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Ciao Torino!

Ho letto che esiste una sindrome da stanchezza cronica, e sono sicura di averla!
E da brava ipocondriaca sono incredibilmente felice di entrare a fare parte delle schiere di statistiche di coloro che non riescono  ad allacciarsi le scarpe senza stramazzare a terra come cavalli da tiro pesante!
Dopo il salone di Torino ho passato due giorni in stato catatonico e con “catatonico” intendo, incapace di qualunque reazione umana a parte uno o due grugniti rivolti ad Attilio.
Questo perchè in 10 ore fai quello che normalmente faresti in 3 settimane fra interviste, relazioni pubbliche e presentazioni, metteteci le scarpe con il laccetto che ti sega la caviglia, il casino, l’aria condizionata a manetta e le luci da sala operatoria e avrete il quadro completo!
La grande incognita del salone solitamente è proprio la presentazione cioè: chi ti presenta e in che sala, due discriminanti fondamentali perchè se ti mettono in un angolo morto o in una sala introvabile, puoi essere Philip Roth e non ti si fila nessuno, se poi c’è un relatore moscio o che non ha letto il libro ti vorresti sparare.
Inutile dirvi che nella mia carriera sono state quasi più le volte in cui sono incappata in quel binomio e devo dire che la meditazione zen mi ha davvero aiutato!
Ed ecco che sabato alle 18.30 con una puntualità da Gran Premio, misteriosamente non vestita di nero, arrivo al Caffè Letterario e vedo un casino di gente seduta e una ragazza che distribuisce bicchieri di Martini!
Ho pensato: “Oddio sono morta e sono in Paradiso!”
Arriva Mia Peluso autorevolissima giornalista della Stampa , in sedia a rotelle per un brutto strappo muscolare, (cosa che sarebbe bastata alla maggior parte di noi per disertare qualunque appuntamento!) e brindando cominciamo una delle più belle presentazioni mai realizzate prima!
Domande nuove e intelligenti, pubblico spettacolare, una ragazza che è venuta da me scusandosi tantissimo per dover scappare via prima ad allattare il bambino di 8 mesi, amici venuti apposta da Roma, ragazze con tutti i libri nella borsa, emozione, sorrisi, risate, foto…insomma una soddisfazione pazzesca!
Grazie infinite a tutti quelli che c’erano!
D’ora in poi indosserò sempre la sciarpa rosa!
Il viaggio di ritorno, al solito, mi ha fatto ricordare perchè non voglio mai prendere l’aereo quando posso evitarlo (in realtà è stato un qui pro quo con chi mi ha prenotato il viaggio, io parlavo di treni e lei di aerei e non ci siamo capite…)
Sullo stesso aereo vedo salire Pennacchi, Isabella Ferrari e Paolo Villaggio, alchè mi rilasso per la ben nota regola per cui  un volo dove c’è un vip non può cadere, figuriamoci 3!
Era un volo dell’ Alitalia di quelli chiamati “airbus” e il motivo è molto semplice: è un autobus con le ali e come tale viene gestito: la dimostrazione te la fanno sentire con un disco, le due hostess le vedi solo al momento dello snack e per il resto non c’è un cazzo di nessuno che ti si fila e così rimani solo con tutti i rumori, le vibrazioni, i vuoti d’aria e  quella orrenda sensazione che definirei “arrancare del mezzo” dove ti immagini il pilota sudato fradicio che cerca di far decollare l’aereo urlando a mezza voce ” may day may day,stavolta non ce la facciamo!”
Vabbè era un volo di 50 minuti compresi decollo e atterraggio, ma me li sono fatti tutti pregando mentalmente, ma continuando a leggere a voce alta ad Attilio articoli di politica a me incomprensibili pur di mantenere una certa dignità!
Solito teatrino al momento dello snack dove ho visto che nel carrello non c’erano alcolici,(la solita politica aziendale del menga)!.
Ma ci ho provato lo stesso nel caso avessero dosi endovena di shottini rum e pera, da somministrare in caso di emergenza.
“Ma un gin tonic lo posso avere?” dico ridendo.
“Eh mò è un pò presto me sà..”
“Ma no, sono già le unidici e mezzo è l’ora dell’aperitivo no?”
Ritento per vedere se effettivamente stia testando il mio effettivo bisogno di sostanze stupefacenti.
“Je posso dà giusto na coca…”
“E prendiamo sta coca…”
Allora ho pensato, che se devo morire almeno voglio farlo da euforica e la prossima volta tutti i flaconi che mi permetteranno di portare li riempirò di vodka e valium.
Ho appena appreso che anche l’aereo presidenziale ha avuto problemi durante l’atterraggio,a questo punto crolla l’ultimo brandello di ogni mia certezza.

