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E anche sta Pasqua…

27 aprile 2011

Allora questa Pasqua?
Con Attilio l’abbiamo passata camminando per le campagne toscane, sembravamo in preparazione per il pellegrinaggio di Santiago de Compostela!
Mentre tutti i ristoranti del contado sfornavano torte pasqualine e manicaretti, noi due, fieri e determinati, continuavamo a  camminare e camminare e camminare…
Intorno a noi solo ville pazzesche in pietra con piscina,seminascoste da cipressi secolari (e poi la gente piange miseria!!) e totalmente deserte (perchè se uno ha una villa del genere in campagna vuol dire che ne ha almeno altre 3 una al mare, una in montagna e una in città!) tenute a bada da grossi e incazzati Rottweiler che, si sa, scavano una buca sotto la rete e  scappano quando i padroni non ci sono,andando ad azzannare gli ignari passeggiatori come noi che raccolgono le margherite!
Questa è una delle tante paranoie che mi hanno messo in testa da bambina e che adesso rifioriscono…
Già immaginavo la scena di me e Attilio che corriamo all’indietro sussurrando “buono cagnolino buono….”   passando Pasqua e Pasquetta arrampicati sul  cipresso a lanciarci ghiande e pigne con me che strillo: “Hai visto? Te l’avevo detto!”
E insieme alla Pasqua per fortuna è finita anche l’Isola dei famosi e apprendo adesso della vittoria della Palmas….Qualcuno sa spiegarmi perchè?

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Buona Pasqua

22 aprile 2011

buona_pasqua

Per gli affezionati del blog questa foto è un evergreen, quindi aspettatevela per i prossimi 20 anni!
Fra l’ altro per chi fosse in zona Lucca dal 22 al 25 Aprile ,c’è l’ incredibile e imperdibile  Festival Vegan che si terrà nella splendida cornice  del  parco di Villa Le Pianore a Camaiore ci  saranno stand, concerti, degustazioni, workshop, ristoranti e chi più ne ha più ne metta per una 3 giorni vegan col botto!
Ieri sera sono stata testimone della nascita di un amore sotto i miei occhi e mi sono emozionata come non mai.
Lui,pazzo d’amore, è sceso in un negozietto di gioielli antichi,ha indicato un anello delicatissimo e ha detto: “voglio quello!”
E’ tornato su in casa da lei, si è inginocchiato e le ha chiesto “Mi vuoi sposare?”
Ho i brividi solo a raccontarlo!! Altro che William e Kate!
Io invece ho fatto la cazzata del secolo a  chiedere ad Attilio  ( poco prima che addentasse  il suo “Katzudon” leggerissimo piatto giapponese composto da un chilo di riso con sopra cotoletta di maiale fritta e un uovo!) : “Atti qual è il mio difetto peggiore?”
Sta ancora scrivendo la lista…..

