Le mille e una botte
Sabato sera ci viene voglia di ristorante libanese.
Sapete,preparano quelle cose mediterranee tipo hummus, pita, melanzane, falafel….sì le stesse cose che fanno al greco, al siriano,al marocchino, al turco,all’egiziano e all’ indiano….ma vaglielo a dire!.
Fra l’altro ci potevamo arrivare in metro cosa che A fa tanto londinese e B permette alle coppie di evitare di mandarsi affanculo con scene tipo: “non trovi mai un cazzo di parcheggio” “se non ci mettessi 3 ore a prepararti” ma soprattutto permette a tutti e 2 di bere come spugne!
L’attrazione principale del locale sta nell’affabilità della proprietaria che, quando entri, “non te s’encula” manco se inciampi in un tappeto e le cadi addosso (anche perchè è larga come una roulotte) :
lei continua a giocare a Backgammon e tu puoi crepare.
Il cameriere ci accoglie col sorriso e ci dice che possiamo scegliere fra i tavoli più centrali perchè “più vicini alla danza”
Danza? Quale danza?
Attilio a denti stretti mi sussurra “cazzo lo sapevo, ci sarà la danza del ventre di sabato”
La danza del?
“Va bene laggiù!” dico indicando un punto non ben definito oltre la cucina.
Un tavolo con un enorme specchio davanti a me che mi permetteva di vedere perfettamente quello che succedeva dietro, tenere d’occhio tutti gli altri tavoli, ma soprattutto vedere i 2 televisori al plasma con video arabi dove le donne sembrano tutte Beyoncè e gli uomini tutti Jay Z ( ma la musica è sempre la solita nenia straziante accompagnata dagli stessi tamburi che senti in Turchia, in Grecia, in Egitto, in Marocco…ma vaglielo a dire).
Il video più bello era quello di una bella “ciaciona” vestita di giallo che creava dei vasi con la creta e il tornio e poi li dipingeva di blu e verde tipo regalo per la festa della mamma.
Cominciamo a rimpizarci come tacchini di cus cus e tutto quello che ho già citato sopra,e il vinello ci fa dimenticare la danza del ventre e ci mettiamo a ridere come cretini, commentando tutti i video e rammaricandoci di non prendere quel canale.
Ma ecco che alle 10.30 in punto, introdotta da musica a manetta,tamburi e sonagli, compare la ballerina vestita da odalisca che comincia ad ancheggiare abilmente davanti a un tavolo di ragazzi stranieri gay al 99% ,con cui aveva appena cenato.
La nostra posizione defilata e scomodissima da raggiungere ci permetteva un osservatorio privilegiato della sala.
Oltre a noi e ai ragazzy gay ,un tavolo con una coppia di anziani e un altro occupato da 2 signore dichiaratamente libanesi presenti in tutte le foto del locale fin dall’inaugurazione.
Presuminilmente la madre e la nonna della proprietaria.
Ed ecco il temuto momento:la ballerina incita uno dei suoi amici ad alzarsi per ballare con lei, mentre il cameriere batte le mani vigorosamente, obbligandoci a fare altrettanto.
“Atti adesso sono cazzi tuoi” gli grido battendo le mani fuori tempo, cercando di superare la barriera del suono.
“Manco morto” leggo sulle sue labbra e per essere sicuro che io abbia capito,mima un rapido braccio a ombrello.
“Vedrai, ora chiama te” rispondo, ricordando me stessa vestita da pandoro-zingara-pinguino che scelgo gente a caso nel pubblico in qualche villaggio, in particolare chi mi dice “io no”.
Dopo due brani da 38 minuti , svariate piroette e terminati ormai i partner maschili, finalmente la musica cessa e tiriamo un sospiro di sollievo, congratulandoci con noi stessi per aver resistito e cerchiamo di intercettare lo sguardo del cameriere per chiedere il conto.
Poveri illusi!
La musica ricomincia più fragorosa di prima in un medley ispanico-arabo e la ballerina rientra dopo il primo cambio d’abito :un sobrio pantalone di velo stretto in più punti tipo salame.
Non sentiamo più un cazzo.
Io urlo ad Attilio: “Gi-psy Ki-ng! Gi-psy Ki-ng!”
Ma lui ha le orecchie fuori gioco e allora comincio a mimarglielo come un’ossessa, fingendo di rubare un portafoglio con una corona in testa e lo scettro in mano.
Lui ,di rimando, continua ad imitare Massimo Ceccherini nel “Ciclone” nella scena in cui dice: “Dos los ramatos”
Mentre ci agitiamo come sordomuti non mi accorgo,nonostante lo specchio, che la ballerina (che ho guardato troppo spesso negli occhi per non sapere dove cazzo altro guardarla) sta venendo a cercare proprio me.
