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:(

20 ottobre 2010

Sono tornata alla base da una mini trasferta a Gallarate e Torino.
Non tornavo a Gallarate da quando uno dei miei ex fidanzati storici ci era andato a lavorare per 6 mesi.
Ricordo che abitava sopra una pasticceria (che adesso è chiusa) e la casa odorava di pane dalla mattina alla sera, cosa che era piacevole per i primi 10 minuti e poi scatenava in te la furia omicida, aggravata dal fatto che il salotto non aveva angoli!
Di X Factor ho adorato Elio vestito da Ruggeri per il resto, ribadisco, non ne capisco una mazza.
Continuo a stupirmi che Stefano sia ancora lì, gli hanno anche fatto battere al ballottaggio Cassandra.
Certo se  evitava di cantare Yellow Submarine a cappella forse…
I Kymera bravissimi, Nathalie so so, non era la canzone giusta, Nevruz pietoso, Ruggero ha sbagliato programma doveva andare dalla Clerici, e Davide da Amici.
Ma il peggiore in assoluto è stato Enrique Iglesias!
Il Grande Fratello non lo voglio nemmeno commentare.
In questo periodo sono disgustata da tutto lo schifo che c’è in televisione a partire dal delitto Scazzi che archivieranno come suicidio,a tutta la mediocrità e alla morbosità spinta che c’è in giro, soprattutto quelli che vanno in pellegrinaggio al pozzo e cercano di farsi riprendere dalla telecamera mettendosi accanto al giornalista di turno.
La gente sta impazzendo e io sono stanca e amareggiata.
Venerdì è morto Francesco Scardamaglia,un uomo straordinario, una persona fantastica, oltre che uno dei più bravi sceneggiatori italiani.
Era un uomo sensibile, generoso, intelligentissimo, umile, di una simpatia travolgente, il padre che tutti sognano di avere,un uomo più unico che raro e tutti,dico tutti, quelli che lo conoscevano lo adoravano.
Se n’ è andato così, all’improvviso per uno stupido infarto.
E io non lo rivedrò più e questa cosa mi fa  sentire impotente,incredula e terribilmente  arrabbiata.

