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Ma famosi de che?

2 febbraio 2010

Ho letto or ora il cast dell’Isola dei famosi:
Sandra Milo (OOOOLEEEEE’!)
Aldo Busi (che vuol far mettere nel regolamento la bestemmia libera)
Loredana Lecciso (per farci rimpiangere il simpatico Al)
Luca Ward (perchè anche i doppiatori hanno un’anima)
Clarissa Burt (perchè quel telefono non squilla più)
E poi, rullo di tamburi…
Nina Seniclar (?)
Claudia Galanti (?)
Denis Dallan (?)
Daniele Battaglia (?)
Ronerto Fiacchini (?)
Federico Mastrostefano (?)
Simone Rugiati (?)

Qualcuno mi illumini…

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Goodbye catcher in the rye

29 gennaio 2010

Ieri sera al TG 5 il buon Giuseppe de Filippi ha annunciato la morte del grande JD Salinger  e, come tutti, si è inceppato sulla pronuncia, motivo per cui, dando di spalle alla tele mentre cucinavo la verza, non ho capito subito.
Per fugare ogni dubbio cliccate qui !
Quando mi sono girata per vedere chi fosse morto ho riconosciuto subito la foto images1e non ho potuto fare a meno di pensare a Monica come, ho saputo dopo, avete fatto tutti voi.
La cosa pazzesca è che stamattina il mio cellulare era pieno di messaggi che dicevano :”E’ morto Salinger” ,e  siccome nell’anteprima leggevo solo: “è morto”, ogni volta mi saltava il cuore in gola!
Già che non mi sono ancora ripresa dalla morte di Michael Jackson.
Il buon Jerome è morto serenamente a 91 anni per cause naturali, nella sua casa di Cornish, ma visto che era sparito già da 50 anni, non cambia poi molto le cose.
Quando ho letto il Giovane Holden per la prima volta a circa 28 anni, in un momento della mia vita in cui niente andava come doveva e dove mi sentivo su una zattera alla deriva per la maggior parte del tempo, mi specchiai totalmente nel piccolo Holden: un ragazzino terribilmente  sensibile,totalmente incompreso e disperatamente solo “dimenticato” in un college prestigioso dove tutti lo consideravano strano a cominciare dalla famiglia distratta e inesistente, mentre lui sperava in un abbraccio e un pò di calore umano.
Avrei voluto stringerlo e proteggerlo , salvarlo dalla follia del mondo e dall’indifferenza degli adulti che ti mettono al mondo senza libretto d’istruzioni e ti lasciano lì solo ad arrangiarti.
Dirgli che prima o poi le cose sarebbero andate meglio, che non sarebbe stato sempre così e che ce l’avrebbe fatta a trovare il suo posto nel mondo.
Avevo pianto un sacco e poi mi ero andata a leggere tutto il possibile su Salinger e la sua misantropia.
In realtà, quello che ne veniva fuori era ben lontano dal dolce e vulnerabile Holden Caulfield, il ritratto dello scrittore era piuttosto quello di un uomo disturbato, difficile, anaffettivo,incapace di rapporti umani, intrappolato dal proprio talento che gli impediva  di stare al di sotto della perfezione, diviso fra l’essere ebreo o cattolico, padre dispotico e pessimo marito.
Stando alle biografie più e meno autorizzate.
Quel che è certo è che durante la sua lunga vita,nonostante non si sia più mostrato in giro, è comunque riuscito a far causa a chiunque tentasse di scrivere qualcosa su di lui o girare un film anche solo liberamente ispirato alle sue opere.
Quando lessi la biografia della figlia Margaret  (”l’acchiappasogni”) mi si drizzarono i capelli in testa.
Che ci fosse andata giù pesante era cosa ovvia, così come fosse necessaria una notevole scrematura in quanto persona troppo emotivamente coivolta (e, credo, leggermente bipolare), ma quello che ne veniva fuori era, ancora una volta, il bambino mai cresciuto a cui hanno portato via il lecca lecca,colui con cui la vita è stata ingiusta, l’uomo irraggiungibile e freddo che fuggiva la gente per la sua incapacità di comunicare, il capriccioso, il despota  che soffriva dell’ essere metà ebreo e metà cattolico,portatore sano di disturbo da stress post traumatico, che praticava l’ urinoterapia e seguiva i dettami di Scientology.
Ecco che l’uomo Salinger aveva smesso di piacermi,  colui che aveva  fatto dire al Giovane Holden:

