e quei messaggi destinati all’altra. A quella troia (ti prego consentimi questa espressione) che ho pure affrontato ma ha negato tutto, anzi mi ha detto di tenerla fuori dai miei problemi. E dire che dai discorsi che a volte ci era capitato di fare mi parlava di come, dopo il divorzio, si sia dedicata solo ai suoi figli ed alla sua attività politica. Però poi va a cena fuori con mio marito, passa le ore al telefono con lui, e tutto questo è cominciato quando ancora non eravamo separati.

Scusami Federica se mi sono dilungata così tanto, ma, sai, sono 13 anni della mia vita, ho bisogno di dare loro un valore.

L.O.V.E.

Morrigan

21 gennaio 2010

Non ho idea del perchè faccia così dannatamente male, quando poi è così chiaro che c’è solo da guadagnare, nel liberarsi da un amore al cianuro. Serate, uscite, libri da leggere e giorni da attendere con impazienza, sole, novità e amici. Ma la verità è che quando fa così male, i pensieri sono offuscati solo da quello che hai perso, e da quel futuro che speravi arrivasse, anche se sai benissimo che non c’è nessun tipo di futuro, che ti stai suicidando. Quando leggo i tuoi libri e sto bene, nessun danno, mi godo solo il piacere della lettura. Ma quando mi sento anch’io così impotente e disperata come Monica, sono lacrimoni assicurati, perchè in quel momento Monica sono io. Quando Edgar le chiude il telefono in faccia, scomparendo dalla sua vita, senza darle alcuna possibilità al mondo, mi si spezza il cuore in maniera irrimediabile. Perchè fa male. Poi mi sento in colpa, alla fine sono giovane, studio, ho un sacco di amici, il cibo grazie a dio c’è tutti i giorni in tavola, la salute per il momento c’è, ed io mi sento veramente una stupida a stare così male per una cosa che è morta da chissà quanto tempo. Ci siamo distrutti a vicenda, e la mia vita va a pezzi da non so più qunto. E’ stata la prima volta nella mia vita che mi sono ritrovata così, ho messo sempre l’amore agli ultimi posti delle mie priorità, ma questo mostro mi ha veramente distrutta.
Per farla proprio breve… Ci siamo conosciuti nel marzo 2007. Abbiamo vissuto un anno incredibile, meraviglioso, mi facevo tutti i giorni pere di felicità, con lui. Si, mi teneva in croce, era geloso in maniera malata, stava sempre con me, non mi sono fatta una cavolo di serata sola con le mie amiche perchè c’era sempre pure lui, ma io sopportavo tutto, l’importante era stare con lui. Il quale, invece, ovviamente, le sue serate se le faceva eccome, a ballare col suo amico biscia, senza che io potessi permettermi una volta di andare con lui, visto che l’amico biscia “non poteva mica fare da autista a me??”…eh, certo.Ovvio. Un giorno, faccio un esame, dopo aver studiato come una pazza per mesi, lo supero, e felicissima, gli chiedo di uscire la sera a festeggiare. Ma no, ovviamente lui è già impegnato col suo fidanzato. Vanno ad una festa. All’inizio, come al solito, non dico nulla. Poi mi rompo le palle sul serio, e me ne esco col mio vicino di casa, col quale avevo avuto una storia, ma di molto prima di conoscere lui. Naturalmente ci incontriamo per strada, io ubriaca a cesso, lui incazzato a morte. La tragedia. Mi lascia ed io entro nel periodo più schifosamente schifoso della mia vita. Telefonate, agguati sotto casa sua, pianti, lacrime, sceneggiate per strada, umiliazioni che non sto nemmeno a descrivere. Lui, quando aveva bisogno di sfogare le sue necessità fisiologiche, ogni tanto accettava pure di vedermi, sempre però insultandomi e trattandomi come un pezzo di cacca particolarmente disgustoso. Poi, il dramma nel dramma: conosce una. Naturalmente non si degna di dirmelo, meglio tenere sicuri due uteri al prezzo di uno. Telefonate tutta la notte, lui che non mi risponde, io che non mi rassegno a voler capire cosa stia accadendo, io che cerco di tagliarmi le vene, una sera di particolare follia, senza che a lui freghi alcunchè. Se non fosse stato per una mia amica che è venuta a prendermi per i capelli, non so che sarebbe successo. Comunque, dopo questo episodio, mi faccio forza, e veramente non lo calcolo più. Tempo tre giorni, torna alla carica, temendo di perdere il suo giochino preferito…”Ma io ti amo, non me ne frega niente di quella, mi devi credere!Basta, perdonami, voglio stare con te”. Ci torno assieme, il 5 maggio. Altra follia, altro dolore, altri insulti. Ma resisto. Lotto per il mio amore, i morti e feriti non si contano più.