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Incauti acquisti…

13 ottobre 2010

Il letargo mi rende poco assidua, in un’altra vita dovevo essere veramente un orso.
Ma il vero motivo per cui sono a pezzi ultimamente è il regalo che mi sono fatta  per il mio compleanno rispolverando  il mio primo vero e unico amore: la danza.
Così mi sono iscritta a un corso di danza classica e,non contenta, anche a un corso di afro jazz.
Sto usando gruppi muscolari che non solo non credevo di possedere, ma che non utilizzavo da almeno un quarto di secolo ( adoro simili unità di misura!), ma vi giuro che sono al settimo cielo.
Lo vogliamo proprio commentare X Factor? Ma davvero davvero? Anche la “simpatia travolgente” di Marco Mengoni quando ha detto a Cassandra “Me presti le tue corde vocali ce reggistro un pò di pezzi e poi te le ridò”..
La pettinatura della Tatangelo? I soliti 4 vaffanculo della Maionchi?
Ma anche no dai!
Non so voi,ma ho passato il fine settimana a fare  il cambio degli armadi, impresa titanica che  un uomo non può capire, ma che rende una donna più isterica che in premestruale.
Lava,piega,metti l’antitarme,trova le scatole, rimetti a posto le scatole, il tutto mentre lui dal divano col giornale aperto ti dice: “vorrei poterti aiutare, ma non so come…”.
Poi il modo l’ho trovato.
Per Natale ci eravamo fatti dei regali pazzeschi:
Lui a me un computer nuovo, io a lui un lancio col paracadute.
Il computer nuovo, una figata pazzesca, ma come lo accendo mi rendo conto che c’è qualcosa che non va in me perchè comincio a lacrimare.
“Ma no non piangere dai, è solo un regalo!”
“Non piango per il regalo, è lo schermo a led, mi fa bruciare gli occhi, non vedi che brilla tutto?”
Lui (mortificato) “veramente non mi sembra…”
Computer nel cassetto da Natale….ora sto usando il suo vecchio Toshiba.
Quando si rompe anche questo cambio mestiere.
Nel frattempo mi dico che un lancio col paracadute non è  una grande idea (il compianto Taricone ancora non ci aveva lasciati) e mi viene una di quelle idee geniali che mi batto cinque da sola.
Di cosa si lamenta sempre Attilio? Che non si muove abbastanza e non ha tempo per fare sport.
Cosa gli piace fare?
Correre!
Gli compro un tapis roulant da mille e una notte.
Ci impiego 2 settimane a vagliarli tutti e mi convinco per un super modello de luxe e non vedo l’ora di vedere la sua faccia.
Ma come si dice: “il buondì si vede dal mattino” e cominciano le prime avvisaglie  che le cose non andranno così lisce: il corriere si perde un pezzo, sbaglia giorno della consegna, non mi telefona, (intanto per consegnarlo al piano con l’ascensore mi chiedono 100 euro!) il tutto ritarda di quasi 10 giorni.
Poi una volta che ho l’oggetto in mano, mi rendo conto che è enorme.
Un catafalco insospettabilmente grande che mi copre anche la luce della finestra.
Mi dico che non importa, che è il top del top e che Atti sarà contento e mi metto a montarlo (si perchè altri 100 euro per 2 viti…) dato che il rivenditore mi aveva detto testuale  “guarda,montarlo è una minchiata!”.
Sì, probabilmente per un campione di meccano, per me una gran passeggiata non è stata, anche perchè i pezzi pesavano quintali, ma in un paio d’ore e svariati vaffanculo dopo, il catafalco era pronto, bellissimo, lucente, degno di una palestra.
La faccia di Attilio però non è tanto diversa dalla mia una volta acceso il computer nuovo: senza lacrime,ma con un grosso punto interrogativo sulla testa.
Attilio è un tipo che si entusiasma internamente ed è un pò difficile capire se è contento o no, ma per darmi soddisfazione, mi dice che è bello.
Se non fossi vegetariana me lo mangerei vivo.
L’indomani armata di buona volontà,salgo sopra per una corsetta e mi dico che ho trovato la maniera migliore per stare in forma in assoluto: non c’è più bisogno di andare in palestra, posso correre una mezzora tutte le mattine,anzi, mi alzerò apposta Dio che idea geniale, come ho fatto a non pensarci prima e Attilio (sempre per darmi soddisfazione) addirittura arriva a puntare la sveglia alle 6 per correre (salvo poi spegnerla un minuto dopo!).
Ma al primo giro accorgo subito che qualcosa non va: un cigolio insopportabile ad ogni passo che fa sì che tutto il palazzo sappia che sto correndo.
Comincia una serie interminabile di telefonate al tecnico una settimana sì e una no, tanto che Attilio sospetta che abbiamo una tresca.
Smonta e cambia pezzi, mi suggerisce di comprare un tappeto ammortizzatore (altri 50 euro) alla fine si arrende.
Sono incazzata come una belva.
Non è colpa di nessuno, ma l’etichetta Made in China a mio avviso la dice lunga.
Me lo cambiano, ma lo devo imballare io.
160 chili di tapis roulant che ho ,non so come, avvolto in chilometri di pluriball e polistirolo che mi è costato quasi più dell’oggetto.
E tutto da sola.
Lo infiliamo in ascensore rischiando la morte, lo portiamo giù e lo incastriamo sotto le scale con tanto di cartello di scuse per i condomini.
Quando arriva il corriere, tralascio la grazia con cui l’ex galeotto tatuato l’ha afferrato e sbattutto malamente, ma avevo talmente paura che mi prendesse a pizze che l’ho lasciato fare.
Ne arriva un altro una settimana dopo.
Stessa storia, ernia del disco per me e ernia inguinale per Attilio per metterlo in ascensore.
Lo rimonto io che ormai sono pratica e sento che, questa volta, tutto andrà nel migliore dei modi.
Perchè non dovrebbe?
Perchè quando le cose partono male non c’è niente da fare.
Cigola così tanto che registro un mp3 e lo mando via mail al produttore che  nel suo ufficio al 111cesimo piano  ha premuto il tasto dell’interfono e ha detto alla segretaria “okay rimborsatela! Purchè sparisca dalla mia vita!”
L’abbiamo rismontato, imballato e trascinato in ascensore distrutti, sudati e ammaccati .
Attilio che sempre adora le citazioni ha commenttato : Imballo da sola.
La luce è tornata in salotto e adesso c’è tutto lo spazio per un bar anni 50 con gli sgabelli.
Natale  si avvicina….siamo terrorizzati.

