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Se niente importa

ATTENZIONE!
IN QUESTO POST SI PARLA IN MANIERA ESPLICITA DI CRUDELTA’ COMMESSE VERSO GLI ANIMALI

Appena è uscito mi sono fatta regalare il libro di Jonathan Safran Foer: “Se niente importa, perchè mangiamo gli animali?”.
Non perchè ci fosse qualcosa che non sapevo, che non avevo letto,o che non mi avesse già fatto inorridire, piangere, o indignare, ma perchè mi interessava il punto di vista di un grande scrittore,per giunta ebreo,che fino a 3 anni fa era onnivoro e che dopo una lunga e sofferta inchiesta in giro per allevamenti, è riuscito a documentare l’orrore con numeri, statistiche e testimonianze.
E diventare vegetariano.
Mi interessavano soprattutto le sue risposte a chi gli chiedeva “perchè sei diventato vegetariano?”, cosa che a me ormai suona come: “perchè respiri?”, ma che,alle orecchie di quasi tutti spesso suona come una provocazione, una minaccia, una moda di qualche nostalgico utopista, o peggio ancora, una scelta contro natura!
Non che io non l’ abbia  mai pensato, sono stata onnivora per quasi tutta la mia vita e,come tutti, ho voltato la testa dall’altra parte convincendomi che le mucche, i polli,i maiali e i tacchini, vivessero liberi in una splendida e assolata prateria, coccolati dal contadino che dà loro il cibo migliore, li protegge dal caldo e dal freddo, li chiama per nome e li spazzola una volta a settimana e solo  dopo molti, moltissimi anni di vita felice, la morte per vecchiaia avrebbe permesso al contadino di rinsaldare quel legame fra lui e la terra in maniera quasi simbolica, come se l’animale, si offrisse spontaneamente per sdebitarsi delle cure ricevute.
Bella stronzata lo so! Ma ditemi voi se, pensando ad un allevamento industriale, non vi viene in mente una bella muccona con il campanaccio legato al collo che bruca l’erba fresca!
Peccato che una mucca non veda mai neanche un filo d’erba durante tutta la sua vita, per non parlare dei maiali e dei polli.
E il fingere che tutto questo non esista, il voler negare un olocausto, non fa altro che renderci complici di un massacro quotidiano reiterato legalmente.
So che la maggior parte di voi ,arrivata fin qui, comincerà a provare un certo disagio e a muoversi sulla sedia; il vostro cervello sta cercando giustificazioni e scuse alle mie parole,c’è una parte di voi che malgrado tutto si sente in colpa e  state pensando che mangiare carne è naturale, che gli animali sono fatti per essere mangiati, che è giusto, che la carne  fa bene, che non sapreste dove prendere le proteine e che non vi immaginate una vita senza rosticciana e così via…
Lo so perfettamente, me lo sono raccontato anch’io tante di quelle volte e ,anche se una voce interiore, in qualche modo, mi diceva che fosse sbagliato nutrire la mia carne con altra carne, di fatto questa voce  l’ho ascoltata raramente.
Sono stata vegetariana molte volte a tempi alterni in vita mia, un pò per una questione di dieta (tolgo tutto così voglio vedere se non dimagrisco!) e molto per la mia ipersensibilità nei confronti degli animali, ma sono scelte che ,se fatte in giovane età e senza alcun supporto, fanno fatica a rimanere salde, quando tutto il mondo intorno ti rema contro.
I miei nonni hanno sofferto la fame , mio nonno materno ha fatto la guerra d’Albania, l’altro è stato in Africa, tutti  hanno perso la famiglia sotto i bombardamenti,hanno sofferto la malnutrizione, hanno perso di denti prematuramente,hanno fatto e visto cose che un essere umano non dovrebbe mai vedere, hanno scavato con le mani sotto terra per mangiare una patata con la buccia (mio nonno per tutta la vita ha mangiato patate ad ogni pasto in segno di gratitudine) e hanno sofferto di grave disturbo da stress post traumatico, sebbene all’epoca non se ne parlasse ancora.
Gli stessi miei genitori hanno sofferto delle ristrettezze indicibili negli anni 50, fatte di cappotti riciclati e suole di cartone, per cui, un bollito una volta alla settimana era una vera benedizione, quando c’erano i soldi.
La povertà, la disperazione, la sopravvivenza, ci fanno attingere a risorse che crederemmo impensabili.
Io stessa,non posso dire che se mi trovassi su un’ isola deserta o in cima alle ande non mangerei il cadavere di un mio amico, non  so cosa farei in una situazione estrema, la testa mi dice di no e inorridisce, ma sono sicura che se lo aveste chiesto anche a quelli che si sono mangiati fra loro, prima di precipitare, vi avrebbero detto la stessa cosa.
Di fatto Carlos Perez ,uno dei sopravvissuti a quella tragedia dice: “Nutrirci delle vittime del disastro era la nostra unica possibilità di sopravvivere, e tutto ciò che noi volevamo era sopravvivere, sopravvivere a qualsiasi costo”.
D’altro canto,la nonna di Foer, nascondendosi dai tedeschi e  ridotta all’osso dalla fame,  rifiutò del maiale che le era stato offerto,perchè la sua religione non glielo permetteva.
Con questo la nonna di Foer non era vegetariana proprio per niente,anzi, ma era rimasta salda nei suoi principi e il suo messagio era: “se niente importa, allora non c’è niente da salvare”.
Questo fa riflettere.
Chi ha ragione? Chi ha torto?
Ci troviamo in un’epoca storica dove da una parte trabocchiamo di opulenza in maniera disgustosa e dall’altra la gente beve l’acqua delle pozzanghere.
Si dice che ogni 7 secondi muoia un bambino di fame, ma non si sa ogni quanti secondi a qualcuno prenda un infarto perchè ha le arterie intasate dal colesterolo: più di 300 milioni di persone al mondo sono obese, di cui 4 milioni in Italia.
I nostri supermercati esplodono dalla quantità di cibo che viene sistematicamente buttato, senza che questo possa in qualche modo contribuire a salvare l’altra metà del mondo.
Questo dimostra ,in maniera lampante, non solo la nostra  ignoranza in fatto di alimentazione, ma soprattutto l’interesse dell’ industria del cibo  ad intossicarci di zuccheri e grassi facendoci credere che ci fanno bene.
Non ditemi che non vi ha dato fastidio la pubblicità dell Coca Cola in cui “la mamma di Roma scopre che è fantastica per pasteggiare e la porta a tavola per il pranzo coi bimbi e i nonni!”
Da che mondo è mondo i nostri genitori inorridiscono all’idea della Coca Cola a tavola perchè FA MALE, fa venire il diabete, gonfia, caria i denti ed è piena di caffeina ed è una cosa che abbiamo sempre considerato “da americani” (cioè un pò da selvaggi) .
La Coca va bene per digerire, per sturare i lavandini e per sballarsi alle feste delle medie con l’aspirina , su questo sarete d’accordo con me, ma se adesso la televisione dice “che bisogna pasteggiarci” bè….siamo fottuti.
Vuol dire che va bene, è giusto, è sano così.
Ora, io capisco che possiamo farci lavare il cervello per quanto riguarda la moda, la musica, la televisione e anche la politica, perchè quando non siamo d’accordo possiamo spegnere la tele e rifiutarci di comprare, ma su quello che riguarda la nostra salute, abbiamo il sacrosanto diritto di scegliere quello che ci dobbiamo (e non dobbiamo) mettere in bocca.
Nessuno di noi ,sano di mente, raccoglierebbe cicche ed escrementi di cane raccolti per strada per metterseli in bocca, ma di fatto quello che troviamo nei cibi industriali è di gran lunga peggiore.
Sono veleni, sono sostanze dal nome misterioso, sono additivi  che creano dipendenza, alimenti spacciati per sani ed indispensabili come il bifidus acti regularis che non esiste in natura, prodotti spacciati per freschi in realtà  pieni di conservanti di cui non conosciamo l’effetto  (ho in cucina un pacco di pan carrè del Mulino Bianco aperto da un anno intero e non ha fatto la muffa!!!) e questo solo per rimanere sul generico.
Vi prego, prendete l’abitudine di leggere le etichette e quando c’è qualcosa che non capite non compratelo: il vostro corpo ha bisogno di cibi semplici,preferibilmente reperibili in natura e se lo ascoltate ve lo dirà.
In tutto questo, vi comincia ad apparire chiaro l’interesse dell’industria a tenerci il più possibile soggiogati, dipendenti dai  jingle pubblicitari, e drogati dagli zuccheri e dalle bugie.
E ve lo dice una che per anni ha vissuto esclusivamente di prodotti light, conservati, e surgelati.
E non vivevo bene!
Ma lo scopo di questa lunga divagazione era solo quello di farvi riflettere sull’ impatto  che il cibo che ingeriamo ha sulla nostra salute e il nostro benessere psicofisico.
Purtroppo crediamo a tutto quello che ci dicono e non abbiamo possibilità di confutare.
I prodotti dietetici per esempio, non esistono, non c’è nessun farmaco in grado di bruciare i grassi, la cellulite non va via con la crema eppure….alzi la mano chi non ha lasciato diversi stipendi in farmacia.
Se pensate agli spinaci cosa vi viene in mente? La musichetta pa papa pa pa pa paaaa di Braccio di ferro no? Certo questo perchè da bambini ci hanno rotto le palle col fatto che gli spinaci ci facevano diventare forti.
Ma non è mica ver0! Sì, contengono ferro, ma come tutte le verdure,e nel nostro immaginario collettivo l’immagine di Popeye che strizza la lattina e spalanca la bocca è rimasta lì, vivida, così come la frase tormentone: bevete più latte il latte fa bene.
Si spendono miliardi per convincere la gente che bisogna bere il latte, anche chi è intollerante!
Ma se sei intollerante, perchè cazzo lo devi bere il latte?
Tutti siamo intolleranti  una volta svezzati, avete mai visto un vitello bere latte di capra o un agnello bere latte di asina?
E perchè noi dobbiamo bere latte di mucca?
Per il calcio?
Sapete quanto calcio ci vuole al giorno di media? Circa 800 mg e dove si trova?
In una bottiglia d’acqua, un etto di rucola e soprattutto una bella corsa!
Se non volete avere l’osteoporosi fate sport tutta la vita.
Il latte e il formaggio sono sì fonti richissime di calcio, ma soprattutto ricchi di grassi e colesterolo indigeribili, che mettono a dura prova il nostro organismo che si trova ogni giorno intossicato.
Poi voi mi direte che il formaggio è tanto buono e su questo non posso dire nulla, comunque io fumavo 2 pacchetti di sigarette al giorno e  mi piaceva un sacco e non era mica illegale!!
L’industria mondiale più forte in assoluto è proprio quella che vive sullo sfruttamento degli animali.
Gli animali non hanno diritti, non ne hanno nessuno, non ci sono vere e proprie leggi che regolamentano il loro trattamento, e comunque non ci sono punizioni esemplari per chi contravviene insomma, non frega veramente un cazzo a nessuno, troppi interessi, troppa politica eppure, nessuno di noi mangerebbe il proprio cane e comunque non lo picchierebbe, torturerebbe e massacrerebbe per procurargli una morte lunga, lenta e dolorosa, perchè così è.
Vi prego non voltate la faccia adesso, non pretendo che cambiate la vostra dieta, ma solo che prendiate in considerazione come vanno le cose, poi la scelta è la vostra,io non sono certo migliore di voi,ma vi prego non fate più finta di non sapere, non pensate alle verdi praterie, perchè non è così, da nessuna parte è così, forse qualche contadino vecchio stampo ancora difende le sue bestie col fucile dalle lusinghe dell’industria, ma si contano sulla punta delle dita.
Gli animali che vengono macellati, i milioni di animali che vengono barbaramente fatti a pezzi ogni giorno,non sono altro che oggetti, articoli, numeri.
Vivono una vita breve, atroce che termina con  una fine lenta e sadica.
No, i polli,i maiali, i tacchini, le mucche non si riproducono in natura come ci piacerebbe pensare,sono tutti concepiti artificialmente, dato che tutti i maschi di tutte le specie vengono castrati (senza anestesia) appena nati.
Le femmine vengono  ingravidate a ciclo continuo finchè non servono più a nulla, le scrofe  rimangono lì stese in una gabbia minuscola in mezzo ai propri escrementi senza potersi muovere, legate per terra perchè non schiaccino i piccoli a cui vengono anche troncati i denti.
Le mucche costrette a produrre una quantità di latte impossibile che crea loro infezioni e mastiti , sono costantemente imbottite di ormoni perchè il loro latte non sia infetto e perchè la bestia non muoia.
Il cibo che mangiano è un composto di ogm, antibiotici, avanzi di altri animali, cani e gatti, sangue, segatura, cose di cui non abbiamo nemmeno idea.
Non è cibo sano,non lo digeriscono a dovere e spesso non hanno neanche l’acqua pulita, ma tanto non importa perchè non sono fatti per campare, devono vivere poco e produrre molto, quindi chi se ne frega come vivono?
