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Vet gratis fino al 31 Marzo

25 marzo 2010

Fino al 31 marzo check-up gratis per cani e gatti nei centri che aderiscono all’iniziativa promossa da Hill’s Pet Nutrition.
Tutte le info qui

Ricette

Alla faccia del ritocchino…

25 marzo 2010

Sembra l’alieno conservato nell’Area 51!
Se comincia a 40 anni, a 80  avrà le orecchie dietro la testa e gli alluci arricciati.
Questo dimostra la teoria di Dorian Grey che se sei strafica fuori e brutta dentro prima o poi le 2 cose si invertiranno!

Chi semina raccoglie

carla1

gossip

L’isola dei velenosi

24 marzo 2010

Sembra ieri che Attilio entrava in casa con l’occhio lucido e pallato del bovino depresso, dicendomi con un filo di voce: “Holafebbreeeeee”…
“Ma no, ma no”
38 e 7…
E sono già passati 7 giorni, come vola il tempo quando ci si diverte…..
Super Simo vestita come le tende della cucina della mamma di Ilaria (senza i lustrini) è entrata al grido di Liberté Egalité Fraternité (per la Berté).
Ma che cosa beve,mangia,fuma e inala? Qualunque cosa sia la voglio anch’io!
Opinionisti Gigi Diaco ( o Diaco Gigi) Monica -quantosobbonamelodicodasola -Setta e gli invisibili Ruggiati S. e Fraddosio T.
Rossano Rubicondi dopo essersi ispirato a vari anchormen ,da Letterman a Leno, pareva aver trovato finalmente una sua dimensione nei panni di Luca Giurato.
La prima prova mi ha fatto venire il mal di mare: le concorrenti dal bel culo erano imbracate come salami ad una liana ,e dovevano lanciarsi tipo Tarzan per arraffare dei totem.
L’averne vinti 8 ha assicurato loro un premio a fine puntata,ma non in generi alimentari.
La notizia è stata accolta con indifferenza.
La povera Guenda,rimasta sola sull’isola dei figli di nessuno ,si è fatta un mazzo tanto tutta la settimana, lavorando per quel negriero di Mr Mac Coy (anzi quel bianchero!) che si è vendicato di secoli di soprusi!
Le ha fatto fare di tutto,dalle fettuccine,alle amache,fino a farsi lavare le mutande e,nonostante tutto, le ha sempre dato metà porzione di cibo, ma lei non ha fatto una piega e quando le hanno detto che,se avesse perso la prova,sarebbe tornata a casa sua,ho letto il terrore nei suoi occhi pensando a Maria Teresa Ruta.
Le facce dei naufraghi sempre più smunte, specialmente quella di Federico Mastrostefano che aveva la fronte ancora più spaziosa e mi ricordava spaventosamente qualcuno, poi riguardando il suo album di famiglia ho capito:

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Finalmente Davide ha parlato: “Qui ci sta una mancanza dedonne e decibbo!”.
In studio Pamela, la vera fidanzata di Federico, incazzata come una biscia alla vista dei “grattini” fra Federico e Nina Sidecar.
Quando le hanno dato il microfono ci ha teletrasportato tutti nello studio di Uomini e Donne dando vita a momenti di alta televisione:
“Nun fa er coso vai! Che me urta pure la voce tua! Continua a fatte fà i massaggi!” e poi se l’è presa con Aura “Tu stà zitta riccia!”
“Allora mò perché mi sò fidanzato nun me potrò mai più faffà n’ massaggio?”
“Sì dall’estetista!”
Lui,giunto in confessionale,le ha poi fatto un lungo discorso a effetto ricordandole l’inizio della loro storia,i bei momenti passati insieme e la lettera che lui le aveva scritto prima di partire e che aveva nascosto nel divano nero, e mentre mi aspettavo la scontata proposta di matrimonio ecco il colpo di scena ….: “ho scoperto che ti voglio un bene dell’anima, non ho mai voluto così tanto bene a una persona però….
NON TI AMO PIU’!”
Ommioddio!
“Prima di partire m’hai detto ti amo! Mi fai schifo! Sei un affamato de popolarità!”
“Lo sapevi mejo de me che nun funzionava più,che devo fare? Nun te lo dovevo dì? Io dico sempre la verità SEMPRE! Se manderei avanti il nostro rapporto farei der male a tutti e due”
“STAI ZITTO! Mi fai schifo! Io lo so che mi lasci per farte gli affari tua laggiù”
E Attilio “Chiamalo fesso!”
Chiuso lo psicodramma con commento della Ventura in memoria di Bettarini:”Eh, cosa vuoi, gli uomini son tutti così!” siamo poi tornati a trovare la povera Guenda,ostaggio volontario della famiglia Mc Coy.
La sua prova era pazzesca: in 4 minuti doveva apparecchiare la tavola e recuperare al largo,circondata dagli squali, la chiave di un lucchetto che apriva un centrotavola contenente…..
LA TESTA DI SUA MADRE con contorno di patate.
Sì avete capito bene, le hanno mandato la Ruta.
Guenda voleva spararsi, poi si è girata e ha fatto firmare le carte dell’adozione a Mr Mc Coy.
Un incubo.
Una malata di protagonismo che sembrava posseduta da un tubo catodico.
In regalo le ha portato la pianola e la prima cosa che ha suonato a sottolineare il suo stato d’animo è stata…..il preludio di Bach.
Ed eccoci finalmente giunti alla triste pagina della storia dell’isola, la colonna infame.
Lui, Aldo Busi.
Croce e delizia dell’auditel.
Mostrato in un Rvm  inedito che lo vedeva mite,coraggioso e lottatore, ha ricevuto un applauso a scena aperta che mi ha fatto credere che fosse morto!
La Setta,che durante la settimana aveva continuato a ripetere: “Se ne deve andare dalla televisione, non ci deve mettere più piede, ha fatto l’apologia della pedofilia da Costanzo e deve morì” si è rimangiata tutto con un:” Lui è un uomo che soffre e va ascoltato,perchè ha ancora delle cose da dire”
E la Ventura,che non è un’ipocrita, prima l’ha fatta parlare e poi se l’è bevuta.
Non sappiamo ancora di che morte morirà, ma se posso dire la mia, se ci fate stare Costanzo, Marzullo e la Clerici, ditemi perchè non ci deve stare Busi!
In nomination Claudia Galanti e Aura.
Fuori Claudia, inaspettatamente!
…Non puoi stare con Ricucci e passarla liscia.
La Milo non mi sembrava troppo in sè, pareva la mamma di Antonella Elia e ha nominato il povero figlio di Pooh “perchè è il migliore di tutti”.
Pensa se era il peggiore…
La Ventura si è poi fatta portare un cuscino per sedersi per terra e col vestito rosso e il tacco 12 era davvero una gran gnocca!
Scavalcata la fascia protetta, immediato  l’ rvm della biondina di Dirty Dancing  in versione B Movie, che domandava ammiccando a  tutti i maschi “Ma tu non c’hai voglia di fare sesso?”
La risposta è stata unanime “di fare che?”
Niente lascia perdere….
Interpellato Davide ha risposto:”Se farei qualcosa la convivente nun me fa più entrà a Corviale!”
Il congiuntivo a Roma è come il casco a Napoli: un optional.
Entrata del sostituto di Busi: Domenico di “A shot at love with Tila Tequila” e “That’ amore!”
Uno di quelli che ci fa vergognare di essere italiani per intenderci.
Tanto, fossero pochi!
Un incrocio fra Tom Hulce e Pupo.
Di quelli che piacciono alle americane alcolizzate che vengono in Italia e si buttano nella fontana di Trevi gridando : “Marcello!”
Nel frattempo Busi ha smentito le accuse della Setta circa i processi a suo carico per atti osceni in luogo pubblico.
Mi ha ricordato tanto il vecchio George.
Il Daniele Battaglia,figlio di Pooh, ha pensato bene di dare il numero dell’amico Francesco Facchinetti per vendetta eccolo qui:
3926969693.
Non so se è vero, non ho ancora provato!
Il figlio di Renato invece ha salutato la moglie e i figli “per la festa del papà” e si è dimenticato di salutare il suo…
Quando è stato il turno di Davide gli hanno fatto vedere i figli, la moglie e la madre (tutti con accanto il nome,uno su tutti Sharon) e lui li guardava come se quelle facce gli ricordassero qualcosa, senza sapere cosa.
Si è poi pentito di essere stato libertino e donnaiolo e poi ha salutato un bar di Ostia….
Ancora il tristo siparietto con Giovanni Veronesi.
Avrei preferito un siparietto con Umberto Veronesi.
Entrata di Loredana Lecciso a 3 minuti dalla fine vestita come Eva Kant.
Giuro che mi ero dimenticata che avesse mai partecipato!
In nomination Roberto Fiacchini e Dario.
Sono certa che Renato Zero telefonerà a un call center e comprerà 80.000 voti pur di non farlo tornare a casa.