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Sarah

8 ottobre 2010

Sono davvero scossa per l’omicidio di Sarah Scazzi.
Ho la nausea e una rabbia dentro che gli staccherei le palle con le mie mani a quel gran figlio di una gran puttana.
L’unica consolazione che ho è la certezza che ci penseranno i suoi compagni di cella a fargli capire cosa si prova ad essre stuprati.
Addio piccola Sarah.
Spero adesso tu sia libera.

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Pip Factor

6 ottobre 2010

E’ ufficiale, non ci capisco una mazza di musica!
Ieri sera a X Factor non ne ho azzeccata una: se mi piaceva una canzone,per la giuria era una merda, se per me era una merda per la giuria era oro.
Credo che ,d’ora in poi, lo guarderò senza audio.
Sono stata dal dentista quindi ho perso la prima mezzora, ma non credo di essermi persa granchè, mi soffermerò invece sulla scandalosa e indifendibile performance  di Stefano che ha letteralmente fatto cagare ( e se n’è accorto anche lui) , ma siccome è balbuziente nessuno gliel’ha detto in faccia (”fai simpatia” “non era la canzone giusta per te”) ed è pure passato al ballottaggio, come se mi bevessi la leggenda metropolitana del televoto che in realtà non esiste.
Questa è discriminazione vera! Voglio vederlo a un concerto vero con un pubblico pagante…
Ha ragione Malgioglio: siamo qui per vedere gente che diventerà una star….Stefano ndo va?
Non è  Susan Boyle mi dispiace per loro.
Nathalie ha cantato stupendamente anche destreggiandosi fra una scenografia piena di trabocchetti, botole e scale a chiocciola ma continuando a fissare la telecamera e le hanno detto “mm bravina” con un’alzata di spalle.
Secondo segnale che non ci capisco una beata, evidentemente.
I Kymera cantano Blondie e vengono invitati ufficialmente al concerto di Ruggeri, ma non si sa bene in che veste, forse a vendere bruscolini.
La giuria sempre più acida, Elio vestito da George Clooney travestito da Giuseppe Verdi.
Mara Maionchi ha perso il senso della ragione e sembrava in preda a un attacco di La Tourette infila un “cazzo” ogni 3 parole e il pubblico è in delirio, a me non fa ridere per niente e ormai neanche Facchinetti le ricorda la fascia oraria.
Si vede che questo ci meritiamo.
Nevruz canta un pezzo dei Baustelle a mio avviso patetico, ma di nuovo tutti si strappano i capelli e ne lodano la simpatica originalità.
Terzo segnale che non ne capisco  una.
Mi viene sonno e preferisco andare a leggermi un testo in sanscrito.
Ascolto Manuela che mi piace e non dubito che arriverà in finale, ma ALT!
Quarto segnale che non ci capisco un cazzo (la Maionchi è contagiosa) va in balottaggio con Cassandra, quest’ultima altro bel talento, ma a detta della Tatangelo è troppo presuntuosa.
Cioè non ho capito, quindi lei è umile?
Eh no basta, vado a letto.
Abbastanza sicura che comunque Manuela vincerà il ballottaggio, mi rilasso sotto le coperte e…
QUINTO SEGNALE che… vabbè avete capito.
Elio vota Cassandra, la Tatangelo vota Cassandra (ma non aveva detto che era pre…okay lasciamo perdre!) Ruggeri si affida al giudizio di Elio.
Che vi devo dire?
Ridatemi Simon Colwell

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La mia bambina

6 ottobre 2010

Questa era la mia torta di compleanno.p1080737
la miglior torta al cioccolato esistente sulla faccia della terra.
Ho mixato alcune ricette prese da Vegan Blog ed è venuta una cosa pazzesca.
Con queste dosi ci abbiamo mangiato in 14.