Non vi ricorda paurosamente la logica di un campo di concentramento?
Il dna dei polli  viene via via modificato,per migliorarne le “funzionalità” tanto che non sopravviverebbero in natura, sono delle specie di Frankenstein con le ossa in briciole e pieni di deformazioni: i polli allevati in batteria hanno petti abnormi, e non sono quasi in grado di camminare e perché dovrebbero? Vivono la loro breve vita (più o meno un anno) in una gabbia grande quanto un foglio A4!
Gli si cambia il ciclo sonno veglia, si tengono in ambienti climatizzati con la luce al neon giorno e notte, impilati fino al soffitto,con il becco mutilato e le unghie attorcigliate intorno alle gabbie,ricoperti di guano, impazziti, feriti, malati
Già perchè quello che ci sfugge in tutto questo è che gli animali sono tutti malati,e  non potrebbe essere diversamente in condizioni di sovraffollamento, imbottiti di ormoni e immersi in una quantità allucinante di merda acida che non si sa dove buttare.
L’industria dell’allevamento intensivo ,secondo l’ONU, è responsabile del 18 % delle emissioni di gas serra, che è una cifra enorme.
Le influenze aviarie, le pandemie, sono solo la punta dell’iceberg di quello che purtroppo ci aspetta nei prossimi anni.
Chi incidentalmente vive nelle vicinanze di un allevamento soffre di una serie di patologie innumerevoli, e chi non ci vive se li beve nell’acqua o se li respira.
Gli standard del benessere animale sono vaghi e mai veramente controllati: non c’è modo di entrare in un allevamento, lo fanno solo quelli della PeTA nottetempo per documentare gli abusi.
Non fa comodo a nessuno che escano fuori certe scomode verità.
La percentuale di animali morti durante la prigionia o il trasporto ai mattatoi è altissimo, ma fa parte del gioco,è già calcolato in partenza, per questo se ne “producono” tanti ( è folle parlare di produzione di animali come di produzione di abbigliamento, ma di fatto è così: se ne creano un tot e se avanzano si distuggono, in natura non si riprodurrebbero mai in quella quantità).
Quando è il loro momento,i polli vengono presi “a mazzi” per le zampe, appesi a testa in giù,tuffati in un bagno elettrificante che li stordisce, ma non li anestetizza e poi passano alla macchina che taglia loro la testa, ma di fatto essendo fatti di carne, li mancano di continuo, per cui passano al livello successivo (quello in cui vengono squartati) che sono ancora vivi, per non parlare di quando finiscono vivi nell’acqua bollente.
I maialini “inutili” ,quelli deformi o troppo malati vengono sbattuti a testa all’ingiù sul cemento e no, non muoiono sul colpo.
Per maiali e le mucche è peggio, sono grandi e ci vuole un sacco di tempo a finirli e poi sono molto intelligenti e sensibili e   sanno che quell’ultimo viaggio ,stipati su un camion e presi a calci e a martellate non li porterà a niente di buono.
E non devono morire troppo perchè si dissanguerebbero troppo lentamente e chi ci lavora sa che non c’è tempo da perdere.
Un mattatoio è un inferno in cui, chi ci lavora, sa di fare un lavoro di merda e il fatto che sia  pagato per uccidere intacca irrimediabilmente la sua coscienza con cui dovrà fare i conti per il resto della sua vita. La paga è misera, lo stress altissimo, le condizioni aberranti e ,alla lamentela, spesso segue il licenziamento.
Chi lavora nei mattatoi sa che deve fare in fretta perchè così vogliono i tempi della catena di montaggio e non ha tempo per pensare a quello che sta facendo o diventerebbe pazzo, così giorno dopo giorno comincia a scendere a compromessi con sè stesso e a diventare insensibile e indifferente, finchè non se ne accorge nemmeno più, non sente le urla, non vede l’agonia, non avverte l’odore della morte ed è una forma di difesa necessaria, che li getta in uno stato di frustrazione tale che li fa infierire ulteriormente sugli animali, in una specie di follia collettiva autorizzata.
Persone normali diventano sadiche a forza di dover uccidere in continuazione.
Ci sono delle testimonianze di torture volontarie perpetrate da gente che non è matta , e che di fatto la sera va a casa e legge le fiabe ai suoi bambini.
Siamo malvagi alla fine.
Continuamente (e i dati statistici parlano chiaro),gli animali arrivano ancora vivi alla fine del percorso della macellazione per negligenza!
Tutti pensano che qualcuno gli spari in mezzo agli occhi e sia finita così, in realtà quello è solo l’inizio:la catena di montaggio prevede che l’animale venga letteralmente “smontato” e per far questo c’è un addetto responsabile di ogni parte del percorso: chi scuoia la testa, chi taglia le zampe, chi li apre, chi li butta nell’acqua bollente e continuamente le bestie arrivano vive là dove non era previsto che  lo fossero, e gli addetti non possono fare altro che continuare a fare il loro lavoro,perchè non c’è tempo per aspettare l’ addetto con la pistola.
Non vi ricorda ancora una volta quello che è successo durante il nazismo?
Persone normali a cui era stato ordinato di infierire sugli ebrei e sulle minoranze.
Foer racconta che il tasso di suicidio è altissimo negli addetti ai mattatoi il cui turnover è comunque elevatissimo, molti di loro sono clandestini senza permesso di soggiorno il cui unico interesse è sopravvivere.
Gli animali soffrono che ci piaccia o no, soffrono come noi, hanno paura, urlano, vogliono fuggire, vogliono sopravvivere, vedono intorno a loro pezzi dei loro simili, sangue dappertutto, urla, vengono picchiati, mutilati, accecati, sventrati, sodomizzati con bastoni appuntiti, tutto per sfogare la rabbia, e abbassare il livello di frustrazione intollerabile.
Provate a immaginarvi nudi incatenati a quattro zampe in un enorme allevamento lurido e  senza finestre, con un fetore stomachevole, insieme ad altri uomini e donne incatenati,coperti di escrementi e sangue, pieni di piaghe purulente e deformità.
Spaventati, terrorizzati, affamati, impazziti dal dolore e dalla paura, pungolati, profanati, con i denti strappati per non potersi mordere i polsi, mutilati e percossi senza motivo.
Immaginate donne costrette a partorire in condizioni inumane ,ingravidate  ancora e ancora e costrette a partorire fino alla fine della vita senza vedere mai i figli, munte fino allo stremo con le mammelle gonfie e infette.
Uomini chiusi in gabbie così piccole da non potersi allungare, coperti della merda di chi sta nella gabbia sopra di lui, che nonostante tutto non possono morire, perchè sono tenuti al limite della sopravvivenza, ma non al di sotto.
Poi presi e spinti tutti insieme, oltre quella porta, dove qualcuno ti cava un occhio e ride, un altro ti trafigge con un punteruolo, un altro ancora ti spezza una gamba e qualcuno ti butta in una vasca di acqua bollente.
E nessuno fa niente.
Perchè è legale.
Lo so che è crudo tutto questo,che non è il post che intendevate leggere oggi, ma è così, è la verità, questo succede quando comprate carne industriale, dietro a quel bel pacchettino rosa, dietro al sorriso del maialino che ti chiede di comprare la sua carne, c’è questo: c’è sfruttamento, violenza, orrore, lager, inquinamento, pandemie e pubblicità ingannevole.
Qualcuno di voi obbietterà dicendo che non è dappertutto così, che l’Italia è l’isola felice, che ci sono un sacco di contadini che vivono da sempre della terra,che la amano e nutrono i propri animali con cibo sano e poi li abbattono personalmente.
Anch’io mi ricordo di intere estati passate in campagna dallo zio contadino e mi ricordo il giorno in cui mi fece vedere come si ammazzava il coniglio e giuro che me lo ricordo ancora come fosse ieri.
Fu cruento e tristissimo,mi ricordo ancora il rumore del piccolo collo fare crack, fu rapido e orrendo, ma faceva parte dell’educazione, si insegnava ai bambini in maniera molto pratica cos’ era la morte.
Quel coniglio non si è accorto di nulla (spero) ma di fatto era un coniglio di famiglia che accarezzavamo fino al giorno prima.
E in un secondo gli ha spezzato il collo.
E il gatto? Il cane? Anche loro li accarezzavamo!
Per cui mi chiedo: c’è  ancora bisogno di mangiare gli animali? Anche se non c’è la guerra?
La carne che mangiate equivale a quella di un uomo in termini di sofferenza e valore nutrizionale!
Perchè non ci mangiamo fra noi allora?
E’ una provocazione ovvio, ma pensate che fino a un paio di secoli fa in America e in Inghilterra c’erano gli schiavi!
Si andava nelle colonie e si compravano UOMINI E DONNE e si tenevano legati a una catena e si potevano torturare a piacimento e uccidere tanto non fregava niente a nessuno!
Si frustavano, si umiliavano, non gli si concedeva il diritto di parola, di pensiero, si emarginavano, e loro dovevano pure ringraziare.
Poi finalmente un giorno arrivò la mitica Rosa Parks che si rifiutò di cedere il suo posto in autobus a un bianco e fu l’inizio della rivoluzione.
Non era tanto tempo fa se ci pensate bene.
E nessuno fino ad allora avrebbe pensato che le cose avrebbero potuto cambiare.
Provate, magari una settimana a vivere senza prodotti animali, vedrete com’è facile!
Voi mi direte e le proteine? E il gusto?
Le proteine si trovano nei legumi , nel tofu, nel tempeh, nel seitan e credetemi non abbiamo bisogno di tutte quelle proteine che ci vogliono far credere.
Non siamo carnivori, abbiamo dei denti ridicoli, non abbiamo unghie, contro un qualunque vero carnivoro perderemmo di sicuro!
Non  credete a questa cosa,siamo animali politici e  possiamo scegliere, questo sì, possiamo scegliere di mangiare gli animali,oppure no,e se lo facciamo è perchè ci va, ma non perchè ne abbiamo bisogno.
Altrimenti i vegetariani e i vegani morirebbero e invece siamo davvero più sani.
Ci sono meno tumori fra i vegetariani, e Veronesi lo ripete tutto il tempo.
Veniamo al gusto.
Vogliamo veramente essere schiavi del più rozzo dei 5 sensi ?
I nostri occhi vorrebbero veramente vedere quell’orrore? Le nostre orecchie vorrebbero veramente sentire quelle urla? Le nostre mani vorrebbero uccidere? E il nostro naso vorrebbe annusare l’odore della morte ?
Tutto questo sacrificio per gratificare il gusto?
Ci pensate che se non ci fosse il gusto non mangeremmo neanche?
Il gusto si educa! Personalmente  ho scoperto tanti di quei sapori nuovi che tutti quelli di cui mi nutrivo esclusivamente prima non me li ricordo nemmeno più! (nello specifico prosciutto cotto, salmone e tacchino) e questo perchè mi sono disintossicata dai sapori finti e ho scoperto cose nuove molto più soddisfacenti.
Il pollo,il maiale e il manzo industriali, non hanno il loro sapore originale,come potrebbero? La carne si decompone subito, va disinfettata, purificata,è piena di feci,il sapore ,quello, glielo danno dopo, si fanno un sacco di indagini di mercato e si lancia il prodotto e poi… e poi si sa …ci si abitua a tutto.
Le spinacine, i medaglioni, il pollo fritto,gli hamburger di Mac Donald, sono cadaveri anche se è brutto dirlo.
E il pesce….quello è anche peggio.
Ma ne parlerò un’altra volta.
Sono conscia che con questo post rischio di perdere dei lettori, ma questa è la mia scelta di vita, questo è quello in cui credo, è quello che mi indigna, che mi fa schifo, è quello che non vorrei mangiassero i miei figli, è quello che sono e ci tenevo a prendere una posizione chiara e netta su questo argomento che va oltre allo “spray ecologico” e alle carote bio!
Fra poco è Pasqua.
Tutti voi avete in mente un agnellino é piccolo, indifeso e impaurito e voi non lo uccidereste mai con le vostre mani, anzi,passando in autostrada direste ai vostri bimbi : “guarda gli agnellini con la loro mamma!”.
Come glielo spieghereste poi che è lo stesso che gli mettete nel piatto?
Far fare il lavoro sporco a qualcun altro non cambia lo stato delle cose, ma se provate a non mangiarlo (e vi giuro non sarà un sacrificio!)  farete un favore a voi stessi e  alla vostra anima e soprattutto impedirete una crudele quanto inutile mattanza.
In fondo quello che conta è stare tutti insieme con le persone che si amano e poco importa quello che si mangia quando è sano e saporito.
Non vi chiedo di diventare vegetariani, vi chiedo di rifletterci, di leggere le etichette, di informarvi, di usare il vostro  spirito critico e, se proprio dovete mangiare carne,non mangiate quella degli allevamenti.
Se volete saperne di più andate sul sito della Peta e se non credete alle mie parole vi prego di guardare Meet your meat sarà un brutto colpo, ma è giusto che sappiate cosa c’è nel vostro piatto.

