C’è del marcio in Danimarca!
Venerdì scorso siamo partiti per Copenaghen.
Le previsioni del tempo laggiù davano una media di 8 gradi e qualche pioggerella passeggera, ma non fidandomi più delle previsioni da quella volta che siamo rimasti bloccati a Londra (anche se poi non era così male!) sono corsa a comprarmi un giubbotto impermeabile trapuntato perfetto per guidare un gatto delle nevi o una muta di Husky che ho indossato a Roma, col risultato che sono arrivata a Fiumicino sudata come se fossi uscita da una sauna finlandese (tanto per rimanere in tema).
Come ben sapete, da quando ho letto il libro “mai più paura dell’aereo”, l’aereo mi fa un baffo (o quasi) perciò la mia attenzione era tutta concentrata sulle reazioni delle persone intorno a me (che guardavo con la tenerezza di un’amorevole madre) sulla birra Carlsberg con patatine al sale e pepe nero, ma soprattutto sul vano tentativo di capire la conversione dalle Corone Danesi all’euro!
Attilio ,che tanto dice che io non ho mai pazienza, (povero cocco!) pretende sempre che tu capisca le cose alla prima.
Ho scoperto di recente di essere sempre stata discalculica, e cioè non che ho dei calcoli al fegato o alla cistifellea, ma che il mio cervello non riesce a fare velocemente calcoli basilari , cosa che per una vita mi ha sempre fatto sentire una povera cretina ( e tutto il sistema scolastico degli anni 70 era basato sul convincerti con successo di questa teoria!) autorizzando i miei genitori a pensare altrettanto!
Finalmente ora so che non era (e non è) colpa mia e non lo facccio apposta ad incepparmi in una semplice moltiplicazione per rendermi interessante agli occhi degli altri, ma il saccente Attilio, il mago del Sudoku, continua a credere di sì!
“Allora hai capito quanto è una corona danese?”
“Non proprio”
“1 euro sono 7 corone e mezzo”
Ecco… già questo concetto mi sfugge completamente, considerate che ho lavorato 3 anni in un ufficio di cambio…
“Sì, ma quando siamo lì i prezzi saranno in corone, quindi magari dimmi, che ne so, quanto sono 100 corone!”
“Beh facile, se 7 e 50 sono 1 euro, moltiplicando per la radice quadrata di 9, fratto 2, per 1, 3 periodico come foss’antanti, sono 14 euro. Capito?”
M’innervosisco subito , ma non voglio darlo a vedere.
“No! Me lo puoi rispiegare?” rispondo al culmine della stizza!
Ecco, lui è di quelli che se non hai capito è colpa tua, non è lui che non sa spiegare e ti ripete pari pari la stessa cosa fino allo sfinimento.
Cosa che mi fa incazzare come una bestia e rispondergli ruotando la testa di 360 gradi: “Guarda che non sono sorda è che non ho capito!”
Inutile dire che quando al bancomat, con la fila dietro, mi è comparsa una schermata in danese con scritto 100, 200, 300, 400, 500, 1000,1500, mi è venuto un mezzo attacco di nervi e girandomi per cercarlo, ovviamente, non l’ho trovato: era già all’uscita ad aspettarmi con l’aria che diceva “uffa quanto sei lenta!”
Credo di aver prelevato 6000 euro o giù di lì…
Una volta arrivati al bellissimo Tivoli Hotel (quando Last Minute fa le cose per bene!) abbiamo avuto la strana sensazione di essere nel video di “Freedom” di George Michael: le ragazze erano tutte Claudia Schiffer e Helena Christensen e i ragazzi erano tutti come ..non lo so, dei bonazzi pazzeschi, fate voi mi fido!
Eravamo tutti e due basiti: uscivamo dalla camera e ci si paravano davanti due fotomodelli, entravamo in ascensore con altri fotomodelli, e così via per tutto il giorno: panettieri, commessi, autisti di taxi…
Attilio continuava a commentare: “Che fastidio!”
Vi immaginate che fatica essere tutti bellissimi e non rendersene conto?
Pensate alle conversazioni nello spogliatoio della palestra “Ehi sai ieri sera sono uscito con una tipa !”
“E che QI aveva?”
“Ma insomma, una terza!”
Dopo il check in (sì, lo so mi sto dilungando!) ci siamo subito buttati alla scoperta della città, che fra l’altro è veramente piccola e si gira tutta a piedi in poco tempo, e questo la rende perfetta per il week end romantico di un paio di giorni, (non di più perchè dopo 2 giorni non c’è più niente da fare).
Ovviamente è sconsigliatissima alle coppie in crisi, perchè con tutte quelle cavalle al galoppo la tentazione è grande!
Troppo grande!
