Febbre da cavallo
Ragazzi quant’è bella la salute.
Ho passato il fine settimana più allucinante della mia vita, praticamente la notte dell’Innominato.
Ora ho capito cosa intendono per Mal d’Africa!
Il 20 d’Agosto in Tanzania comincio a stare malino, il 22 partiamo e (me lo ricorderò sempre) mi faccio 6 ore e mezzo di scalo ad Addis Abeba sdraiata sulle sedie dell’ aeroporto con la testa sulla gamba di Attilio, la febbre a 38 e una penna Bic conficcata nella trachea.
Per dire che speravo in aereo ci fossero abbastanza turbolenze da far scendere la maschera dell’ossigeno!
Mia madre che, con 2 figli asmatici su due all’attivo e almeno 45 bambini altrui che ha cresciuto, anche per telefono ha l’orecchio assuluto e ha cominciato a martellarmi appena tornata in Italia: vai dal dottore, fatti dare le punture, prendi il Bentelan, prendi il Ventolin, fatti sentire i bronchi…
Sì mamma, lo sto facendo, vabbè dai ora mi passa.
Il problema è che non ho un medico a Roma e tutto passa per il mio di Firenze che mi fa le diagnosi secondo quello che gli dice mia mamma.
Come mai non ho un medico a Roma?
Ha!
Perchè tutte le volte che ho avuto a che fare con qualcuno della Asl qui in zona, mi sono sentita trattare come una che ha voglia di perdere tempo e la risposta nel 90% dei casi era non lo so.
Dopo aver imparato a farmi le punture da sola guardando un video su you tube e visto che la situazione non migliorava,ma tossivo come un cane e sudavo freddo con 45 gradi da 10 giorni, (e soprattutto per far stare tranquilla mia madre), sono effettivamente andata a farmi “sentire i bronchi” da una dottoressa qui vicino.
Carina per l’amor di Dio, però non capivo un cazzo quando parlava perchè farfugliava velocissimamente una serie di frasi senza un ordine preciso e la diagnosi è stata: bevi molto e prenditi un altro inalatore.
Cosa che ho fatto.
Notare che tutti i medicinali che mi hanno prescitto portavano la scritta “Doping”
Dopo altri 3 giorni tutto uguale, difficoltà respiratoria, sudori freddi, febbriciattola.
Mia madre comincia ad incazzarsi, “Allora basta, adesso vieni qui e ci penso io, non ti hanno dato gli antibiotici? Vorrei sapere perchè!”
“Mamma e che vuoi da me? (Tipico intercalare romano che significa “che cosa ne so io” ma che ad un orecchio inesperto può sembrare una frase accusatoria!) dal dottore ci sono stata ,gli antibiotici non me li ha dati, ha detto di smettere tutto e bere molto di più non so!”
Ma a mia madre non la si fa e puntuale come la tortura della goccia ,continua a chiamarmi due volte al giorno per auscultarmi via cellulare.
Le cose non migliorano e io devo andare a San Bartolomeo a mare per una presentazione sabato 4.
Mi dico che ce la posso fare, mi prenotano il volo perchè in treno ci vogliono tipo 8 ore ,ma ho fatto i conti senza l’oste e venerdì sera la natura si ribella.
Mi sale una febbre da cavallo, ma soprattutto mi viene un mal di testa di quelli che, per dirla alla Ammaniti, mi sembrava di avere una lastra di vetro conficcata nel cervello che se la muovevo vedevo dei lampi rosa!
Tralascio la telefonata di mia madre che culmina in: “Mando tuo fratello a prenderti!”
“No,mamma dai lascia stare” sibilo mentre vedo delle Winx in 3 D che mi salutano che non sono sicura esistano davvero.
La chiamata alla guardia medica vorrei non trascriverla, perchè se ci penso mi incazzo ancora adesso, ma voglio che si sappia in che mani siamo.
Mi risponde uno stronzo che potrei capire solo se lavorasse alle poste, che quando gli dico che avrei bisogno di un medico, mi fa una risatina come dire “certo qui non è mica il radiotaxi” e mi tratta ,anche lui, come una che ha voglia di perdere tempo.