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Federica Blog

  1. barbararella
    22 marzo 2010 a 17:22 | #1

    Sono d’accordo pienamente con te, anche se non sono vegetariana ( non riesco a mangiare legumi ne tante verdure… sono un caso a parte). Sono d’accordo nel potere della conoscenza, dell’educazione nel fare ogni giorno la scelta giusta per vivere meglio. Sono una di quelle che spesso al supermercato ci mette mezz’ora a fare la spesa perchè legge le eticchette e si chiede sempre ma mi farà bene? E’ difficile cambiare registro alimentare, è un impegno che dovresti avere con te stessa! Penso che ognuno nel suo piccolo possa fare qualcosa nei suoi limiti. Io magari non sono vegetariana ma cerco di stare attenta a quello che mangio, cerco soprattutto di informarmi ed informare. Alle volte basta parlarne per fare riflettere le persone. Io parlo con gli altri dei test sugli animali per i cosmetici, dei mille detersivi che si usano: quello per il pavimento, per le piastrelle, per il vetro, per le maniglie, per i bicchieri, per il bucato, per il frigofirero, il forno ,etc etc… Insomma una volta bastava sapone di marsiglia ed olio di gomito!! E quando parlo qualcuno mi guarda male altri invece mi dicono:”sai non ci avevo pensato” . E’ così che si inizia a cercare di cambiare le cose, un articolo, una riflessione un libro un immagine. E pensare che una vita come la conducono gli animali di allevamento non la augureremmo neanche al nostro peggior nemico. Bisogna cominciare anche solo dicendo grazie federica perchè anche oggi ho capito che spesso faccio delle gran cavolate quando mangio certe cose!!

  2. Smemo*
    22 marzo 2010 a 18:20 | #2

    THUMBS UP PER FEDE!
    Mi pare che sia il libro di cui ho visto la pubblicità su un giornale, ma non ne sono certa..ho pensato poi di dirtelo, ma mi sono dimenticata il giornale da mia nonna e mi è completamente passato di mente!
    Per due mesi, mentre preparavo gli esami cucinavo io tutti i giorni tranne sabato e domenica e non cucinavo mai carne! E stavo bene..
    Non so mia mamma, però io si, mi sono sgonfiata un casino. Poi arrivava il fine settimana e mia mamma cucinava carne…perchè se io la penso così non è detto che la pensino uguale le altre 3 persone che abitano con me…
    Oggi ero al supermercato e c’erano una decina di conigli squartati in due…mi è venuta una tristezza…
    Ogni volta penso…ma io ammazzerei Matcka per mangiare?

