Sto recuperando l’uso dei pollici opponibili, gli indici, invece, li ho perduti per sempre stamani nell’attesa di un treno qualunque a Santa Maria Novella.
Uno dei fine settimana più intensi di tutta la mia vita, cominciato con la riunione di condominio giovedì e terminato oggi col viaggio della speranza!
Ma andiamo per ordine: dopo 2 riunioni benedette dal Signore in cui tutti condividevamo gli stessi ideali e ci abbracciavamo e auguravamo ogni bene ,come in un meeting di parenti di alcolisti , questa settimana il Signore era decisamente in settimana bianca, perchè la comunicazione è passata come fra romanisti e laziali.
Per “show and tell” il nostro compito a casa era portare o il nostro animaletto domestico o il nostro geometra di fiducia con un preventivo delle visure catastali.
Mi sono munita del mio tecnico di fiducia (la Bene) buttandole lì un distratto: “potrebbe essere una riunione interessante, ma neanch’io mi immaginavo una situazione così felliniana!
Non essendo tutti muniti di un preventivo (anche perchè non s’è ancora capito se sia più economico rifare il tetto o buttare giù tutto il caseggiato) chi se l’era fatto fare, anzichè condividerlo con gli altri, lo nascondeva gelosamente come al gioco dei Pacchi.
Tutti parlavano a voce altissima e sopra gli altri, sembrava di essere a Buona Domenica fra Sgarbi e Platinette, mi aspettavo da un momento all’altro di vedere entrare la d’Urso a mandare la pubblicità.
Dopo 25 minuti di cori da stadio,il mio vicino mi dice scuotendo la testa : “Ma se il mondo finisce nel 2012, che cazzo lo rifacciamo a fare il tetto?”
Fra cifre sparate e cifre immaginate, i preventivi spaziavano dai 2000 ai 20000 euro.
Inutile dire che nessuno ci ha capito una mazza, ma quando siamo usciti di lì la pace regnava di nuovo sovrana e di nuovo ci siamo abbracciati e baciati augurandoci ogni bene.
Chiederò a Babbo Natale un bel tetto nuovo. Tiè!
Il mio vicino di casa prima di andarsene mi ha detto: “Sai un mio amico agente immobiliare mi ha detto che agli inizi del secolo c’è strato un fatto di sangue lì dove abitiamo io e te e che verso mezzanotte si sentono i campanelli”.
Improvvisamente mi torna in mente la voce di Flaminia (fidanzata di mio fratello) che mi dice: “Fede a casa tua ci deve essere qualcosa, la notte non riesco a dormire e sento dei sonagli”
Glub!
“Bene!” dico rivolta al mio tecnico di fiducia che ancora tentava di riprendersi dalla riunione “che fai stasera fino a mezzanotte e mezzo?”
“Andiamo al Crespino a trovare la Flaminia che lavora, e poi è anche serata Mr. Why è ganzissimo!!”
Traduzione:
“Andiamo al Crespino”:
Il Crespino, (meglio conosciuto come Ray Banana) è un locale storico di Firenze dove si sta come sul divano di casa se non meglio, ci andiamo da anni, mangi,bevi, giochi, e guardi le partite.
“La Flaminia che lavora”
La Flaminia non ha bisogno di lavorare, potrebbe facilmente comprare me e la maggior parte di voi, ma è cazzuta e nella sua breve vita ha fatto scelte del tipo: Accademia Amerigo Vespucci, fidanzata di un Bosco e cameriera al Crespino e vi garantisco che spazzare un ponte con la lingua in confronto è una passeggiata.
“Serata Mr.Why”
L’unico gioco per cui è utile conoscere definizioni del tipo “di che colore era il cavallo bianco di Napoleone” e “i sette re di Roma al contrario”, un gioco che attira ormai milioni di persone ,specialmente nel basso Lazio, da dove arrivano pericolosi squadroni di ultrà a sfidare i residenti.
Per la modica cifra di 8 euro con consumazione devi rispondere alle domande , digitando su una tastiera alla velocità del suono.
Odio i giochi, ma non mi sono mai galvanizzata tanto come giovedì sera.
In squadra con mio fratello, Bene e Giacomo, capitanati dal buon Checco, abbiamo fatto fuoco e fiamme.
E dopo una dura lotta fatta di suggerimenti sbagliati e pizze in faccia siamo arrivati in finale,qualificandoci ahimé al secondo posto, per aver scazzato due domande la cui risposta era Monet e Colonnello invece di Van Gogh e Tenente.
Puntigliosi!
La notte non ho sentito sonagli, ma mi è sembrato di dormire in un portacenere pieno.
L’indomani mi sveglio con un bel sole e l’aria gelida del Nebraska e vado alla posta a ritirare una raccomandata (con troppi numeri per non essere una multa) per poi andare a trovare mia madre,e alla fine fare un giro in centro per cominciare a fare i regali (cominciare….).
