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Da rileggere ogni tanto…

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.

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Federica Blog

  1. 31 agosto 2010 a 11:44 | #1

    Pablo Neruda… uno dei miei preferiti!!!
    Grazie di avermela ricordata. Bisognerebbe stamparsela nella testa!
    Un abbraccio
    PrinS
    PS Le tue foto su facebook sono meravilgiose! Grazie di averle condivise.

  2. Fefè
    31 agosto 2010 a 11:48 | #2

    Quant’è vero…….Grazie!
    Un abbraccio

    PS: Come va la tua asma?

  3. Bosco
    31 agosto 2010 a 11:51 | #3

    Ho scoperto che non è di Neruda ma di una certa Martha Medeiros scrittrice brasiliana! Ma comunque poco importa è troppo bella.
    L’asma è il mio secondo nome.

  4. paolaCH
    31 agosto 2010 a 12:40 | #4

    …parente di Glenn Medeiros?? ;-) scherzo!

    PAROLE SANTE!!

  5. Catefiè
    31 agosto 2010 a 12:55 | #5

    In questo periodo allora sono già con un piede nella tomba! :(
    Bellissima!

  6. Regina
    31 agosto 2010 a 12:59 | #6

    Bella e semplice, conosciuta alle superiori grazie ad una prof. che sapeva il fatto suo.
    Leggere e rileggere questi versi ti danno la “scossa” per prendere decisioni importanti e capire cosa fare. Grazie, ne avevo bisogno… un abbraccio..

  7. new entry
    31 agosto 2010 a 13:06 | #7

    @Bosco…
    interessante… però tutti la spacciano per opera di Neruda: della serie “fatti la nomina….”

    ps. Ho trovato questo sito per rimedi naturali per l’asma: http://www.rimedio-naturale.it/asma.html... spero ti aiuti!

  8. Bosco
    31 agosto 2010 a 13:08 | #8

    @New entry, una volta avevo letto di un metodo efficacissimo contro l’asma si doveva assumere un pochino di sale la mattina a stomaco vuoto per 15 giorni fino al massimo di mezzo cucchiaino! Mi vennero le emorroidi a grappolo!!

  9. Sonia
    31 agosto 2010 a 13:15 | #9

    E’ la poesia che avevo inviato a Roberto qualche anno fa, in un momento in cui dovevamo decidere se dare o meno una svolta alle nostre vite…
    Non solo gli è piaciuta tantissimo, ma l’ha anche incorniciata ed ora è appesa in casa nostra :-)
    Rileggerla mi emoziona sempre…
    Bacioni e buona giornata di sole a tutti!

  10. Annalisa
    31 agosto 2010 a 14:51 | #10

    …………mi fa venire un groppo in gola perchè in questo momento queste parole mi servono davvero come supporto morale………ce la sto mettendo tutta ma non è facile, spero piano piano con un passo alla volta di arrivarci “al raggiungimento di una splendida felicità”…….