230 g di farina OO
200 ml di latte di soia
10 cucchiai di cacao amaro in polvere
150 g di zucchero di canna integrale
70 g di burro di soia o  margarina
Un cucchiaio di marmellata a piacere (facoltativo)
Mezza fialetta di aroma al rum (facoltativa)
mezza tavoletta di cioccolato fondente
mezza bustina di lievito

per la glassa
una tavoletta di cioccolato fondente
un cucchiaio di burro di soia o margarina
latte di soia q.b

Procedimento:

Mescolate la farina, il lievito e il cacao in una scodella.
A parte ammorbidite il burro di soia con una forchetta e frullatelo col minipimer insieme alla marmellata e il latte di soia è un trucchetto che fa diventare la torta più morbida perchè incamera più aria.
Unite anche lo zucchero.
Adesso aggiungete questo composto alla farina  e mescolate fino a rendere il composto cremoso e omogeneo, consiglio di mescolare con una frusta.
Infine aggiungete il coccolato fondente a scaglie.
Il forno deve essere preriscaldato ad una temperatura di 180°.
Versate in una teglia con sotto carta da forno e infornate per una mezzora.
Nel frattempo preparate la glassa facendo sciogliere a bagnomaria l’altra tavoletta di cioccolato, a cui aggiungerete un cucchiaio di burro ammorbidito e latte di soia quanto basta ad avere una consistenza tipo Nutella.
Quando la torta è pronta e l’avrete fatta raffreddare, procedete a splamarci la glassa sopra.
Servitelo accompagnato da un cucchiaio di gelato di soia alla vaniglia, il migliore in assoluto lo trovo al discount Tuo Dì ed è marca Gisoia.
Poi mi direte!!