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Se niente importa

22 marzo 2010

ATTENZIONE!
IN QUESTO POST SI PARLA IN MANIERA ESPLICITA DI CRUDELTA’ COMMESSE VERSO GLI ANIMALI

Appena è uscito mi sono fatta regalare il libro di Jonathan Safran Foer: “Se niente importa, perchè mangiamo gli animali?”.
Non perchè ci fosse qualcosa che non sapevo, che non avevo letto,o che non mi avesse già fatto inorridire, piangere, o indignare, ma perchè mi interessava il punto di vista di un grande scrittore,per giunta ebreo,che fino a 3 anni fa era onnivoro e che dopo una lunga e sofferta inchiesta in giro per allevamenti, è riuscito a documentare l’orrore con numeri, statistiche e testimonianze.
E diventare vegetariano.
Mi interessavano soprattutto le sue risposte a chi gli chiedeva “perchè sei diventato vegetariano?”, cosa che a me ormai suona come: “perchè respiri?”, ma che,alle orecchie di quasi tutti spesso suona come una provocazione, una minaccia, una moda di qualche nostalgico utopista, o peggio ancora, una scelta contro natura!
Non che io non l’ abbia  mai pensato, sono stata onnivora per quasi tutta la mia vita e,come tutti, ho voltato la testa dall’altra parte convincendomi che le mucche, i polli,i maiali e i tacchini, vivessero liberi in una splendida e assolata prateria, coccolati dal contadino che dà loro il cibo migliore, li protegge dal caldo e dal freddo, li chiama per nome e li spazzola una volta a settimana e solo  dopo molti, moltissimi anni di vita felice, la morte per vecchiaia avrebbe permesso al contadino di rinsaldare quel legame fra lui e la terra in maniera quasi simbolica, come se l’animale, si offrisse spontaneamente per sdebitarsi delle cure ricevute.
Bella stronzata lo so! Ma ditemi voi se, pensando ad un allevamento industriale, non vi viene in mente una bella muccona con il campanaccio legato al collo che bruca l’erba fresca!
Peccato che una mucca non veda mai neanche un filo d’erba durante tutta la sua vita, per non parlare dei maiali e dei polli.
E il fingere che tutto questo non esista, il voler negare un olocausto, non fa altro che renderci complici di un massacro quotidiano reiterato legalmente.
So che la maggior parte di voi ,arrivata fin qui, comincerà a provare un certo disagio e a muoversi sulla sedia; il vostro cervello sta cercando giustificazioni e scuse alle mie parole,c’è una parte di voi che malgrado tutto si sente in colpa e  state pensando che mangiare carne è naturale, che gli animali sono fatti per essere mangiati, che è giusto, che la carne  fa bene, che non sapreste dove prendere le proteine e che non vi immaginate una vita senza rosticciana e così via…
Lo so perfettamente, me lo sono raccontato anch’io tante di quelle volte e ,anche se una voce interiore, in qualche modo, mi diceva che fosse sbagliato nutrire la mia carne con altra carne, di fatto questa voce  l’ho ascoltata raramente.
Sono stata vegetariana molte volte a tempi alterni in vita mia, un pò per una questione di dieta (tolgo tutto così voglio vedere se non dimagrisco!) e molto per la mia ipersensibilità nei confronti degli animali, ma sono scelte che ,se fatte in giovane età e senza alcun supporto, fanno fatica a rimanere salde, quando tutto il mondo intorno ti rema contro.
I miei nonni hanno sofferto la fame , mio nonno materno ha fatto la guerra d’Albania, l’altro è stato in Africa, tutti  hanno perso la famiglia sotto i bombardamenti,hanno sofferto la malnutrizione, hanno perso di denti prematuramente,hanno fatto e visto cose che un essere umano non dovrebbe mai vedere, hanno scavato con le mani sotto terra per mangiare una patata con la buccia (mio nonno per tutta la vita ha mangiato patate ad ogni pasto in segno di gratitudine) e hanno sofferto di grave disturbo da stress post traumatico, sebbene all’epoca non se ne parlasse ancora.
Gli stessi miei genitori hanno sofferto delle ristrettezze indicibili negli anni 50, fatte di cappotti riciclati e suole di cartone, per cui, un bollito una volta alla settimana era una vera benedizione, quando c’erano i soldi.
La povertà, la disperazione, la sopravvivenza, ci fanno attingere a risorse che crederemmo impensabili.
Io stessa,non posso dire che se mi trovassi su un’ isola deserta o in cima alle ande non mangerei il cadavere di un mio amico, non  so cosa farei in una situazione estrema, la testa mi dice di no e inorridisce, ma sono sicura che se lo aveste chiesto anche a quelli che si sono mangiati fra loro, prima di precipitare, vi avrebbero detto la stessa cosa.
Di fatto Carlos Perez ,uno dei sopravvissuti a quella tragedia dice: “Nutrirci delle vittime del disastro era la nostra unica possibilità di sopravvivere, e tutto ciò che noi volevamo era sopravvivere, sopravvivere a qualsiasi costo”.
D’altro canto,la nonna di Foer, nascondendosi dai tedeschi e  ridotta all’osso dalla fame,  rifiutò del maiale che le era stato offerto,perchè la sua religione non glielo permetteva.
Con questo la nonna di Foer non era vegetariana proprio per niente,anzi, ma era rimasta salda nei suoi principi e il suo messagio era: “se niente importa, allora non c’è niente da salvare”.
Questo fa riflettere.
Chi ha ragione? Chi ha torto?
Ci troviamo in un’epoca storica dove da una parte trabocchiamo di opulenza in maniera disgustosa e dall’altra la gente beve l’acqua delle pozzanghere.
Si dice che ogni 7 secondi muoia un bambino di fame, ma non si sa ogni quanti secondi a qualcuno prenda un infarto perchè ha le arterie intasate dal colesterolo: più di 300 milioni di persone al mondo sono obese, di cui 4 milioni in Italia.
I nostri supermercati esplodono dalla quantità di cibo che viene sistematicamente buttato, senza che questo possa in qualche modo contribuire a salvare l’altra metà del mondo.
Questo dimostra ,in maniera lampante, non solo la nostra  ignoranza in fatto di alimentazione, ma soprattutto l’interesse dell’ industria del cibo  ad intossicarci di zuccheri e grassi facendoci credere che ci fanno bene.
Non ditemi che non vi ha dato fastidio la pubblicità dell Coca Cola in cui “la mamma di Roma scopre che è fantastica per pasteggiare e la porta a tavola per il pranzo coi bimbi e i nonni!”
Da che mondo è mondo i nostri genitori inorridiscono all’idea della Coca Cola a tavola perchè FA MALE, fa venire il diabete, gonfia, caria i denti ed è piena di caffeina ed è una cosa che abbiamo sempre considerato “da americani” (cioè un pò da selvaggi) .
La Coca va bene per digerire, per sturare i lavandini e per sballarsi alle feste delle medie con l’aspirina , su questo sarete d’accordo con me, ma se adesso la televisione dice “che bisogna pasteggiarci” bè….siamo fottuti.
Vuol dire che va bene, è giusto, è sano così.
Ora, io capisco che possiamo farci lavare il cervello per quanto riguarda la moda, la musica, la televisione e anche la politica, perchè quando non siamo d’accordo possiamo spegnere la tele e rifiutarci di comprare, ma su quello che riguarda la nostra salute, abbiamo il sacrosanto diritto di scegliere quello che ci dobbiamo (e non dobbiamo) mettere in bocca.
Nessuno di noi ,sano di mente, raccoglierebbe cicche ed escrementi di cane raccolti per strada per metterseli in bocca, ma di fatto quello che troviamo nei cibi industriali è di gran lunga peggiore.
Sono veleni, sono sostanze dal nome misterioso, sono additivi  che creano dipendenza, alimenti spacciati per sani ed indispensabili come il bifidus acti regularis che non esiste in natura, prodotti spacciati per freschi in realtà  pieni di conservanti di cui non conosciamo l’effetto  (ho in cucina un pacco di pan carrè del Mulino Bianco aperto da un anno intero e non ha fatto la muffa!!!) e questo solo per rimanere sul generico.
Vi prego, prendete l’abitudine di leggere le etichette e quando c’è qualcosa che non capite non compratelo: il vostro corpo ha bisogno di cibi semplici,preferibilmente reperibili in natura e se lo ascoltate ve lo dirà.
In tutto questo, vi comincia ad apparire chiaro l’interesse dell’industria a tenerci il più possibile soggiogati, dipendenti dai  jingle pubblicitari, e drogati dagli zuccheri e dalle bugie.
E ve lo dice una che per anni ha vissuto esclusivamente di prodotti light, conservati, e surgelati.
E non vivevo bene!
Ma lo scopo di questa lunga divagazione era solo quello di farvi riflettere sull’ impatto  che il cibo che ingeriamo ha sulla nostra salute e il nostro benessere psicofisico.
Purtroppo crediamo a tutto quello che ci dicono e non abbiamo possibilità di confutare.
I prodotti dietetici per esempio, non esistono, non c’è nessun farmaco in grado di bruciare i grassi, la cellulite non va via con la crema eppure….alzi la mano chi non ha lasciato diversi stipendi in farmacia.
Se pensate agli spinaci cosa vi viene in mente? La musichetta pa papa pa pa pa paaaa di Braccio di ferro no? Certo questo perchè da bambini ci hanno rotto le palle col fatto che gli spinaci ci facevano diventare forti.
Ma non è mica ver0! Sì, contengono ferro, ma come tutte le verdure,e nel nostro immaginario collettivo l’immagine di Popeye che strizza la lattina e spalanca la bocca è rimasta lì, vivida, così come la frase tormentone: bevete più latte il latte fa bene.
Si spendono miliardi per convincere la gente che bisogna bere il latte, anche chi è intollerante!
Ma se sei intollerante, perchè cazzo lo devi bere il latte?
Tutti siamo intolleranti  una volta svezzati, avete mai visto un vitello bere latte di capra o un agnello bere latte di asina?
E perchè noi dobbiamo bere latte di mucca?
Per il calcio?
Sapete quanto calcio ci vuole al giorno di media? Circa 800 mg e dove si trova?
In una bottiglia d’acqua, un etto di rucola e soprattutto una bella corsa!
Se non volete avere l’osteoporosi fate sport tutta la vita.
Il latte e il formaggio sono sì fonti richissime di calcio, ma soprattutto ricchi di grassi e colesterolo indigeribili, che mettono a dura prova il nostro organismo che si trova ogni giorno intossicato.
Poi voi mi direte che il formaggio è tanto buono e su questo non posso dire nulla, comunque io fumavo 2 pacchetti di sigarette al giorno e  mi piaceva un sacco e non era mica illegale!!
L’industria mondiale più forte in assoluto è proprio quella che vive sullo sfruttamento degli animali.
Gli animali non hanno diritti, non ne hanno nessuno, non ci sono vere e proprie leggi che regolamentano il loro trattamento, e comunque non ci sono punizioni esemplari per chi contravviene insomma, non frega veramente un cazzo a nessuno, troppi interessi, troppa politica eppure, nessuno di noi mangerebbe il proprio cane e comunque non lo picchierebbe, torturerebbe e massacrerebbe per procurargli una morte lunga, lenta e dolorosa, perchè così è.
Vi prego non voltate la faccia adesso, non pretendo che cambiate la vostra dieta, ma solo che prendiate in considerazione come vanno le cose, poi la scelta è la vostra,io non sono certo migliore di voi,ma vi prego non fate più finta di non sapere, non pensate alle verdi praterie, perchè non è così, da nessuna parte è così, forse qualche contadino vecchio stampo ancora difende le sue bestie col fucile dalle lusinghe dell’industria, ma si contano sulla punta delle dita.
Gli animali che vengono macellati, i milioni di animali che vengono barbaramente fatti a pezzi ogni giorno,non sono altro che oggetti, articoli, numeri.
Vivono una vita breve, atroce che termina con  una fine lenta e sadica.
No, i polli,i maiali, i tacchini, le mucche non si riproducono in natura come ci piacerebbe pensare,sono tutti concepiti artificialmente, dato che tutti i maschi di tutte le specie vengono castrati (senza anestesia) appena nati.
Le femmine vengono  ingravidate a ciclo continuo finchè non servono più a nulla, le scrofe  rimangono lì stese in una gabbia minuscola in mezzo ai propri escrementi senza potersi muovere, legate per terra perchè non schiaccino i piccoli a cui vengono anche troncati i denti.
Le mucche costrette a produrre una quantità di latte impossibile che crea loro infezioni e mastiti , sono costantemente imbottite di ormoni perchè il loro latte non sia infetto e perchè la bestia non muoia.
Il cibo che mangiano è un composto di ogm, antibiotici, avanzi di altri animali, cani e gatti, sangue, segatura, cose di cui non abbiamo nemmeno idea.
Non è cibo sano,non lo digeriscono a dovere e spesso non hanno neanche l’acqua pulita, ma tanto non importa perchè non sono fatti per campare, devono vivere poco e produrre molto, quindi chi se ne frega come vivono?