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Vale

20 aprile 2011

Ciao Federica,
sono in piena fase “apnea”, quella per cui ti svegli al mattino e l’ansia, il dolore e l’incredulità sono così forti da non permetterti di respirare. Peraltro quando tu e forse qualcun altro leggerete questo racconto, le cose saranno notevolmente peggiorate perché proprio oggi pomeriggio lo vedrò per “parlare” e sicuramente farà merenda col mio cuore!
Prima di lui tante storie, ma davvero tante, forse troppe: alcune solo di sesso (almeno per loro) come con l’animatore, l’istruttore di palestra, l’ingegnere straricco e altre categorie a rischio; altre più importanti, ma alla fine deludenti. A un certo punto mi sono fermata e ho provato a seguire quel consiglio che ti arriva da ogni parte: “Pensa a te stessa!”. L’ho fatto e ha funzionato, tanto che facevo progetti e stavo organizzando per trasferirmi da un mio cugino oltreoceano, sogno che ho da quando avevo 18 anni (ah, ora ne ho 35!).
E in questa fase di pace con me stessa incontro lui, che nel giro di pochi giorni si rivela LUI, quello giusto, quello che non ha paura di mostrare i propri sentimenti e con cui non c’è bisogno di usare tattiche e strategie.
Si butta di testa e, man mano che ci conosciamo ci rendiamo conto che, pur essendo diversi culturalmente e nello stile di vita, ci adoriamo e insieme tutto è perfetto. A parte una piccola scossa di assestamento, un suo momento di paura, tutto procede e ci innamoriamo; mai una lite, nè uno screzio. E le cose corrono: mi dice “ti amo”, facciamo l’amore (quello da film, quello che alla fine ti guardi e piangi!!!), mi fa conoscere i suoi, conosce i miei, ma soprattutto mi chiede di andare a vivere con lui e comincia a ristrutturare una casa di famiglia, lavorando in ogni momento libero e spesso dopo 8 ore di fabbrica!
Vorrei precisare che lui ha la mia età e che tutto questo è successo nell’arco di………4 mesi!!!
E vorrei anche precisare che io, viste le esperienze precedenti, non gli ho mai chiesto né imposto niente, ma ovviamente mi sono fatta trascinare da questo suo entusiasmo. Dopo anni di uomini che spariscono di fronte al progetto di un week-end insieme, non mi sembrava vero!
Ed ecco che a metà gennaio comincio a vedere le nuvolette all’orizzonte…mi sembrava strano!
Niente più messaggi ogni mezz’ora solo per raccontarsi cosa stavamo facendo, poche telefonate, meno uscite; ma quando ci vedevamo continuava a essere dolce, a dirmi che mi amava e a parlare di quale divano avremmo messo in salotto.
Abbiamo affrontato questa crisi e lui ha detto che si rendeva conto sempre di più delle nostre diversità e che temeva che, a lungo andare, queste ci avrebbero separato. Non faccio commenti, ma voglio solo elencare le terrificanti diversità che avrebbero fatto naufragare un nostro possibile matrimonio: lui ama i film d’azione/thriller, io quelli romantici/comici; lui ama sciare, io non sono capace; lui adora moto e macchine, io…boh…indifferente; io amo visitare musei, lui…boh…indifferente.
Mi fermo qui, penso possa bastare!
Finché, dopo un week-end senza vedersi perché non stava bene, ha smesso di rispondere ed è sparito!
Non che io l’abbia tempestato: mi sono bastati un sms e una telefonata senza risposta per capire!
Gli ho lasciato tempo e spazio.
Fortunatamente sono diventata amica di una coppia di suoi amici, che, facendo finta di non sapere niente (mi aiutano perché dicono che sono la donna giusta per lui…mah…), hanno un po’ indagato e lui ha ritirato fuori la storia delle diversità e il fatto che da quando sta con me la sua vita è troppo impegnata e organizzata mentre prima, finito il lavoro, cazzeggiava! Ripeto che io non gli ho mai chiesto niente, gli impegni se li è presi lui perché lo voleva (casa & co).
Dopo 2 settimane di silenzio il minimo che mi aspetto è che lui abbia le palle di dirmi in faccia che non mi ama più (se mai mi ha amata!) e che rinuncia a me pur di tornare a passare le domeniche coricato a letto a guardare la tv!
Così gli ho scritto io dicendo che voglio parlargli e lui mi ha risposto con un glaciale “Come vuoi.”.
Oggi è il gran giorno e sebbene sia arrabbiata e delusa, la mia mente contorta ancora ci spera… E ancora una volta temo che oggi, alla fine, sarò io a uscirne distrutta!

Vale

L.O.V.E.

E ora si ride…

17 aprile 2011

Dove vi vedete fra 5 anni?