“No..no grazie…mangiato troppo” dico indicandomi la pancia strapiena di cus cus che niente aveva da invidiare al culo della proprietaria.
“Dai, aiuta digerire..” mi risponde con una dolcezza infinita e un sorriso un pò disperato dato che ero l’ultima donna rimasta sotto i 97 anni.
Attilio ridacchia.
“Non hai un cazzo da ridere ,bello mio,adesso vieni con me! Vero?”
Dico alla mia nuova amica mentre mi alzo
“Certo certo” risponde rivolta al codardo che sta facendo la sua migliore faccia da sciatica.
“Vieni nini vieni! Nella buona e nella cattiva sorte” ma non finisco la frase che mi trovo in mano un bastoncino lungo e ricurvo uguale uguale a quello che ha Tutankamon sul feretro, che lei mi raccomanda di tenere fra le mani mentre mi incita ad imitarla.
Ecco che le parole del mio vecchio capo villaggio: “il ridicolo non ha mai ucciso nessuno” mi riecheggiano nella testa fra i tamburi.
Ma porca miseria…preferivo stare seduta a ridere degli altri!
Ora, se c’è una cosa che mi viene facile è muovere il culo, sono tuttora convinta di avere un’ anima afro, e se ho bevuto parecchio posso tranquillamente duettare con Beyoncè (dietro compenso analogo a quello che ha preso lei per ballare per Gheddafi!) ma quello che proprio non sopportavo era vedere quel fesso ridere seduto al tavolo!
Ormai io e la ballerina eravamo unite da un filo di solidarietà indissolubile e ci bastava uno sguardo per capirci.
Lei parte alla carica e lo agguanta con il bastoncino ricurvo al bavero.
Lui non può più rifiutarsi e ,ancheggiando spavaldo, mi viene vicino come se non avesse fatto altro in tutta la vita.
Ci guardiamo sperando di non ritrovarci su you tube l’indomani.
L’odalisca appoggia le estremità del bastoncino fra le nostre pance piene di cus cus, e incita gli altri a passarci sotto come a un concorso di limbo!
Siamo in trappola, se ridiamo troppo ci buchiamo la pancia e se non giriamo insieme rischiamo di trafiggere qualcuno.
E’ l’inferno.
La proprietaria filma tutto con la telecamera, i tamburi impazzano, le pance scoppiano e il cameriere continua battere le mani come un invasato: sembra un film di Kustirica!
Finchè il bastone cade, liberandoci dall’incantesimo, permettendoci di correre via nella notte a bordo di un tappeto volante inseguiti dai 40 ladroni.
Settimana prossima… pizzino!
Direi che non andrò mai al libanese!!!!!
Ora vi cerco subito su youtube!
Siete mitici!
Che coppia!!!! Siete mitici!!
Ops, ho ripetuto Catefiè …però è vero che siete mitici! Baci
@Fefè
La telepatia!!! Smack smack carissima!!! (Ma sai che l’oroscopo di “Turisti per caso” mi ha consigliato un weekend a Padova?! Peccato che l’oroscopo non tenga conto degli esami… sigh)
Allora ti aspetto dopo gli esami!!! Un mega in bocca al lupo e tanti baci a te, stellazza!
esilaranti!!
bravi bis!
Non ho parole, una comica!!!
Dimmi il nome del ristorante, così eviterò accuratamente di andarci!
Di solito nei villaggi, o in qualunque posto ci sia il rischio di essere ‘additati’ e trascinati sul palco io mi faccio sempre piccola piccola oppure mi nascondo dietro la testa di quello davanti.
E finora ha funzionato…
Bene, quindi non ci resta che aspettarti fiduciose su youtube!
Oddio che ridere!!!
Forse dopo una bottiglia di vinello sarei riuscita anch’io a farmi coinvolgere, ma chi mi conosce sa quanto mi vergogno in queste occasioni!!!
@Cì tesora!! sfido a farti piccola piccola!! che la tua gamba è alta come me (tutta intera!)
Baci a tutti!!!
ahahah XD
“Io urlo ad Attilio: “Gi-psy Ki-ng! Gi-psy Ki-ng!”
Ma lui ha le orecchie fuori gioco e allora comincio a mimarglielo come un’ossessa, fingendo di rubare un portafoglio con una corona in testa e lo scettro in mano.”
FANTASTICA SCENA!