    Adesso ho ricominciato le lezioni e non ci sto dietro, mi dispiace un sacco, ogni volta che mangio cagate mi viene la nausea.
    Mangio carne e se nel mentre ci penso mi viene da mettermi due dita in gola..
    Poi vado a pranzo da mia nonna, e come fai a dirle che non vuoi mangiare carne??? L’altro giorno mi ha cucinato pasta con il ragù, petto di pollo e zucchine….

    Ho visto anche io la pubblicità della Coca Cola…c****a immonda..
    Prima anche io e mio fratello facevamo così, poi io ho smesso perchè non ne potevo più..drogata dallo zucchero..
    Vado a fare la spesa e leggo tutte le etichette anche se..

    Poi Fede l’ho letto “La dieta skinny bitch”!

    Anzi, vado a prendere qualcosa che non ho digerito la mozzarella..
    Vorrei provare a fare i fiocchi di latte di Concita, ma ho sempre paura di fare una mezza schifezza..

  3. Smemo*
    22 marzo 2010 a 18:22 | #3

    Mi ispira un casino l’ultima ricetta di Concita… ma dove cribbio trovo la besciamella vegan???

  4. Bosco
    22 marzo 2010 a 19:04 | #4

    la besciamella vegan la prendi da Natura sì o anche all’Esselunga sennò te la fai da te e che ci vuole? olio (o margarina) farina e latte di soia!

  5. MiciomicioBaubau
    22 marzo 2010 a 19:34 | #5

    E’ tutto vero ciò che hai scritto..
    Non sono vegetariana…ma sono sulla buona strada,mangio quasi niente di carne…e lavorando in una mensa aziendale, non immagini quanto soffro quando ci scaricano la carne o il pollame…E sto li a pensare..e a stare male che per noi str@nzi, ’sti animali fanno una vita di cacca…anzi una non vita…e una fine orribile..
    Nasciamo liberi..e loro? Loro non nascono liberi?
    Vabbè..troppo lungo il discorso…
    E adesso che viene pasqua? Rabbrividisco per la mattanza di abbacchi…
    Miciomicio..sulla strada buona per diventare vegetariana.
    :(

  6. MiciomicioBaubau
    22 marzo 2010 a 19:37 | #6

    A proposito…
    Ieri ho mangiato una lasagna vegan…Eravamo 15 persone e solo io e mia sorella sapevamo di questa lasagna.
    Beh…nessuno si è accorto della differenza con una lasagna normale
    :)

  7. Chicca
    22 marzo 2010 a 20:09 | #7

    Che post bellissimo Fede…Io credo fortemente che noi siamo ciò che mangiamo e credo fortemente che si possa vivere al meglio senza mangiare tutte le porcherie che ingurgitiamo quotidianamente(e qui parlo per me :-( ),basta solo impegnarci,magari fare un pochino di fatica all’inizio,ma se di base c’è una forte motivazione si può raggiungere ogni cosa.Io vorrei provarci,soprattutto grazie a te.

  8. Fefè
    22 marzo 2010 a 20:55 | #8

    Concordo in pieno: da quando ho smesso di assumere la carne e i latticini, grazie a te, Fede, e alle letture che hai consigliato, sto 1000 volte meglio e rimpiango di non averlo fatto prima!
    Ho passato gli ultimi tre anni tra gastriti, influenze intestinali e addome sempre gonfio (altro che bifidus acti regularis). Quello che mi dava maggiori problemi era l’Actimel e meno male che dovrebbe essere la nostra arma per rinforzare il sistema immunitario!
    La mia famiglia non condivide la mia scelta, anzi inizialmente mi hanno dato della pazza, accusandomi di essere contro quei “poveri” allevatori che se tutti facessero come me dovrebbero chiudere e “sai quante persone rimarrebbero senza lavoro?!?!?” I miei vanno da un macellaio che alleva personalmente gli animali all’aperto e nella campagna qui vicino: è già qualcosa e ammetto che quando mangiavo la carne si sentiva nettamente la differenza nel gusto e la bistecca non ritirava durante la cottura… Ora va meglio, mi chiedono cosa mi devono preparare quando vado a pranzo lì, ma c’è sempre qualcosa che posso mangiare anch’io, senza costringerli a fare qualcosa di diverso solo per me!
    Non voglio costringere nessuno a fare la mia stessa scelta: anche se mi rispetta e non la mangia qui a casa, mio marito se siamo fuori spesso ne approfitta per farsi una costata.
    E’ vero, ci sono moltissimi piatti buonissimi e molto semplici da fare anche senza carne e ho scoperto cereali e legumi che non avrei mai pensato di poter cucinare. Le lenticchie le mangiavo solo a capodanno!
    E tra poco è Pasqua, la mia prima dopo la svolta alimentare: ho già detto che preparerò io la torta pasqualina per il pranzo in famiglia, ma a modo mio! ;-) E mio papà, che non parla mai, se n’è uscito con questa frase: “Beh, immagino che non si accorgerà nessuno della differenza…” Grande papi!! :-)
    A chi non ha intenzione di smettere di mangiare la carne, confermo e suggerisco di stare attenti agli ingredienti, alla provenienza e di preferire i piccoli negozi di fiducia ai grandi ipermercati, a meno che non abbiano un reparto dedicato ai cibi naturali e biologici.
    E adesso vado a prepararmi la cena!
    Buona serata a tutti!

  9. Bosco
    22 marzo 2010 a 21:10 | #9

    Ragazze, mi commuovete.
    E’ la vittoria più grande che potessi immaginare!
    Grazie per come siete.

  10. Cate
    23 marzo 2010 a 10:09 | #10

    Già sai cara Fede come io sia arrivata a diventare finalmente vegetariana grazie a te. Sembra piaggeria, ma è vera stima la mia nei tuoi confronti. Quando ti ho vista alla presentazione a Firenze con il tuo look in puro stile vegan ho avuto la riprova che uno/a ce la può fare a vivere in modo coerente con le proprie scelte e la propria coscienza. Ciò che è ancora uno scoglio per me è abbandonare del tutto i latticini (anche se scelgo prodotti provenienti da allevamenti bio) e l’abbigliamento. Ho una sequenza di borse e di scarpe che non sono propriamente in linea con i dettami vegetariani e quelle son le cose che più mi mancheranno. So che è un discorso molto egoistico, ma le scarpe sono il punto dolente (me le regala mio marito per lo più)…

    Per il discorso libro… sei una grande ad averlo consigliato così.
    Io non lo leggerò subito, perchè sono già dentro alle associazioni animaliste e so quanto schifo ci gira intorno. E tante cose non sono sotto gli occhi di tutti, per cui si fa finta di nulla: da come vengono spiumate le oche per fare i piumini a come vengono sterminati i pulcini maschi negli allevamenti delle galline ovaiole… per non parlare di tutti gli animali in attesa di adozione, di quelli maltrattati dai loro stessi padroni, di quelli su cui sperimentano i nostri cosmetici, i nostri farmaci, i nostri detersivi… Ho l’angoscia tutti i santi giorni per quello che leggo e per cui combatto e quel libro ora non ce la faccio ad affrontarlo, ma lo comprerò (e prima o poi cercherò il coraggio di leggerlo).

    Fede, grazie a te per come sei.

  11. Arianna
    23 marzo 2010 a 13:00 | #11

    Non ce l’ho fatta a leggere cosa fanno agli animali. Ho sorvolato con lo sguardo qualche frase, e mi si è chiuso lo stomaco, mi sono venute le lacrime agli occhi, mi sono sentita gelare il sangue.
    Sono d’accordo con te in tutto, e voglio diffondere questa tua nota.
    Avevo il ferro basso nel sangue, ma ho scoperto anche io in quanti alimenti si trova, compresi ottimi succhi a base di uva e barbabietola rossa.

    So soltanto che basta guardare un animale negli occhi per capire che fa parte di noi, e che non ci serve da cibo. Non ci serve da cibo.
    Prego Dio che un giorno tutto questo orrore finisca. Per sempre.