Quello che lascia straniti è che la città spesso è deserta, la mattina di sabato alle 10 sembrava fosse esplosa la bomba H: eravamo totalmente soli eccetto per gli irriducibili del jogging ! Tutti corrono lungo i canali ,anche i bambini, e con qualunque tempo così come con qualunque tempo vanno tutti in bici; infatti nonostante il burro danese sono tutti magrissimi!
La sera dopo cena non c’è nessuno in giro, segno che se ne stanno in casa a fare qualche gioco di società e in effetti un amico di Attilio che vive lì ci ha spiegato che la Danimarca è un paese frugale, perciò tutto quello che esula dallo stretto indispensabile (slitte e pane) è considerato un lusso, motivo per cui i ristoranti sono carissimi e ci sono pochissimi negozi e supermercati ( e comunque c’è solo una marca di shampoo!!).
E se pensavo di scatenarmi nelle folli spese natalizie mi sono dovuta ricredere.
Ho comunque preso degli stampini da muffin deliziosi per soddisfare la Nigella Lawson che è in me!
Il piatto più famoso è lo Snorrebrod, un panino imbottito che ha la particolarità di essere aperto!
Per il resto aringhe e salcicce, ma trattandosi di un paese civile, al ristorante giapponese hanno il sushi vegano fatto con tofu affumicato, avocado, riso integrale, e tempura di daikon.
Peccato che ci abbiamo lasciato uno stipendio…
Merita senza dubbio la visita il famoso Parco Tivoli, specialmente per gli amanti del brivido da montagna russa vomita budella. Eravamo partiti con l’idea di provare qualcosa di leggero (tipo il calcio in culo o la pesca dell’oca) ma abbiamo ripiegato su un ottimo “Glog” nonchè bevanda nazionale che si contendono un pò tutti i paesi nordici, e che trovate facilmente anche all’Ikea.
A proposito di Ikea, basta attraversare un ponte e sei a Malmo, quindi se hai voglia di comprarti una libreria Billy ancora calda di sega circolare puoi farlo.
Utilissima la guida Lonely Planet le cui cartine mute Attilio leggeva con la stessa facilità con cui io leggo l’oroscopo e orientandosi come nel nostro salotto!
Che fastidio!
Devo comprarmi quel libro che ti spiega perchè le donne non sanno leggere le cartine e gli uomini non si fermano mai a chiedere.
La guida Lonely Planet consiglia alcune cose fichissime da fare la prima fra tutte : a cena con i danesi, www. dinewiththedanes.dk, dove se ti iscrivi una settimana prima puoi cenare da una famiglia danese e assaggiare le loro salcicce, le loro aringhe e i loro panini aperti!
Poi c’è Christiania, il ghetto autogestito dei fattoni, il cui cartello all’entrata recita: non fate fotografie, non correte e ricordatevi che comprare droga è illegale!
Allora fammi capire, uno va lì compra il fumo, arriva la polizia, ti arresta e non puoi nemmeno correre per scappare??
Mi illudevo che fosse un posto dove vivevano figli dei fiori recidivi e sorridenti con margherite disegnate sulle guance che andavano in giro mezzi nudi sulle Volskvagen cabrio cantando “Let the sunshine” invece era un posto di uno squallore unico di una sporcizia mortale, come tutti i posti che cercano di ricreare un’atmosfera hippy peace and love che è morta e sepolta, se mai è veramente esistita al di fuori di quell’unico giorno a Woodstock e non vale la visita (almeno secondo me).
Valgono invece (e più volte) le visite le numerose panetterie!
Copenaghen è il posto dei designers, e tutto è perfettamente integrato con l’architettura classica in maniera armoniosa e tutto funziona perfettamente (la metro è aperta 24 ore su 24! Ve li immaginate 2 danesi che arrivano a Roma dopo le 21 e non possono prendere la metro A??)
Scusate scendo sempre in queste divagazioni gratuite.
I danesi amano alla follia Hans Christian Andersen che fra le sue tante stranezze aveva il terrore di essere sepolto vivo motivo per cui quando andava a letto lasciava sempre un biglietto sul comodino con scritto: “sembro morto, ma non lo sono”.
Devo trovarmi qualche stranezza anch’io, anche se basterà che aspetti l’uscita della biografia non autorizzata che pubblicherà Attilio in cui svelerà ogni cosa su di me!
La Sirenetta mi ha fatto venire freddo, lì tutta sola e triste.
Mi veniva voglia di metterle un plaid sulle spalle e non ho perso tempo a fotografarmici insieme.
Farò con photoshop.
Merita la visita al cimitero Assistens Kirkegaard dove sono sepolti tutti e due e lì la foto me la sono fatta….