“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che, quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue, vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira”

Col cavolo avrei voluto chiamarlo, mi avrebbe fatto causa!
Però ne ero rimasta così colpita e affascinata che ,quando ho creato il personaggio di Monica, non ho potuto fare a meno di immaginare un incontro fra il Gigante e la bambina, fra l’eroina e l’eroe, nell’intento di  riuscire a restituirgli una dimensione umana, una dignità che, a quanto pare, la vita gli aveva tolto o non gli aveva mai dato.
Così Monica riusciva a consegnargli il suo portafortuna: ” una busta azzurra che contiene un cartoncino dello stesso colore dove ho scritto un proverbio irlandese :“Possa Dio tenerti nel palmo della sua mano fino al nostro prossimo incontro” seguito da un “grazie” in italiano”
E il vecchio leone la vedeva dalla porta di casa  e, inclinando la testa da un lato, pronunciava le parole  :”Grazie a te” in italiano.
E ancora l’anno dopo,Monica, andava sotto la pioggia a consegnargli un pane di segale che lui accettava un pò riluttante, ma non insensibile alla vista di una pazza incinta di 7 mesi bagnata fradicia!
Mi sembrava  una cosa pazzesca, e in quel momento, mentre scrivevo, ero io che andavo a smascherare il Mago di Oz, e gridare al mondo, “Ragazzi lui non è il fottuto eremita che vuol farci credere, vuole solo che nessuno gli rompa le balle, ma è un uomo fantastico e non ha tentato di spararmi a vista”, come in realtà aveva fatto in più di un occasione.
Il fatto che si fosse chiuso in casa per sempre la diceva lunga: non riusciva a reggere il confronto, le critiche e le continue domande su una prossima pubblicazione che difficilmente avrebbe eguagliato le vendite della prima.
Non pensate che abbia avuto il terrore sacro di finire in pasto ai media che non aspettavano altro che sbranarlo per non aver saputo doppiare il successo del Giovane Holden? Cosa matematicamente impossibile dato che ha venduto qualcosa come sessanta milioni di copie….
O che forse non avesse nient altro da dire? O che non gli interessasse proprio dirla ad altri se non a se stesso?
E mi sono ricordata improvvisamente che non puoi essere genio ed essere umano, non puoi essere una rockstar e andare a letto alle 9 con latte e biscotti, non  puoi essere il più grande scrittore di tutti i tempi e un adorabile nonno, è impossibile, la genialità toglie spazio ad altre qualità umane, o almeno, a quelle che vorremmo vedere per forza.
Un autore non è il suo personaggio e non lo si può biasimare per questo.
Ecco che ho cominciato ad accorgermi, negli anni, che avevo più in comune con l’uomo che non con il protagonista: lo yoga,la macrobiotica, l’amore morboso per i programmi spazzatura, il fastidio nei confronti della stupidità, la tendenza a stare per i fatti propri,il trovarsi a disagio nelle situazioni mondane, l’introspezione, l’ironia e il sarcasmo.
E ho capito che in fondo, forse, il suo è stato un atto di salvezza, l’unico compromesso di sopravvivenza in un mondo  che sapeva sarebbe impazzito, ed è riuscito a mantenere l’integrità della sua opera proteggendola dalla banalizzazione, dal merchandising, dalle lusinghe di Hollywood, e dalle ospitate da Letterman!
E questa è la vera lezione dell’uomo Salinger: proteggere la sua privacy in un mondo di telecamere e solo per questo ha tutto il mio rispetto.
Spero che la sua morte non sdogani l’ennesimo Blockbuster, che i figli siano abbastanza forti da resistere alle tentazioni  e che sia rispettato il suo desiderio alla discrezione.