“Signora la febbre ie passa aspetti 2 giorni, per un pò de febbre ir medico nun glielo mando”
Ho raccolto le 2 energie che mi rimanevano, ho spiegato tutto dall’inizio e ho preteso un medico.
“Ma lo deve pagà!”
“E che me ne frega sono 25 euro!”
E come sempre qui a Roma con gli imbecilli che ti alzano la voce , se la alzi di più allora abbassano le penne.
Poi l’irreparabile:
“Signora stia carma!”
STIA CARMAAAAA??
Malimort…
Non sapevo se incazzarmi di più per lo “stia carma” o per il “signora”, ho optato per lo stare carma perchè temevo riattaccasse e non ce la facevo ad aspettare altri 30 minuti con un disco automatico con la voce di un cinese dislessico.
Ripeto che questo era il call center della guardia medica di Roma!!
Finalmente arriva la guardia , anzi ne arrivano 2.
Uno a visitarmi e l’altra evidentemente un interior designer perchè ha chiesto ad Attilio tutto sull’appartamento, il controsoffitto, il cartongesso, la disposizione delle stanze, il bagno, l’antibagno, e il tavolo.
Continuavo a non volerci credere.
Mi veniva da piangere per la frustrazione, mi sembrava di essere in un brutto Corto al Festival di Locarno.
Mi prescrive i famigerati antibiotici più una quantità indegna di cortisonici e aerosol e così mia madre è stata contenta.
E piano piano ho cominciato a stare meglio (ieri) tanto che hanno tutti creduto fosse il canto del cigno che precede la fine.
Ecco che mi metto a fare le cosine della massaia di domenica tipo travasare le spezie prese in Turchia ,nei miei adorati vasetti dell’Ikea che non esistono più.
Noto che i tappi sono luridi perciò li lavo (”Ma ti sembrano lavati bene?” Chiosa quel rompicoglioni di Attilio che quando ci si mette sa essere un vero dito ar culo,sempre parafrasando).
Perciò li rilavo (”Sei contento ora” “Insomma” “Perchè non vai a lavorare anche la domenica?”)
E li metto ad asciugare fuori sopra lo scolapasta.
Okay non era proprio l’idea più geniale che mi potesse venire, ma era un modo per farli asciugare prima.
Quando vado a recuperarli succede (di nuovo) l’irreparabile.
Attilio dalla doccia sente urlare : “NUOOOOOO!”
Mi cadono di sotto 2 tappi e per poco non mi cadono anche gli altri 6.
Dal settimo piano li vedo cadere,impotente, nel nulla.
Mi sembra (mi sembra) che finiscano in 2 discese diverse la cui entrata non è dato conoscere visto che sono circondata da 200 palazzi di 9 piani con terrazze, rampe,balconi e garage buttati a caso come un disegno di un geometra cieco.
Mi precipito fuori senza dire nulla ad Attilio e vado giù nel garage dove magicamente ne trovo uno, ma non riesco a capire come si vada nell’altra rampa, il garagista gentilissimo (non romano) mi dice che appartiene al negozio di moto accanto per cui,mi metto l’animo in pace e mi dico che sarà la prima cosa che farò l’indomani.
Attilio intanto aveva già capito e se la rideva, la prima cosa che mi dice appena rientro con quell’aria da saccente è: “Amore, ma hai le mani di merda? L’altro giorno hai fatto cadere il termometro e l’hai rotto, oggi i tappi, si vedeva benissimo che erano messi male! Per questo sei uscita di nascosto!”
“Atti perchè non ti fai assumere al call center della guardia medica? Saresti perfetto!”
No, queste conversazioni non sono inventate.
E da lì in poi non fa altro che indicare il barattolo orfano e ridere.
Ma siccome sono la più cocciuta del mondo e quando mi metto in testa una cosa nessuno mi può fermare (tantomeno del facile sarcasmo) stamattina alle 8 ero già davanti al rivenditore di moto.
Chiuso.
8.30-9.00-9.30 (nel frattempo ho fatto altro)
Ecco che apre.
Gli chiedo se posso accedere alla rampa, ma lui mi dice che non hanno una rampa, ma solo un bagno e che non sa come si faccia ad arrivare di là.