E ovviamente non potevamo partire senza aver visitato la Carlsberg, il tempio della birra, ovviamente deserto fuori, ma ben frequentato dentro, e tutti (compresi noi) facevano la corsa per finire il giro e poterci bere le 2 birre offerte!
Meritano la visita le stalle con quei cavalli enormi con gli stivali di pelo che indossava Snooky in Jersey Shore.
Il giorno della nostra partenza si è alzato un leggero vento, tipo un milione di nodi.
Ero leggerissimamente in tensione mentre guardavo le nuvole che sfrecciavano come schegge impazzite.
Attilio ha detto qualcosa tipo: “Ma và che sarà mai! Lassù non c’è vento”
No hai ragione, l ‘ aereo ci porta a casa in autostrada…
Mannaggia!
Infatti ci hanno fatto partire un quarto d’ora prima per rimanere mezz’ora in coda dietro ad altri 50 aerei che potevano partire solo da una pista: quella delle montagne russe!
Un ultimo consiglio sempre tratto dall’insuperabile guida Lonely Planet:
“Se desiderate amalgamarvi con la gente del luogo, ecco alcune buone regole da seguire”:
Fumate come un camino
Dimenticate la cravatta
Dimenticate il reggiseno
Usate la bicicletta
attraversate la strada soltanto con il verde (?)
Prendete in giro gli svedesi!
Non servite mai salmone su pane integrale
Comprate paralumi senza badare a spese (la mia preferita!)
Non mettetevi in fila per salire sull’autobus.
Mitica Fede!!!
Anche questa volta hai raccontato nel dettaglio la tua vacanza
Beh… se ti può consolare pure io non so leggere le cartine…
non ci capisco nulla e di sicuro senza l’aiuto di qualcuno chissà dove andrei a finire
Attilio è un uomo formidabile
cioè…. sa fare tutto
Bravo Atti!!!
Ora torno nel mio lettuccio…mi sono beccato l’influenza… mannaggia a me…. un bacio
Ora voglio andare anche io a Copenhagen per sfruttare tutti i tuoi stupendi trip-tips! sei eccezionale!
Fede, a me viene freddo solo a guardare le tue foto… a Barcellona questo weekend c’erano 22 gradi, volevo restare là!!! Quando sono atterrata a Venezia l’altra sera è stato un trauma trovare 5 gradi!!!
Comunque mi hai fatto venire voglia di vedere anche Copenhagen: dev’essere un’esperienza da fare, almeno per come la racconti tu!
Anche io non riesco a fare i calcoli semplici. E’ una brutta brutta cosa! Credo sia dalla quarta elementare che ho l’insufficenza in matematica e ho avuto pure 5 nella pagella prima della maturità. Per non parlare del fatto che ho scelto l’unica (credo) facoltà senza esami di matematica..
Quando ero a Pietroburgo con i rubli (1 euro sono 39 rubli) facevo sempre 40 per aiutarmi, ma comunque era tragica.
Anche in Russia sono tutti belli, la mia unica soddisfazione è che avevo capito che quelle belle belle stavano insieme a dei bruttoni con la faccia nordica, ma quelli belli per me (magari mori e non con gli occhi azzurri) stavano con quelle meno belle..
Mah..valli a capire! A parte che la più cessa è alta 1.60 e pesa come un mio braccio..
1.70 pardon!!
bello….quindi decisamente meglio Londra, vero? va bè che Londra è Londra!! nessun paragone….ah proposito di coppie in crisi , hai qualche libro da consigliare su coppie in crisi?????????
@Denise: scusa se mi intrometto, io di libri per coppie conosco “amori fuoricorso” di Stefania Montorsi, se ti interessa!
Io vorrei che tu andassi in vacanza almeno 2 volte al mese per poi leggere il diario di viaggio!! Leggere di te e Attilio è una cosa esilarante!! E poi riesci a farmi “vedere” le città che visiti! Non ti smentisci mai…sei fantastica!! Baciuzzi santi!! TVB!
Grazie mille Smemo*!!!! gentilissimo
Anche io non sono mai stata una cima a fare i calcoli a mente e infatti quando ci sono i saldi (unico momento in cui mi concedo il lusso di entrare nei negozi)è sempre un casino! Per non parlare dell’ IVA !!! Comunque…la rigida temperatura di Copenaghen si percepiva anche dalle foto, sarà stato il naso rosso, o forse il cielo plumbeo o forse il cappello (fantastico) rosso con i cuori bianchi da gnomo!
A proposito di week end…sto cercando di organizzarne uno a Londra, mi sai consigliare un posto dove dormire ad un costo accessibile?