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“May God hold you in the palm of His hand until we meet again”
(1919-2010)

“Ad ogni modo, mi immagino sempre tutti questi ragazzi che fanno una partita in quell’immenso campo di segale eccetera eccetera. Migliaia di ragazzini, e intorno non c’è nessun altro, nessun grande, voglio dire, soltanto io. E io sto in piedi sull’orlo di un dirupo pazzesco. E non devo fare altro che prendere al volo tutti quelli che stanno per cadere nel dirupo, voglio dire, se corrono senza guardare dove vanno, io devo saltar fuori da qualche posto e acchiapparli. Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l’acchiappatore nella segale e via dicendo. So che è una pazzia, ma è l’unica cosa che mi piacerebbe veramente fare. Lo so che è una pazzia.”

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Scherza con gli elefanti,ma lascia stare i santi!

28 gennaio 2010

Lunedì ho visto un pezzo del Grande Fratello.
Sì okay lo so,ho detto che non lo guardo, che mi fa schifo, che è pietoso  eccetera eccetera, ma che vi devo dire…siamo tutti attratti dal vuoto!
Ho cominciato a guardare da quando Sarah ,vestita come un mignottone, era in attesa del verdetto della nomination insieme a Veronica,quest’ultima, con una faccia talmente gonfia da non entrare nei 16:9.
Sarah (che mi pare di capire sia di Napoli) riceve  dal padre francese, che parla male l’italiano, una lettera scritta  in francese ,che ha poi tentato  di tradurre  in italiano (?) di cui ho memorizzato 2 frasi: ti amo e stai attenta alla linea.
Ma sono cose  da dirsi a una figliola in diretta tv?
Poco dopo, la madre di Veronica appariva come un ologramma di là da un vetro, e le due si gridavano isteriche: “ti amo ti amo!”
Se c’è una cosa (fra gli altri 9 miliardi) che detesto, sono i genitori e i figli che si baciano in bocca e si dicono ti amo.
Che fastidio!
Mentre l’attesa  del ballottaggio ci stava consumando lentamente, ecco passare una minacciosa scritta in sovraimpressione dove si annunciava la prossima punizione di “Massimo 2 neuroni e una capanna” , reo di aver bestemmiato.
Luci abbassate , atmosfera da tribunale della Santa Inquisizione, gelo in sala e la Marcuzzi  con tono grave che informa Massimo che il Grande Fratello, nella persona del Moige e di Sos Tata, si è fortemente irritato a causa di una  bestemmia che ha lanciato en passant giorni prima.
Sono sicura che ,se non avessero ripassato a rallentatore il  filmato ,consentendo a tutta l’Italia di leggere il labiale, nessuno se ne sarebbe mai accorto, anche perchè, il contesto, era totalmente scanzonato e l’intento del nostro amico minus habens assolutamente encomiabile: “Andrei a prendere mia sorella anche in capo al mondo” avrebbe voluto dire in uno slancio di amore fraterno Magilla gorilla,sostituendo però quel ” in capo al mondo” con un’espressione un pò più colorita che alludeva ad un divino sfintere.
Be? Scegli un analfabeta che comunica con i grugniti e poi ti lamenti se bestemmia?
La prossima volta vai alla Normale  a selezionarli no?
Ma a quel punto il dilemma era irresistibile: a quale sfintere alludeva?
Inutile dire che io e Attilio,come due bambini  a cui è stato proibito di mangiare il gelato, siamo volati su you tube (previa scommessa di 10 euro!) ad ascoltatare la frase incriminata.
Ha vinto Attilio e Magilla è stato buttato fuori.
Okay non si dice, è brutto e antipatico e il regolamento parla chiaro, però….come la mettiamo con tutti i buddisti che sono in Italia? Loro non si offendono quando uno dice cazzo di Budda?
E poi…volete dirmi che è giusto passare in prima serata Veronica e Sarah che si mettono la lingua in bocca?
O l’uomo di Cromagnon che cerca di accoppiarsi  con gli sgabelli? (scusate, ma di nomi ne conosco 3 e mi fa una gran fatica andarli a cercare!) o l’altro ancora, il disonore dei gay del mondo intero, che deve per forza parlare come Marge Simpson che ha aspirato l’elio!
E qui mi fermo perchè ahimè è sterile polemica, ma visto che siamo a parlare di vuoto spinto, mi volevo soffermare sulla trovata di un altro genio di un’edizione passata del GF (tale Francesca) una biondina scialba e già tettona, che si è fatta intervistare dal letto di ospedale dopo essersi fatta impiantare una settima misura!!
“Perchè sennò non lavoro” ha commentato la cretina.
Questo non si censura però….