LIBANESE…mai!
ma purtroppo mi è già capitato dall’egiziano in un tristissimo capodanno con sconosciuti! lì la ballerina era davvero brutta! e of course mi ha tirato su a me!
RAMMARICANDOMI!!!! (adoro, è dall’83 che non lo scrivo)
maestra, hai (innanzitutto buongiorno) la capacità di farmi venire in mente dei flesc bek (si scrive così no?) che neanche le pippate di Morgan!!!
anch’io (leggi come heter parisi) sono capitato tra le tette di una danzatrice del ventre e le risate di una gruppo di miei (ex) amici. il ricordo è di questa matrona intabarrata che neanche Totò cerca moglie che profumava di pachuli/opium/fiore di loto e chi più ne ha più ne metta e lo sguardo come per dire, povero turista deficiente, io la danza del ventre per te non la farei manco morta se non fosse per questi 80 Euro + IVA!!!
queste sono le sensazioni che ho provato (debbo dire che le tette erano belle però), le stesse sensazioni che provi quando assisti ai balli tribali nei villagi alpitur piuttosto che le visite alle tende beduine dove i beduini ti accolgono con le nike ai piedi e ti vogliono vendere gli stessi tappeti che vedi al mercatone uno.
un indefinibile sensazione di tristezza.
ma il ricordo resta sempre alquanto vivo.
il libanese mi manca, ma dopo il tuo reportage degno della più brava Lea Pericoli, cercherò di non mancare!!!
Nino danzatore del mentre
Io adoro i ristoranti etnici! Volevo giusto andare al Sahara a Milano..
E vabbè!
Sono ancora in coma post “è due mesi che studio e non vedo la luce del sole”, e mi manca ancora un esame per concludere il tutto.
Ieri sera mi è venuta la tipica ansia post esame, dopo che al pomeriggio avevo dormito 3 ore sono crollata con una valeriana in corpo alle dieci e mezzo (dopo che già dalle nove e mezzo avevo gli occhi mezzi aperti mezzi chiusi) e mi sono svegliata stamattina alle 8 e mezzo all’urlo (molto da 300) “NOOOOO NEVICA!!!!” e già pensavo al peggio.
Poi mi alzo e mi accorgo che venivano giù due fiocchi in croce…
L’urlo era ovviamente della Smemomamma..
Anni fa un’alunna mi suonò alla porta di casa la sera, salì, mi raccontò che stava male male male male, poi cominciò a cambiare discorso, disse che faceva anche la cubista, che era brava, che la musica se la sentiva dentro (come la Gradisca la primavéra), disse che sapeva fare anche la pole e la lap dance, si chiese se ci credevo, si attaccò allo stipite della porta e cominciò ad avere le convulsioni al coccige; io avevo avuto una giornata di merda e non credevo davvero che il destino potesse essere così sottosviluppato da mandarmi una cosa simile per consolarmi. Per cui rimasi per tutto il tempo con un’espressione da impiegato del catasto.
Forse è per questo che come era arrivata se ne andò. Il giorno dopo aprì il libro a pagina come tutte le altre.
Chissà cosa aveva in testa….
@Eeeeeeeee……chissà
@Fede
Siete esilaranti! Senza voi due come saebbe la mia vita?””
Ormai non ne posso più fare a meno. Voi due siete come il pane e il burro.
Anzi no, come il pane e il tofu.
Baciottoni amica
il libanese se non ricordo male si mangiava con le mani da una specie di piatto che in realtà è una piadina color rosa gomma da masticare?
ricordo di aver mangiato bene, cose strane ma buone e di aver speso pochissimo………
@Sandro …è ovvio , è ormai palese abbiamo ben compreso: sei irrimediabilmente affascinante!!
Grandi Fede & Atti, mi sembra di vedere la scena!! Vogliamo il video su youtube!!
ma era libanese o siriano? Comunque hai ragione, anche per me sono tutti abbastanza simili
@Sandro: Nooooooooo non ci posso credere!Ahahahaha!
Vedi che allora ci ho visto giusto quando ho detto che ci sarei uscita con te se avessi avuto qualche anno in più!
Beh che io mi sono innamorata del mio prof di letteratura e cultura dell’italia contemporanea l’anno scorso, bellissimo, simpaticissimo, c’è anche un gruppo su facebook con tutte le sue battutine a lezione (e che beu ricordi quando prendeva in giro Moccia e tutti ridevano, mica cazzi..)
…..poi si è sposato.
DAMN IT!