Grazie già da ora
Dany
ciao Fede,ho letto da poco il tuo divertente racconto di viaggio e come scrive Patty sei bravissima a descrivere tutti i particolari.Anch’io tra qualche settimana faro’una vacanza a New York con mio marito e mi piacerebbe tanto visitare i luoghi dove hai ambientato le avventure di Monica.Mi puoi mandare qualche suggerimento per favore
Ti ringrazio sei un tesoro.
Effettivamente i tuoi racconti sono così belli e divertenti che mi viene voglia di partire e viaggiare!!!!
Peccato, ora non si può!!! il 5 finalmente mi operano per il tanto atteso by pass e starò per un pò a casa!!!! tanto contenta io, anche se mi sto cagando sotto (scusate il linguaggio!!!!) :D.
Non sei l’unica che ha problemi con i calcoli!!!! Io sono rimasta alle 4 operazioni, ma faccio comunque difficoltà!!! Ma è una vita che sono così….ormai mi sono arresa!!!!faccio i conti con le dita e manco ci azzecco, pensa te!!!!
Eccone qui un’altra che ha sempre considerato la matematica un’OPINIONE
In cina prima di capire il funzionamento del cambio ero già sull’aereo di ritorno. E in quanto al Quèbec…pfui…..Dopo 3 volte….ormai ci ho rinunciato. Non tanto per il cambio ma per le tasse da pagare a parte per un panino; le tasse a parte per una maglietta; le tasse a parte per lo sciroppo della tosse…..e tutte diverse tra di loro.!!!!!!!!!!!
E come avrebbe detto Billy Crystal “a parte è FONDAMENTALE”.
Sono rassegnata.
Un giorno la madrelingua russa ci stava spiegando come si fanno le operazioni, come si dice ecc. e poi le è venuta la grande ide di fare un giro di domande per tutta l’aula, roba semplice, tabelline, addizioni..
E’ sceso il panico. Spuntavano dita ovunque.
Poi lei ha detto “noi linguisti abbiamo una parte del cervello bloccata, proprio non va” (traduzione da mezzo italiano mezzo russo ovviamente :D)
@Patty anch’io vorrei andare in vacanza 2 volte al mese…
@Denise libri di coppie in crisi che si lasciano o che si rimettono insieme?
@Daniela last minute fa dei pacchetti molto convenienti volo e albergo
@Annalisa il Village, Chelsey, Magnolia Backery, Teany (il locale di Moby) Tiffany, Central Park, Lululemon, il centro di yoga Juvamukti, Union Square, la casa di Carrie Bradshaw in Perry Street e poi ce ne sono 3000 di cose da fare, ogni giorno cambia!
Fede ma secondo te “Cpng” e yoga sono compatibili?
Avoglia!
Ciao,
Federica riceve i messaggi all’indirizzo email che c’è su questo blog?sento che potrebbe darmi qualche consiglio…
Fede , se hai dei libri da consigliare anche x tutte e due le cose meglio però che poi si rimettono insieme ….grazie mille ….baci
Quindi i danesi non mi ameranno mai!
uff!!
odio la bicicletta, porto sempre sempre il reggiseno e ogni tanto porto la cravatta, non fumo (ma dico parecchie parolacce, purtroppo), attraverso la strada anche con il rosso (chiaro non in corso Regina Margherita, ma in via Bava a Torino sì!) adoro Filippa Lagerback e non parliamo dell’autobus che faccio salire anche i vecchietti e io aspetto quello che arriva dopo!
Tristezza!!
(Sono iscritta alla facoltà di economia ma, per me i conti sono quasi un optional, fortunatamente nel mio corso c’è poca matematica e tanto diritto, tant’è che mi laureerò come giurista/economista, c’è qualcosa di totalmente folle in tutto questo!) Vedi anch’io divago!
@Giulia, tanti auguri di buona guarigione!!!!!!!
se é vero che hai 40 anni, ti consiglio una revisione sostanziale perchè sei priva di contenuti e il tuo successo è il segno della pochezza delle persone k ci circondano e penso k la tua finta ironia sia solo x coprire la tua incapacità. Il tuo compagno, se maturerà un poco ti lascerà. usa la tua intelligenza x ricostruirti. Alberto
@Alberto: vediamo se indovino, il tuo sogno è quello di pubblicare un romanzo vero???
Ti auguro uno splendido Natale e non sprecare tempo a pensare a me!!
Un bacione da attilio
Alberto,mi spiace che la pensi cosi,io non mi sento per niente una persona superficiale e trovo i libri di Federica Bosco molto belli.Devi essere una persona molto triste dentro.Mi fai solo una gran pena.Buon Natale.
Federica, il libro che mi ha salvato la vita è stato il tuo. Ti ho mandato un’email,spero tu possa leggerla. Sei forte!