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Che cavolo stai facendo Gary…

25 gennaio 2010

Arnold…O quello che ne resta si è fatto arrestare per violenza domestica nei confronti di sua moglie (qui sotto) che è 2 volte più alta di lui….
La notizia è qui

Gary Coleman
Coleman

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E finalmente..

24 gennaio 2010

Sembra che Angelina e Brad si lascino davvero questa volta.
Non se ne poteva più e l’ho sempre detto: non mi hanno mai convinto, lei è una psicopatica che ha sempre l’aria di avere un gran giramento di palle e lui,da quando sta con lei, è invecchiato di 30 anni…no dico sembra Ascanio Celestini!
Io punto su Jennifer da sempre.
Speriamo…

Brad Pitt

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Morrigan

21 gennaio 2010

Non ho idea del perchè faccia così dannatamente male, quando poi è così chiaro che c’è solo da guadagnare, nel liberarsi da un amore al cianuro. Serate, uscite, libri da leggere e giorni da attendere con impazienza, sole, novità e amici. Ma la verità è che quando fa così male, i pensieri sono offuscati solo da quello che hai perso, e da quel futuro che speravi arrivasse, anche se sai benissimo che non c’è nessun tipo di futuro, che ti stai suicidando. Quando leggo i tuoi libri e sto bene, nessun danno, mi godo solo il piacere della lettura. Ma quando mi sento anch’io così impotente e disperata come Monica, sono lacrimoni assicurati, perchè in quel momento Monica sono io. Quando Edgar le chiude il telefono in faccia, scomparendo dalla sua vita, senza darle alcuna possibilità al mondo, mi si spezza il cuore in maniera irrimediabile. Perchè fa male. Poi mi sento in colpa, alla fine sono giovane, studio, ho un sacco di amici, il cibo grazie a dio c’è tutti i giorni in tavola, la salute per il momento c’è, ed io mi sento veramente una stupida a stare così male per una cosa che è morta da chissà quanto tempo. Ci siamo distrutti a vicenda, e la mia vita va a pezzi da non so più qunto. E’ stata la prima volta nella mia vita che mi sono ritrovata così, ho messo sempre l’amore agli ultimi posti delle mie priorità, ma questo mostro mi ha veramente distrutta.
Per farla proprio breve… Ci siamo conosciuti nel marzo 2007. Abbiamo vissuto un anno incredibile, meraviglioso, mi facevo tutti i giorni pere di felicità, con lui. Si, mi teneva in croce, era geloso in maniera malata, stava sempre con me, non mi sono fatta una cavolo di serata sola con le mie amiche perchè c’era sempre pure lui, ma io sopportavo tutto, l’importante era stare con lui. Il quale, invece, ovviamente, le sue serate se le faceva eccome, a ballare col suo amico biscia, senza che io potessi permettermi una volta di andare con lui, visto che l’amico biscia “non poteva mica fare da autista a me??”…eh, certo.Ovvio. Un giorno, faccio un esame, dopo aver studiato come una pazza per mesi, lo supero, e felicissima, gli chiedo di uscire la sera a festeggiare. Ma no, ovviamente lui è già impegnato col suo fidanzato. Vanno ad una festa. All’inizio, come al solito, non dico nulla. Poi mi rompo le palle sul serio, e me ne esco col mio vicino di casa, col quale avevo avuto una storia, ma di molto prima di conoscere lui. Naturalmente ci incontriamo per strada, io ubriaca a cesso, lui incazzato a morte. La tragedia. Mi lascia ed io entro nel periodo più schifosamente schifoso della mia vita. Telefonate, agguati sotto casa sua, pianti, lacrime, sceneggiate per strada, umiliazioni che non sto nemmeno a descrivere. Lui, quando aveva bisogno di sfogare le sue necessità fisiologiche, ogni tanto accettava pure di vedermi, sempre però insultandomi e trattandomi come un pezzo di cacca particolarmente disgustoso. Poi, il dramma nel dramma: conosce una. Naturalmente non si degna di dirmelo, meglio tenere sicuri due uteri al prezzo di uno. Telefonate tutta la notte, lui che non mi risponde, io che non mi rassegno a voler capire cosa stia accadendo, io che cerco di tagliarmi le vene, una sera di particolare follia, senza che a lui freghi alcunchè. Se non fosse stato per una mia amica che è venuta a prendermi per i capelli, non so che sarebbe successo. Comunque, dopo questo episodio, mi faccio forza, e veramente non lo calcolo più. Tempo tre giorni, torna alla carica, temendo di perdere il suo giochino preferito…”Ma io ti amo, non me ne frega niente di quella, mi devi credere!Basta, perdonami, voglio stare con te”. Ci torno assieme, il 5 maggio. Altra follia, altro dolore, altri insulti. Ma resisto. Lotto per il mio amore, i morti e feriti non si contano più.