    Un abbraccio a tutti

  12. Elisa
    23 marzo 2010 a 13:46 | #12

    Grazie Fede per il bel post!
    E’ un discorso lungo e complesso e ovviamente fa inorridire.
    Faccio una premessa perché quello che dirò forse non verrà capito in pieno.
    Amo gli animali e anche se ho paura dei ragni non li uccido.
    Mi invento qualsiasi cosa per farli uscire da casa mia senza danneggiarli.
    A chiunque venga inflitta violenza io inorridisco e cerco di proteggere anche le piante.
    I bambini scemi che per gioco battono un albero con un bastone e con un calcio li sgrido!
    A volte mi spiace cogliere dei fiori.. quindi puoi capire che anch’io sono messa un po’ male a sensibilità.
    Ma sul vegetarismo e sul veganismo mi faccio delle domande che non sempre riesco a darmi le risposte giuste.
    Sicuramente la tua conoscenza mi ha portato a voler essere più corretta con il mondo che mi circonda, perché mi ha fatto riflettere su molte cose, e sicuramente questo post è stato ancora più incisivo di altri.
    Io diventerei vegetariana solo perché la carne degli animali arriva dall’industria e, come hai spiegato tu molto bene, non c’è rispetto e si uccide con ferocia.
    E’ una strada che piano piano sto intraprendendo anch’io, mi sono presa dei libri anche se finora non ho trovato quello che fa per me.
    Ho dei dubbi.
    Io sono una donna mediterranea che abita in un piccolo paese.
    Amo la mia terra e sono conscia della mia discendenza.
    Di donna che originariamente era carnivora, come tutti noi.
    C’è stata l’evoluzione e adesso grazie al progresso ci è data la possibilità e la coscienza di scegliere cosa è meglio per noi.
    Ed è quello che sto cercando di fare, nonostante la vita stressante e il poco tempo per preparare il pane in casa, fare cotture giuste con utensili non inquinanti, e scegliere prodotti senza veleni.
    Certe cose non sono nel supermercato vicino a casa (seitan – tofu, ecc) e non sempre ho la possibilità di farmi km per prendere quello che occorre, anche perché ha un prezzo più elevato.
    Sono conscia, e molto, che se uno vuole può far tutto.
    Lavorare tutti i giorni (incluso sabato e domenica), fare le otto ore canoniche e star lì a preparare il pranzo e cena come si deve, il pane, e tutto quello che bisognerebbe fare.
    Accudire marito – figli, stirare, lavare e andare in cerca dei prodotti giusti.
    Ma
    Non è semplice
    Mai lo è quando si prende una decisione che ti cambia la vita.
    Il progresso ci ha dato il seitan (credo non fosse facile averlo senza la globalizzazione e il supermercato) ma ci ha dato anche stress, poco tempo e purtroppo prodotti avvelenati.
    Io nel marasma sto cercando la mia dimensione e mi pongo delle domande.
    E’ facile trovare il pezzo di carne già pronto per essere cucinato, ma io sarei in grado di uccidere per procurami il cibo?
    Eh, credo solo se fossi davvero costretta e se dipendesse la mia e l’altrui vita. Ma lo farei.
    Probabilmente ringrazierei l’animale, come facevano gli indiani, cercando di non farlo soffrire più di tanto, ma lo farei.
    Anch’io faccio parte di quegli animali che uccidono per sopravvivere.
    Ma
    Adesso invece viviamo in un mondo industrializzato che non ha rispetto per niente e per nessuno.
    Quindi nel casino cerco la mia dimensione.
    Per ora è quella di mangiare poca ma poca carne animale, cercando di trovare alternative non troppo costose e di avere anche tempo di leggermi un buon libro, nelle ore che rimangono del dopo lavoro.
    Spero di trovare presto un mio equilibrio.
    Non so se sono stata abbastanza chiara, ma i miei pensieri non lo sono ancora.
    Grazie ancora per questo post!!!
    Un bacione

  13. Cate
    23 marzo 2010 a 14:05 | #13

    @Elisa

    tesoro il Seitan si fa in casa ed è semplice davvero!!!! puoi fare pure il tofu volendo e sono molto meglio di quelli proposti nella grande distribuzione (il tofu però non l’ho provato a fare, ma quello confezionato mi fa schifo)!!!! non li ha portati il progresso, credimi!!

    Ti consiglio vivamente “Essere vegetariani per negati” di Suzanne Havala della Mondadori. E’ un manuale, molto ben scritto e molto diretto… me l’ha consigliato una ragazza che mi osservava mentre in libreria cercavo “il libro per me”. E quando mi ha sentito dire a mio marito “qui non trovo nulla che fa per me”… mi ha dolcemente preso in disparte e dopo aver parlato a lungo del veganismo, delle difficoltà di abbandonare le vecchie abitudini e di tanto altro mi ha detto di andare alla Mondadori a prendere quel libro!! Notare che lei stava lavorando da Mel Books (dove quel libro non c’era) e che si è avvicinata a me perchè ha detto che si era rivista, come quando anche lei aveva intrapreso la mia strada!!
    Leggilo, ti spiega tante cose, molto pratiche.

    Un abbraccione

  14. 23 marzo 2010 a 15:05 | #14

    Bel post (vabbé, definirlo bello è aberrante)…
    Anch’io sto diventando vegetariana, ho totalmente tolto la classica bistecca e gli affettati, non riesco proprio a mangiarli, mi fa schifo il sapore, forse è il mio corpo che mi manda un segnale… però il ragù lo mangio ancora, è l’unica cosa alla quale faccio fatica a rinunciare, ma ce la posso fare…
    Ho già provato gli hamburger di soia e mi sono piaciuti tantissimo… sto provando anch’io sapori nuovi, le alghe, il seitan… ho la fortuna di avere un negozio biologico nella mia città, non proprio vicino a casa però è già qualcosa…
    Insomma sto diventando vegetariana, per molti motivi, per la salute, per l’ambiente, per gli animali… da quando ho saputo la realtà delle cose non riesco a mangiare la carne senza che una vocina nella mia testa cominci a ricordarmi tutto ciò che ho visto e ho letto…
    Il libro che hai citato l’ho visto pubblicizzato su un giornale proprio ieri o l’altroieri e mi sono ripromessa di comprarlo… voglio essere ben informata per rispondere argomentando quando mi chiedono “perché sei vegetariana? ma sei matta? e le proteine?”, non voglio che sembri una scelta legata a una moda, ma voglio spiegare che ho scelto per dei motivi validi e veri… ho trovato questo sito http://www.disinformazione.it/ mi sto leggendo piano piano un pò tutti gli articoli legati all’alimentazione. Mi piacerebbe sapere come ti sembra.
    Se hai altri link utili da darmi/ci te ne sarei grata.
    Ciao
    Arianna

  15. Elisa
    23 marzo 2010 a 15:40 | #15

    @Cate.. grazie tessora.. vedi, le mie domande dietro hanno ancora molta ignoranza!
    Grazie davvero per la dritta del libro.. ne ho preso uno sul cibo-mente-spirito-corpo ma mi dice di mangiare delle alghe… (per farti un esempio)
    Me lo prenderò senz’altro.. e poi ti dirò!
    Vedremo se riuscirò anch’io a diventare vegan 100%

  16. Bosco
    23 marzo 2010 a 16:01 | #16

    Cara Elisa, quello che dici lo capisco perfettamente, non amo gli ultraortodossi in nessun campo e credo che ognuno dovrebbe cercare di essere in equilibrio il più possibile con se stesso e con la propria vita. Siamo comunque animali sociali,ci facciamo domande, ci relazioniamo con gli altri,abbiamo una responsabilità nei confronti di chi ci circonda e del mondo in cui viviamo (che non è nostro!) e veniamo bombardati da informazioni contraddittorie di continuo e l’unica cosa che possiamo fare è avere sete in informazioni, essere curiosi e testardi e provare delle alternative.
    Possiamo scegliere in qualunque momento di cambiare vita positivamente e spesso i cambiamenti che sembrano più drastici in realtà poi sono la cosa più naturale.
    Per quanto riguarda i derivati della soia, seitan e compagnia,in internet ci sono svariati siti che te li spediscono a casa (www.ivegan.it) per dirne uno e ti assicuro che formaggi e carne costano molto molto di più di tofu e seitan. Il tempo è un grosso problema, ma con un pò di organizzazione vedrai che sarà facile. Il pane anche se non lo fai in casa non è mica un problema, al fornaio il pane è buonissimo! E il tempo che impieghi per cucinare carne o pesce o una pasta è lo stesso che impiegheresti per preparare una zuppa o un curry di lenticchie o spinacine di tofu!
    Tu prova poi mi dici! E’ più facile di quello che pensi

  17. Sy
    23 marzo 2010 a 20:06 | #17

    @Federica, grazie per aver condiviso le tue idee anche se l’argomento e’ sicuramente ostico.
    Domenica sono stata all’evento ‘Porte aperte’ a Cascina Orsine in provincia di Pavia che alleva le mucche, il riso e il grano in modo biodinamico. Le mucche pascolavano ed era una bellezza vederle(niente campanaccio al collo)!!!
    Ho assaggiato lo yogurt che hanno fatto loro mungendo le mucche il giorno prima e devo ammettere che il sapore non lo si riconosceva. Anchio ho letto Skinny Bitch un paio di anni fa in USA. E da quel momento ho smesso di mangiare carne dato che mi faceva pure stare male. Un sacco di amici si sono letteralmente gonfiati prendendo 10 Kg in un anno solamente causa ormoni presenti nella carne.
    POi ho smesso i latticini (tranne piccoli assaggi quando ne vale la pena) perche’ mi creavano malessere e da quando ho smesso mi sono passati un sacco di problemi di salute. Sono cresciuta (per 29 anni) a Biologico ed integrale(all’epoca mia madre si riforniva nelle erboristerie ed insegnava a scuola cosa voleva dire Biologico), poca carne ma tanto tofu, setain etc. Notare che ho preso la prima aspirina a 18 anni solo perche’ iniziavo a viaggiare e mia madre voleva sapere se mi sarei gonfiata come un palloncino :-)(per il resto mi sono sempre curata con Omeopatia, e lo faccio tutt’ora)
    Mia madre ogni mattina si beve una tazzona di latte preso dalla stalla a due passi da casa sua, panna compresa. Ale’ !! lei digerisce benissimo ma e’ vero che passato lo svezzamento, la maggior parte delle persone perde gli enzimi digestivi del lattosio. E devo ammettere che si vive bene comunque.
    Io ad oggi sono vegana con qualche eccezione ma continuo a mangiare il pesce. Non hai approfondito l’argomento ma se hai tempo e voglia ti chiederei di farlo anche perche su skinny bitch non ne parlavano molto, ma ora mi sa che vado pure a rileggermelo.
    Grazie.
    Silvia (S.)