Il 2 giugno, era dalla madre in un’altra città, mi dice che starà impegnato tutto il giorno, perchè deve lavorare. Povero piccolo. Tutta la giornata scorre tranquilla. Verso le 11 di sera, mi rendo conto che non mi ha fatto una chiamata in tutta la giornata. Chiamo. Niente. Richiamo. Ancora niente. Chiamo ancora. Niente di niente di niente. Ho provato a chiamarlo fino alle 7 del mattino. Impazzita totale. Dormo un paio d’ore. Mi sveglio. Mi ricordo all’improvviso che in un raptus di folllia, avevo rubato il numero di “quella” dal suo cellulare. La chiamo e mi spaccio per la sorella di quella bestia. “Ah, si, ciao!Guarda, ci siamo appena separati, ora sta tornando a casa” ” Appena separati come?In che senso?” “Eh, siamo stati assieme tutto ieri, ha dormito da me, ora sta tornando a casa” “Ma in che senso, scusa, non capisco…….?”…..Da notare che “quella”, in quel momento era nella città dove viviamo allegramente tutti e tre, lui perchè ci è nato, io e lei come studentesse fuori sede. Si era fatto giusto quelle 7 ore di pullman per tornare da lei, mentre io ero a casa mia a fare la calza, visto che nel terrore di perderlo non uscivo più. Lasciamo stare. Le rivelo la mia vera identità, e chiudo. Mi aspetto che lui mi chiami in lacrime, dicendo che c’è stato un errore, che ha un fratello gemello cattivo che ogni tanto scappa dalla cantina, che l’hanno rapito gli alieni e non ha ricordi degli ultimi due giorni, che è tutto un esperimento antropologico per la tesi del nonno della suocera del cugino dell’amico del portinaio, che stiamo girando una soap di quarta categoria in cui io sono Manuela Adelante de Piza a Los Cuatros Formajes, e lui Mario Joses De las Trippas al Sujo. Niente di tutto ciò, ragazze mie. Si precipita a telefonare a lei, dicendole che sono pazza, e che volevo solo distruggere la loro relazione per gelosia. Mi sono fatta un piercing per esorcizzare il dolore al cuore, all’animo, al cervello col dolore fisico. Non serve a un cazzo. Smetto di dormire e di mangiare. Dopo tre giorni, puntuale, ricomincia a farsi sentire. “Ma io ti amo, tu mi devi perdonare, sto malissimo (TUUU????), io l’ho fatto perchè ti volevo cancellare, io stavo male, ma che credi, che non stia male anch’io!E’ orribile stare con la persona che non ami, io voglio solo te!”. Ma povero piccolo. Chissà quanto deve aver sofferto, nel trombarsi due ragazze contemporaneamente. Va bè, visto che se non fossi una cretina totale ora non starei a scrivere queste cose, dopo due settimane ci torno assieme 2, la vendetta. Con lui che continuava comunque a trattarmi malissimo, a ossessionarmi e a tenermi in croce con la sua gelosia. Lui a me. Una sera mi dà uno schiaffo perché avevo salutato un mio amico, e lui, convinto che tra noi ci fosse stato qualcosa (è ovvio, sono una peripatetica che la regala in giro per sport), esce pazzo. Vabbé. Mi faccio pena da sola a ricordarlo. Non ci sono parole. Ah, ciliegina sulla torta: non contento di aver fatto ciò che ha fatto, come se non fosse sufficiente avermi fatto impazzire e diventare quasi anoressica (senza contare la carriera accademica sprofondata nel cesso), mi dice un bel giorno che il mio libro del cuore, il libro che avevamo eletto nostro e che ci leggevamo a vicenda, convinti, da veri coglioni, che quella storia fosse stata scritta per noi, l’ha regalato a lei. Ma non un’altra copia, no. La mia. Credetemi se vi dico che a distanza di due anni, nel raccontare questa cosa, mi metto ancora a piangere.