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Human nature

12 aprile 2011

Inutile che mi nasconda dietro a un dito, ho l’energia di un bastoncino Findus scongelato.
Ora ho la certezza che nottetempo Attilio mi gonfi di botte con un sacchetto di manghi acerbi,quindi sono io a chiedervi consiglio per uscire da questa massa gelatinosa in cui mi muovo!
Ieri sera ho visto una cosa agghiacciante alla tele. No non Jersey Shore (anche se confesso che non vedo l’ora che vengano in Italia, dove li accoglierò all’aeroporto con la maglietta Free Snooky!) la storia di una ragazza inglese con una malattia rarissima, la stessa di Elephant Man: le gambe non le smettono mai di crescere, per cui dalla testa alla vita è minutissima e poi partono queste cose informi del peso di più di 100 chili, due tronchi di carne totalmente inutili.
Finchè era piccolina poteva ancora camminare e andare in bici, ma dall’adolescenza in poi queste “cose” sono diventate ingestibili per cui si trascinava con le stampelle l’equivalente di due mortadelle intere appese alle anche.
A un certo punto gliene hanno tagliata una per un’infezione, e lei era felicissima perchè poteva finalmente muoversi sulla sedia a rotelle da sola. Bè la cosa più allucinante di tutte è che questa ragazza non smetteva di sorridere un minuto! La persona più ottimista e gioiosa del mondo che non si lamentava mai ed era di conforto a familiari e medici che disperavano di trovare una soluzione che, di fatto, non c’è.
Quando le provano la protesi ,una specie di gambale enorme con una scarpetta da ginnastica minuscola in cima, dove è riuscita a fare qualche passo aiutata da 3 persone e un corrimano dato che il peso da trascinare è pari a quello di un bilancere di 120 chili, arrivata in fondo distrutta ha detto: “sono così felice perchè finalmente avrò un livello di autosufficienza che non ho mai avuto prima!” E lo diceva con un sorriso immenso!
Ero senza parole, nonostante tutto guidava la macchina con un’auto modificata, aveva un sacco di amici e voleva essere solo indipendente, e anche se i medici  si arrampicavano sugli specchi parlando di cellule impazzite sui bei diagrammi in 3 D, lei era ottimista pensando che almeno avrebbe potuto aiutare qualcun altro nel suo stato.
L’avrei abbracciata! La natura a volte è davvero bastarda e sadica!
Pensate che domenica sera al senso della vita,Insinna si faceva un punto di vanto a dire di abitare con mamma e papà a 46 (quarantasei!) anni suonati.
Sapete cosa ha risposto Attilio?
“Vabbè…tanto non ci starà mai a casa…”
No…Non è questo il punto..

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Prigionieri di una gabbia aperta

5 aprile 2011

Ci sono momenti (troppi) in cui non ci rendiamo davvero conto di quanto dovremmo essere grati e facciamo girare le nostre vite attorno a falsi problemi quali “non riesco a trovare un fidanzato” “lui mi ha lasciata per sms e non me ne faccio una ragione” “se avessi questo o quello sarei molto più felice”…
Ieri mattina ho visto la docufiction ” e poi venne il silenzio” di Irish Braschi,  sapevo perfettamentre che avrei pianto e per questa ragione stavo volontariamente ritardando la visione anche se lui mi aveva già chiesto due o tre volte se l’avessi visto.
Il documentario è una ricostruzione della strage di Sant’Anna di Stazzema attraverso le testimonianze dei superstiti che raccontano cosa successe il 12 Agosto del 44 e posso garantirvi che è cosa una talmente allucinante, vile  e assurda che non puoi far altro che chiederti coon indignazione e schifo come sia possibile che, con la scusa della guerra, in un continente o l’altro ci siano momenti storici in cui persone apparentemente normali, commettano le più crudeli e atroci torture su donne e bambini e tornino serenamente alla loro vita di tutti i giorni, alle loro famiglie e ai loro figli, come se niente fosse successo.