Azz! Un ostacolo, ringrazio saluto e mi metto a riflettere su come arrivarci e faccio il giro dell’isolato capitando per caso in un palazzo da cui si vede da sotto casa mia: anche un pò inquetante devo dire.
Spiego la faccenda al portiere il quale mi dice che la rampa appartiene al riveditore di ricambi accanto al concessionario di moto.
Ringrazio e vado.
Sento che il mio tappo si avvicina.
Entro nel negozio spiego la situazione e mi fanno entrare in un garage che non era la rampa che vedevo dal mio balcone.
Niente tappo ovviamente, ringrazio e mi scuso.
Azz! Un altro ostacolo!
Ritorno dal mio amico portiere il quale mi fa scavalcare una finestra che dà sulla terrazza sopra la rampa incriminata e mi conferma che è di proprietà dell’autoricambi.
Ritorno all’autoricambi ormai tutti avevano a cuore il mio caso.
Un signore dal retro se ne sce con : “Ma dice la rampa in salita?”
“SII!” mio eroe
“Certo venga con me!”
E finalmente ecco l’entrata della fottuta rampa di garage e lì per terra il mio tappo di metallo!
Dio era così facile!
Non vedo l’ora di vedere la faccia di Attilio….
Fede se hai bisogno vengo io(tanto ho mia madre ricoverata a Lucca,così faccio tutta una tirata)! p.s prima regola:mai chiamare la guardia medica(piuttosto chiama il portiere che ti darà molta più soddisfazione di sicuro! )
Speriamo che il collega della guardia medica non sia un ladro?
è proprio vero, tutto il mondo è paese, medici e simili ti trattano tutti come fossi una stordita! Mannaggi a loro!!
complimenti per la tenacia con cui sei andata a recuperare il tappo!! Grandissima!!!
Ahahahahah!! Evviva la costanza!
è vero la salute è un bene prezioso e spesso l’ho sottovalutato,adesso non più visto che è dall’estate del 2009 che sono in ballo con up and down ….poi essere lontani dalla mamma quando si sta male è sempre antipatico , torniamo tutte bambine e vogliamo essere considerate tali da loro
Ah Fede sei sempre uno spasso. La storia del tappo sembra un romanzo. Dovresti scriverci un libro. Si, Monica e il “tappo” che la perseguita!
Febbre a parte, mi sono divertita come al solito leggendoti.
Però…..ammazza che febbre amica mia! Questa storia dell’asma e non so che altro ti atterra come l’insetticida fa con le mosche.
E che dire della guardia medica? Non ho parole. Solo parolacce!
Una mia amica, l’inverno scorso, o forse dovrei dire l’inFerno scorso, è stata malissimo, e quando ha chiamato la guardia medica, questo (anche in questo caso un uomo), gli ha dato buca, così ne ha chiamato un altro, che le ha dato un appuntamento in mezzo alla strada, perchè aveva fretta (diceva lui).
Italia. Paese di matti……. E paraculi!
Baciottini.
Non si salva proprio nessuno? Io e la piccola con il febbrone lampo, Roberto con una sinusite storica, quasi tutti i vicini di ombrellone malati, e tutto un coro di ‘deve essere un virus’…
Sarà, ma secondo me sono dei più prosaici (ma non per questo meno fastidiosi) colpi di freddo, dovuti agli sbalzi di temperatura cui siamo sottoposti in estate, anche solo per l’aria condizionata, senza parlare dei brschi cambiamenti climatici!
Fede, accidenti però che noia non potere avere neanche un medico di fiducia a cui chiedere consiglio quando si sta male!
@Annalisa: un abbraccio gigsnte!
@Annalisa: allora, l’abbraccio è GIGANTE!
Quando sono andata all’ospedale un paio di anni fa l’infermiera al pronto soccorso mi trattava come se stessi facendo finta..
La volevo prendere a calci in faccia.
@Smemo:perchè non l’hai fatto!!??????
Perchè boh..stavo male, avevo la febbre, mi hanno bucato 5 volte per trovarmi la vena e stavo preparando l’esame di diritto internazionale.
E come al solito mi dicevo che ero io, che sono sempre io che faccio la misantropa della situescion..