Ma nemmeno questo è sufficiente a farmi scappare a gambe levate. No. In nome dell’amore, mi faccio massacrare un altro pò. Perchè no, dopotutto? Ho altro di meglio da fare, per caso??
Passiamo l’estate assieme, alla fine della quale mi lascia nuovamente, per tornare due giorni dopo da quell’altra poveraccia come me, colpevole solo di essersi innamorata di questa specie di sterco. Ovviamente, Facebook il Malvagio non tarda a fomentare la mia follia. Vedere lui con lei, felici e contenti, in pose post coito, mi ammazza, anche se non so cosa fosse rimasto da ammazzare, in realtà.
Piano piano passano i mesi, e se li conti, anche i minuti. Torno lentamente, con intramezzi di un sacco di cazzate e storie che davvero non valevano niente, a sorridere, a mangiare, e, più di tutto, finalmente a dormire. Lui ogni tanto si fa sentire, io non lo considero. Ma dopo un anno lontani, ed infinite chiamate in cui mi dice di essere cambiato, che sta morendo senza me, decido di vederlo. (Accidenti, poteva anche morire, poteva…e non è morto!!!) Purtroppo, quando hai una persona piantata nel cuore, fai questa fine. Tuttavia, colpo di scena: ora ero io la “forte” (perchè, cavolo, qualcosa mi ha insegnato tutta questa folle storia), e lui è crollato miseramente. Ora che io non gli facevo più da mamma, confidente, geisha e pornodiva a piacimento, tutto è crollato, ed ora SO che io mi merito ben altro. Io, con la mia voglia di vivere e le mie giornate di sole, che non permetterò mai più a nessuno di distruggermi. Motivo dell’ultimissima, DEFINITIVA rottura: aver trovato sul mio cellulare la chiamata di un amico d’infanzia ritrovato da poco con estrema contentezza, che voleva sapere come stessi, visto che avevo un esame importante da lì a poco. E’ chiaramente impossibile che un essere di sesso maschile ti chiami solo per sapere come stai, senza pretendere almeno una pomiciatina, vero? Ma ti capisco, tesoro, perchè credi che al mondo siano tutte merde come te. NOTIZIA FLASH: NON è COSì!!!! Grazie a Dio, Buddha, Brhamaphutra e Spongebob, non è così.
La verità è che avevo iniziato a scrivere ieri questa mail, mezz’ora dopo le sue crisi isteriche con consecutivi pianti miei, ma il fatto è che oggi mi sento già benone. Vedo la mia laurea, la felicità dei miei genitori che meritano con tutto il cuore una figlia sana, felice e realizzata senza vene rotte; vedo il divano caldo della mia meravigliosa amica del cuore sul quale passeremo ore a parlare di Joey e Dasan, e a giocare a playstation, e a fare gossip; vedo Amsterdam e l’altra mia sublime amica del cuore che si è fatta in dodici per me quando stavo male, venirmi a prendere all’aeroporto, prima di sfondarci di cannoni e risate e schifezze a fame chimica; vedo Tokyo e le sue divise alla marinara che indosserò spacciandomi per una sedicenne urlando “KAWAIIIIIIIII!”; vedo la Spagna e Gonzales, o Miguel, o Pablito che mi rapisce per una notte infuocata; vedo le stelle di tutti i Paesi del mondo e mi libero per sempre delle parole  dell’amato Manuel, che per tanto tempo ho creduto mi rappresentassero: “Anche se non ho le ali, non vuol dire che non ti ami”. Le mie ali le userò per volare via da te. Non ti amo più.
I’m still here.

