Sono stata a Firenze qualche giorno per incastrare delle visite che dovevo fare da una vita: prove allergiche, dermatologa, pap test,otorino e ,già che c’ero, massì doniamo anche del sangue.
Almeno così sono a posto per i prossimi dieci anni, mi manca solo il tatuaggio sotto la coscia e il microchip.
Preferisco non pensare invece ai fogli da 100 che se ne sono andati in medicine che non prenderò!
Cominciamo dall’inizio.
Intanto tornare a Firenze mi piace perchè tutti parlano la mia lingua e non mi fanno il verso, strascicando delle ‘c’ a caso, ogni volta che apro bocca tipo ” Vai a hasa?”.
Una cosa insopportabile che la gente crede spassosissima!
Attilio dopo 2 anni parla come il presidente Ciampi (con le stesse pause) ma per farlo imparare gli ho parlato tutte le notti nel sonno.
Un’altra cosa che mi piace, anzi che adoro, è fare la spesa alla Coop perchè mi costa la metà esatta di quello che mi costa a Roma, stesse marche e stessi prodotti.
Perciò ritorno sempre con la valigia piena di caffè, senape e vino.
Alimenti primari in una dieta!
Sorvolo sull’appuntamento dalla dermatologa dove sono uscita con una lista di integratori, creme e fiale che dovrò andare all’Ikea a comprarmi una mensola.
Dall’ allergologo invece ero pronta: mi ha vista sei volte dal 2007 e non si ricorda mai chi sono,mi guarda proprio come si guarda una persona per la prima volta e poi si stupisce .
Capirei se la prima volta fossi stata di colore, oppure fossi stata un uomo o un nano,niente di niente, il buio totale, il peggio è che sembra gli faccia una fatica incredibile rispondere alle domande, e soprattutto porle, è sempre un pò scazzato come se gli avessero perso la valigia.
Nel parcheggio dell’ospadale intanto uno mi era venuto addosso in retromarcia e aveva avuto il coraggio di cazziarmi in calabro fiorentino: “E la mi stav’appiccihatha!”
“Lo specchietto serve per guardare chi c’è dietro, non per farsi la barba! Sono dietro di lei da 20 minuti”
Poi è sceso, ha constatato che non era successo niente e facendo spallucce ha detto “Unn’è successo niend’ ” è risalito ed è andato via.
Il vantaggio di avere un cinquino del 98 è che se parcheggiando mi faccio la fiancata non scendo nemmeno a vedere.
Entro dal Dottore,ed esordisco con un “Salve Dottor Rossi,alla fine ce l’ho fatta a venire ha visto? (l’avevo chiamato 2 volte per riuscire ad avere un appuntamento in questi giorni, ma siccome me lo davano a Novembre del 2197, ho dovuto prendere la “libera professione” a 80 euro. Almeno fai finta di riconoscermi no??) risposta:
………
Mentre dalla sua faccia inespressiva capivo che cercava invano un indizio.
Ho cercato di aiutarlo con il gioco dei mimi. Quando ho detto che ero venuta da Roma apposta per incontrare lui si è illuminato per un attimo per poi concludere con un laconico “allora s’accontenta di poco”
Tutta questa manfrina per farsi dare il vaccino per l’allergia.
2 anni fa ne avevo usato uno strepitoso,tutto naturale,che mi faceva gonfiare la lingua come quella del lesso, ma che mi aveva fatto stare benissimo in primavera, prezzo 250 euro….RE GA LA TO!
L’anno dopo lo stesso Dottor Rossi, (sempre non ricordandosi di me) mi aveva dato la grande notizia che il comune di Firenze, “passava” un vaccino antiallergico, ma non quello: una roba chimica a base di olio di pesce.
Fantastico…..
Ci ho pensato un pò e poi ho detto ma sticazzi, non lo prendo staremo a vedere.
Passo una primavera respirando con una penna bic infilata nella trachea, ma pur sempre viva.