Non mi risulta che nessun ex comandante delle SS abbia mai commesso suicidio.
La mente umana  è una scatola oscura e pericolosa.
Tutto questo mi ha fatto ricordare i racconti di mia nonna che perse tutta la famiglia  nei bombardamenti a Pisa e rimase completamente sola da un momento all’altro, così Puf: cade un grappolo di bombe e perdi tutto  e tutti: la casa, i tuoi genitori, i tuoi fratelli, i tuoi amici.
Quando mi raccontava questa storia erano passati non più di 40 anni e ai miei occhi di adolescente sembrava qualcosa di totalmente distante e anche estremante noioso,considerato che  me la raccontava spesso e che non riuscivo ad immaginare un’Italia fatta di bombe, fame e disperazione per cui confinavo i suoi ricordi nelle stesse caselle destinate alle favole e alle storie di fantasmi: come qualcosa che non appartiene a questo mondo.
Per tutta la vita il 31 Agosto è stato per lei il giorno maledetto, quello in cui gli “ameriani” bombardarono casa sua e la sua famiglia, e per noi nipoti era soltanto: “che palle nonna”.
Ora che mia nonna non c’è più e sono adulta e di lacrima facile (forse anche  per la pre menopausa!) , vorrei che mia nonna fosse ancora viva per farmi raccontare ancora e ancora tutte le sue storie, per non dimenticarle mai e per trasmetterle agli altri ed evitare che, come temo, con la prossima generazione tutto questo vada perduto.
Non è successo chissà quando, e chissà dove, ma è successo qui una manciata di anni fa ed è solo grazie al coraggio e alla forza della disperazione dei nostri nonni che hanno scavato nelle macerie con le mani e hanno mangiato patate con la terra se siamo qui oggi a lamentarci perchè non troviamo un fidanzato o perchè non abbiamo il lavoro dei nostri sogni.
Prigionieri di una gabbia aperta da cui non ci rendiamo conto di poter uscire quando vogliamo!
Ogni tanto dovremmo fermare il “loop” nella nostra testa e guardarci intorno attentamente e ricordarci di essere grati, grati per esserci, grati per ogni singolo oggetto che abbiamo, grati della salute, grati della ricchezza e della pace, grati delle persone che ci amano e che amiamo, e renderci conto della fortuna immensa che abbiamo a non dover emigrare con un barcone,a non dover nascondere i nostri figli in un sottoscala, a non dover scappare quando arriva un aereo, a non dover convivere con la paura di non arrivare a domani.
Ogni tanto dovremmo paragonare i nostri “problemi” a quelli dei  3 quarti del resto del mondo ossia la fame,la sete, la guerra, la violenza e  le malattie e fare un passo indietro con umiltà e ripetere a voce alta quanto siamo fortunati a non essere nati in Rwanda, in Bangladesh, in una favela brasiliana o in un sobborgo di Nuova Dehli.
Ogni tanto varrebbe la pena di riflettere su tutto questo e ricordarci delle infinite fortune che abbiamo e quando pensiamo “non ce la faccio” ricordiamoci del debito che abbiamo nei confronti dei nostri nonni che hanno lottato perchè potessimo essere liberi e felici. Ispiriamoci alla loro forza per uscire da quella gabbia che è solo nella nostra testa,aprendo le ali per volare veramente alto perchè gli unici che sono in grado di fermarci siamo noi .
E alla fine quando analizziamo per davvero la paura che ci blocca, chiediamoci con un sorriso: “Ma…paura di che?”