Non vi ricorda paurosamente la logica di un campo di concentramento?
Il dna dei polli  viene via via modificato,per migliorarne le “funzionalità” tanto che non sopravviverebbero in natura, sono delle specie di Frankenstein con le ossa in briciole e pieni di deformazioni: i polli allevati in batteria hanno petti abnormi, e non sono quasi in grado di camminare e perché dovrebbero? Vivono la loro breve vita (più o meno un anno) in una gabbia grande quanto un foglio A4!
Gli si cambia il ciclo sonno veglia, si tengono in ambienti climatizzati con la luce al neon giorno e notte, impilati fino al soffitto,con il becco mutilato e le unghie attorcigliate intorno alle gabbie,ricoperti di guano, impazziti, feriti, malati
Già perchè quello che ci sfugge in tutto questo è che gli animali sono tutti malati,e  non potrebbe essere diversamente in condizioni di sovraffollamento, imbottiti di ormoni e immersi in una quantità allucinante di merda acida che non si sa dove buttare.
L’industria dell’allevamento intensivo ,secondo l’ONU, è responsabile del 18 % delle emissioni di gas serra, che è una cifra enorme.
Le influenze aviarie, le pandemie, sono solo la punta dell’iceberg di quello che purtroppo ci aspetta nei prossimi anni.
Chi incidentalmente vive nelle vicinanze di un allevamento soffre di una serie di patologie innumerevoli, e chi non ci vive se li beve nell’acqua o se li respira.
Gli standard del benessere animale sono vaghi e mai veramente controllati: non c’è modo di entrare in un allevamento, lo fanno solo quelli della PeTA nottetempo per documentare gli abusi.
Non fa comodo a nessuno che escano fuori certe scomode verità.
La percentuale di animali morti durante la prigionia o il trasporto ai mattatoi è altissimo, ma fa parte del gioco,è già calcolato in partenza, per questo se ne “producono” tanti ( è folle parlare di produzione di animali come di produzione di abbigliamento, ma di fatto è così: se ne creano un tot e se avanzano si distuggono, in natura non si riprodurrebbero mai in quella quantità).
Quando è il loro momento,i polli vengono presi “a mazzi” per le zampe, appesi a testa in giù,tuffati in un bagno elettrificante che li stordisce, ma non li anestetizza e poi passano alla macchina che taglia loro la testa, ma di fatto essendo fatti di carne, li mancano di continuo, per cui passano al livello successivo (quello in cui vengono squartati) che sono ancora vivi, per non parlare di quando finiscono vivi nell’acqua bollente.
I maialini “inutili” ,quelli deformi o troppo malati vengono sbattuti a testa all’ingiù sul cemento e no, non muoiono sul colpo.
Per maiali e le mucche è peggio, sono grandi e ci vuole un sacco di tempo a finirli e poi sono molto intelligenti e sensibili e   sanno che quell’ultimo viaggio ,stipati su un camion e presi a calci e a martellate non li porterà a niente di buono.
E non devono morire troppo perchè si dissanguerebbero troppo lentamente e chi ci lavora sa che non c’è tempo da perdere.
Un mattatoio è un inferno in cui, chi ci lavora, sa di fare un lavoro di merda e il fatto che sia  pagato per uccidere intacca irrimediabilmente la sua coscienza con cui dovrà fare i conti per il resto della sua vita. La paga è misera, lo stress altissimo, le condizioni aberranti e ,alla lamentela, spesso segue il licenziamento.
Chi lavora nei mattatoi sa che deve fare in fretta perchè così vogliono i tempi della catena di montaggio e non ha tempo per pensare a quello che sta facendo o diventerebbe pazzo, così giorno dopo giorno comincia a scendere a compromessi con sè stesso e a diventare insensibile e indifferente, finchè non se ne accorge nemmeno più, non sente le urla, non vede l’agonia, non avverte l’odore della morte ed è una forma di difesa necessaria, che li getta in uno stato di frustrazione tale che li fa infierire ulteriormente sugli animali, in una specie di follia collettiva autorizzata.
Persone normali diventano sadiche a forza di dover uccidere in continuazione.
Ci sono delle testimonianze di torture volontarie perpetrate da gente che non è matta , e che di fatto la sera va a casa e legge le fiabe ai suoi bambini.
Siamo malvagi alla fine.
Continuamente (e i dati statistici parlano chiaro),gli animali arrivano ancora vivi alla fine del percorso della macellazione per negligenza!
Tutti pensano che qualcuno gli spari in mezzo agli occhi e sia finita così, in realtà quello è solo l’inizio:la catena di montaggio prevede che l’animale venga letteralmente “smontato” e per far questo c’è un addetto responsabile di ogni parte del percorso: chi scuoia la testa, chi taglia le zampe, chi li apre, chi li butta nell’acqua bollente e continuamente le bestie arrivano vive là dove non era previsto che  lo fossero, e gli addetti non possono fare altro che continuare a fare il loro lavoro,perchè non c’è tempo per aspettare l’ addetto con la pistola.
Non vi ricorda ancora una volta quello che è successo durante il nazismo?
Persone normali a cui era stato ordinato di infierire sugli ebrei e sulle minoranze.
Foer racconta che il tasso di suicidio è altissimo negli addetti ai mattatoi il cui turnover è comunque elevatissimo, molti di loro sono clandestini senza permesso di soggiorno il cui unico interesse è sopravvivere.
Gli animali soffrono che ci piaccia o no, soffrono come noi, hanno paura, urlano, vogliono fuggire, vogliono sopravvivere, vedono intorno a loro pezzi dei loro simili, sangue dappertutto, urla, vengono picchiati, mutilati, accecati, sventrati, sodomizzati con bastoni appuntiti, tutto per sfogare la rabbia, e abbassare il livello di frustrazione intollerabile.
Provate a immaginarvi nudi incatenati a quattro zampe in un enorme allevamento lurido e  senza finestre, con un fetore stomachevole, insieme ad altri uomini e donne incatenati,coperti di escrementi e sangue, pieni di piaghe purulente e deformità.
Spaventati, terrorizzati, affamati, impazziti dal dolore e dalla paura, pungolati, profanati, con i denti strappati per non potersi mordere i polsi, mutilati e percossi senza motivo.
Immaginate donne costrette a partorire in condizioni inumane ,ingravidate  ancora e ancora e costrette a partorire fino alla fine della vita senza vedere mai i figli, munte fino allo stremo con le mammelle gonfie e infette.
Uomini chiusi in gabbie così piccole da non potersi allungare, coperti della merda di chi sta nella gabbia sopra di lui, che nonostante tutto non possono morire, perchè sono tenuti al limite della sopravvivenza, ma non al di sotto.
Poi presi e spinti tutti insieme, oltre quella porta, dove qualcuno ti cava un occhio e ride, un altro ti trafigge con un punteruolo, un altro ancora ti spezza una gamba e qualcuno ti butta in una vasca di acqua bollente.
E nessuno fa niente.
Perchè è legale.
Lo so che è crudo tutto questo,che non è il post che intendevate leggere oggi, ma è così, è la verità, questo succede quando comprate carne industriale, dietro a quel bel pacchettino rosa, dietro al sorriso del maialino che ti chiede di comprare la sua carne, c’è questo: c’è sfruttamento, violenza, orrore, lager, inquinamento, pandemie e pubblicità ingannevole.
Qualcuno di voi obbietterà dicendo che non è dappertutto così, che l’Italia è l’isola felice, che ci sono un sacco di contadini che vivono da sempre della terra,che la amano e nutrono i propri animali con cibo sano e poi li abbattono personalmente.
Anch’io mi ricordo di intere estati passate in campagna dallo zio contadino e mi ricordo il giorno in cui mi fece vedere come si ammazzava il coniglio e giuro che me lo ricordo ancora come fosse ieri.
Fu cruento e tristissimo,mi ricordo ancora il rumore del piccolo collo fare crack, fu rapido e orrendo, ma faceva parte dell’educazione, si insegnava ai bambini in maniera molto pratica cos’ era la morte.
Quel coniglio non si è accorto di nulla (spero) ma di fatto era un coniglio di famiglia che accarezzavamo fino al giorno prima.
E in un secondo gli ha spezzato il collo.
E il gatto? Il cane? Anche loro li accarezzavamo!
Per cui mi chiedo: c’è  ancora bisogno di mangiare gli animali? Anche se non c’è la guerra?
La carne che mangiate equivale a quella di un uomo in termini di sofferenza e valore nutrizionale!
Perchè non ci mangiamo fra noi allora?
E’ una provocazione ovvio, ma pensate che fino a un paio di secoli fa in America e in Inghilterra c’erano gli schiavi!
Si andava nelle colonie e si compravano UOMINI E DONNE e si tenevano legati a una catena e si potevano torturare a piacimento e uccidere tanto non fregava niente a nessuno!
Si frustavano, si umiliavano, non gli si concedeva il diritto di parola, di pensiero, si emarginavano, e loro dovevano pure ringraziare.
Poi finalmente un giorno arrivò la mitica Rosa Parks che si rifiutò di cedere il suo posto in autobus a un bianco e fu l’inizio della rivoluzione.
Non era tanto tempo fa se ci pensate bene.
E nessuno fino ad allora avrebbe pensato che le cose avrebbero potuto cambiare.
Provate, magari una settimana a vivere senza prodotti animali, vedrete com’è facile!
Voi mi direte e le proteine? E il gusto?
Le proteine si trovano nei legumi , nel tofu, nel tempeh, nel seitan e credetemi non abbiamo bisogno di tutte quelle proteine che ci vogliono far credere.
Non siamo carnivori, abbiamo dei denti ridicoli, non abbiamo unghie, contro un qualunque vero carnivoro perderemmo di sicuro!
Non  credete a questa cosa,siamo animali politici e  possiamo scegliere, questo sì, possiamo scegliere di mangiare gli animali,oppure no,e se lo facciamo è perchè ci va, ma non perchè ne abbiamo bisogno.
Altrimenti i vegetariani e i vegani morirebbero e invece siamo davvero più sani.
Ci sono meno tumori fra i vegetariani, e Veronesi lo ripete tutto il tempo.
Veniamo al gusto.
Vogliamo veramente essere schiavi del più rozzo dei 5 sensi ?
I nostri occhi vorrebbero veramente vedere quell’orrore? Le nostre orecchie vorrebbero veramente sentire quelle urla? Le nostre mani vorrebbero uccidere? E il nostro naso vorrebbe annusare l’odore della morte ?
Tutto questo sacrificio per gratificare il gusto?
Ci pensate che se non ci fosse il gusto non mangeremmo neanche?
Il gusto si educa! Personalmente  ho scoperto tanti di quei sapori nuovi che tutti quelli di cui mi nutrivo esclusivamente prima non me li ricordo nemmeno più! (nello specifico prosciutto cotto, salmone e tacchino) e questo perchè mi sono disintossicata dai sapori finti e ho scoperto cose nuove molto più soddisfacenti.
Il pollo,il maiale e il manzo industriali, non hanno il loro sapore originale,come potrebbero? La carne si decompone subito, va disinfettata, purificata,è piena di feci,il sapore ,quello, glielo danno dopo, si fanno un sacco di indagini di mercato e si lancia il prodotto e poi… e poi si sa …ci si abitua a tutto.
Le spinacine, i medaglioni, il pollo fritto,gli hamburger di Mac Donald, sono cadaveri anche se è brutto dirlo.
E il pesce….quello è anche peggio.
Ma ne parlerò un’altra volta.
Sono conscia che con questo post rischio di perdere dei lettori, ma questa è la mia scelta di vita, questo è quello in cui credo, è quello che mi indigna, che mi fa schifo, è quello che non vorrei mangiassero i miei figli, è quello che sono e ci tenevo a prendere una posizione chiara e netta su questo argomento che va oltre allo “spray ecologico” e alle carote bio!
Fra poco è Pasqua.
Tutti voi avete in mente un agnellino é piccolo, indifeso e impaurito e voi non lo uccidereste mai con le vostre mani, anzi,passando in autostrada direste ai vostri bimbi : “guarda gli agnellini con la loro mamma!”.
Come glielo spieghereste poi che è lo stesso che gli mettete nel piatto?
Far fare il lavoro sporco a qualcun altro non cambia lo stato delle cose, ma se provate a non mangiarlo (e vi giuro non sarà un sacrificio!)  farete un favore a voi stessi e  alla vostra anima e soprattutto impedirete una crudele quanto inutile mattanza.
In fondo quello che conta è stare tutti insieme con le persone che si amano e poco importa quello che si mangia quando è sano e saporito.
Non vi chiedo di diventare vegetariani, vi chiedo di rifletterci, di leggere le etichette, di informarvi, di usare il vostro  spirito critico e, se proprio dovete mangiare carne,non mangiate quella degli allevamenti.
Se volete saperne di più andate sul sito della Peta e se non credete alle mie parole vi prego di guardare Meet your meat sarà un brutto colpo, ma è giusto che sappiate cosa c’è nel vostro piatto.