  18. Sy
    23 marzo 2010 a 20:07 | #18

    Ps. ho cambiato da S. a Sy perche avere una sola iniziale era veramente triste! :-)

  19. Sonia
    23 marzo 2010 a 20:21 | #19

    Cara Fede,
    sono molto contenta che tu abbia scritto questo post: ammiro chi sa prendere posizione, sostenendo le idee in cui crede e confrontandosi con gli altri! E’ molto bello poi che questo avvenga da parte di una persona come te, che hai un grande pubblico che ti segue.
    Certo l’argomento non è che si possa trattare in due righe, ci sarebbe da parlarne per ore.
    Personalmente non ho mai amato molto la carne ed è da un paio di anni che è quasi assente dal mio menu: in gravidanza facevo spessissimo le analisi del sangue e ho potuto constatare che i miei valori erano perfettamente normali nonostante questa assenza… Ti dirò anche che quando mi è capitato di mangiarla nuovamente mi sono accorta che il sapore non mi piaceva più, e che inoltre rendeva il pasto particolarmente pesante.
    Purtroppo, come accade per esempio anche in campo farmaceutico, quando ci sono dei grandi interessi industriali nessuno ti racconta quel che è bene per te, ma chiunque può, sfruttando l’ignoranza, convincerti di qualsiasi cosa aumenti gli utili nelle sue tasche (non sto a raccontarvi tutto quel che ho scoperto in questi mesi sull’allattamento e sulle vaccinazioni…).
    Così nessuno ti dice quali siano, per esempio, le fonti di calcio, ma neanche che superato il fabbisogno, l’organismo lo accumula, intasando i reni, tanto per dirne una.
    Non è facile, ma dobbiamo cercare di essere informati un po’ su tutto, proprio per sfuggire al tentativo di farci assumere i comportamenti che fanno comodo solo a qualcuno, sia in campo alimentare, che in campo medico e non ultimo politico…
    Nel mio piccolo faccio la spesa direttamente in campagna, in un’azienda agricola che fa coltivazione biodinamica: percorro qualche chilometro in più, ma ne vale la pena, anche economicamente; inoltre evito di comprare prodotti fuori stagione, visto che ormai le nostre generazioni sono abituate alle fragole a dicembre, che oltre a non avere sapore, non hanno più alcun potere nutritivo…
    Ancora non sono riuscita a entrare completamente in un’ottica veg, un po’ perchè molti prodotti non sono ancora facilmente reperibili e di solito i negozi specializzati sono costosissimi (vedi Naturasì), un po’ perchè purtroppo soia, riso e cereali vari sono i primi ad essere vittima dei giochetti di ingegneria genetica e vai a sapere se poi è vero che quelli bio siano davvero senza OGM, e un po’ perchè vorrei capire per bene come alimentarmi per evitare carenze nutrizionali.
    Ho trovato questo link che forse voi già conoscete:
    http://www.cambiamenu.it/jpeg/startekit_veg.pdf
    con uno ’starter kit’ per vegetariani e poi tante ricette per iniziare!
    Io attingo tantissimo al Veganblog, grazie alla Fede!

    Bacioni a tutti, scappo ad allattare la piccola! ;-)

  20. Smemo*
    23 marzo 2010 a 22:13 | #20

    Che bella guida Sonia!
    Io non la conoscevo!
    Grazie!
    Come sta la piccola Serena? Cresce?
    <3

    A me viene il panico davanti all’idea di sostituire le uova.
    Non tanto per le proteine ecc..perchè proprio non so..
    Per il latte mi viene più semplice, anche perchè tanto ormai non lo uso quasi più perchè sono diventata intollerante al lattosio..se lo uso per dolci ecc. uso quello senza lattosio che praticamente non sa di niente..

  21. Sonia
    24 marzo 2010 a 0:50 | #21

    @Smemo: sì, quella guida sembra fatta proprio bene!
    La piccola Serena, due mesi e una settimana (come passa il tempo!!), sta benone, grazie! Ha già superato i cinque chili ed ha due occhioni curiosoni… ;-)

    Buonanotte a tutti!

  22. Bosco
    24 marzo 2010 a 15:11 | #22

    @Sy mia mamma ucciderebbe senza la sua tazza di latte la mattina!
    @Sonia belle che siete! Mi mandi una fotina??

  23. nino
    24 marzo 2010 a 16:16 | #23

    Buongiorno maestra!!!
    Mizzica che post!
    Quasi quasi mi viene voglia di rinominarla (sa quanto mi piace rinominare le persone no), che ne so,
    San Federica Bosco d’Assisi?
    La santa che parlava agli uccelli? (e non solo?)
    Ma si va, vada per San Bosco, ma sappia che se la deve giocare con l’altro Bosco, quello volato agli onori della santità per non mi ricordo bene che cosa, aveva a che fare con i bambini, con le scuole, uno tosto insomma
    Anche se si dice in giro che forse era pure un po’ gay, ma giusto un poco, quel poco che non guasta
    Che stavamo a dì?
    Ah, il libro di Safran Foer e l’embolo che le è partito ergo sum.
    Alur….
    Io Safran Foer lo conoscevo già,
    e lei dirà chi se ne frega
    ogni cosa è illuminata, i parenti ebrei il film che è un capolavoro eccetera eccetera
    e adesso sto giovane scrittore che mi fa?
    Mi scrive un libro sui lager degli animali!
    Allora, letto il suo post mi sono detto in quanto onnivoro peccatore
    Qua bisogna fare la ricerca
    Come a scuola
    Google
    MOVIMENTI ANTI VEGETARIANI (mi devo poter difendere oppure no?)
    Risultati della ricerca
    56.200! (sticazzi)
    Ho googlato un po’ ma quasi tutta e munnezza
    Ho detto quasi tutto
    Prima ricerca degna di essere nominata in questo post
    MANUALE PER CARNIVORO: PERCHE’ NO DOVETE SENTIRVI IN COLPA SE MANGIATE ANIMALI
    di Lara Pagani (Castelvecchi editore)
    non so di cosa parli ma mi sono divertito a leggere i commenti
    guardi un po’ questo:
    “leggere questo libro mi ha fatto venire voglia di diventare vegetariano…
    ma chi è questa cerebrolesa? cos’è sta buffonata? l’ho letto e mi sono vergognato di essere rappresentato da simili elementi…
    macchè poi erano dieci euro per sto libbro? seeeee ficcati in ter culooooo…
    ma moooriiii”
    Un vero fan insomma….
    Oppure questo:
    “non pensavo che Castelvecchi fosse un editore di questa risma, ne avevo più stima, per me ha chiuso
    non so chi sia questa Carla Pagani, in ogni caso, per come va il mondo, non si sentiva la mancanza di un simile rinforzo ad un comportamento che non ne ha certo bisogno, essendo seguito dalla stragrande maggioranza della popolazione del mondo occidentale
    oltretutto ora come ora, che non si fa che parlare degli enormi danni ambientali provocati dagli allevamenti intensivi, pare francamente del tutto irresponsabile scrivere di queste sciocchezze
    spero che Castelvecchi non se ne esca a breve con un
    Manuale del omofobico: perchè non dovete sentirvi in colpa se picchiate un gay
    con disprezzo,
    Ariel “
    Un altro afezionado….
    Seconda ricerca degna di essere nominata in questo post
    Questa è un poco più seria
    titolo
    Mappe di subecumene: animalismo e sperimentazione animale
    Mi hanno colpito alcuni passaggi dell’articolo, se non è tanto di impiccio gliene comunico uno stralcio
    “Dato il mio amore per i cani ho provato turbamento a leggere il resoconto di Pavlov, dato che potevo immaginare vividamente cosa veniva fatto a quei poveri cani al di là del neutro e distaccato gergo scientifico di Pavlov. Ma è assurdo dire che ricerche di questo tipo sono inutili. Tanto varrebbe fermarsi alla fisiologia di Aristotele e Galeno, e continuare a curare la gente con i salassi, gli emetici, le purghe e clisteri. E altrettanto assurdo è dire che le ricerche fatte sugli animali non possono essere trasferite agli uomini, dato che la struttura cerebrale dei mammiferi superiori ha forti analogie, e noi sappiamo che Pavlov aveva ragione a smentire le idee di Belitskij, tanto per quanto riguarda i cani che gli esseri umani.
    Non ho detto una frase che sfiori il problema etico della sperimentazione animale. Ma coloro che sono contrari a essa non possono ritenersi giustificati nell’ingannare la gente con false informazioni, e deformando i termini reali del dilemma.”
    Fine della ricerca
    Insomma maestra, grazie a lei ho potuto fare una ricerca e capire che
    I vegetariani sono quelli che non mangiano la carne
    E generalmente sono incazzati come iene con quelli che mangiano la carne
    La carne fa bene o fa male al corpo?
    Non è dato conoscerlo.
    Si possono evitare i maltrattamenti sugli animali smettendo di mangiare carne?
    O meglio, si può pretendere di mangiare carne di animali non maltrattati?
    Non è dato saperlo.
    E in definitiva
    1) Il post mi piace perché mi piacciono le cose che smuovono le coscienze sopite (Busi docet)
    2) Io mi trovo sempre dall’altra parte della barricate e devo sempre sentirmi un verme, non chiedetemi perché
    3) Non rinuncerei alla mie Gucci per tutte le vacche di questo mondo
    Porco cane!
    Ops, mi scusi
    Vacca troia!
    No, neanche questa
    Nino lost in vegetables……
    p.s. un abbraccio a tutte le pecorelle del blog….

