Ragazzi sono la persona più felice del mondo, nonostante i 90 gradi che il mio corpo emana al momento, posso giurare di aver vissuto uno dei più bei momenti della mia vita.
Siamo partiti sabato da Roma alla volta di Pontremoli con la formazione delle grandi occasioni e cioè io, Attilio, l’editore e Giusy.
Stessa formazione di Istanbul.
Solo che questa volta, anzichè con l’aereo ci siamo andati con Supercar.
Ho rivisto la mia vita più volte sulla Firenze -mare, e quando ho finito con la mia, ho cominciato a rivedere la vita degli altri!
E ho visto cose che non avrei voluto vedere!
A Pontremoli era fresco, questa informazione potrà sembrare marginale, ma non lo è,ed è la ragione per cui lassù non esiste l’aria condizionata da nessuna parte, neanche in albergo, semplicemente non usa.
Ma dopo quest anno credo che rivedranno le loro posizioni.
A Palazzo Dosi nel pomeriggio ci aspettava la prima presentazione di noi finalisti,preceduta dalle sfrenate danze medievali di un gruppo di arzille signore a cui ero tentata di unirmi.
Fiaccati dall’ ennesima presentazione dove tutti avevamo ripetuto sempre più o meno le stesse cose (tanto da poterci presentare i libri a vicenda) ecco che,a movimentare la serata, ci ha pensato l’editore Fazi che ha chiesto a Vauro (dopo il solito comizio anti Berlusconi), come mai pubblicasse per Mondadori.
Interpretando il pensiero comune.
E’ seguita una cena in piazza un paese delizioso vicino Murazzo e abbiamo tirato tardi come da tradizione a casa di Matilde una celebre libraia che, da tempo immemore, ogni anno, mette a disposizione la sua terrazza, la sua cantina e delle incredibili forme di gorgonzola.
L’indomani l’appuntamento era alle 9 di sera in Piazza dove sapevo che avrei visto facce amiche, ma non immaginavo così tante!
Intanto mio fratello e mia madre che non dovevano venire e che invece mi hanno fatto una sorpresa incredibile.
Poi le mitiche Lola e Franca di Forlì, Pina e Daniela da Lucca con la famiglia al gran completo e il gruppo di fan più fico che si potrebbe desiderare formato da Vero, Catefiè, Cate, Fefè, Martyna e Chicca con le magliette di S.O.S Amore.
Se ne avevamo di più mettevamo su anche noi la bancarella perchè le volevano tutti!
Il papà di Cate, Fernando, pittore di grandissimo talento, che ringrazio di cuore,mi ha regalato un quadro splendido ed ero senza parole.
Ve l’ho detto che è stata una delle sereta più belle della mia vita no?
E non è finita, un sacco di gente mi ha abbracciata, baciata, ringraziata, insomma un’emozione unica accompagnata dall’ imperversare di un gruppo di arditi sbandieratori ( a cui avrei voluto unirmi!).
Ed ecco il momento cruciale, l’inizio della serata, che si preannunciava lunga ed estenuante per via dello spoglio delle quasi 200 schede.
Sono salita sul palco e mi sono sentita Lady Gaga, non perchè fossi vestita in latex sadomaso, ma perchè mentre avanzavo rivedevo a rallenty letteralmente tutta la mia vita e mi dicevo “cazzo Fede, lo senti questo affetto? lo senti quanta gente è qui per te? E quanta voleva esserci ma non ha potuto (tipo Paoletta e Ilaria) e quanta sta pensando a te a distanza (come Annalisa, Marika,e Cinzia) e quanta ti vuole bene?”
E in quel momento ho pensato “Ma io ho già vinto, io sono circondata da queste persone meravigliose che sono entrate nella mia vita in silenzio e l’hanno trasformata, persone che adoro e che non vorrei perdere mai, che sono orgogliose di me, che sono qui per me, che mi amano e che amo.
E non mi sono mai sentita così assolutamente bene, allora mi sono girata e ho sorriso ad Atti in platea che mi ha fatto questa foto, senza sapere che stavo anticipando il risultato finale come il Polpo Paul.
Lo spoglio è durato 3 ore buone, non senza le solite polemiche fra Vauro e il resto del mondo, e confesso che almeno 2 delle 3 domande che mi hanno fatto non le ho capite!
Poi il notaio si è alzato e ha cominciato a snocciolare i titoli votati ed è partito con almeno 3 “S.o.s Amore” e un timido applauso si è levato e mi sono sentita così orgogliosa che anche se dopo sono seguiti ben 100 schede per “Olive Kitteridge” in cuor mio ero già al settimo cielo.
Che avrebbe vinto Elisabeth Strout lo avevo sempre saputo e mi sembra anche giusto essendo una scrittrice grandiosa nonchè Premio Pulitzer, ma che dopo di lei ci sarei stata io, giuro che è stata la sorpresa delle sorprese.
Perchè,tolta la Strout in quanto inarrivabile, sono comunque arrivata prima sugli altri 4 italiani.
E quando sono scesa dal palco e ci siamo dati l’abbraccio collettivo tutti mi chiedevano “ma chi sono tutte queste ragazze che facevano il tifo per te e che hanno fatto un casino pazzesco durante lo spoglio?” Ho potuto dire “sono la mia famiglia allargata!”
E’ stata una serata memorabile ed emozionante, fresca e stellata e assolutamente perfetta.
Ringrazio tutti da mia mamma e Daniel, (che sono tornati a Firenze alle 4 apposta) a Mariapaola e Stefano, il gruppo De Agostini, gli splendidi Maurizia e Giorgio di Savona, i librai che hanno creduto in me e mi hanno votata, Giusi che mi ha accompagnata fedelmente con la sua irresistibile follia (data da un’intossicazione da paracetamolo) e il mio editore Raffaello che ringrazio di cuore per tutto l’impegno e l’appoggio in quest’avventura indimenticabile.
E naturalmente tutti voi che mi leggete e mi seguite da anni.
Questa vittoria è per tutti voi, perchè ce l’abbiamo fatta insieme e non smetterò mai di esservi grata.
Con affetto
Fede
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