Ricette

Evaluna

6 ottobre 2010
Carissima Federica,
invece che raccontarti una storia vecchia vorrei che mi aiutassi, insieme alle fedelissime del tuo sito, a “scrivere” l’inizio di una nuova.
Questo l’antefatto.
Un mese fa , dopo un anno e mezzo di lenta ed apparentemente inesorabile agonia, finalmente giungo al giusto punto di maturazione e recido ogni contatto con l’uomo che mi ha spezzato il cuore.
Non importa cosa sia successo, quali sbagli io abbia commesso, quanto mi sia messa in ridicolo o quanto a lungo abbia nutrito le speranze che un giorno le cose sarebbero cambiate. Non importa che tutte le mie dimostrazioni di affetto non abbiano avuto alcun esito, se non quello di ridurre a brandelli la mia autostima. Non importa che lui, nel frattempo, mi abbia rivelato tutta la sua incostanza, la sua insensibilità, il suo egoismo. Sarebbe servito se ne avessi fatto uso a tempo debito. Allo stato attuale quello che importa è che ho deciso di sparire dalla sua vita e di evitare qualunque canale di contatto: niente facebook, niente msn, niente sms o telefonate. Ho cominciato ad immaginare che la mia e la sua vita fossero due rette parallele destinate a non incontrarsi mai e questo è stato un pensiero che mi ha rasserenata.
Certo non posso nasconderti che il pensiero di lui mi è restato addosso, attaccato come una cozza, ma ho cominciato a conviverci ignorandone la presenza, nella convinzione che prima o poi avrei preso un coltello, e come si fa con il famigerato mitile attaccato sugli scogli, l’avrei fatto saltare via, per fare posto ad altro.
Perciò mi aggiravo bel bella per le strade della mia “nuova” vita quando, trascorse circa due settimane di questo stato di grazia, mi arriva un e-mail.
Controllo il mittente. Facebook. Controllo il contenuto e scopro che il famigerato mi ha taggato in una foto. Una mia foto. Cioè ha taggato me in una foto che io avevo pubblicato tempo addietro, che non lo ritrae, ma che rappresenta solo la mia espressione sorridente. Nessun commento, nessuna frase di circostanza. Dopo due settimane di totale silenzio, le prime dopo molti mesi, semplicemente questo gesto, malsano, di attenzione da parte sua. Per tutta risposta, io non rispondo e ignoro.
Il giorno dopo, mentre mi aggiro per casa con l’ipod nelle orecchie sbircio il display del telefono e trovo una chiamata senza risposta. Di nuovo lui. Nuovamente, per tutta risposta, ignoro la chiamata riproponendomi di ricontattarlo eventualmente in serata in maniera tale da fugare eventuali possibilità di incontro. Non risiede nella mia città e ci viene talvolta per affari personali. Nonostante le cose fra noi siano finite da molto tempo (fra noi non dentro di me) abbiamo continuato a vederci simulando una amicizia per me intollerabile, per lui quanto meno difficile da gestire. Giunta la sera, semplicemente non ho voglia di richiamarlo e non lo faccio, andando a letto molto orgogliosa di me stessa per essere riuscita a controllarmi e per aver assecondato, per la prima volta, un bisogno diverso. Il bisogno della sua assenza.
Il giorno dopo, apro facebook. Sulla mia bacheca non compaiono notizie sul suo conto perchè l’ho nascosto. Pubblico un link di una canzone sul profilo di una mia amica e chiudo. Dopo un paio di ore il display del mio cellulare segnala l’arrivo di una e-mail. Di nuovo facebook e di nuovo lui che, commentando il mio link scrive:
“Non si risponde alle mie chiamate ed ai miei sms?”
Primo pensiero: chiamate ed sms? Io ho ricevuto una sola telefonata. Evidentemente il famigerato non ha preso bene la cosa al punto che l’unica chiamata che mi ha fatto sono diventate molte, e addirittura corredate da sms.
Secondo pensiero: beccata. Adesso mi tocca dare una giustificazione, spiegare perchè non ho voluto rispondere. Allora, su consiglio di una fidata amica, gli mando un sms spiritoso, blaterando qualcosa a proposito del fatto che la mia segretaria (io non ho una segretaria) fosse in pausa pranzo e che gli sms, che non avevo ricevuto, evidentemente si erano persi per strada.
Faccenda chiusa, mi dico.
Il mattino dopo accendo il cellulare e ricevo un sms. Di nuovo lui.
“Non potervi richiamarmi?”
A quel punto sbuffo (si fa per dire). A parte il fatto che è capitato molte volte che lui mi abbia risposto al cellulare liquidandomi con un “ti chiamo fra cinque minuti” e poi non si sia fatto sentire e che quindi, come dire adesso cosa pretendi (???) mi convinco sempre di più che il famigerato sia solo infastidito dal fatto che io l’abbia ignorato. Come mi sono permessa?
Gli rispondo nuovamente con un sms spiritoso, balbettando qualcosa a proposito del fatto che sui libri non c’è scritto cosa fare in questi casi e che pertanto, non sapendo cosa fare, non avevo fatto nulla. Aggiungo che adesso, però, avrei preso un appunto così sarei stata preparata per una eventualità simile in futuro.
Questa volta non risponde, ma oramai il danno è fatto. Il pensiero di lui mi è entrato dentro e, invetabilmente, finisco per richiamarlo.
Mi risponde “ciao” e “dobbiamo sentirci in un altro momento”.
Da allora, non si è più fatto sentire.
Ed io? Mi sono arrabbiata e lo sono tutt’ora. Incavolata come una biscia. Non posso fare a meno di pensare che, ancora una volta, abbia dovuto assecondare il bisogno di tenermi lì, a portata di mano, e di ribadire che è lui che decide tempi e modalità del nostro rapporto. Sono trascorsi dieci giorni da allora. Naturalmente non l’ho cercato e non l’ho contattato. E naturalmente vorrei che non lo facesse più nemmeno lui. Ma so che non sarà così. So che quando sarà di nuovo nei paraggi si farà sentire. Ed io? Che faccio?
Non ho voglia che mi chiami e non ho voglia di fingere di non esserci rimasta male. Non voglio, come al solito, ignorare i miei sentimenti, le mie emozioni, e fargliela passare liscia simulando una tranquillità che non mi appartiene per poi stare da cani quando ci salutiamo. Avevo pensato di:
1) Rispondere alla sua (eventuale) telefonata esattamente con le sue stesse parole;
2) Rispondere alla sua (eventuale) telefonata sincerandomi che non sia successo niente di grave e poi liquidarlo con qualcosa del tipo “adesso sono io che non ho tempo;
3) Rispondere alla sua telefonata e raccontargli questa vicenda come se fosse successa fra me e qualcun’altro e poi chiedere lui al mio posto cosa farebbe? Approfittare dell’occasione per esprimergli il mio fastidio e chiarire che adesso io non ho proprio voglia di avere a che fare con qualcuno che si comporta in maniera così indelicata e maleducata…bada bene che lui è convinto di non essere MAI maleducato e di sapere sempre come comportarsi in tutte le situazioni;
4) NON RISPONDERE.
Non so come potrebbe comportarsi. Potrebbe semplicemente smettere di cercarmi. Potrebbe accusarmi di infantilismo o gongolarsi della mia ripicca che, diciamolo pure, dimostra chiaramente che è ancora nei miei pensieri. Io, però, so che non ho voglia di fingere e di ignorare. Non ho voglia di starmene buona in attesa e magari accettare uno “Scusa sono stato incasinatissimo” come giustificazione. Non voglio dare a me stessa l’immagine di quella che “va bene, non ti preoccupare, passami pure sopra e se non sei certo di avermi stesa del tutto, ingrana la retromarcia e stritolami ancora una volta”.
Perciò: COSA FACCIO?????
HELP!!!!
Evaluna