L.O.V.E.

Clara

13 gennaio 2010

Mi chiamo Clara, ho 22 anni, 2 anni fa ho incontrato un ragazzo, provavo per lui fin dall’inizio una sensazione strana quasi di fastidio ma non so perchè poco dopo mi ci sono trovata insieme, il 2 giorno che uscivamo mi parlava di matrimonio e pur restando esterrefatta dal suo modo di agire non riuscivo a reagire ,ogni volta che ci provavo diventava aggressivo e arrogante..ma nonostante questo c’era qualcosa che mi attraeva dal quale non riuscivo a staccarmi..così soffrendo tanto sono andata avanti per un anno e mezzo, pensando continuamente di essere sbagliata e di avere qualcosa di brutto dentro di me. Una delle cose che più mi è dispiaciuta è che nessuna delle persone che mi erano vicine abbia cercato di parlarmi, farmi capire che era tutto sbagliato , che mi aiutasse ad accorgermi con forza che stavo facendomi del male.Credo sia giusto non impicciarsi delle cose degli altri, ma lo è altrettanto aiutare un amico quando sta sfracellandosi dritto dritto nella sofferenza. Stavo così male che mi era passata la voglia di mangiare, sono dimagrita tantissimo e faceva tutto schifo.

Ho trovato la forza di lasciarlo e in una libreria ho trovato “101 modi per dimenticare il tuo ex”,devo dire che mi è stato utilissimo , ho ritrovato delle soluzioni alla vita e ho provato a reagire…ho scritto tanti diari ,letto suggerimenti x ‘autostima e “volersi bene” su google..faticando un sacco..
e ora, credo di aver passato la fase critica di quel periodo..
ho cominciato a credere un po più in me..
Ma pochi giorni fa sono uscita con un ragazzo che frequentavo da tempo..e ci è scappato un lungo bacio e delle coccole in macchina…è stato dolce ,finalmente mi son sentita un po apprezzata e coccolata..niente a che fare col vecchio ragazzo con cui non mi sentivo per niente amata..
Nonostante questo però ero molto impaurita e non sapevo bene se volevo veramente fare quel che facevo e trovarmi in quella situazione. Ho sentito (e non è la prima volta che mi succede)come se mi stessi spingendo oltre rispetto a quello che volevo, non sapevo cosa cercavo e non riuscivo ad ascoltarmi davvero.. il bisogno disperato di affetto mi faceva apprezzare la situazione ma allo stesso tempo non mi ci sentivo bene…
Vorrei un contatto vero con le persone e perchè no..magari che nasca l’amore..ma anche solo un contatto vero, fatto di scambio autentico, anche solo nell’amicizia…ma non so reagire alle situazioni in cui sono a disagio, sono sempre confusa e non so cosa voglio…
se qualcuno c’è già passato..confortatemi che non sono l’unica (spero :) ) e consigliatemi. :)
baci

L.O.V.E.

Freya

3 gennaio 2010

Sono Freya e ho 30 anni, gli occhi grandi e verdi e un sorriso sempre pronto.
Sono bella, è vero, lo so; e sono anche fortunata. Io di stronzi ne ho incontrati davvero pochi. La maggior parte degli uomini che ho incontrato sono -o erano- bravissime persone. Onesti, premurosi e veramente interessati a me.
Il guaio sono io.
Ho trent’anni e non ho mai amato nessuno. Mai.
Ci ho provato tante volte, ma niente. Passato l’entusiasmo delle prime settimane tutto si spegne come se ci buttassero sopra un secchio di acqua gelata. E allora parte il senso di colpa,la sensazione di essere sbagliata, fredda, frigida, il mal di stomaco e il fatidico discorso: ‘Tra noi qualcosa non va’. E sono dolori, per il poveretto in questione ma un pò anche per me, che non sopporto di ferire qualcuno a cui, comunque, voglio bene e che non se lo merita.
L’ultima volta due anni e mezzo fa, storia trascinata di sette mesi - ma avrebbe dovuto durarne due al massimo -, mille volte ho tentato di dire che non stavo bene, fino alla rottura definitiva a cui è seguito un mese e mezzo d’inferno, con telefonate continue finchè non ho smesso di rispondere; e adesso a malapena ci salutiamo.
Sono fredda, forse. Non lo so. So solo che non mi sento mai coinvolta, mi manca sempre qualcosa.
E col passare del tempo avevo sempre più paura, il chiodo fisso era: se non riesco a innamorarmi di una persona perbene, vuol dire che sono destinata a perdere la testa per uno che mi tratterà come una pezza da piedi…? E poi: possibile che fino all’ultimo non si accorgano di niente? Sono così brava a fingere, a dissimulare? E ancora: se mi innamoro davvero di uno che poi mi lascia, o mi tradisce…come faccio a sopravvivere? Non ci riesco, non lo posso sopportare.
Domande senza risposta, ovviamente. Ma adesso non è più così importante rispondere.
Tre anni fa, al colmo della disperazione, sono andata in analisi. Tre anni lunghi e faticosi, a scavare e scavare, a uscire da lì talmente stanca da non poter guidare fino a casa, ad arrabbiarsi, a resistere. Adesso ho dovuto interrompere perchè ho cambiato città. Ma è stato il più bel regalo che mi sia mai fatta.
Ho conquistato un tesoro: l’amore per me stessa.
Ho imparato a perdonarmi, a rispettare i miei tempi, a non arrabbiarmi con me stessa se le cose non vanno come vorrei. I miei mal di pancia sono sempre più rari. Mi sono regalata un tocco di leggerezza, mentre finora i problemi anche banali sono sempre stati questione di vita o di morte.
Ho ancora paura, ma ora la sopporto meglio.
Se incontro qualcuno, lo frequento, ma in tutta calma; ho imparato che non tuffarmi subito fra le lenzuola è la soluzione ideale per me, perchè mi spavento meno. E se è il caso, riesco a troncare con meno drammi.

Ho trent’anni e non mi sono mai innamorata.
Non ancora.
Ma non mollo.

Freya

L.O.V.E.