Mi siedo adesso per la prima volta da martedì scorso, ho un calo che neanche avessi finito di scrivere la Treccani!
Ho ancora il cuore straripante di gioia, affetto ed emozioni, gli occhi pieni delle vostre faccine sorridenti, le retine staccate dai flash, l’energia e l’amore degli abbracci e i baci, la tenerezza e la dolcezza dei regali e dei bigliettini e non ultimo il culo a forma di sedile di Trenitalia.
Questa volta più di altre ,e ve ne sarete certamente accorti, c’è stato un calore, un’armonia, un’empatia, e un’emozione che mi hanno letteralmente riempito il cuore, mi sono sentita travolgere dall’ affetto e questa sensazione la serberò per sempre per le rigide sere dell’ inverno della vita.
Partiamo dall’inizio.
Martedì scorso ero a Milano ospite dalla Pina e Diego a Radio DJ.
Sono stata così bene e ho riso così tanto che ,fingendo di chiedergli un autografo, gli ho fatto firmare le pratiche per la mia adozione.
La sera in un bar con mia cugina ho visto gli All Blacks. Non sapevo ancora chi fossero, ma ho intuito che 30 marcantoni ( com’è il plurale: marcantonii o Mark Antony?) da 100 chili non entrassero per caso in un bar fighetto di Milano per l’aperitivo, e ho pensato “che facce da maori!” poi guardandoli meglio… ho fatto firmare anche a loro le pratiche per la mia adozione.
Mia cugina Francesca a cui voglio un bene dell’anima e anche di più, mi ha portata in un ristorante di pesce che aveva anche un menù vegan.
Il propritario ha insistito perchè assaggiassi una finta bresaola chiamata Mopur (almeno credo) con il colore e il sapore della mortadella avariata rimasta schiacciata sotto un tonno, e in quei casi non puoi non dire “uh grazie delizioso” ma a quel punto il signore ti risponde “allora gliene porto altro?” e tu sei obbligato a rispondere “Grazie, ma preferisco bere la candeggina!”
Quando poi è uscita la cuoca per darmi degli opuscoli e chiedermi che ne pensavo della finta bresaola avariata schiacciata dal tonno (e se ho scelto di smettere di mangiarla un motivo ci sarà!) abbiamo notato che sfoggiava con molta disinvoltura sia un bel paio di baffi, sia delle unghie nere da carrozziere…
Se volete l’indirizzo del ristorante sarà mia cura procurarvelo privatamente!
L’indomani sera mi sono fatta a piedi Corso Buenos Aires fino alla Feltrinelli,una serata bellissima,in piena estate di San Martino.
Ho visto Milano con altri occhi, mi sembrava Parigi, era luminosa, viva, e piena di gente educata…
Non l’avrei mai detto prima di andare a vivere a Roma, nei prossimi giorni ricordatemi di raccontarvi la storia del telefonino e dell’agenzia di viaggi e capirete perchè!
Appena arrivo in libreria vedo Annalisa che mi accoglie con un paio di occhiali con le lenti rosa, da vip che non vuole farsi riconoscere e mi dice: “scusa gli occhiali Fede, ho un occhio smircio!”
Il prossimo gatto che prendo lo chiamerò Smircio!
In sala a poco a poco comincia ad arrivare un sacco di gente, sull’ala alla mia destra, tutta la formazione del Boscoblog Ilaria, Marika, Cinzia, Nino, Italo, Paoletta, Smemo e la sua mamma,Elisa e altre ragazze che mi seguono da una vita Princispessa, Antonella, Miriam, Mariella con le sue amiche, Roberto e il suo amico (che mi ha regalato il braccialetto con gli Smarties adoroooo!!!) e ancora molte altre creature luminose che ho avuto il piacere di conoscere.
Accompagnata dalla fidatissima Antonella Tedesco ,compagna di mille presentazioni, abbiamo dato vita al solito show fra il serio e il faceto, (rigorosamente vestite di nero) e vi giuro che il tempo è letteralmente volato via.
Dopo altri baci, abbracci (che mi sembrava di essere Amma la santona indiana),siamo andati a cena in un ristorante e lì, vabbè potete vederlo voi:
Io e Elisa
Il regalo di Elisa
Ila e Mà con un pratico copri doppiomento!
La mia cugi!!
Sandra Bullock e Meryl Streep
Ninochka (con la sua foto alle spalle) e Italo
Trova l'errore
Vi amo!
Io e Smemo
Questo è giusto un assaggio per farvi sentire il clima che c’era quella sera: un feeling che ci univa tutti come un filo invisibile che unisce bellissime perle.