L.O.V.E.

Indovina chi…

29 settembre 2010

Ieri sera ho visto X Factor proprio perchè l’alternativa era Cast Away….
La prima cosa che mi ha colpito ,oltre al déguisement di Elio da Feroce Salamino, è che mi è sembrata la serata dei sosia!
Giudicate un pò voi:

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Ma veniamo alle canzoni perchè c’erano anche quelle.
Intanto Luca Tommasini santo subito perchè se non ci fosse lui ad animarli un pò ci sarebbe da farsi una sonora dormita.
Tutte le canzoni che mi sono piaciute sono state bocciate, segno che o io non ci capisco  un cazzo (ed è anche probabile) o si stanno talmente sulle balle fra giudici che fanno di tutto per buttar fuori i concorrenti migliori (ed è anche più probabile).
Nathalie che cantava Pazza idea mi è piaciuta tantissimo e l’hanno segata tutti.
Manuela mi è piaciuta anche lei e l’hanno segata.
Anche se, devo dire che la signora Zanier di tutto aveva bisogno meno che di X Factor dato che incide dischi e fa l’attrice da mò,e forse era il caso di dare un’opportunità a qualcuno che il piedino nel rutilante mondo dello show biz ancora non ce l’ha messo no?
Cassandra ha cominciato a cantare “Can’t hurry love” e ho dovuto alzare il volume a 72 per sentirla, ha sbagliato le  parole e sembrava Olivia di Braccio di Ferro, ma nella seconda parte del pezzo è stata stre-pi-to-sa!
Commento di Ruggeri: La tua esibizione era simpatica!
SIMPATICA?
Quindi tu ascolti,che ne so, Ella Fitzgerald e dici: “Graziosa”.
Mah..
Lady Tata o La ditata confesso che mi piace assai, a parte il fatto che ieri sera la trovavo bellissima, trovo che si sappia destreggiare molto meglio di tanta gente che bazzica lì da anni.
What else, Dorina non la reggo, Stefano è bravino, ma mi mette l’ansia quando parla al microfono,Nevruz poteva evitare di massacrarmi “Noi ragazzi di oggi” la canzone dell’idolo dei miei 12 anni!
A proposito qualcuno sa se Luis Miguel si è poi ripreso dalla liposuzione andata male?
E infine, secondo voi, chi sarebbe la escort fra le concorrenti di cui ha parlato la d’Addario sul Tirreno?
Dorina non di certo….