Il 2 giugno, era dalla madre in un’altra città, mi dice che starà impegnato tutto il giorno, perchè deve lavorare. Povero piccolo. Tutta la giornata scorre tranquilla. Verso le 11 di sera, mi rendo conto che non mi ha fatto una chiamata in tutta la giornata. Chiamo. Niente. Richiamo. Ancora niente. Chiamo ancora. Niente di niente di niente. Ho provato a chiamarlo fino alle 7 del mattino. Impazzita totale. Dormo un paio d’ore. Mi sveglio. Mi ricordo all’improvviso che in un raptus di folllia, avevo rubato il numero di “quella” dal suo cellulare. La chiamo e mi spaccio per la sorella di quella bestia. “Ah, si, ciao!Guarda, ci siamo appena separati, ora sta tornando a casa” ” Appena separati come?In che senso?” “Eh, siamo stati assieme tutto ieri, ha dormito da me, ora sta tornando a casa” “Ma in che senso, scusa, non capisco…….?”…..Da notare che “quella”, in quel momento era nella città dove viviamo allegramente tutti e tre, lui perchè ci è nato, io e lei come studentesse fuori sede. Si era fatto giusto quelle 7 ore di pullman per tornare da lei, mentre io ero a casa mia a fare la calza, visto che nel terrore di perderlo non uscivo più. Lasciamo stare. Le rivelo la mia vera identità, e chiudo. Mi aspetto che lui mi chiami in lacrime, dicendo che c’è stato un errore, che ha un fratello gemello cattivo che ogni tanto scappa dalla cantina, che l’hanno rapito gli alieni e non ha ricordi degli ultimi due giorni, che è tutto un esperimento antropologico per la tesi del nonno della suocera del cugino dell’amico del portinaio, che stiamo girando una soap di quarta categoria in cui io sono Manuela Adelante de Piza a Los Cuatros Formajes, e lui Mario Joses De las Trippas al Sujo. Niente di tutto ciò, ragazze mie. Si precipita a telefonare a lei, dicendole che sono pazza, e che volevo solo distruggere la loro relazione per gelosia. Mi sono fatta un piercing per esorcizzare il dolore al cuore, all’animo, al cervello col dolore fisico. Non serve a un cazzo. Smetto di dormire e di mangiare. Dopo tre giorni, puntuale, ricomincia a farsi sentire. “Ma io ti amo, tu mi devi perdonare, sto malissimo (TUUU????), io l’ho fatto perchè ti volevo cancellare, io stavo male, ma che credi, che non stia male anch’io!E’ orribile stare con la persona che non ami, io voglio solo te!”. Ma povero piccolo. Chissà quanto deve aver sofferto, nel trombarsi due ragazze contemporaneamente. Va bè, visto che se non fossi una cretina totale ora non starei a scrivere queste cose, dopo due settimane ci torno assieme 2, la vendetta. Con lui che continuava comunque a trattarmi malissimo, a ossessionarmi e a tenermi in croce con la sua gelosia. Lui a me. Una sera mi dà uno schiaffo perché avevo salutato un mio amico, e lui, convinto che tra noi ci fosse stato qualcosa (è ovvio, sono una peripatetica che la regala in giro per sport), esce pazzo. Vabbé. Mi faccio pena da sola a ricordarlo. Non ci sono parole. Ah, ciliegina sulla torta: non contento di aver fatto ciò che ha fatto, come se non fosse sufficiente avermi fatto impazzire e diventare quasi anoressica (senza contare la carriera accademica sprofondata nel cesso), mi dice un bel giorno che il mio libro del cuore, il libro che avevamo eletto nostro e che ci leggevamo a vicenda, convinti, da veri coglioni, che quella storia fosse stata scritta per noi, l’ha regalato a lei. Ma non un’altra copia, no. La mia. Credetemi se vi dico che a distanza di due anni, nel raccontare questa cosa, mi metto ancora a piangere.