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L’isola degli incazzosi

18 marzo 2010

Ghiotta puntata dominata dai facili insulti,dai capelli della Lecciso sponsorizzati dalla Carapelli, e dall’inutile presenza di Ivanona Trump.
Entrata della Ventura ,vestita come Lady Gaga, che blaterava parole senza senso.
Indossava un tacco 118 che accompagnava un vestito assurdo che non so nemmeno descrivere da come era brutto,vi basti sapere che c’era del tulle color carne che le circondava le spalle su cui erano cucite delle mosche di plastica.
Opinionisti chiamati a risollevare le sorti dell’obitorio in sala: Marona Venier e lo stilista Rocco Barocco prezzemolo e finocchio (non ci sono allusioni!) che temo fosse il creatore dell’abito.
Rubicondi vestito come sempre da Centocelle Nightmare ,attendeva l’arrivo della ex moglie da New York.
Questo se vi chiedevate dove fossero andati i soldi del canone che avete pagato a Gennaio.
Dio come mi fa incazzare questa cosa! Se la incontro un giorno le dico: “Hei Ivana, I paid your french manicure!”
Il “jet sad” come ha freudianamente gaffato la Ventura.
La vecchia carampana è arrivata vestita ,manco a dirlo, d’oro con sottofondo di New York New York e somigliava paurosamente a Zia Assunta della Tata.
Piccola nota biografica tratta da Wikipedia

Ivana Zelníčková è divenuta celebre principalmente per il suo matrimonio con il magnate della finanza Donald Trump, con il quale è stata sposata dal 1977 al 1990 ed al quale ha dato tre figli, Donald jr., Ivanka ed Eric. Attualmente Ivana è coinvolta in una battaglia legale con l’ex marito per la possibilità di continuare a sfruttare il cognome Trump per i propri affari. In precedenza Ivana si era sposata con l’amico di infanzia George Syrovatka. Dopo Donald, Ivana Trump si è risposata altre due volte: nel 1995 con l’imprenditore capitolino Riccardo Mazzucchelli e, dopo il divorzio nel 1997 dal 2008 con l’altro italiano Rossano Rubicondi, da cui infine ha richiesto la separazione.