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Si sta come d’autunno…

28 settembre 2010

L’autunno e i cambi di stagione in generale mi fanno sempre un pò quest’ effetto spleen.
Da un momento all’altro entro in “modalità letargo” e comincio a vivere come un gatto castrato fino ad Aprile,avvolta nel golf, nel pleid e con la borsa dell’acqua calda in grembo fino a quando il prossimo cambio di stagione sarà annunciato dall’odiosa allergia alle graminacee.
p1080738Ho trascorso un compleanno fantastico,ho ricevuto solo regali belli p1080731e la torta al cioccolato che mi ero preparata me la sogno ancora la notte.
Le uniche notizie che mi hanno fatto davvero riflettere sono che Corona il paparazzo stava con  Lele Mora e Corona lo scrittore va all’Isola dei famosi.
L’unica Corona che non mi ha ancora deluso è la birra…

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Happy Birthday to me!

25 settembre 2010

Grazie a tutti per gli auguri che stanno piovendo in queste ore!
Adoro il mio compleanno (che è un’altra scusa per bere!) e adoro il fatto di essere nata il 25 Settembre che mi dà il pretesto di  raccontare di essere stata concepita a Natale!
Vi confesso che non vedo l’ora di compierne 40 così tutti mi diranno “COSA????QUARANTA????MA NON LI DIMOSTRI????”
Mentre 39 mi suona come le unghie sulla lavagna!

Mi raccomando fate gli auguri anche a Niccolò Ammaniti che compie gli anni anche lui oggi!

P.s
Credo di essere l’unica scrittrice che si preoccupa che ad altri scrittori (miliardari) che non conosco vengano fatti gli auguri….

Vi voglio bene e vi abbraccio tutti fortissimo!

Vostra 39ers Bosco!

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Mario Pippo e le zanzare…

23 settembre 2010

La casa è invasa dalle zanzare, neanche a Luglio si era vista una cosa del genere, l’altra notte ne abbiamo spiaccicate 12!
Ma mica tutte insieme, no, era uno squadrone della morte kamikaze radiocomandato: ogni mezz’ora ne saltava fuori una dall’armadio, e cominciava a pungerci senza sosta, con un’aggressività degna di un rottwailer con le emorroidi!
Alle 5 eravamo sfiniti, con le occhiaie nere,e pieni di pinzi che prudevano come se ci avessero sparato col sale grosso.
Attilio pieno di Autan, io che cambio la piastrina.
Il muro era talmente pieno di macchie di sangue che se fossero entrati i carabinieri del RIS ci avrebbero arrestato!
Sembrava uno sketch del Saturday Night Live:
Buio.
ZZZZ.
Luce.
“Eccola lassù”.
“Sbem!”.
Buio.
ZZZZ.
Luce.
“Eccola là”
“Sbem!”

Per 5 ore.
Poi ne avvistiamo una veramente alta, Attilio esasperato sale sul cubo di gommapiuma, dà una botta al muro come Karate Kid che spezza la tavoletta di legno, il rinculo lo fa sbilanciare all’indietro e con i calzini scivola e rovina fra il bordo del letto e il pavimento battendo una culata micidiale.
Mi guarda con rabbia e incredulità e mi fa stizzito e dolorante: “Mi avevi detto che mi tenevi!”
“Ah sì?”

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