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Libri Come

1 aprile 2011

Per i romani….

Domenica 3 Aprile alle ore 16,00
sarò all’ Auditorium spazio Garage Officina 3.

Vi aspetto!!

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Formaggio vegan

22 marzo 2011

Di cui vado particolarmente fiera e di facilità imbarazzante.
Munitevi di yogurt di soia al naturale (senza zucchero) e mettetene un paio di cucchiai in un canovaccio e mettetelo a colare sospeso in un altro contenitore.
Dopo 2 giorni è pronto, sarà diventato una pallina soda che ricorda una specie di robiola acidina che potrete guarnire come vi pare.
Alternativa più rapida è quella di mescolare un cucchiaio di limone insieme allo yogurt cosa che lo farà cagliare già dopo qualche ora.
Lo si può condire prima, in modo da non dover smontare la forma a pallina che viene naturalmente rimanendo appeso nel canovaccio oppure dopo versandoci sopra gli ingredienti che preferite.
Qui due alternative:
La prima quella rapida con il limone, sopra ho cosparso un pò di aneto, sembra una pallina da tennis caduta fra gli aguglioli.
La seconda con un battuto di pomodori secchi, aglio, pinoli, olio, sale prezzemolo e peperoncino.dscn0081

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Ricette

Raffaella

22 marzo 2011

carissima Fede….sono una ragazza di 28 anni che nn ha mai avuto una storia lunga e mi sto rendendo conto che forse il problema sono io…
Appena incontro un ragazzo che mi piace, mi metto sulla difensiva e lo tratto malissimo, fino a quando lui esasperato, mi manda a quel paese (per nn scrivere altro) ed io resto con un pugno di mosche.
Questa è la mia ultima disavventura: vado a dicembre alla festa organizzata dall’azienda x cui lavoro, ballo, nn dò confidenza a nessuno, lui mi nota, ma nn si avvicina.
Mi trova su facebook, e mi contatta richiedendomi l’amicizia…lo vedo…carino (moooooooolto!!!!!), ,lo conosco di vista, (abita dietro casa)iniziamo a messaggiarci…
susseguono degli inviti a prenderci un caffè fuori dall’azienda, a cui dico sì, per il sabato pomeriggio…nn lo so perchè ma il mio sesto senso me lo diceva…mi farà un bidone…PAM ragazze, detto fatto…a lui subentra un funerale ALL’IMPROVVISO..certamente ci crederò..ma faccio finta di assecondarlo per vedere fin dove arriva
continuamo a sentirci fino a quando lui dal caffè mi propone direttamente la cena  a casa sua……..ma siamo scemi???????????Ovviamente dico di no…lui mi scrive che sono in gamba e che apprezza qst cosa…
Continua a messaggiarmi, dice di avermi visto in azienda (siamo 300) e che sono + bella di quanto ricordasse, prendiamo appuntamento per venerdi ma puntualmente mi è arrivato il secondo bidone con un’altra scusa del cavolo..
NN ci ho visto +…gli ho scritto (e qui mi mangio le mani…dovevo stare FERMA!!!!) semplicemente che lo immaginavo e che era meglio lasciar perdere tutto…lui mi scrive che sono piena di pregiudizi nei suoi confronti..inizia una lite furibonda con i suoi insulti: venale, cinica, presuntuosa e ridicola…AMEN…ora sto di cavolo, nn per lui, nn lo conosco nemmeno…ma perchè i maschi nn riescono a discutere mantenendo un tono civile?sono stanca di essere insultata da queste cacche umane, ed ora dico basta!ma mi sento tanto sola…bacioni a tutte e grazie

L.O.V.E.

Primavera

22 marzo 2011

Ho festeggiato l’arrivo della primavera con un attacco di sciatica da manuale.
Primavera che, come il saccente Attilio mi insegna, cade il 20 marzo alle 23.00 secondo il calendario druidico di non so chi.
E’ anche l’unico uomo che conosco a sapere che il tredicesimo segno dello zodiaco è l’Ofiuco! Vedete poi perchè non mi sposo? Perchè sono tutti validissimi motivi per chiedere il divorzio!
Dunque,vado a letto sentendo quella tipica fitta che parte dal piede e si incunea nel cervelletto e fin lì poco male se non fosse che non ho MAI chiuso occhio un minuto, ma ho continuato a girarmi come una crepe per tutta la notte,fino a che sono arrivate le 8.
Attilio mi trova in cucina che mi massaggio le reni con il balsamo di tigre la cui unica funzione è quella di tenere lontane le tarme e mi dice “Vuoi una mano?”
“Sì ti prego finiscimi come un cavallo zoppo al Palio di Siena!”
“Ma hai mal di schiena?”
“No, figurati, mi sono girata tutta la notte solo per testare il materasso!”
“Ah sì? Mica mi sono accorto!”
“No eh? Sonno pesante!”
“Ma povera….ti chiamerà Sciaticova”
“Divorzio, giuro che ti sposo e poi divorzio!”
Ovviamente non coglie la gravità nè del mio dolore nè della mia crescente incazzatura e continua bellamente le sue abluzioni mentre io cerco di sdraiarmi a letto ancora un secondo muovendo le gambe come Sandra Mondaini, perchè chi ne soffre lo sa: non esiste una posizione, UNA che ti faccia star meglio, ma puoi solo camminare senza sosta!
Passo la giornata con la sensazione di essere stata impalata di fresco e stramaledico il divano dell’Ikea che sicuramente ha la sua parte di responsabilità.
Poi mi rivolgo ai rimedi naturali che vado ad elencarvi perchè dato che al momento mi sento meglio voglio condividere con voi questa scoperta:
Rimedio contro la sciatica della Bosco :
Cerotto No Dol ( l’unico che funzioni e che non contienga droghe sintetiche!)
400 gocce di Artiglio del diavolo e 400 di Ribes Nigrum gemmoderivato (potentissimo antidolorifico l’uno e antiinfiammatorio e anallergico l’altro) suddivise nell’arco della giornata.
Non contenta impacco di sale grosso saltato in padella e messo poi in un asciugamano applicato sulla parte dolente ( mi ricordava il cataplasma della madre di Fracchia quando lo ustiona col panno bollente : Cicciuzzo beddu!)
Mi sono sdraiata a letto e dopo un paio d’ore mi sono alzata che sembravo un grillo!
Magari è il canto del cigno, ma sono riuscita almeno a riposare un pò con le gambe piegate.
Non mancherò di aggiornarvi su altri rimedi della nonna.
Mi sa che d’ora in poi farò come Piperno: scriverò in piedi!

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