Quindi invece di New York,New York era più adatto l’immortale inno nazionale Ceco
Kde domov můj?” (Dov’è la mia casa? In Nicaragua!)

Kde domov můj, kde domov můj?

Voda hučí po lučinách,

bory šumí po skalinách,

v sadě skví se jara květ,

zemský ráj to na pohled,

A to je ta krásná země,

země česká, domov můj,

země česká, domov můj!

Ora,ragazzi, detto fra noi: ma con tutti i problemi che abbiamo in Italia, che cazzo ce ne frega dell’Ivana Trump?
Che parla come l’assistente di Gene Wilder in Frankenstein Junior “Uhhh Shwanstuck…”
La voglio vedere con Busi…
Ecco in video i naufraghi sempre più provati.
La fame è brutta non c’è niente da fare, ti fa perdere il cervello, e saresti pronto ad uccidere con le tue mani!
Provate a non mangiare per un paio di giorni tanto per vedere come si sta, ve lo dice una che sta a dieta da tutta la vita una settimana sì e una no!
No, lo dico, perché gli opinionisti stanno lì a dire “e che palle sti naufraghi parlano solo di cibo…” vorrei vedere Magalli…
E siamo partiti con gli rvm degli insulti, o meglio, delle normali conversazioni.
Federico il tronista diceva a Busi cose del tipo: “Ao,ma smettila daa scrive libri, nun t’assordà”
Mentre Busi chiosava sornione: “tu crescerai quando sarai capace di spiegarci qual è il tuo pensiero dominante”.
E Federico rispondeva in separata sede: “Sono due le cose che se mancano me fanno più male e cominciano tutt’ e 2 per F: la prima è la fame…”
Ragazzi, ma neanche Bombolo…
Lo screzio principe era partito dalla maglietta indossata da Roberto Fiacchini con la foto del padre Renato.
Busi è stato chiaro: “o me o quella maglietta, Renato Zero non ha fatto niente per i diritti dei gay!”
Il tronista si è sentito chiamato in causa non si sa perché ed ha inveito contro Busi,come solo i poveracci sanno fare : “AOOOMAQUELLOE’ ERPADREEEEE PORTAJE RISPETTTTTTTTTOOOO!!!”
Chissà perché gli ignoranti,che sono i primi a non portarlo, parlano sempre di rispetto.
Cazziatone della Ventura a Busi: “La sua forma annulla la sostanza di quello che dice!”
E’ vero,Busi ci va giù duro anche quando ha ragione, però quando s’incazza perché afferma che l’Italia è piena di ignoranti e quell’isola lo è in particolare non riesco a dargli torto.
Il tronista continuava a urlargli nelle orecchie tutto tronfio che “sò tutti normali come me in Italia” e gli faceva eco il figlio idiota di Renato Zero,che non solo non è nessuno, ma è pure stronzo: “Speriamo che i tuoi siano morti così non ti vedono”.
Detto questo, ribadisco che non vorrei stare sul culo a Busi perché mi manderebbe in analisi in 10 minuti!
I figlidi intanto erano su un’altra spiaggia in compagnia dello Zio Tom che li ha fatti lavorare per la prima volta in vita loro.
Durante questa settimana infatti hanno mangiato, bevuto, e dipinto una capanna di blu!.
La figlia di Boldi, decisamente la più problematica, ha annunciato che “per correttezza doveva dire una cosa importantissima”
Abbiamo tutti temuto una gravidanza isterica, ma invece no, è partita in un panegirico piuttosto confuso, in cui ringraziava la produzione per averle dato la possibilità di dimostrare che non è una figlia di papà, ma una che sa lavorare sodo, e che grazie a quest isola ha ricominciato a provare emozioni da che le è morta la madre e che quindi voleva tornare a casa ad affrontare la sua vera isola.
E così se n’è andata.
Non so se abbia fatto bene, una settimana non credo ti faccia vedere dentro, ti fa sentire la mancanza di casa tua sì, ma non basta per ritrovare sé stessi, comunque non è stata trattenuta.
La Ivanona nel frattempo si specchiava in un piatto d’argento e brandiva una bottiglia di champagne (sì anche quella l’ avete pagata voi!)
Loredana Lecciso e Davide burino,in nomination, in piedi uno accanto all’altra, erano l’apoteosi del freak: lui con un costumino verde fosforescente e lei impalata sulle mezze punte.
Il burino era disperato, non per i figli di cui non si ricordava neanche il nome, ma per la Lazio che va male…..
Ci pensate che per la legge del Karma potevate nascere figli suoi?
Ecco vi è andata di culo!
Sentire la Ventura e la Trump parlare inglese faceva rimpiangere Biscardi.
Il risultato del televoto ha decretato l’uscita della Lecciso.
Guerra fra poveri.
Davide sembrava rammaricato,immobile in una posa plastica, si capiva che voleva riabbracciare la sua Lazio.
Attilio non ha apprezzato che ci si prendesse gioco di un minus habens.
Busi si è pure incazzato perché nessuno lo aiutava a mettere l’auricolare e poi è partito con i soliti doppi sensi “mettilo” “toglilo” “fallo nero” e via così..
La vera checca impazzita,dopo una lunga iperbole,ha annunciato il suo ritiro per raggiunti limiti di sopportazione, e si è incagliato su una storia di adozioni, dove prima ha incitato gli italiani a non adottare i bambini per poi rimangiarsela e partire in un delirio di date e citazioni che, in sintesi, si traduce in : io qui sono incompreso e lo sarei anche lì,perché comunque in televisione non posso parlare,sono censurato da un’ Italia omofoba e clericale, qui ho fatto il mio e il mio contributo l’ho dato.
Les jeux sont faits.
Poi,sul finale,gli è partita la bambola con la Venier,rea di averlo accusato di stanchezza psicologica, e lì si è giocato tutto con un “sarai stanca tu con tutte le plastiche che ti fai per avere il culo di quando avevi vent’anni!”
E queste cose non si dicono anche se sono vere ed è stato invitato ad abbandonare la nave per buona pace della Ventura e di tutti i naufraghi.
Per risollevare il morale delle truppe hanno poi mostrato un po’ di tette e culi.
Ma non della Venier.
L’arzilla Ivana, nel frattempo, aveva apparecchiato la tavola per i naufraghi,o meglio, l’aveva fatta apparecchiare dai 2 negroni che si era portata seco,ed è stata applaudita come se avesse portato a termine l’impresa del secolo.
Forse la signora non sa che miliardi di persone ogni giorno apparecchiano, e che qualcuno lo fa anche 2 volte…
Pietoso teatrino di Veronesi e compagnia,in diretta da Radio 2.
Ma perché ognuno non si limita a fare il suo mestiere?
Fa mica schifo fare il regista no?
Mah…
La Trump ha subito apprezzato i muscoli di Davide e lui, inaspettatamente, ha ricordato il suo nome e poi non l’ha più calcolata cosa che l’ha fatta immediatamente innamorare.
Secondo me ci fa, alla fine se la sposa e ce lo mette in culo a tutti!
Alla faccia del minus habens!
La puntata non finiva più, potrebbero farne una ogni 15 giorni.
I naufraghi si sono poi accomodati alla tavola imbandita e finalmente hanno mangiato.
L’estremo saluto fra Busi e la Ventura ha rischiato di essere un momento delicato e toccante per circa un secondo, ma è precipitato immediatamente in tragedia quando, la Ventura, dichiarando che essendo stati offesi i suoi ospiti  si sentiva offesa anche lei,ha spalancato di nuovo il vaso di Pandora ed è andatotutto in vacca.
In nomination Aura e Claudia.
Come? Chi sono?
E che ne so io?

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M.A.N (Ma Anche No!)