..poi il dottore era figo. Ma di quello me ne sono resa conto dopo. Adesso ce l’ho come amico su facebook!
Comunqueeeee..ho notato che stasera su rai2 c’è la scelta finale di xfactor, per chi non lo sapesse (io l’ho appena scoperto perciò ci sarà qualche rinco come me! Spero…>.<)
Io Smemo io l’ho saputo mezz’ora fa! Adoroooo calcio in faccia!
@Regina quella dei ladri nani acrobati è la mia ossessione!
@Annalisa ti abbraccio fortissimo
@Sonia prima o poi mi trasferisco a Forlì!
@Miriam secondo è tutta colpa dell’Autan
@Chicca Chicca?
@Fede: eh, sì a Forlì andrebbe sicuramente meglio. Lì sì che potresti stare…KARMA!
Sei grande Fede! Dopo tutto quello che hai passato è il minimo avere le mani di “merda”… Spero possa riprenderti definitivamente!Un abbraccio
NB.io conosco (sperimentata su pelle!) una bravissima (competente e UMANA!!!) dottoressa a roma (è reumatologa, e non so se fa anche il medico di base)….glielo posso chiedere, se vuoi,in caso ti do il numero!
ps. sui farmaci, basta che sono a base di cortisone, c’è scritto DOPING, ma dipende sempre dal dosaggio e dall’uso che se ne fa…Tranqui!
@New Entry pensavo di darmi al ciclismo…ok per la dottoressa grazie!
Maestra! E io che già ti immaginavo svolazzante con una maglia all’uncinetto tutta traforata addosso…
Vabbè, diremo allo stilista di procurarti una coperta mongola su cui adagiare le tue fragili membra, non vorrei che l’articolo si intitolasse “un atto di fede, credeteci la modella era la bosco”
Dopo qualche anno di blog frequentazione ho scoperto una cosa
Abbiamo entrambi mamme gocce cinesi
La mia è paro paro, ha una capacità di infilarsi tra l’incudine e il martelletto che neanche houdini
La cosa più maledettamente snervamente è che non so per quale alchimia genetica, ha sempre una fottutissima ragione
Sempre!
E sta cosa mi manda fuori di testa
Sto per morire per un male sconosciuto? ( a mio modestissimo e romanticissimo modo di pensare)
Lei: no, se ci pensi sei stato a cena con la tua amica che è tornata dall’india e che si è fatta due settimane all’ospedale
Tre anni fa
Ergo
Hai beccato e incubato lo stesso virus…
Io: ma va, che vuoi che ne sappia sta rincoglionita che vede telenovelas tutti i giorni
Ma un piccolissimo dubbio mi assale….
Due settimane dopo di ospedali e controlli, il risultato non sperato (VOLEVO IL MALE SCONOSCIUTO IO! CAZZO!!)
Virus indiano…
Ma fortuna che c’è lei….
Per quanto riguarda i tappi maestra io un’idea ce l’ho
Hai detto che c’era scritto doping sulle medicine?
Ti posso chiamare varenne fino al tuo compleanno?
:_)
Nino tappettapperugia
ahahahaha… scusa, per fortuna stai bene adesso e quindi posso ridere!! Mi è piaciuto soprattuto il dialogo fra te e Atti.. mi ricorda tanto i miei (ma gli uomini.. tutti così?!?! Scommetto che se fosse successo a lui adesso ci sarebbe un barattolo orfano…….)
Eli
Ponteponentepontepì…
povera fedeee!! se ti serve un medico a roma te lo procuro ioo!!
La storia del tappo e’ fantastica e ti capisco perfettamente, io pure ho un garbuglio di palazzi intorno! non contenta sto anche il salita e quindi io per quelli di sinistra abito al secondo piano mentre se mi cerchi da destra abito al primo! ehh! ;D
coooomunque… noto un che di polemico veros i romani!!!!
Ma un “fanculo” in coro contro questa stronza di asma?????
Anche mio figlio, in Corsica, è stato malissimo…
Nino…ma vogliamo parlare della mia di mamma??
Se stasera legge mi uccide.
:D
E se lo legge la mia poi! Fortuna che lei e il computer sono due rette parallele che non si incontreranno mai!