  24. manu
    24 marzo 2010 a 16:23 | #24

    PER IL PESCE é PEGGIO?????
    peggio di questo????
    oh.mio.dio.
    sono abbastanza sconvolta…
    insomma…
    no il pesce no, dài… ma cosa gli fanno?
    cioé io sapevo solo la questione del mercurio… ma perché, che altro c’é da sapere sul pesce?
    oh cavolo.
    mo’ sto in ansia.

    io non sapevo che le condizioni di mucche e maiali fossero tali sinceramente… devo ammettere la mia ignoranza.
    io non sono una vegetariana o una vegan e non credo che lo saro’ mai, ma non mangio insaccati e mangio la carne tipo una volta ogni tre mesi perché mi fa schifo, ma tanto schifo, e quella volta che la mangio (mai polli e tacchini perché per quelli avevo visto qualcosa in tv sulle condizioni disperate in cui versavano) mi costringo mal volentieri per questa storia del ferro…
    o meglio, mi costringevo perché dopo questo post posso andare in pace ed eliminare pure quella volta trimestrale senza rimorsi.
    non potrei mai essere una vegetariana perché a me la carne piace, quella volta ogni duecento anni che riesco a mangiarla sana.
    e quella volta ogni duecento anni vorrei continuare a mangiarla.
    ma pur piacendomi e pensandola come la penso, non mi va di mangiare la carne del supermercato sapendo queste cose. dopo aver letto queste cose.
    come si fa a continuare?
    anche uno che si impegna a NON diventare vegetariano, come puo’ continuare a mangiar carne sapendo queste cose?
    non é neanche piu’ carne, é solo una sottospecie di poltiglia schifosa senza piu’ nulla di buono dentro di sé e al prezzo di un trattamento osceno e ributtante nei confonti di povere bestie innocenti.
    come trattano gli animali, se é veramente cosi’, é uno schifo vomitevole. e disumano soprattutto.

    per i maiali, pensavo fossero messi meglio dei polli e dei tacchini perché c’era meno richiesta, pensavo che il peggio fossero polli e tacchini perché sono la carne che costa di meno e quindi per star dietro alla domanda fossero giunti a queste condizioni inumane.
    delle torture gratuite non sapevo niente fino a oggi, devo dire, e sono rimasta abbastanza scioccata.
    non so che dire.
    non sapevo nulla di denti staccati, becchi tagliati, zampe legate e soggiorno su un bel pavimento di merda.
    sapevo che erano chiusi in gabbie piccole e non correvano sui prati e non vedevano il sole, ma da qui alle modifiche genetiche per fare i petti dei polli piu’ grossi, o alle torture o a tutti gli altri dettagli di cui hai parlato, c’é ancora un altro disgustoso passo in piu’…
    per le mucche mio cugino veterinario mi aveva assicurato che venivano ammazzate con uno sparo in mezzo agli occhi e non si accorgevano di niente… non sapevo che capitava che dopo lo sparo arrivassero ancora vive negli stadi avanzati del macellamento… come devo prenderla, che mio cugino mi ha buggerato quindi?

    sicuramente intanto comprero’ il libro di Foer di cui parli e anche quello Skinny bitch.

    io non credo diventero’ mai vegetariana o vegan, solo non mangero’ piu’ la carne. e cerchero’ di fare scelte piu’ responsabili. non ce la faro’ mai a essere rigida in una cosa, la mia mente si ribella. devo sentirmi libera e se la metto cosi’, sulle libera scelta, potrei essere in grado di farlo senza rendermi conto che lo sto facendo.
    per esempio non credo che saro’ mai in grado di rinunciare al latte nel caffé la mattina (ma magari potrei trovare qualcosa di piu’ decente e biologico di quello industriale) perché so che se mi dicessi “da domani non devi piu’ bere il latte col caffé”, poi penserei tutto il giorno solo al latte nel caffé.
    comunque non voglio fare un mega discorso sulla mia contorta psiche, pero’ voglio dire che mi sono interessata a questo discorso in modo un po’ superficiale, delle cose mi sono giunte all’orecchio quasi per caso un po’ di tempo fa e ho agito di conseguenza in base a quello che avevo sentito.
    poi non me ne sono piu’ interessata perché la vita é piena e intensa e ci sono tante cose da fare.
    adesso, dopo aver letto questo post, forse é un altra cosa che mi arriva all’orecchio per caso, é un altro piccolo avvertimento e forse é il caso di addentrarsi un po’ meglio in questo discorso e fare un altro passo in piu’ e agire ancora di piu’.
    non sapevo di questo scenario stomachevole e rivoltante.
    sono sconvolta.
    ma sono convinta che possiamo decidere noi cosa fare e cosa cambiare, sono convinta che non siamo solo costretti a subire questo mondo che ogni tanto mi presenta di queste oscenità abominevoli cazzo.

    scusa bosco lo sfogo e se ho scritto un commento chilometrico e forse un po’ confuso, ma sono un po’ sconvolta.

    manu

  25. Smemo*
    24 marzo 2010 a 16:47 | #25

    Nino —–> MITO.

    @Manu: anche io sono così. :)

  26. sandro
    24 marzo 2010 a 21:04 | #26

    Parlato stamani di queste cose. Ragazzi attenti ma rassegnati. Sì, sarebbe bello, ma tanto il mondo fa schifo che non vale la pena stare attenti a queste cose, sarebbe solo una goccia nel mare, goccia che oltretutto costa fatica. Tanto cosa cambia? finisce sempre con questa frase.
    Torno a casa con la solita domanda che mi sbatte per il cranio come il pipistrello di Baudelaire: chi li distrugge in questo modo? chi li violenta così da non avere speranze a 17 anni? per quale verso li devo prendere?
    Stasera a cena ho due tranci di pesce spada, così oltre a sentirmi inutile sul lavoro mi sento anche stronzo a casa. Non è serata.

  27. Smemo*
    24 marzo 2010 a 22:20 | #27

    Nooo Sandro noi ti vogliamo bene!
    Cosa devo fare, darti il mio numero e fartelo usare come hotline contro i suicidi? :) Scherzo dai!
    Enjoy your meal!

    Se posso dare la mia opinione, sinceramente, e lo so che sono polemica ma me ne sbatte…io penso che a 17 anni non pensi di avere futuro..a parte se vieni dal Bronx o da Barona..lì già cambia la situescion..
    Io mi sono accorta di non avere futuro (in Italia) dopo essermi iscritta all’università. Però non ho sentito tanto la botta volendo andare via da qui da quando ne avevo 17.
    Buona serata!

  28. Smemo*
    24 marzo 2010 a 22:21 | #28

    Ma come ho scritto?
    Pietà…

  29. Giulia
    24 marzo 2010 a 22:22 | #29

    Cara Federica è la prima volta che commento un tuo post ma devo farti i complimenti…brava!vorrei tanto riuscire a essere cosi’ chiara quando parlo con qualcuno di questo argomento purtroppo è come se sentissi la responsabilità di parlare per conto di chi non ha voce e ho spesso paura di non essere abbastanza “convincente” e giocarmi cosi’ l’opportunità di far riflettere veramente le persone.Ciao e ancora complimenti

  30. 25 marzo 2010 a 1:32 | #30

    Cara Giulia,
    sono molto più brava a scriverne che a parlarne, perchè gli altri 99 su 100 non ti vogliono proprio stare a sentire, però possiamo sempre dimostrare le nostre opinioni con la nostra vita e le nostre scelte e comunicare lo stesso un messaggio forte che chi vuole saprà ascoltare.
    Un abbraccio
    Fede

  31. Giulia
    26 marzo 2010 a 12:58 | #31

    Grazie Fede per avermi risposto mi ha fatto veramente piacere scoprire tramite il tuo blog che bella persona sei,insomma ora non mi limitero’ ad apprezzare solo i tuoi libri,spero di poter venire a qualche presentazione e se non sarà possibile ti seguiro’ qua,un bacio,Giulia.
    p.s.sono vegan da qualche mese dopo anni da vegetariana e mi dispiace non averlo fatto prima