15 marzo 2010

Una delle situazioni che sperimento costantemente con Attilio  e con gli uomini in generale che mi manda ai matti,è questa loro fastidiosa incapacità di essere,non dico “multitask”, ma anche soltanto “bi-task”, cioè il non riuscire a fare due cose insieme dove, con due cose insieme, non intendo un assolo di pattinaggio sul ghiaccio sferruzzando  un centrotavola, mi riferisco semplicemente a masticare un chewing gum camminando!
Mentre noi sembriamo delle “Dee Kalì” che riescono ad allattare i figli,telefonando, cucinando e imparando una lingua straniera  loro, se fanno una sola cosa, ne sono totalmente  rapiti, e non fanno differenza se si tratta di un’ operazione a cuore aperto o aprire  una scatoletta di fagioli.
Poi,l’altra settimana, ho visto alla televisione un esperimento che mi ha letteralmente cambiato la vita.
Hanno ricostruito un piccolo ufficio con fax,fotocopiatrice, computer, telefono, e un microonde a simulare l’ambiente dello studio in una casa (ipotizzando ci fosse un bambino che di fatto non c’era perchè  l’esperimento non si tramutasse in tragedia!) poi hanno chiesto a un ragazzo e una ragazza di svolgere contemporaneamente alcuni semplicissimi compiti quali: scaldare il latte nel microonde, fare delle fotocopie,telefonare e mandare un’email.
La ragazza,per prima cosa, ha acceso il microonde dandogli 4 minuti e si è messa subito ad impostare la fotocopiatrice per poi passare a scrivere l’email telefonando allo stesso tempo.
Poi è stato il turno del ragazzo che ha impostato il microonde sui 4 minuti ed è rimasto a guardarlo!! Poi è passato alla fotocopiatrice e ha aspettato che tutte le fotocopie fossero fatte, poi ha telefonato e poi si è perso!
Alla domanda :”Come avete organizzato il vostro lavoro” la ragazza ha risposto semplicemente:” Ho dato un’ occhiata generale e ho pensato alla sequenza più rapida per fare tutto nel minor tempo possibile” mentre lui ha detto: “Quando ho cercato di pensare a tutto insieme …mi sono confuso e non ho capito più niente!”
Risultato della ricerca: i due emisferi delle donne comunicano, mentre quelli degli uomini lo fanno pochissimo, perciò sono obbligati a terminare un compito per effettuarne un altro.
E noi siamo quelle sottopagate…..
Questa cosa ha illuminato il corso della mia giornata, non solo  perchè non riguardava solo Attilio, ma  perchè,mi sono detta, ci deve essere un sistema per interrompere quello stato di ipnosi in cui versano quando sono concentratissimi a fare una cosa e non si accorgono nemmeno se sta andando a fuoco l’appartamento!
La sera stessa ho sperimentato nuove tecniche di comunicazione che vado a raggrupparvi qui di seguito.
Il primo test è stato effettuato con un gruppo di frasi a effetto,pronunciate mentre guardava la televisione dove  il soggetto non mi ha risposto neanche una volta.
Le frasi erano:
1) Sono incinta, ma non so se del portiere o dell’idraulico.
2) Forza Lazio.
3) Mia madre viene a vivere da noi.
Il secondo test è stato effettuato mentre leggeva il giornale  e il risultato è stato sorprendentemente identico: nessuna risposta da parte del soggetto.
Segno evidente che anche il senso dell’udito viene annullato da quello della vista!
Il terzo test è stato effettuato mentre eravamo sul divano, dove gli ho chiesto di massaggiarmi un piede.
Niente di complicato si intende, si trattava semplicemente di tenere in mano un piede e fare un pochino di pressione col pollice sulla pianta, lasciandolo libero di fare altro con l’altra mano, ma lì ho fatto una scoperta illuminante: non solo non riusciva a massaggiarmi mentre ascoltava la televisione, ma nemmeno se si mangiava le unghie dell’altra mano: o si mangiava l’unghia della mano sinistra, o massaggiava il mio piede con la mano destra.
Segno che anche il senso del tatto viene annullato da quello della vista!
Allora gli ho chiesto di provare a fare 5 minuti una cosa e 5 minuti l’altra e lì si è reso conto che anche il pensare di separare le due cose gli creava una difficoltà incredibile!
Gli ho dato comunque uno zuccherino in premio…
Dai risultati del test, si evince chiaramente che  il senso che maggiormente inibisce gli altri è la vista, seguito dall’udito e dal tatto.
Ho poi frapposto fra il soggetto e la sorgente un semplice foglio A4 ,generando l’immediata interruzione del flusso di informazioni con interruzione immediata dell’incantesimo e….
Eureka!
Per magia, ho catalizzato completamente la sua attenzione,risvegliandolo come la Bella addormentata nel bosco!
Ecco a voi la soluzione:
Per ottenere tutta l’attenzione dal vostro uomo, sia quando sta passando l’aspirapolvere, che quando mangia le pappardelle, non dovete fare altro che mettergli un foglio bianco davanti agli occhi e lui si rianimerà come per incanto e vi guarderà negli occhi senza ricordare assolutamente quello che stava facendo un attimo prima!
Non provate questo esperimento quando il soggetto è alla guida, perchè potrebbe risvegliarsi dalla catalessi e andare a sbattere, aspettate di essere al semaforo e spegnete la radio, dopodichè potete condurlo senza fatica all’Ikea a prendere quella cassettiera da 90 chili che volevate tanto!
Vi garantisco che i loro neuroni non saranno minimamente intaccati dallo shock prodotto dal foglio bianco a patto che siate rapide nel fornigli altre informazioni sostituitive e non li lascerete a brancolare nel buio nei secondi che seguono.
Con questa tecnica la vostra vita di coppia o le relazioni con i vostri colleghi di ufficio saranno incredibilmente soddisfacenti e produttive.

Vostra Marie Curie Bosco

Disclaimer:
Nessun uomo è stato maltrattato nel  corso di questi esperimenti.

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L’isola dei dislessici

11 marzo 2010

Puntata all’insegna della pagina 777 di televideo, perché senza sottotitoli non c’era verso di capire quello che dicevano i naufraghi del centro Italia.
Ora, va bene che Roma caput mundi, ma la televisione non si vede solo nel Lazio!
Super Simo vestita di blu Anitra WC e leggermente spettinata,ha presentato gli opinionisti in studio: la rediviva Antonia dell’Atte e simpatia Pierluigi Diaco.
Rossano Rubicondi,uscito dalle acque, più che in Nicaragua sembrava alle spiagge bianche di Rosignano Solvay e con la camicia legata sopra la panza, sembrava anche incinta di 4 mesi.
Le facce dei naufraghi parlavano da sole: totalmente arresi al loro destino,non avevano capito che lo scopo del gioco era provare a far finta di essere naufragati per davvero su un’isola deserta e non aspettare che la produzione,mossa a compassione,si degnasse di regalargli due cocchi presi al discount di Managua!
Ed ecco la prima prova di abilità per i telespettatori: indovina cos’ha detto Davide er coatto?
Come in Sarabanda dovevi premere il pulsante più velocemente possibile e urlare : “la indovino con una!”
Interpellato sulla sua negligenza causa dello spegnimento del fuoco ha risposto:
“Iosoitoaffaerdoveremio zìttete!”
CHE?
Fuori, vai a casa e torna alle elementari.
Che fastidio!
L’auricolare serviva a noi per sentire la traduzione.
Però uno dice, vabbè poverino non ha studiato… Federico il tronista invece…
Aldo Busi,da solo sulla spiaggia, si è sperticato in un pippone pro Nicaragua dopo essere stato cazziato duramente dalla produzione….molto duramente,ed è riuscito in un esperimento mai realizzato prima:farsi bippare in diretta!!
Le conversazioni fra Busi e Davide erano esilaranti, soprattutto perché Davide non si rendeva conto di essere preso per il culo:
“Sei mai stato in galera?”
“No mai, ‘na diffida po’o’ stadio”
“POOSTADIO??”
Brutta cosa l’ignoranza, molto brutta e non c’è proprio niente da ridere!
Lungo teatrino fra Busi e la Ventura in stile Will e Grace,con Davide sullo sfondo con lo sguardo tipo luccio dimenticato al sole,che non si ricordava nemmeno i nomi dei 4 figli….
Diaco si è esibito in un inutile panegirico in favore del nostro eroe per convincerlo a restare sull’isola (vorrei vedere lui!) e Davide non ha captato una sola sillaba e si chiedeva a chi fossero indirizzate le parole “persona sensibile che ha sempre lavorato duro e che deve puntare sulla sua dolcezza”, poi, sfiancando i 2 neuroni ha commentato “Si ,cioè, saluto tutti i tifosi della Propatriadebbustarsizio! Vabbè sta settimana resto!”
Non avremmo pianto la sua dipartita.
Guerra di cervelli fra Lori Lecciso e Tresi,la sorella di Massimo del Grande Fratello.
“Ciao Simona sei bellissima!”
“Ma se non mi vedi!”
Aiuto!
Videomessaggio dei figli della Lecciso: la maggiore è più vecchia di lei,mentre il più piccolo è Al Bano in miniatura e non è una bella cosa.
QUAAAAAAANDOILSOOOOLETORNERAAAAAA!
Attesissima entrata dei figlidi nell’ordine Daniele Battaglia, Emanuela Boldi, Guenda Goria e Roberto Fiacchini che sono arrivati a piedi dall’Italia,insieme ai loro problemi col congiuntivo.
Si sono poi piazzati tutti con le mani sui fianchi,come in un’imitazione dei loro onnipresenti genitori,che avrebbero dato un braccio pur di essere al loro posto.
SuperSimo ha letto poi letto il letterone pippone di papà Renato “ar fijo”, (che nessuno è riuscito veramente a seguire) che sintetizzo in: “prima non volevo far sapere in giro che t’avevo adottato, ma oramai lo sanno tutti!”
Gli hanno poi regalato una maglietta con la faccia del genitore incriminato (avessero a dimenticarselo!) e poi li hanno fatti incontrare con dei mariachi di una bidonville limitrofa.
La prova per aggiudicarsi la zanzariera ve la risparmio perché è più lunga spiegarvelo che vederlo su you tube,comunque hanno vinto i famosi.
Primo compito dei figlidi (per altro subito in nomination) : costruire un cesso.
Entrata in studio di Simone Rugiati con la giacca di Malgioglio.
Non sono riuscita a capire il suo accento, era come se in bocca avesse avuto 3 biglie con una dentiera senza Poligrip.
La sua carriera di “scioscef” è naufragata miseramente dopo aver avvelenato tutti i compagni.
Ed ecco che l’ausilio del 777 si è fatto necessario durante una conversazione tra Denis Gallan e Federico tronista parlando di non so chi:
“Eh lui se vede che vo’ffà er capetto…sa’ a’ sente galla!”
“Eh sì è un mini-man…”
Chissà che avranno voluto dire!
Nina Senicar subito incoronata la nuova Belen Rodriguez, vabbè facile appena una c’ha un bel culo!
In nomination Lori Lecciso e Tresi Fraddosio, fuori Tresi con udibile coro di “Nooooo” dei 2 opinionisti in studio.
Necrologio da parte della dell’Atte: l’isola ha perso un grande personaggio e l’altro ha chiosato con un:la Tina Turner delle estetiste.
Hanno poi mostrato il video dei giorni scorsi di un esperimento mai tentato prima: l’arrivo sull’isola di una cassa contenente pergamene coi sonetti del Petrarca,scelti dal Busi in persona, il quale ha commentato: senza un frutto, senza una scatoletta o qualcosa da mangiare il Petrarca può andare affanculo!”
Annuncio del compleanno di Sandrona Nazionale che, detto fra noi, è sempre più in forma!
Si era portata un bel vestito perché da sempre, ha raccontato,festeggia il suo compleanno così: un vestito nuovo, una torta e dei bei fiori e così Rossano le ha portato un super mazzo composto da pericolosi fiori tropicali e piante carnivore e in regalo il fuoco per i suoi compagni.
Dopo aver letto la lettera dei figli, ed essersi commossa, hanno poi inquadrato Ciro doppiato da Moccia: “Mamma,mammina te faccio tanti auguri, ma stai nell’isola eh? Ciao mamma, tanti auguri ti mando un bacione grande grande!”
Quarantanni…
La prova ricompensa spiegata da Rubicondi (sotto stupefacenti) sembrava la legge della relatività spiegata da Antonella Elia.
In realtà non dovevano fare altro che rispondere a delle banali domande poste dalla Ventura mirate al livello intellettuale dei concorrenti.
A Davide: quanti scudetti ha vinto la Roma?
Al tronista: quale sommo poeta era innamorato di Laura (“de Laura?”)
All’ingegnere di Bardonecchia : a che ora partiva il treno di Marco nella canzone della Pausini?
A Busi:Chi ha vinto l’ultima edizione di X Factor (Bastardi!)
A Silvia: qual è il cognome di Emanuele Filiberto?
Fortuna che la Sandrocchia ha vinto galletto impanato per tutti.
Intermezzo di Veronesi e Rubini che si credevano Fiorello e Baldini, ma anche no!
Federico il tronista non si poteva sentire, e comunque anche quando si sentiva non si capiva!
Giuro che questo parlare a cazzo di cane mi ha dato davvero sui nervi.
Ha poi confessato di infilare i verbi a caso nelle frasi.
Non avevamo dubbi.
“Se io lo volvi”…
Sì Peugeot.
“Nomino Loredana perché je manca casa, è ‘n favore che je faccio, non perché ma hacchiesto lei”
Uff.
Busi superstar ha tenuto banco per 20 minuti buoni in confessionale gigioneggiando con la Ventura :stupendo finché non ce l’ha con te!
Tutti i famosi hanno nominato la Lecciso.
Rossano intanto cercava di smaltire la Special K con la Redbull dondolando da un piede all’altro.
Dopo aver costruito il cesso, al figlio di Renato Zero è stato concesso di andare a vivere con i famosi, mentre gli altri 3 sono rimasti a fare gli schiavi dei Mariachi.
Per una volta che lavorano….
Tutti i non famosi hanno nominato Davide che tanto continuava a dire di non farcela a rimanere,perché senza le 34 chiare d’uovo al giorno farcite con l’ ormone della crescita e qualche altro medicinale veterinario non era cosa.
Poco male, una volta uscito lo useranno per una pubblicità progresso sui danni delle droghe!
La puntata è finita a mezzanotte e un quarto con una bellissima immagine dei famosi al tramonto che sembravano davvero usciti da un film di Fellini.
Mancava solo il nano!