Alla posta mi danno una cartella esattoriale e la mia mente torna a due giorni prima in cui, rimettendo a posto le carte,mi sono tornate in mano due multe del motorino prese nel 2006.
Mi ero trasferita a Bagno a Ripoli da 7-8 minuti e avevo preso subito una multa per divieto di sosta (!) e una per la pulizia della strada(???) nel giro di 2 giorni ,prima di capire che questo era un metodo educativo del Comune: dopo vediamo se ti ricordi o no che il lunedì c’è pulizia!!
In effetti non l’ho mai più dimenticato, ma all’epoca, stizzita, pensai “Stronzi! Non la pago!” che è la forma di protesta più idiota che esista perchè le multe ti seguono sempre fino all’aldilà.
Quando mi è arrivato il primo richiamo ,ho avuto la faccia tosta di dire :”Mm sì prima o poi la pagherò” e così ,dopo quasi 4 anni, mi chiedevo se non si fossero arresi.
Non solo non si erano arresi, ma mi hanno presentato il conto a Natale pensando di rivalersi su un’ipotetica tredicesima…
Spero che i vigili bevano alla mia salute champagne per 231 euro…
Al mio arrivo da mia madre mi accoglie un Gurb sempre più simile a Forrest Gump per andatura e rapidità di esecuzione,ma con un invidiabile manto invernale degno di un orso della luna.
Unico dettaglio quel “graffietto vicino all’orecchio ” di cui mi aveva accennato Daniel: praticamente gli manca mezza testa!
Ma lui pareva non preoccuparsene e mi ha subito mostrato la sua collezione di lucertole nuove.
Blanche invece sfoggiava un Moncler bianco con applicazioni d’argento e non si è mai mossa dal cuscino.
Dopo un’oretta, minacciose nubi hano cominciato ad incombere, cosa che mi ha fatto preferire al giretto in centro un te bollente sul divano di casa.
Dopo due ore i morbidi fiocchetti sono diventati tempesta, ma una voce in me diceva “non preoccuparti, domattina andrà tutto bene, ti alzerai alle 5 come previsto per prendere l’autobus delle 5.30 per andare alla stazione a prendere il treno per Bologna e da lì essere a San Lazzaro di Savena alle 9 per il corso di yoga, vedrai sarà finito tutto per quell’ora!”
Alle 10 di sera dopo “un posto al sole” e l’inizio di “mi manda Rai 3″ mi affaccio in terrazza:
Alle 5 del mattino …
E alle 8
Per cui è facile immaginare che non sono andata a Bologna…
Ho raggiunto la fermata del 33 moccolando come il Ceccherini all’Isola dei famosi, perchè sono fermamente convinta che la neve debba stare solo in montagna.
Un freddo spaventoso, i bagagli, il ghiaccio e l’autobus che non passava, il taxi che non rispondeva mi hanno convinta a fare l’autostop fino alla civiltà.
Arrivo a Santa Maria Novella alle 11.30 e lì mi accorgo di aver perso la sensibilità degli arti.
Il principio di congelamento mi da stati di allucinazione, mi fisso che voglio comprarmi un chullo, mi credo sulle ande.
Alle 12.45 arriva il treno delle 10.30, lo prendo insieme ad altri pellegrini che come me non avevano più prenotazione nè temperatura corporea.
Ho creduto di atttraversare la Lapponia per almeno due ore, solo ai confini col Lazio non c’era più neve.
E finalmente alle 15.30 sono arrivata a Termini.
Per fortuna nonostante le peripezie e le ardue prove degne di giochi senza frontiere, non sono mai stata veramente sola.
Devo ringaziare di vero cuore colui grazie al quale la mia vita, adesso, è veramente completa:
il Blackberry.
Senza di lui non ce l’avrei mai fatta.
Ho continuato a caricare foto su Facebook e ad aggiornare il mio status come un’adolescente allo spring break.
E’ sempre stato vigile, veloce,performante e presente.
Prima di buttarvi in una relazione infelice date retta a me: compratevi un Blackberry…
L’apocalisse non è stata però priva di note positive assolutamente inaspettate, prima fra tutte l’intervista a Laura Chiatti su Gioia che ha dichiarato che vorrebbe fare una bella commedia tratta dai miei libri con Brizzi alla regia e nel cast :Capotondi, Crescentini, Lodovini,Scamarcio, Germano e Muccino.
Per cui Laura, quando vuoi sono qui.
E poi alla Coop di Bagno a Ripoli vendevano S.o.s Amore , che, insieme alla propria foto sulla settimana enigmistica, è da considerarsi un vero punto d’arrivo!
Naturalmente tutta la Coop ignora che l’eccentrica signora col salvatempo sia l’autrice.
Dopo un papiro del genere ci rivediamo verso Aprile!!
Vostra la neve non fa per me Bosco
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