Ma nemmeno questo è sufficiente a farmi scappare a gambe levate. No. In nome dell’amore, mi faccio massacrare un altro pò. Perchè no, dopotutto? Ho altro di meglio da fare, per caso??
Passiamo l’estate assieme, alla fine della quale mi lascia nuovamente, per tornare due giorni dopo da quell’altra poveraccia come me, colpevole solo di essersi innamorata di questa specie di sterco. Ovviamente, Facebook il Malvagio non tarda a fomentare la mia follia. Vedere lui con lei, felici e contenti, in pose post coito, mi ammazza, anche se non so cosa fosse rimasto da ammazzare, in realtà.
Piano piano passano i mesi, e se li conti, anche i minuti. Torno lentamente, con intramezzi di un sacco di cazzate e storie che davvero non valevano niente, a sorridere, a mangiare, e, più di tutto, finalmente a dormire. Lui ogni tanto si fa sentire, io non lo considero. Ma dopo un anno lontani, ed infinite chiamate in cui mi dice di essere cambiato, che sta morendo senza me, decido di vederlo. (Accidenti, poteva anche morire, poteva…e non è morto!!!) Purtroppo, quando hai una persona piantata nel cuore, fai questa fine. Tuttavia, colpo di scena: ora ero io la “forte” (perchè, cavolo, qualcosa mi ha insegnato tutta questa folle storia), e lui è crollato miseramente. Ora che io non gli facevo più da mamma, confidente, geisha e pornodiva a piacimento, tutto è crollato, ed ora SO che io mi merito ben altro. Io, con la mia voglia di vivere e le mie giornate di sole, che non permetterò mai più a nessuno di distruggermi. Motivo dell’ultimissima, DEFINITIVA rottura: aver trovato sul mio cellulare la chiamata di un amico d’infanzia ritrovato da poco con estrema contentezza, che voleva sapere come stessi, visto che avevo un esame importante da lì a poco. E’ chiaramente impossibile che un essere di sesso maschile ti chiami solo per sapere come stai, senza pretendere almeno una pomiciatina, vero? Ma ti capisco, tesoro, perchè credi che al mondo siano tutte merde come te. NOTIZIA FLASH: NON è COSì!!!! Grazie a Dio, Buddha, Brhamaphutra e Spongebob, non è così.
La verità è che avevo iniziato a scrivere ieri questa mail, mezz’ora dopo le sue crisi isteriche con consecutivi pianti miei, ma il fatto è che oggi mi sento già benone. Vedo la mia laurea, la felicità dei miei genitori che meritano con tutto il cuore una figlia sana, felice e realizzata senza vene rotte; vedo il divano caldo della mia meravigliosa amica del cuore sul quale passeremo ore a parlare di Joey e Dasan, e a giocare a playstation, e a fare gossip; vedo Amsterdam e l’altra mia sublime amica del cuore che si è fatta in dodici per me quando stavo male, venirmi a prendere all’aeroporto, prima di sfondarci di cannoni e risate e schifezze a fame chimica; vedo Tokyo e le sue divise alla marinara che indosserò spacciandomi per una sedicenne urlando “KAWAIIIIIIIII!”; vedo la Spagna e Gonzales, o Miguel, o Pablito che mi rapisce per una notte infuocata; vedo le stelle di tutti i Paesi del mondo e mi libero per sempre delle parole  dell’amato Manuel, che per tanto tempo ho creduto mi rappresentassero: “Anche se non ho le ali, non vuol dire che non ti ami”. Le mie ali le userò per volare via da te. Non ti amo più.
I’m still here.