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Alice alle terme delle meraviglie

8 marzo 2010

Sabato sono stata invitata alle Terme di Saturnia per presentare S.o.S Amore.
Non ero mai stata alle terme prima e siccome mi piacciono le sorprese non ho voluto sapere niente fino all’ultimo momento, un pò come quando vado al cinema e non leggo il trailer apposta.
Il giorno prima di partire però ho dato una sbirciatina al loro sito e mi sono resa conto che era un posto fichissimo.
Non credo di aver fatto in tempo a dirlo ad Attilio,a cui ho solo raccomandato di imparare il percorso a memoria,tipo criceto ammaestrato,visto che io non mi oriento neanche se  cambio posto  a tavola (ho preso da mia nonna!).
Il tempo di perderci un paio di volte (o ,per dirla a modo suo, “trovare percorsi alternativi) e arriviamo davanti a  questa struttura bella da togliere il fiato.
Un pò come Chiara quando arriva a Portofino con Andrea per intenderci!
Solo che noi anzichè con un suv, siamo arrivati con la Ford Fiesta del 97 e lì davanti la macchina più sfigata era una Porsche!
“Ma è un posto fichissimo!” dice Attilio preoccupato.
“Eh sì..non te l’avevo detto?”
“No…se lo sapevo noleggiavo una macchina!”
Ovviamente come in tutti gli hotel di lusso che si rispettino c’è un servizio di “car valet”,ossia quei baldi giovani che ti parcheggiano la macchina appena scendi….
Quando Attilio ha consegnato loro la chiave con attaccata la ciabattina infradito,la nostra vergogna è stata piuttosto palese.
Non abbiamo potuto fare a meno di scusarci…
Fortuna che nel frattempo aveva fatto riparare la perdita dal lato del passeggero,che mi costringeva ogni volta a fare il viaggio con le gambe incrociate per non mettere i piedi nell’acqua.
Anzi,diciamo le cose come stanno, HO fatto riparare la perdita dal lato del passeggero portando la vecchia Fiesta da un carrozziere nano identico a Mario e Pippo Santonastaso insieme, perchè fosse stato per lui avrebbe comprato un paio di salmoni e li avrebbe allevati sul tappetino.
Una volta gli avevo chiesto: “Ma se l’acqua entrasse dalla tua parte la faresti riparare?”
“Credo di sì”
L’indomani ero da Mario e Pippo.
Inutile dire che ogni volta che chiamavamo i baldi giovani per portarci la macchina,avevamo il sospetto che tornassero con lo specchietto e la ricevuta dello sfasciacarrozze.
“Tenete vi abbiamo risparmiato la fatica!”
Dal tempo che ci hanno impiegato a riportarcela abbiamo dedotto che l’avessero parcheggiata a Pitigliano e ricoperta di frasche….
Una volta entrati alle Terme, la sensazione è stata quella di entrare in una bolla di sapone sospesi senza più peso, nè pensieri, nè vestiti.
Non mi prendeva neanche il cellulare, più fuori dal mondo di così!
Abbiamo lasciato fuori la nostra vita, per rinascere in una nuova dimensione fatta di accappatoi e ciabattine,dove ci muovevamo fluttuando in un’atmosfera rarefatta e rilssante in cui, il rumore più acuto, era il sussurro delle porte dell’ascensore che si aprivano e la luce più intensa quella del bianco avorio dei corridoi!