  32. piglet
    6 aprile 2010 a 14:53 | #32

    Ciao Federica,
    È la prima volta che scrivo nel tuo blog, ed è da un po’ che leggicchio il tuo sito, sai essere ironica con la sfortuna delle donne e le problematiche di coppia, dolce quando si parla di amore, molto sensibile con le persone fragili e tagliente quando serve, ma mai stucchevole e prevedibile.
    Oggi leggendo e rileggendo questo post ho capito che sei anche e veramente una persona speciale.
    Capisco la tua accondiscendenza nei confronti di chi non vuol capire, ma ti prego di non giustificare nessuno per quanto riguarda questa cosa, loro soffrono e non hanno tempo di aspettare le scuse ed i dubbi delle persone che ancora non capiscono quanto dolore e sofferenza c’è nei loro occhi e nelle loro anime in pena, e di quanto poi alla fine sia fondamentalmente facile rinunciare ad una bistecchina nel piatto.
    Anch’io per provocazione mangerei volentieri un braccio di un uomo o la zampa di un cane, per far capire che alla fine NON C’è DIFFERENZA, tra uomo e animale o tra animali d’allevamento e di affezione.
    La maggior parte della sofferenza e della miseria dell’uomo è causata dall’uomo, che è l’unico ed il solo artefice delle guerre delle ingiustizie della fame del ns pianeta, la fame del mondo è un business, è non fa comodo a nessuno debellarla, così come le guerre. Ma LORO di colpe non ne hanno, se non quella di essere più deboli, perché dalla loro debolezza nasce la ns prevaricazione e quindi l’allevamento dei bovini e degli ovini, in quanto da sempre gli animali più docili da sottomettere, e solo sui più deboli l’uomo prevarica.
    Quando la gente mi dice che ci sono cose più importanti, mi viene “seriamente” da sorridere.
    Li immagino questi che mi vengono a fare questi discorsi, a s-cervellarsi tutta notte su come risolvere la fame nel mondo, a come trovare soluzione alle infinite guerre del ns pianeta, a come non fare soffrire la famigerata e famosissima carota, già perché anche lei, a detta di molti sapienti, è essere vivente ed in quanto tale, soffre.
    Sorrido, e penso a quanta famigerata ignoranza, a quanta inutile saccenza, quando basta informarsi un attimo di più per sapere che tutte quelle coltivazioni di mais, cereali, foraggiato che servono a nutrire “male” gli animali d’allevamento, basterebbero per sfamare tutti i popolo poveri del mondo ed ancora ne avanzerebbero.
    Allora anch’io dico “se niente importa, non c’è niente da salvare”
    Ed ho deciso come tanti altri, di andare oltre, a scapito dei mille luoghi comuni, e partire dal rispetto per gli animali,
    perché da qui parte la mia buona fede, il rispetto e l’amore per l’uomo, per quanto sempre meno ne riesco a riporre la mia fiducia.
    Voglio credere, nonostante tutto, che c’è sempre più gente che apre gli occhi, e che grazie anche a te comincia finalmente a vedere le cose come stanno, quindi per favore, tu non smettere mai d’informare e di far sapere quello che sai, perché tra tanti che non sentono, troverai sempre la persona che invece capisce e perlomeno proverà a cambiare il suo modo di vivere.
    Un grandissimo uomo, diceva che basta spostare la prospettiva delle cose ed i periodi storici, che i principi si sovvertono, quello che un tempo era valore diventa senza valore.
    Nel medioevo si bruciavano le donne, in tempi più recenti la schiavitù, gli indiani d’America le persecuzioni razziali erano cosa comune, pratica inevitabile.
    Col tempo l’uomo ha saputo evolversi, e certe tradizioni e cul-ture si sono addirittura estirpate. Ma questa prevaricazione nei confronti degli animali continua ad esistere e ad aumentare, in nome dello spreco, dell’opulenza, del business, dei soldi,
    pur essendo fermamente convinta, che alla fine ci ritornerà tutto indietro prima o poi, e pure con gli interessi.
    Per quanto riguarda il discorso del gusto, oltre ad essere un discorso di abitudine, vi prego di pensare a quante spezie si mettono sulla carne per renderla saporita ed affine al ns palato, alla fine la ns carne cucinata sa prevalentemente di spezie aromatiche, alloro, rosmarino, basilico, impanature varie…provate a mangiare un pezzo di carne così com’è appena cucinato,
    senza olio, ne condimenti vari, saprà solo di sangue putrido e forse riuscirete a sentirne anche un retrogusto di dolore.
    Tante volte m’è capitato di servire a persone non veg del seitan alla piastra, speziato con erbe aromatiche e qualche trucchetto vegan, e credetemi che nessuno si accorge della differenza, anche se per me, di differenza c’è n’è molta e sostanziale, questa differenza si chiama vita.
    I nostri nonni quando uccidevano l’animale in casa non lo mangiavano subito, aspettavano la macerazione della carne per farne liberare le tossine dal sangue, ma soprattutto come mi diceva mia nonna, la bestia non va mangiata subito perché sa di dolore e paura e le tossine create dalla paura e dal dolore avvelenano l’uomo, forse era la giusta punizione della loro malefatta?!…chissà!
    Non chiediamoci sempre cosa fanno gli altri per cambiare le cose, non pensiamo solo al fatto che tanto se smetto “solo” io di mangiare carne non serve a niente, perché tanto tutti gli altri non lo faranno mai, cominciamo nel nostro piccolo a cambiare il nostro mondo, cercando di renderlo migliore, non facciamo sempre finta di non sapere, di non capire, tanto basta non vedere, perché sono le scelte che facciamo nel nostro quotidiano che trasformano questo schifido mondo in un posto migliore.

    Si insomma…basta essere pesanti, perché il mondo ed il business incorrono, mi scuso se sono stata pedante, ci tenevo solo a farti sapere Federica, che sei una grande.
    Vi consiglio un’altra bella lettura sulla vita emotiva di questi disgraziati animali ossia:
    “il maiale che cantava alla luna” di Jeffrey Moussaieff Masson, comincia con la storia di piglet, una bella scrofa che vive in Nuova Zelanda accudita da due amorevoli persone, ne resterete incantati!

    Ciao a tutte e scusatemi
    Piglet

  33. Bosco
    6 aprile 2010 a 16:36 | #33

    Grazie Piglet per le tue parole.
    La penso esattamente come te: anche se siamo gocce nell’oceano sono proprio tutte quelle gocce che, insieme, fanno l’oceano e che non possiamo dire “non mi interessa, non mi importa o ci sono altri problemi” quando poi non ci occupiamo neanche degli altri problemi.
    Possiamo fare la differenza ,anche se piccola, e possiamo cambiare il destino di qualcuno, anche se questo qualcuno bela o muggisce.
    Purtroppo parlarne è sempre difficile, perchè nessuno vuole sentire determinate cose e si è rapidamente considerati una gran rottura di palle e non è bello perdere gli amici,ma mi rendo conto che vivo meglio se ne parlo quando mi fanno domande specifiche, così posso spiegare le mie ragioni a chi è veramente interessato senza semrare un’invasata e per il resto dimostro con la mia vita che è una scelta non solo sana, ma anche possibile!
    Attilio per esempio è onnivoro ma qui a casa mangia vegan (un pò per pigrizia di sicuro), però è una persona estremamente sensibile, e come la maggior parte delle persone sensibili,intelligenti e onnivore è obbligato ad allontanare il pensiero del massacro e a negarlo, altrimenti sarebbe travolto dall’orrore e non riuscirebbe a mangiare più, così come i miei amici.
    Lo sanno solo che non ci vogliono pensare, così come anch’io per anni non ci ho voluto pensare e non potrei mai fare propaganda con loro! Però,giuro mi commuovo quando mi invitano a cena e comprano le cose leggendo le etichette e poi mi dicono “guarda Fede questo lo puoi mangiare anche te!” oppure, ho fatto una torta senza uova, senza latte e senza burro!
    Io so che ci provano anche se disapprovano, e sono contenta lo stesso, perchè è comunque una grande forma d’amore e di rispetto. Questa Pasqua però ho detto ad Attilio (grande mangiatore di abbacchio da buon romano) “l’agnellino no, ti prego, non lo mangiare, è un neonato e i neonati non si mangiano”, lui ha fatto una faccia triste e ha detto va bene hai ragione (poi ha preso la tagliata, ma l’ho considerato un piccolo successo).
    Leggerò il libro certamente.
    Un bacione
    Fede

  34. manu
    7 aprile 2010 a 15:01 | #34

    E’ incredibile perché sono tornata di qua per dirvi di leggere “Il maiale che cantava alla luna” di Jeffrey M. Masson e ho trovato il commento di piglet!!!
    un altro segno!
    ho finito il libro di Masson proprio oggi, in pausa pranzo, ed é stupendo!!!
    l’altro giorno ho finito la dieta skinny bitch e ho pronto per stasera e i prossimi giorni “Essere vegetariani per negati” di Suzanne Havala…

    i pugni allo stomaco delle americane mi hanno sconvolto come il tuo post e la delicatezza e sensibilità di Masson mi hanno commosso e convinto del tutto, infatti sono ufficialmente vegetariana da due giorni.
    da qui a diventare vegan il passo é breve, anche perché ho già deciso che non posso piu’ né bere il latte né mangiare i formaggi. é allucinante quello che fanno alle mucche…
    e il paté d’oca? é rivoltante…
    un’altra cosa sconvolgente che ho letto in questo libro é sull’astrakan, la famosa pelle costosissima usata dagli stilisti piu’ fashion…
    beh é pelle di agnelli che non sono neanche nati!!!
    li prendono direttamente dalla pancia, due settimane prima del parto!
    non credevo neanche che una cosa del genere potesse essere possibile.

    comunque va beh, non mi dilungo come l’altra volta.
    volevo solo dirvi di leggere questo libro, penso che vi piacerà e il tuo post bosco, ha fatto qualcosa, ha stimolato una persona ad approfondire l’argomento e a fare il salto, anche se sono solo io,
    e sono solo un uno, é meglio di niente.
    e anche se non saro’ perfetta (dubito) sarà sempre meglio di niente, come scrive Masson in fondo al libro, anche una persona che decide di mangiare carne una volta sola alla settimana sta comunque contribuendo.

    manu
    p.s. la stessa che qualche commento fa, precisamente il 24 marzo, ha scritto che non sarà mai né vegetariana né vegan.
    ehm, si’, e tra l’altro non é affatto la prima volta che faccio il contrario di quello che dico e a distanza di pochi giorni (e qualcosa mi dice che non sarà l’ultima), ma in questo caso é una fortuna.

  35. Bosco
    13 aprile 2010 a 19:59 | #35

    @Manu leggo solo ora,sentiti libera di scrivermi quando vuoi per qualsiasi consiglio, suggerimento, dubbio o perplessità!

  36. manu
    12 maggio 2010 a 14:01 | #36

    Ah grazie!
    Sono passata da queste parti del blog in cerca di una cheesecake e ho visto adesso!
    Ci avevo anche pensato di scriverti, poi mi son detta, come minimo é sommersa di mail e cose varie, non mi risponderà mai, lasciamo perdere, eccetera…
    Comunque me la sto cavando bene.
    Ho scoperto delle cose che adoro, come il latte di soia e agave, il latte di soia con aggiunta di calcio della sojasun e faccio già una torta al cioccolato mondiale… oggi l’ho portata in ufficio ed é piaciuta a tutti.
    prossime sperimentazioni saranno la tua torta di finta crema, dei muffin al burro di arachidi e se trovo da qualche parte una cheesecake anche la cheesecake che il mio fisico la richiede.

    i miei unici dubbi e perplessità sono che io sono in grado di ingrassare anche da vegan :(… sto scoprendo di quelle prelibatezze…

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