L.O.V.E.

Tremitalia

21 gennaio 2010

Ieri sono partita da Roma con la tanto decantata Frecciarossa, che prometteva l’arrivo  a Milano in sole 3 ore….
HAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!
Troppo simpatici, altro che Zelig! Avrei dovuto capire che era un scherzo!
Un tempo, solo la tratta Firenze - Milano  durava 3 ore e 45: un’eternità.
Col mio deficit dell’attenzione ,che dopo un’ora seduta al cinema comincio a guardare l’orologio ad intervalli di 2 minuti, arrivavo a Milano  con le gambe atrofizzate, uno sdoppiamento di personalità e la bava alla bocca tipo Labrador  che vede dei piccioni.
Per cui, l’idea che improvvisamente ci volessero solo 3 da Roma mi sembrava un miracolo, (un pò come il Concorde che faceva Parigi - New York- Parigi lo stesso giorno ,prima di schiantarsi su delle case innocenti) e in effetti avevo ragione: ci vuole  un miracolo per farlo arrivare a Milano in 3 ore,dato che è fisicamente e matematicamente impossibile.
Per farlo, dovrebbe partire da Termini a manetta senza rallentare nè fermarsi nemmeno una volta e arrivare in Centrale con un testacoda.
Secondo voi è mai possibile? Mai una frenata? Un semaforo in mezzo alla campagna?  Un guasterello? Una mandria di mucche al pascolo? O anche solo una rallentatina per passare dalla stazione di Bologna senza sverniciare i muri!
No, infatti non è possibile.
Ma questo non sarebbe un grosso problema,siamo un paese di gente nata per sopportare, alla fine ci va bene tutto, il problema è che Roma-Milano costa 89 EURO.
OTTO-NOVE.
L’ ‘andata e ritorno in seconda classe mi è costata 178 euro,(UNO-SETTE-OTTO) che un tempo, quando il denaro aveva ancora un valore, erano quasi 345.ooo lire, cioè un botto!
Ci vai a Londra 4 volte!
O ad Atene….
Siamo partiti alle 9 e, anzichè arrivare alle 12, siamo arrivati alle 12.30,perchè c’erano dei dinosauri sui binari e siamo ripartiti alle 17 e arrivati alle 20.40 (anzichè alle 20) perchè c’era la sfilata dei carri allegorici sui binari.
L’unica cosa puntuale è stato il discorsetto della capotreno (a volume 10) per annunciare l’offerta di Prosecco Carpenè Malvolti e Succhi di frutta Santal in prima classe.
Ma che cazzo me ne frega che fanno quei 2 in prima classe che hanno speso 109 EURO!!
E poi lo vomito il prosecco alle 7 di mattina!
Bene, direte voi, uno si fa rimborsare no?
HAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Anche voi comici di Zelig?
Ecco cosa dicono sul loro sito:
Potete richiedere un’ indennizzo per ritardo pari al :
- 25% del prezzo del biglietto per un ritardo compreso tra 60 e 119 minuti;
- 50% del prezzo del biglietto per un ritardo di almeno 120 minuti.
Chiamali fessi eh?
Ma perchè lo fanno? Perchè ci prendono TUTTI per il culo ,dalle compagnie telefoniche ,alle banche, alle palestre?
Perchè qui in Italia ,quando hai pagato,  sono cazzi tuoi!
E’ finita non hai più diritti, hai solo fatto il tuo dovere e questo ci fa vivere in modo mediocre, timoroso, a testa bassa, con un’ unica parola come mantra: “eh…ormai…”
Così,la commessa stronza non ti cambia il golfino (di 2 stagioni prima!) perchè “non si può”, i treni aumentano del 100%, gli affitti costano più degli stipendi (a nero ovviamente).
E non è la destra o la sinistra, è che siamo un paese ingovernabile e  l’unica cosa che sappiamo  fare veramente bene  è sdrammatizzare.
E allora….ridiamoci su