  11. Nino
    31 agosto 2010 a 15:00 | #11

    Ola chicos!
    Come va? Qualcuno sta morendo lentamente?
    Maestra, ecco, non so come dire
    È stata l’Africa, me lo dica?
    No, perché quando mi si para davanti una cosa così, tipo lentamente muori o vissi d’arte vissi d’amore tanto per intenderci, il cervello comincia ad andare in loop.
    Mi spiego
    Già a pronunciare lentamente muore o morendo lentamente (o si dice muorendo?, boh) mi si intreccia la lingua che la metà basta e avanza, ma la prima cosa che mi viene in mente è
    Che culo! Deve essere una cosa che fa bene, perché morire lentamente fa meno male di morire di botto.
    O no?
    Forse no
    In effetti leggo la poesia (a proposito è una poesia vero?) e muori lentamente se fai un sacco di cazzate nella vita
    Ergo
    Muori lentamente significa qualcosa che è da sfigati
    Meglio morire di colpo
    Ok, fin qui ci sono arrivato
    Poi comincio a leggere la poesia (perché è una poesia vero?)
    E il loop al cervello (cervello? quale cervello?) aumenta
    VERTIGINOSAMENTEEEE
    Mi spiego
    Io sono abituato ad immedesimarmi nelle situazioni e se il mio cervello (cervello? Si va beh ci siamo capiti) intuisce che faccio una cosa da sfigati o come dice la poesia (perché è una poesia vero?) che ti fa morire lentamente subito comincia ad elaborare la seguente teoria
    “TU NON HAI MAI FATTO UNA CAZZATA DEL GENERE”
    Muore lentamente chi preferisce il nero su bianco (who’s bad)
    “TU NINO TUTTE SFUMATURE DI GRIGIO”
    In effetti ho anche ridipinto le pareti della cucina con tante sfumature di grigio, più figo di così…
    Muore lentamente chi preferisce i puntini sulle i
    “FIGURATI, IO SULLE I CI FACCIO I CUORICINI”
    Lentamente muore chi non fa domande su argomenti che non conosce
    “MI CHIAMANO SCASSAMICNHIA, CI SARA’ UN PERCHE’”
    E così via
    Poi però maestra è più forte di me, una parte residuale del mio cervello (ahhahhahahhaa) si rifiuta di andare avanti
    Sa una cosa maestra?
    Ho contato le cose che non si devono fare per non morire lentamente
    praticamente sto morendo lentamente da quando sono nato
    però la poesia (perché è una poesia vero?) mi piace lo stesso
    mi piace soprattutto la parte quella della morte a piccole dosi e dell’ardente pazienza
    Olè!
    Nino vedi Napoli e poi muori (lentamente o di colpo non è dato sapere)

  12. new entry
    31 agosto 2010 a 16:27 | #12

    Bosco :

    Come non detto!!!!…. mi dispiace….

  13. Smemo*
    31 agosto 2010 a 20:42 | #13

    Nino mi manchi!

  14. Massimo
    31 agosto 2010 a 23:48 | #14

    Scusa Federica, stavo cercando una Federica Bosco che ho conosciuto in un paesino di mare in Abruzzo parecchi anni fa. Sei tu quella persona?
    Grazie. Massimo

  15. 1 settembre 2010 a 0:33 | #15

    Noooooo hai ragione, ho cercato in internet e hai ragione!!! Non e’ di Neruda. E pensare che era una delle ragioni per cui mi piace tanto.
    Ok la figura di mxxxa quotidiana l’ho fatta. Ma il meglio e’ che ho trovato un articolo di Repubblica in cui si dice che Mastella ha fatto la stessa cosa.
    Adesso si che sono a posto… da oggi non mi firmo piu’ nei messaggi che ti lascio ;-(
    Baci
    PrinS in incognito

  16. Erica
    1 settembre 2010 a 8:35 | #16

    bellissima poesia,veramente da incorniciare…quasi quasi lo foccio!
    Intanto l’ho stampata e attaccata sul muro del mio ufficio!
    un abbraccio!

  17. Martyna
    1 settembre 2010 a 11:59 | #17

    Smemo* :Nino mi manchi!

    Anche a meeee!!!

    Sarebbe da leggere una volta al giorno una poesia così..

  18. Miriam
    1 settembre 2010 a 13:47 | #18

    Bellissima Fede.

  19. Bruny
    1 settembre 2010 a 18:28 | #19

    Bellissima e pubblicata su Facebook così anche i miei amici la leggono!
    Sei mitica!

  20. 8 settembre 2010 a 16:24 | #20

    Dopo lo splendido resoconto della vacanza in Africa non mi pare il caso di mettere sul tavolo il “Brasil Affaire” ma io che ci sono stato in Brasile lo sapevo che questa non era di Neruda … ma penso che sia di chiunque la ricordi e la divulghi quindi non posso che ripetermi: grazie Fede per avermela ricordata!

  21. 4 febbraio 2011 a 8:09 | #21

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  22. 31 dicembre 2011 a 14:30 | #22

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