Ina
fin da giovanissima ho preferito lasciare che essere lasciata. Ho sempre pensato che gli uomini mandino per le lunghe le cose anche quando in verità non vogliono stare con te… e io di farmi pena non ne ho mai avuto voglia. Così ho chiuso anche relazioni che in realtà ancora mi coinvolgevano e mi sono distrutta, a volte per mesi e mesi, a pentirmi di non essermi goduta quello che almeno c’era…
Poi crescendo ho pensato bene di cercare di essere sempre più etica con me stessa e gli altri fino a che, conscia dell’amore devastante che provavo per un uomo, ho sopportato cose non truci ma contro la mia volontà: piccole mancanze di rispetto, quelle azioni che ti mettono dietro l’ultima ruota dell’ultimo carro in attesa di partire l’anno dopo… ma era tutto troppo forte per me e sembrava che rispettarmi volesse dire, in quel caso, stare con lui a tutti i costi. Morale? Dopo due anni e mezzo di invasioni della ex moglie attraverso un figlio che dovevamo obbligatoriamente gestire esattamente ogni volta in cui lei doveva fare le sue fughe romatiche… ho mollato. Ed è stato bello e doloroso. Ma bello. Perché? Perché non lo amavo più. Basta. Finito. Con le sue azioni e le sue parole aveva consumato quell’amore così ricco facendomi vedere che in fondo niente è inesauribile e che dopotutto io mi amavo di più di quanto non amassi lui… Bello, no? Sì, ma l’universo doveva veramente aver voglia di giocare perché lui si è accorto solo in quel momento di essere follemente innamorato di me (dopo che per due anni e mezzo la frase tipo era: “io non mi innamorerò mai di te, lo so!”. Allora io diplomaticamente ho deciso di accettare, dopo sei mesi di solitudine (non avevo conosciuto un uomo che mi potesse almeno incuriosire), di tornare con lui. Era chiaro fra noi che era solo un tentativo di, come dicevo io: costruire memorie positive. E sai, era bello stare insieme, lui è un uomo particolare, i nostri confronti erano sempre ricchi di tutto quello che abbiamo in comune… sì, ma io ero, come ho sentito dire da un amico: una scatola vuota. Lui non era felice perché mi aveva conosciuta appassionata e totale e non poteva accontentarsi della metà scarsa di qualcosa, la metà meno convinta poi… e io ero lì a fare la brava ragazza che sogna il principe azzurro e che cerca di tirare aria sul fuoco senza riuscire a ritrovare la scintilla. Vabbè… pace. Ci siamo lasciati e io ero felice. Ogni volta che è finita ho pianto e ogni volta era lacerante. Io non l’ho mai odiato, l’ho sempre stimato e gli ho sempre voluto bene ma non l’amavo più. E basta…. Quindi: meglio sole… Ma è come veder partire un amico intimo e sapere che non lo vedrai per un sacco di tempo. E così è stato: oggi dopo 8 mesi torna a riprendere dei mobili a casa mia. Sono felice di rivederlo sapendo che siamo amici e basta. In tutto questo tempo lui soffriva troppo all’idea di vedermi. Ma non voglio divagare…
E io? Io che ho una certa vivacità potenziale? Io che faccio ora?
Appunto. Ho letto un bel po’ di libri tipo “Secret”, conosci? Descrivi l’uomo ideale, immaginalo, visualizzalo e, se puoi, individua un modello.
E io l’ho trovato il modello, un uomo famoso, probabilmente gay che però ha tutte le caratteristiche che io vorrei in un uomo, a parte la questione dei gusti sessuali. Se si può sognare in grande…
Sì e ti immagini una vita con lui e fai passare il tempo. Provi ad uscire con uno talmente carino che gli va bene tutto per poi scoprire che: “sai dico così e poi faccio come mi pare…” Ah, carino davvero… ma tanto anche io non ci tenevo un granché. Uno che a una mostra di fotografia ti dice le città in cui secondo lui sono state scattate le foto.., Divertente vero?
Sì, infatti adesso siamo amici e va meglio così. E io mi sento di essermi mancata di rispetto per non aver continuato a pensare a qualcuno che vorrei e che non ho, piuttosto che confondermi con qualcuno che non voglio avere…. Ma siamo sicure che sia la cosa migliore? E tutta questa sensualità, questa esuberanza? Questa voglia di vivere il mio romanticismo e la mia voglia di sentirmi viva, rapita da una passione? Dove la metti? In un romanzo. Ok: ora il romanzo è finito e io che faccio? A un certo punto ci sarà da confrontarsi con una realtà fatta di carne, carezze, odori, sensazioni, parole, promesse, azioni, sesso… sms… ma sì!