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Ci siamo abituati in un secondo alla nuova vita e l’idea di doverci rivestire per fare qualunque altra cosa ha cominciato a terrorizzarci!
Pensa Atti!Se veniamo a vivere qui non ci metteremo mai più le scarpe!
La gentilezza di tutto lo staff poi  era qualcosa di commovente, okay d’accordo sono pagati per essere gentili, ma insomma io vivo a Roma avete presente?
Il farmacista mi dice “A signò ecchejedò?” capirete che  sentirsi chiamare, salutare e soprattutto vedere persone che ti  sorridono mi ha fatto scoppiare più volte in singhiozzi incontrollati aggrappata al bancone della reception, con Attilio che cercava di scollarmi dicendo “dai ci compriamo l’accappatoio bianco”.
La camera (favolosa) aveva doccia, vasca e la tanto agognata cabina armadio, dove Attilio si è chiuso riordinando immaginari completi di tweed.p1060949
Il contatto con la piscina termale poi è stato qualcosa di molto simile al ritorno nell’utero materno.
Se normalmente entrando nell’acqua bestemmi in aramaico e ti scappa immediatamente pipì anche se l’hai appena fatta, lì ti chiedi se non l’ abbiano già fatta tutti  da quanto è calda!
E dopo 2 lente bracciate ,nel fumo che ti avvolge, senti le sirene di Ulisse che ti chiamano e se fai tanto di abbandonarti al loro canto vieni ripescato con un retino.
La pressione scende sotto i tacchi e improvvisamente diventi calmo, sorridente, arrendevole e ti rannicchi come un feto in un infinito, confortante liquido amniotico da cui non vorresti mai più uscire.
E’ certamente vera la storia della rana che cuoce senza accorgersene se alzi la temperatura piano piano!
Io e Attilio ci siamo subito trasformati in  due anziani in crociera con giornale e pleid rosso sulle gambe che ogni tanto facevano un bagnetto.p1060929 Ma anche no.
Quando ho scoperto le due vasche comunicanti con l’acqua bollente e l’acqua gelata,non p1060926smettevo più di andare avanti e indietro soffrendo  come Leonardo di Caprio in Titanic pur di riattivare la circolazione.
A metà vasca mi sembrava di avere dei pirana attaccati alle chiappe!
Più tardi,con immenso sforzo, ci siamo vestiti per andare in sala lettura per la presentazione.
Alle 17.30 eravamo gli unici senza l’accappatoio…
Ci sembrava di essere nudi!
Dalla vetrata del bar, si vedeva la piscina al tramonto circondata dalle colline verdi con gli ultimi ospiti ancora a mollo… e mi sono immaginata intenta a fare la presentazione nell’acqua con un bel bicchiere di Morellino di Scansano!
E’ che ci si abitua subito al lusso!
La presentazione è stata veramente carinissima, ho conosciuto persone deliziose, da Lina la giornalista a Laura l’organizzatrice a Carla la direttrice (che, semmai dovessero leggere, approfitto per ringraziare) e gli ospiti che si sono accompagnati a noi sembravano vecchi amici con cui chiacchierare davanti al camino.
Quando siamo tornati in camera a rivestirci in borghese, abbiamo scoperto che delle magiche fatine erano entrate in camera per stendere il pigiama sul letto, lasciare un bigliettino con le previsioni del tempo dell’indomani e un cioccolatino sul cuscino.
Ho ricominciato a piangere a singhiozzi aggrappata alla coperta dicendo ” voglio vivere qui per sempre” e lì Attilio, per calmarmi, ha promesso di portarmi a Scansano a rilevare un’enoteca, per poi ritrattare l’indomani colpito da pigrizia da acque sulfuree.
In macchina non gli ho più rivolto parola!
Adesso la mattina lo obbligo a preparare la colazione come in albergo con 18 tipi di cereali,22 marmellate e frutti introvabili in questo emisfero!

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Così impara….del resto il mio motto é “Toglietemi il panino, ma non il Morellino!”

Blog

Queste son soddisfazioni!

8 marzo 2010

Kathryn Bigelow è la prima regista nella storia del cinema che ha vinto non uno ma ben 6 Premi Oscar con il film The Hurt Locker (storia degli sminatori americani in Iraq).
Ma la cosa veramente fantastica non è che abbia 59 anni e ne dimostri venti di meno, ma che lei è niente di meno che l’ex moglie di James Cameron che nonostante tutto quello che ha speso per quella gran baracconata di Avatar si è portato a casa solo il premio di consolazione (migliori scenografie ed effetti visivi!).
Ecco come si festeggia l’8 Marzo!!

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gossip

Ina

8 marzo 2010

fin da giovanissima ho preferito lasciare che essere lasciata. Ho sempre pensato che gli uomini mandino per le lunghe le cose anche quando in verità non vogliono stare con te… e io di farmi pena non ne ho mai avuto voglia. Così ho chiuso anche relazioni che in realtà ancora mi coinvolgevano e mi sono distrutta, a volte per mesi e mesi, a pentirmi di non essermi goduta quello che almeno c’era…
Poi crescendo ho pensato bene di cercare di essere sempre più etica con me stessa e gli altri fino a che,  conscia dell’amore devastante che provavo per un uomo, ho sopportato cose non truci ma contro la mia volontà: piccole mancanze di rispetto, quelle azioni che ti mettono dietro l’ultima ruota dell’ultimo carro in attesa di partire l’anno dopo… ma era tutto troppo forte per me e sembrava che rispettarmi volesse dire, in quel caso, stare con lui a tutti i costi. Morale? Dopo due anni e mezzo di invasioni della ex moglie attraverso un figlio che dovevamo obbligatoriamente gestire esattamente ogni volta in cui lei doveva fare le sue fughe romatiche… ho mollato. Ed è stato bello e doloroso. Ma bello. Perché? Perché non lo amavo più. Basta. Finito. Con le sue azioni e le sue parole aveva consumato quell’amore così ricco facendomi vedere che in fondo niente è  inesauribile e che dopotutto io mi amavo di più di quanto non amassi lui… Bello, no? Sì, ma l’universo doveva veramente aver voglia di giocare perché lui si è accorto solo in quel momento di essere follemente innamorato di me (dopo che per due anni e mezzo la frase tipo era: “io non mi innamorerò mai di te, lo so!”. Allora io diplomaticamente ho deciso di accettare, dopo sei mesi di solitudine (non avevo conosciuto un uomo che mi potesse almeno incuriosire), di tornare con lui. Era chiaro fra noi che era solo un tentativo di, come dicevo io: costruire memorie positive. E sai, era bello stare insieme, lui è un uomo particolare, i nostri confronti erano sempre ricchi di tutto quello che abbiamo in comune… sì, ma io ero, come ho sentito dire da un amico: una scatola vuota. Lui non era felice perché mi aveva conosciuta appassionata e totale e non poteva accontentarsi della metà scarsa di qualcosa, la metà meno convinta poi… e io ero lì a fare la brava ragazza che sogna il principe azzurro e che cerca di tirare aria sul fuoco senza riuscire a ritrovare la scintilla. Vabbè… pace. Ci siamo lasciati e io ero felice. Ogni volta che è finita ho pianto e ogni volta era lacerante. Io non l’ho mai odiato, l’ho sempre stimato e gli ho sempre voluto bene ma non l’amavo più. E basta…. Quindi: meglio sole… Ma è come veder partire un amico intimo e sapere che non lo vedrai per un sacco di tempo. E così è stato: oggi dopo 8 mesi torna a riprendere dei mobili a casa mia. Sono felice di rivederlo sapendo che siamo amici e basta. In tutto questo tempo lui soffriva troppo all’idea di vedermi. Ma non voglio divagare…
E io? Io che ho una certa vivacità potenziale? Io che faccio ora?
Appunto. Ho letto un bel po’ di libri tipo “Secret”, conosci? Descrivi l’uomo ideale, immaginalo, visualizzalo e, se puoi, individua un modello.
E io l’ho trovato il modello, un uomo famoso, probabilmente gay che però ha tutte le caratteristiche che io vorrei in un uomo, a parte la questione dei gusti sessuali. Se si può sognare in grande…
Sì e ti immagini una vita con lui e fai passare il tempo. Provi ad uscire con uno talmente carino che gli va bene tutto per poi scoprire che: “sai dico così e poi faccio come mi pare…” Ah, carino davvero… ma tanto anche io non ci tenevo un granché. Uno che a una mostra di fotografia ti dice le città in cui secondo lui sono state scattate le foto.., Divertente vero?
Sì, infatti adesso siamo amici e va meglio così. E io mi sento di essermi mancata di rispetto per non aver continuato a pensare a qualcuno che vorrei e che non ho, piuttosto che confondermi con qualcuno che non voglio avere…. Ma siamo sicure che sia la cosa migliore? E tutta questa sensualità, questa esuberanza? Questa voglia di vivere il mio romanticismo e la mia voglia di sentirmi viva, rapita da una passione? Dove la metti? In un romanzo. Ok: ora il romanzo è finito e io che faccio? A un certo punto ci sarà da confrontarsi con una realtà fatta di carne, carezze, odori, sensazioni, parole, promesse, azioni, sesso… sms… ma sì!
Ma è difficile quando hai individuato il tuo ideale riuscire ad accontentarsi di qualcosa di meno. Il Secret dice che poi ti arriva la persona giusta, che esiste… Allora tocca fidarsi… E intanto sogni di farti fare un autografo dal tuo modello sexy e forse gay, sogni che lui ti dica qualcosa e che tu possa in qualche modo iniziare un qualche tipo di relazione con lui… e ti senti una sedicenne un po’ scema… con il poster in camera di un personaggio statuario che a volte ti culla finché non ti addormenti e a volte ti urla di darti una mossa: che la tua voglia non puoi tenerla per sempre…
Quindi che fare?
Sa di fuga dalla realtà, sa di non voler crescere. Ma sa anche di volersi rispettare e non voler scendere a compromessi, o sbaglio?
Ho sempre vissuto e sognato tanto, ma (segno zodiacale toro) ho tanto avuto bisogno di vivere tanto. Vivere tanto però non è mai stato avere tanti uomini pur di mettere in moto gli ormoni, ma devastarsi per l’onda possente di passione che ti travolge e sperare di non affogare… con quello giusto. Ma se quello giusto non lo trovo? Intorno a me vedo tutte persone che non sanno dare spessore alla loro vita, come puoi pensare di riuscire a costruire qualcosa con loro? Nemmeno se ci fosse l’attrazione per qualcuno ora saprei che fare…
Meno male che non c’è allora…. sì, ma che palle… alla lunga… Ho 34 anni, cavolo!
Mi fa piacere sapere cosa pensi, se puoi e vuoi farmelo sapere. Grazie per quello che fai regali tempo bello a un sacco di persone!

Ina

L.O.V.E.