Il giorno dopo Feltrinelli di Firenze.
Accompagnata da Carlotta Agostini, amica da una vita e oggi giornalista, (rigorosamente vestite di nero!) abbiamo parlato di Chiara e di noi, ricordando insieme gli anni 80, i sogni, le speranze, le spalline e le Clark!
In prima fila Sonia ( e Chiara!) Vero, Catefiè, Fefè, Cate, Marty, Chicca tutte in trasferta da Bologna e dintorni! Cacchia, Giuseppe P,Alessia P, Massi,Flamu, Giacomo e amici che non vedevo da una vita, ma l’emozione più incredibile è stata quando ho visto entrare le mie compagne delle elementari…Bene P, Bene Z, Grazia, e Simo, ecco, quella è stata una sorpresa immensa, ho letteralmente rivisto la nostra classe, i banchi dove eravano sedute, i grembiulini, le trecce, la merenda, i dispetti, il maestro De Paola..
Ero davvero felice come non mai.
Fefè,Vero,Cate,io,Sonia, Catefiè, Marty
La mattina sono corsa a Roma all’alba per la puntata su Rai 3 di Cominciamo Bene con Fabrizio Frizzi (mitico).
Appena mi sono seduta sullo sgabello, ho cominciato a ruotare impercettiblimente, ma inesorabilmente verso sinistra e ho sentito il mio equilibrio disperatamente precario, non toccavo terra e ,continuando a sorridere, mi tenevo saldamente al seggiolino di plastica, pensando come cazzo faccia Alba Parietti.
Quando hanno mandato il filmato, Frizzi mi ha confessato di avere lo stesso problema stava ruotando verso destra, abbiamo rischiato di fare l’intervista di spalle.
Dopo la diretta ho ripreso il treno per Firenze dove avevo l’appuntamento più duro in assoluto: la riunione di condominio!
Fortunatamente ,nonostante fosse venerdì 13, ha prevalso la volontà di andare avanti e di impegnarsi tutti per risolvere questa bega clamorosa.
A proposito di bega, alla presentazione di Milano ho detto “quando ho conosciuto Attilio ho detto: dev’esserci una bega grossa!” poi Marika mi ha chiarito il concetto di “bega” a Milano….
A Bologna per il corso di yoga l’indomani all’alba ero così stravolta che ho pensato di mettermi all’ultimo banco e nascondermi come al liceo, (in quel caso mi sarei messa all’ultimo tappetino), come arrivo, il Maestro mi saluta e mi dice, “sai che oggi la guidi tu la classe?”
Evvai!
Torno a Roma e il treno ritarda di mezzora tanto per non farmi mancare niente, la sera avevo un’intervista alla libreria dell’Auditorium con Maria Grazia Capulli.
Do un’occhiata alle sue interviste e vedo che lei e l’intervistato sono seduti tranquillamente in un angolo e mi sono detta, okay è facile!
Poi Maria Grazia arriva e mi dice, “mi hanno chiesto di cambiare l’impostazione da oggi!”
Evvai!
“Facciamo finta che ti troviamo per caso”
“Ma ho un microfono”
“Già è vero”
“Allora fai finta di leggere qualcosa e io arrivo e ti saluto”
L’abbiamo fatta 7 volte!
Suonava l’antifurto, ci veniva da ridere,è inciampata, ci veniva ancora di più da ridere, quando finalmente andava tutto bene, un signore si è avvicinato a me per chiedermi dov’era un libro pensando che lavorassi in negozio !
(Con un microfono attaccato…) alla fine andrà in onda Giovedì 19 alle 10.30 su Rai 2.
Sono tornata a casa a pezzi e alle 10 (complici 5 puntate di In treatment che stroncherebbero anche un cocainomane) ero a letto.
Ma non prima di essermi sdraiata sulla mia fit ball che Attilio mi ha gonfiato a fiato!
Ora sono di nuovo qui, rincoglionita come una mosca al freddo, ma carica come una pila perchè ho visto e sperimentato sulla pelle un affetto incredibile e un affiatamento raro, specialmente perchè nato attraverso un blog. E nonostante quello che si dice dei rapporti sociali, la diffidenza, l’aggressività e l’egoismo del nostro secolo, stiamo formando un gruppo atipico, che si nutre costantemente di nuove e splendide anime affini.
E quando guardo il mio polso, mi si riempie il cuore pensando a voi!
Vi ringrazio dal profondo del mio cuore.
Vostra graceful Bosco
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