Beh lo perdono, anche se mi ha fatto leggere la (DIS)Grazia Deledda, che mi ha fatto venire voglia di tagliarmi le vene più che “Revolver” della Santacroce..
se è chiaro allora vi risparmio di quando in gita in val d’aosta un’alunna corruppe il tipo alla reception, si fece aprire camera mia e si nascose sotto il letto. Dopo un po’ arrivai io e la prima cosa che feci andai al cesso e mi misi seduto convinto di essere solo…. buona notte a tutti.
Buongiorno a tutti!!!Io al liceo mi ero presa una mezza cotta per il prof di storia e filosofia,era al suo primo ruolo ed era brutto e problematico(il mio tipo insomma),ma mai e poi mai avrei avuto la sfacciataggine di comportarmi fuori dalle righe come le ragazzette descritte da Sandro!20 anni dopo è stato il prof di mio nipote e durante le lezioni ricordava a tutti quanto fosse perfetta la mia vecchia classe,da non mettere assolutamente in paragone con nessuna classe avuta in tutti gli anni della sua carriera scolastica,per educazione ed intelligenza!(esagerato!).Un paio di mesi fa l’ho ritrovato sul mio posto di lavoro,questa volta però ero io che dovevo rassicurarlo e dargli forza…mi ha raccontato un sacco di cose,come se fossimo stati compagni di classe al liceo e non professore ed alunna..e quando per pudore ed imbarazzo gli ho detto che l’avrei affidato ad una mia collega,mi ha pregato di stare con lui…Buon proseguimento di giornata a tutti,profe e non!
@ Sandro,
alle superiori ero persa per il professore (moooolto carino e mooooolto dolce) di non ricordo cosa, di un’altra sezione, il quale veniva spesso nella nostra classe a salutare la nostra professoressa perchè erano amici….
indovina un pò: si chiamava Sandro.
All’epoca era fidanzato.Sigh.
Devo avere ancora una sua foto da qualche parte.
Che bei tempi.
ho raccontato queste storie ispirato dalla danza del ventre di Federica; da insegnanti ci si può trovare in situazioni imbarazzanti come quelle, perchè saranno anche ragazzette ma a 16 anni ci sono delle teppe che sanno già benissimo come fare a far diventare matti certi tipi di prof. Io poi ho iniziato la mia carriera in una scuola femminile gestita da suore dove maschi eravamo in due, io e il prof di matematica. Sono entrato lì dentro a 25 anni ed è stata una battaglia, che mi è servita molto.
Cara Chicca, mi permetto di dire che il tuo prof forse sbagliava a fare paragoni con un’altra classe, che non si fanno mai, tanto meno poi quando è una classe lontana che i ragazzi non conoscono; in questo modo li mortifica rispetto ad un modello astratto, non va bene, credo.
Ma detto questo, io non ho avuto esperienze di Danze Del Ventre, solo, una volta, in gita a Parigi una sera nel ristorante ci hanno propinato un Can Can con ballerine anzianotte (dismesse da qualche locale) che per sembrare ballerine e non conglomerati portavano delle calzamaglie color pelle strettissime. Secondo me per per metterci dentro le coscee il culo prendevano il cucchiaio.
oddio..sono ufficialmemte l’unica a non aver mai, e dico mai, avuto un insegnante che potesse anche lontanamnete stimolare una qualche pulsione sessuale?! uff! sarà che noi alle superiori eravamo tutte ragazze e la preside non si sarebbe mai azzardata a propinarci un insegnante maschio sotto i 60
per sandro: forse lo hai già scritto da qualche parte ma posso farmi gli affari tuoi e chiederti quali materie insegni?
saluti a tutti!!!
anche se “insegnare” mi sembra un termine un po’ azzardato, diciamo che i miei libri di testo parlano di letteratura e storia
te lo chiedevo esclusivamente perchè mi sarebbe molto piaciuto insegnare, anche se alla fine mi sono buttata sulla pedagogia..non che cambi molto, forse!!!chissà.. c’è sempre tempo! magari un giorno! grazie per le tue delucidazioni!!!
Spero non sia già l’arrivo della primavera ma sono due giorni che ho un sonno terrificante…ditemi che è normale!
@Elli
Assolutamente normale il sonno (io più dormo e più dormirei in questi giorni) e ti sono vicina anche nell’altra ffermazione: neanche io ho avuto prof nemmeno lontanamente stimolanti sessualmente!
Ho avuto un forte amore intellettuale per il mio prof di italiano ma solo non l’avrei sfiorato con un dito… ma innamorarsi di lui quando spiegava era la cosa più naturale di questo mondo! E per far innamorare me che è fan della teoria “un libro senza numeri e formule non vale la pena di essere studiato” ce ne vuole!
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