Glielo racconto e mentre gli parlo scrive quello che dico ,come fanno nei processi americani: “la paziente, doveva iniziare il secondo ciclo di vaccino, ma non lo ha fatto dato che conteneva dell’olio di pesce e la paziente non mangia proteine animali” e sulla sua faccia ho letto di tutto.
Meno male che gli faceva fatica farmi altre domande…
Facciamo le prove allergiche (altri 40 euro) e dopo un paio di minuti mi vengono 2 braccia gonfie come se 800 zanzare tigre si fossero date appuntamento sopra per un rave!
Mentre aspetto il verdetto fa entrare altre due persone quindi per mezzora ho avuto un prurito allucinante che non potevo grattare e a cui cercavo di non pensare sbattendo ritmicamente la testa nel muro cantando fra me e me Poker Face.
Quando ha visto il risultato, ha detto qualcosa tipo “almeno non è venuta per niente” e mi ha dato una lista di farmaci che metterò nella lettrina a Babbo Natale!
Risultato: pesantemente allergica agli acari e le graminacee: se vado a vivere in una casa di campagna con un vialetto di cipressi e degli olivi davanti casa ci muoio!
Fra spray cortisone, collirio e pasticche, la Glaxo Smith Kline ha già raddoppiato il fatturato!
Il giorno dopo è la volta dell’otorinolarngoiatra.
Questa è da ridere anche se non per me.
Mi apre la porta uno che quando lo vedo penso “toh un barelliere!” casacca e pantaloni un pò sudici, e faccia da pizzicagnolo.
Somigliava vagamente a uno dei due gemelli che sono sempre da Chiambretti…
E qui ho deciso definitivamente che non guarderò mai più Grey’s Anatomy.
Si siede davanti a me,mi guarda nel naso e mi maneggia la testa per sentire le ghiandole.
Per sdrammatizzare la tensione me lo immagino nudo. Non avrei dovuto farlo perchè mi viene la nausea.
Ho il naso troppo stretto e sono quasi sempre in debito d’ossigeno, più mettici l’allergia alla polvere, diciamo che il mio naso è lì solo per bellezza.
A un certo punto prende una sonda di plastica lunga una trentina di centimetri, la avvita a una specie di fucile da pesca altrettanto lungo e lì ho pensato:vai è finita,l’ho fatto incazzare non voglio sapere dove me lo infila e mi è passata la voglia di ridere.
Mi ha infilato le sonda nel naso e me l’ha fatta uscire dalle orecchie!!!
Un male cane, con questo tubo incastrato fra la narice alla gola e lacrime di 300 ml che venivano giù.
Mentre lui impassibile continuava a giocare allo speleologo con la lampadina sulla fronte!
Se fossi una masochista comunque ci andrei tutte le settimane! Per 36 euro e 15 mi divertirei un mondo.
Altra lista di spray, più il consiglio di operarmi.
“mi opera lei?”
“Sì”
“Ah!”
Sono scappata.
Ho terminato con la punizione delle punizioni, il momento in cui capisci che la natura, o Dio o chi lo sostituiva quel giorno che hanno creato la donna, si è davvero divertito a distribuire a noi il kit di tutto quello che di più fastidioso ci doveva essere a disposizione.
“Allora i peli?…alle donne, poi cos’abbiamo… il ciclo? Alle donne …i dolori mestruali, eh sì già che ci siamo…poi cosa c’è il parto, benissimo, con tutti gli annessi ovviamente, poi la menopausa, l’osteoporosi…e per gli uomini che ci rimane? La barba! Okay siamo a posto”.
Nel kit c’è ovviamente il simpatico il pap test!
Dove un’infermiera con i baffi ti mette sul lettino con le gambe divaricate appese agli scalmi dei remi del patino, e ti infilano dentro qualcosa delle dimensioni di una melanzana di vetro che risulta essere un crick e se questo non è abbastanza fastidioso barra imbarazzante barra fatemi uscire di qui, devono ancora andarti a raschiare l’ugola con uno scovolino!
Poi mi hanno detto che, se non lo perdono, me lo restituiscono fra 3 mesi….
Decisamente basta Grey’s Anatomy
Vostra checkup Bosco
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