Vostra meglio a piedi Bosco

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Gallina Vecchia….

20 gennaio 2010

…Ivana Trump al GF inglese….

Strip: Ivana Trump poses in a nude-coloured underwear set for the life drawing task on Celebrity Big Brother

Strip: Ivana Trump poses in a nude-coloured underwear set for the life drawing task on Celebrity Big Brother

gossip

Ashtanga Yoga Bologna

19 gennaio 2010

Per chi vuole praticare l’Ashtanga Yoga tradizionale a Bologna l’indirizzo giusto è  www.ashtangayogabologna.com.

Giuliano Vecchiè è insegnante di Ashtanga Vinyasa Yoga da molti anni e ha  studiato con i più grandi Maestri come Manju Jois, David Swenson, Nancy Gilgoff, Richard Freeman, Kino Macgregor, Mark e Joanne Darby, Lino Miele, Tina Pizzimenti,David Williams e , soprattutto, Sri K.Patthabhi Jois.
Giuliano è authorized teacher per la prima e seconda serie abilitato  da Manju Jois.
La sua scuola è il punto di riferimento italiano per il conseguimento dell’abilitazione  ufficiale all’insegnamento dell’Ashtanga Vinyasa Yoga.


Yoga

And the winner is…Elisabetta

19 gennaio 2010

Ieri sera stavo dando un’occhiata ai Golden Globes.
C’erano TUTTI.
Dite un nome e c’era: Meryl Streep, Glenn Close, Drew Barrimore, Kevin Bacon, Robert Downey Jr.,Penelope, Mariah, Sofia,Paul Mc Cartney, Di Caprio, De Niro, Sandra Bullock, Jennifer Aniston,  Tina Fey, Alec Baldwin…mancava solo Lady Gaga e poi eravamo al completo.
Le star ,sedute  attorno a  splendide tavole rotonde, fingevano amicizia e divertimento sorseggiando Moet con la destra mentre, con la sinistra, nascondevano coltelli dietro la schiena.
Ho tentato di fare un rapido calcolo del riscatto che un rapitore avrebbe potuto chiedere sequestrando il teatro, ma è una cifra che nemmeno Odifreddi saprebbe quantificare.
Mentre la telecamera sostava qua e là, giusto il tempo di intravedere l’espressione sorpresa dei nominati, ecco che vedo qualcosa che mi stona enormemente.
In mezzo al Gotha dello show biz internazionale, dove il più sfigato ha almeno 4 Oscar sul caminetto, ecco inquadrata lei, tanto bella quanto assolutamente inutile (al contesto).
Elisabetta Canalis.
E ho cominciato a rosicare come una matta.
Mica tanto per George (che non è il mio tipo), ma perchè lei era là e non se lo meritava eccoooo!!
Così, ho immaginato Meryl Streep che, salutando George, si rivolge a lei con la  voce di Miranda Priestly e le dice: “Allora…carina… tu, cosa fai…esattamente?” e lei “Sono anch’io un’attrice! Forse avrai visto: la seconda volta non si scorda mai e Puttano in saldo”.
Ma questa….ve l’ho detto è tutta invidia…

george_eli_bella

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