Ma è difficile quando hai individuato il tuo ideale riuscire ad accontentarsi di qualcosa di meno. Il Secret dice che poi ti arriva la persona giusta, che esiste… Allora tocca fidarsi… E intanto sogni di farti fare un autografo dal tuo modello sexy e forse gay, sogni che lui ti dica qualcosa e che tu possa in qualche modo iniziare un qualche tipo di relazione con lui… e ti senti una sedicenne un po’ scema… con il poster in camera di un personaggio statuario che a volte ti culla finché non ti addormenti e a volte ti urla di darti una mossa: che la tua voglia non puoi tenerla per sempre…
Quindi che fare?
Sa di fuga dalla realtà, sa di non voler crescere. Ma sa anche di volersi rispettare e non voler scendere a compromessi, o sbaglio?
Ho sempre vissuto e sognato tanto, ma (segno zodiacale toro) ho tanto avuto bisogno di vivere tanto. Vivere tanto però non è mai stato avere tanti uomini pur di mettere in moto gli ormoni, ma devastarsi per l’onda possente di passione che ti travolge e sperare di non affogare… con quello giusto. Ma se quello giusto non lo trovo? Intorno a me vedo tutte persone che non sanno dare spessore alla loro vita, come puoi pensare di riuscire a costruire qualcosa con loro? Nemmeno se ci fosse l’attrazione per qualcuno ora saprei che fare…
Meno male che non c’è allora…. sì, ma che palle… alla lunga… Ho 34 anni, cavolo!
Mi fa piacere sapere cosa pensi, se puoi e vuoi farmelo sapere. Grazie per quello che fai regali tempo bello a un sacco di persone!
Carissima Ina,
intanto il primo consiglio che ti voglio dare è di prendere “Secret” metterlo nel lavandino di cucina, buttarci l’alcol e dargli fuoco o, in alternativa, va bene anche se lo butti nel primo fiume della tua città.
E’ un libro che fa più male che bene,come stai sperimentando sulla tua pelle, e ti sta facendo entrare in un circolo vizioso in cui stai pensando solo al tipo di uomo che ti piacerebbe avere in maniera comunque caotica e non alla tua vita (se uno è gay,è gay, non è un dettaglio!)
Sai,volere tanto una storia d’amore ti fa perdere la spontaneità e ti mette in uno stato di allerta costante. L’amore arriva quando sei totalmente e perdutamente innamorata di te e della vita che stai facendo, quando non ti manca nulla e basti a te stessa così tanto che attiri solo persone positive intorno a te e a quel punto,una storia sana e bella,non potrebbe fare altro che migliorare questo tuo stato di beatitudine!
Diversamente,quando vuoi a tutti i costi innamorarti, nessuno è mai all’altezza, perchè non sei concentrata su di te, ma sugli altri e sulle loro mancanze.
Io credo che tutto quello che viviamo sia importante e che tutto vada vissuto per quello che è: un’opportunità che ci ha permesso crescere e capire in più qualcosa di noi e soprattutto quello che non vogliamo più e poi via lontano, girare pagina, andare oltre, verso la nostra realizzazione, il nostro futuro, la nostra felicità.
L’amore arriva dopo tutto questo, non va cercato, non è qualcosa che, se manca,allora la nostra vita fa schifo! La nostra vita deve essere fantastica e piena a quel punto (solo a quel punto) arriva l’amore, altrimenti sarà solo un attaccarsi disperatamente a qualcosa di altro da noi che non può in nessun modo renderci felici.
Questo è il mio modesto parere. hai solo 34 anni e un sacco di cose da fare, e sei anche piuttosto determinata,quindi usa questa bella sicurezza per regalarti la vita che meriti, allora a quel punto tutto cambierà, senza stare tanto a visualizzare il principe azzurro!
Ma questo non è un Secret!
Hey Irma,
nel leggere la tua storia, devastante e sofferta, ho colto la “bellezza” di una donna che non si arrende mai al grigio della vita. Vorrei argurarti di trovare quell’ideale di Amore che cerchi e l’uomo che lo incarni, però non vorrei che nell’attesa andassi troppo lontano e non ti soffermassi su tutta l’energia che ancora possiedi. Nella nostra vita non esiste solo un appuntamento importante, ne ogni amore è identico al precedente. Ora hai provato un’esperieza, una tipologia di relazione, aspetta di approfondirne un’altra, non avere aspettative sul prossimo candidato, lasciati semplicemente incuriosire o sedurre da ciò che succederà. Per il resto amore, odio, felicità, tristezza sono momenti che fanno parte della nostra esistenza, è inutile soffermarci per tentare di trovare spiegazioni al nostro stato d’essere: vivilo per quello che è.
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