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Federica Blog

  1. 18 maggio 2011 a 12:17 | #1

    Wowww una bella soddisfazione davvero!! Complimenti!! ps: la prossima volta fatti un bel po’ di shottini prima di salire su un aereo!!! ;-)

  2. Stefania
    18 maggio 2011 a 14:23 | #2

    Meglio prima due o tre tsane rilassanti e poi sotto con i superalcoliia… Se non altro ti addormenti prima che decolli l’aereo :)

  3. Regina
    19 maggio 2011 a 15:52 | #3

    Fare la fiera del libro è demenziale e faticoso per chi va da visitatore figurarsi per voi! Complimenti per aver retto!!
    Ma un giretto per Torino l’hai fatto? è bella, bellissima! (almeno per me).
    Mi chiedo perchè non ci fosse almeno un altro santo Martini su quell’aereo, suvvia, ci va sempre un po’ di alcol, anche poco, ma sempre!!

  4. serena
    19 maggio 2011 a 18:17 | #4

    ciao babe! ultimamente sono poco presente qui nel blog perchè anch’io sono afflitta da stanchezza cronica derivante da un caldo che è arrivato troppo presto e da una sessione di esami anch’essa iniziata troppo presto. stiamo solo al 20 maggio e sono già esaurita. vabbè sono gli ultimi botti…devo resistere! vi mando un bacione-one-one-one a tutte!

  5. Bosco
    19 maggio 2011 a 18:25 | #5

    Ma vogliamo mettere le caviglie? E siamo solo a Maggio!!
    Torino spakka!!!

  6. Cinziella
    19 maggio 2011 a 21:41 | #6

    La stanchezza cronica è, ormai, mia compagna di vita. Se non sono stanca mi preoccupo: sia mai che riesca a fare tutto quello che ho in testa?
    Ho sempre più la convinzione che la mia testa ed il mio corpo viaggino su binari paralleli ossia non si incontreranno mai!

    Adoro il caldo anche se non in questo modo: somministrato in pillole.Che vuol dire? o fa caldo o fa freddo, che si decida sto tempo!!!
    Di questo periodo odio anche il cambio di scarpe, ogni sacrosanto anno devo passare il momento “fiacche” ai piedi… dolori pazzeschi, qualcuna ha rimedi da suggerire?

  7. Vincenzo
    20 maggio 2011 a 16:00 | #7

    nooooooooooooooooooooo non sapevo che saresti venuta al Salone del Libro qui a Torinooooooooooo E pensare che io vivo a 40 km di distanza e sarei potuto venire se l’avessi saputo che c’eri anche tu….mannaggia a meeeeeeeeeeeeeeeeeeee

  8. Silvia M.
    20 maggio 2011 a 16:28 | #8

    Io c’ero! :) E’ stata dolcissima la signora che è venuta a chiederti l’autografo prima perchè poi doveva allattare! Ti aspettiamo anche l’anno prossimo! :)

  9. Raffaella
    22 maggio 2011 a 15:09 | #9

    posso dirti una cosa che nn c’entra nulla con la presntazione?il tuo ultimo libro INNAMORATA DI UN ANGELO è il + bello letto fino ad ora…mi hai fatto sorridere, piangere, commuovere e sognare…t prego dimmi che c’è il seguito!!!!!!!!!!

  10. Manuela
    23 maggio 2011 a 23:24 | #10

    La presentazione di INNAMORATA DI UN ANGELO a Torino è stata davvero bella, un sacco di gente e tanto affetto che ti meriti al 100%!
    Sono molto contenta di essere riuscita a venire al salone del libro (ho vissuto 28 anni a Torino e non c’ero mai stata!!) e ti ringrazio ancora tanto per la dedica sul libro “101 modi per dimenticare il tuo ex” che ho regalato alla mia amica: ha visto il libro ed è scoppiata a ridere, ma quando ha visto la dedica si è proprio emozionata!! Speriamo che lo dimentichi davvero “sto ex”!!
    Ancora mi devo riprendere dalla “passeggiata” Roma-Torino, ma ne è valsa davvero la pena! Sei veramente grande e non vedo l’ora di leggere il seguito della storia di Mia!!
    Bacioni e a presto!!!

    PS (dalla regia mi dicono…una saluto anche da “quello” alto! :-))

  11. 27 maggio 2011 a 20:45 | #11

    è stato un piacere conoscerti!
    grazie per la tua disponibilità a lasciarti intervistare
    temo di essere stata tra i “rompiscatole” che ti hanno assediato…
    per ascoltare l’intervista puoi andare sul nostro blog:
    http://fantasyonair.improntadigitale.org/

  12. Oriana
    7 giugno 2011 a 16:27 | #12

    Dicesi sfiga: Mentre tu eri a Torino, io ero a lavoro… non mi sarei mai persa la tua presentazione e soprattutto avevo tanta voglia di salutarti…
    Un abbraccio *Oriana*

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