@Nino anche a me sono sempre piaciute le malattie prestigiose e romantiche tipo la tisi di Lady Oscar o la tubercolosi di Satine.
A un certo punto mia mamma ha pensato ad un sospetto meningococco e mi ha chiesto sempre per telefono: “lo muovi bene il collo?”
E io girando la testa di 360 gradi
“Certo perchè?”
“si chiama rigidità nucale e ti viene se hai la meningite”
e Attilio “fosse solo nucale…”
La mia ha pure l’enciclopedia medica da quando ero piccola: non vi dico che diagnosi… una buona parola per tutti!
per la serie “ma perché capitano tutte a me?!”. Fortuna che hai una scorta infinita di ironia!
Ciao a tuttiii!
P.S. per la serie “meglio tardi che mai” sto leggendo “101 modi per dimenticare il proprio ex” … e mentre rido da sola, faccio gli scongiuri sperando di non avere mai bisogno di questi saggi consigli
Ad ognuno il suo… io ho il padre che è così! Basta che dici “oggi mi sento più stanca del solito” che lo vedi precipitarsi dall’altra stanza come un fulmine con la mano in aria, pronta ad atterrare sulla fronte per misurare (ovviamente senza termometro) se hai la febbre!! Ormai è diventata un’ossessione. Se dobbiamo comunicare un qualsiasi tipo di malessere dobbiamo prima premettere un “butta giù quella maledetta mano” a mio padre e poi esprimersi!
Per non parlare dell’enciclopedia medica che sono anni che sto meditando di fare sparire visto che si è già diagnosticato circa 5 malattie mortali! e la scena è sempre la stessa: torni a casa e lo trovi triste sul divano a guardare le sua analisi e allora capisci che qualche valore è sballato ma che, purtroppo, lui ha già controllato sull’enciclopedia! E rimane intrattabile finchè non va dal medico che gli dice che non è niente e che deve bruciare quell’enciclopedia! L’ultima volta l’ho minacciato di fargli richieste assurde (del tipo “babbo mi compri la macchina?”) nel periodo in cui crede di aver 5 giorni di vita in modo che, spinto dal desiderio di lasciarmi qualcosa di suo, lo faccia… Ahimè il ricatto sta funzionando!!!!!
Cate..HAI VINTO!
Tuo padre è fantastico! Da film di Benvenuti!
@Bosco
quando andava a scuola facevano il viaggio in treno insieme… dici che si è ispirato a lui e posso chiedergli i diritti???
Sei incredibile!!!
Non è che condivida molto questo post… anche se li leggo tutti col sorriso sulle labbra e con la speranza che esca un tuo nuovo libro.. ma sparare a zero sulla guardia medica romana mi lascia perplessa. Proprio questa guardia medica e relativo pronto soccorso hanno salvato la vita a mia madre due anni fa, colpita da aneurisma aortico. Meno male che i medici non erano a curare una febbre… Parafrasandoti lo so che “so’ un dito al c…” ma “quanno ce vò ce vò”.
Senti fanciulla tanto simpatica - la storia della guardia medica con l’architetto a seguito mi ha messo di buon umore. Perché, santa pazienza, un’appassionata come te di erbe, specialmente aromatiche, e di alimentazione, non si cura con la medicina alternativa?
Rivolgiti per esempio alla dott.ssa Alessandra Gulì se sei a Roma, o fa da te che è la miglior cosa. Da tua madre è meglio che stai lontana, oppure, anzi regalale un gattino all’anno, così si dimentica di te. E comunque cerca di star carma, o meglio karma star, la stella del destino.
Infine con un cognome come il tuo è veramente un controsenso entrare in farmacia a prendere rimedi per l’asma: quando nel bosco ci trovi l’essenza di pino per esempio.
Ciao, ogni cosa buona.
Stefano M.
Dottore credimi che ho fatto indigestione di Ribes Nigrum, decotti, tisante, vapori, mi avessero detto che facendo l’urinoterapia mi sarebbe passata l’avrei fatto, poi però quando al posto dei bronchi hai due prugne secche doni il tuo corpo alla scienza. Comunque chiamerò senz’altro la Dott.ssa Gulì.
Un abbraccio
F