Classe 1971
Torno da un’intensa 4 giorni fiorentina in cui ho rivisto praticamente tutte le persone che conosco, per cui se dovessi morire nelle prossime 48 ore sarei a posto coi saluti!
Ma la cosa più incredibile è stata la cena con le mie ex compagne delle elementari.
…27 anni dopo l’esame di quinta.
Ma la storia merita di essere raccontata dall’inizio, cioè, dal giovedì pomeriggio in treno, quando mi chiamano da Italia 7 per chiedermi se posso portare una copia di “101 modi di dimenticare il tuo ex” per un’intervista di 12 minuti l’indomani mattina.
Lo sapevo, cazzo lo sapevo, mi sono detta!
Il giorno prima,mentre facevo la valigia, ho pensato “che faccio porto anche 101?” Mica per altro ne ho una cassa sotto il letto e non so cosa farci a parte venderli su ebay! E poi mi sono detta, “ma sticazzi, tanto quando li porto non servono mai, ho già 3 bottiglie di rosè da portare a mio fratello per farmi venire a prendere alla stazione, lasciamo perdere vai…”
“Può portare una copia del libro dei cuori spezzati per favore che lo frizziamo?”
Proprio così mi hanno detto…e io “certo, che problema c’è?”
Riattacco e mando un sms random alle ex compagne di classe che avrei visto a cena chiedendo se qualcuno aveva una copia del libro, non ce l’avrei mai fatta ad andare in centro a comprarlo e per giunta,non essendo proprio uscito ieri, avrei rischiato di doverlo cercare in un autogrill di Roncobilaccio!
Le risposte al mio sms sono state varie:
“Azz è l’unico che non ho letto!”
“Me l’ha prestato un’amica di un’amica di un’amica di mia zia!”
“Ah! E’ un libro nuovo?”
Perfetto! Non solo non l’aveva letto nessuno, ma adesso che gli portavo? Il diario del mondo di Patty?
Consapevole del fatto che un’intervista a Italia 7 sarebbe stata produttiva quanto la presenza di Loredana Lecciso all’Isola dei famosi,potevo anche arrendermi e simulare uno scippo,ma ormai che c’ero, tanto valeva provarci.
Così ho messo il mio destino nelle mani di Simona P.: la dea Kalì della pianificazione , il Mr.Wolf di Coverciano,l’unica in grado di organizzare contemporaneamente un viaggio in Patagonia per un gruppo di 200 persone, prepararsi alla maratona di New York, e rispondere al miei sms ansiogeni.
Lo scambio è stato più o meno questo.
“Simo, tu ce l’hai 101 modi di dimenticare il tuo ex?”
“Cos’è un test per sapere se l’ho letto?”
“Magari, mi serve per domattina all’alba, un’intervista”
“Cazzo è l’unico che non ho letto!”
“Si vabbè raccontane un’altra!”
“Ti giuro! Guarda ti mando l’mms”
“Sei da Feltrinelli riconosco la mensola!”
“Dai tranquilla vado a comprarlo in una libreria qui sotto l’ufficio, poi ti aggiorno”
Dopo 10 minuti.
“Cazzo l’hanno finito”
“No Simo come si fa?”
“Mmmm fammi pensare, c’è un’altra libreria (a 6 chilometri n.d.a) se corro ce la faccio”
“No Simo dai, mi sento in colpa che posso fare?”
“Puoi lasciarmi lavorare magari? Ho un gruppo che vuole andare per forza ad Atene sai..”
“Okay ma pensi di poterlo trovare?”
“Ti ho detto di sì tranquilla”
Dopo 10 minuti
“Simo puoi provare a sentire le 2 Benedette che vengono a cena con noi”
“Fede loro non ce l’hanno stai tranquilla in qualche modo facciamo”
“Ma come? Quasi quasi torno a Roma a prenderlo”
“Via che palle, t’ho detto che lo compro!”
“Ma se poi..”
“Okay ora indago poi ti aggiorno”
mezz’ora dopo…
“Forse ce l’ha la sorella della Benedetta ti faccio sapere”
Quarantacinque minuti dopo.
“Trovato!”
“Dio ti benedica ti pago la cena!”
Nel frattempo la Simo doveva vegliare che la Benedetta (anche lei in ufficio e non come me in vena di giocare alla caccia al tesoro) si ricordasse di prendere il libro una volta a casa e soprattutto che fosse il libro giusto.
“Bene sei sicura che è 101 vero? Sennò quell’altra (io) mi va in iperventilazione”
“Sì sì, ho chiamato mia figlia ha detto che ce l’abbiamo”
“Ma sei sicura che sia quello degli ex vero? Non quello dei principi azzurri?”
“Oddio forse è quello sbagliato aspetta richiamo”
“Bene… poi ti ricordi di prenderlo vero? Nel dubbio ti mando un promemoria…”
45 promemoria dopo e con un totale di 711 sms complessivi, alle 9 la sera davanti alla nostra scuola elementare, avevo la copia incriminata in mano.
Quando l’ho ringraziata in ginocchio mi ha detto: “Mi sembrava di essere quella del Diavolo veste Prada quando Miranda le dice di trovare il manoscritto del nuovo Harry Potter per le gemelle!”
Dio ti benedica grande Simo!
Le ragazze tutte stupende, divertenti e belle come il sole.
Inutile dire che il protagonista assoluto della serata è stato il defunto Maestro Eugenio de Paola, il terrore di tutte noi, quello che tirava le orecchie, che ci faceva stare seduti a braccia “conserte” ,che ci cazziava se non ci alzavamo quando entrava il direttore e che per via di un’ulcera devastante teneva in tasca briciole di fette biscottate che pescava come un tacchino.
Povero, ripensandoci adesso, è solo grazie a lui se sono ancora in grado di finire il Bartezzaghi!
Ci ha fatto un culo come una capanna, ma abbiamo vissuto di rendita fino in terza liceo!
Ci siamo giurate di rivederci prima di compiere 60 anni col rischio di dover andare a cena in una casa di riposo ognuna col suo deambulatore e l’apparecchio acustico.