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Linda

Cara Federica,
ho deciso di uscire allo scoperto anch’io e buttarmi nel mare delle deluse e irrimediabilmente scottate dall’amore. Raccontare la mia storia
E’ difficile soprattutto perchè sono ancora troppo coinvolta dagli eventi ma ci provo.
Sono stata insieme al mio ex per 14 anni e mezzo circa invece lui l’ultimo anno non lo ha considerato visto che aveva una storia parallela con un’altra più giovane di noi (siamo coetanei) di circa dieci anni.
Ci siamo messi insieme per gioco da giovanissimi (18  anni e mezzo) e abbiamo condiviso il diploma, gli ultimi retaggi
dell’adolescenza, le incomprensioni ed i problemi familiari, la vita universitaria e la laurea.
Fin qui tutto ok, le cose sono cambiate quando è nata l’esigenza di cercare lavoro, doversi dividere per poter
fare il lavoro per il quale avevamo studiato ecc.
I problemi veri sono iniziati quando lui ha deciso di trasferirsi per intraprendere la carriera universitaria (il suo grande sogno), io non ho mai avuto queste velleità e non avrei potuto averne visto che il mio percorso di studi mi
indirizza verso il lavoro pratico e libero professionale piuttosto che verso la teoria.
All’inizio la distanza non era un problema ma lo è diventata quando lui ha iniziato a pretendere che io mi trasferissi da lui e cercassi lavoro nella cittadina dove lui aveva scelto di lavorare.
Naturalmente le condizioni erano: vieni a …………….., ti cerchi un lavoretto in mancanza di meglio che però ti permetta di condividere l’affitto con me e nel frattempo cerchi il lavoro che vuoi, però non contare sul mio stipendio perchè non basta neanche per me.
Per fortuna, il destino mi aveva riservato un’ancora di salvezza, mi avevano chiamato per un colloquio a Roma ma io, con la mia solita stupidità altruistica, ne ho voluto parlare con lui che mi ha prontamente risposto: “se vai a
Roma ci lasciamo perchè io mi conosco e so di non essere in grado di vivere una storia a distanza”.
A questo punto qualsiasi persona encefalitica anche poco dotata avrebbe mangiato la foglia e sarebbe
scappata a gambe levate da quel vampiro ma io ho deciso di rinunciare al lavoro per non perderlo e per non perdere 13 anni di una storia che per me era tutto il mio mondo e il mio futuro.
Da allora, da quando cioè abbiamo perso il rispetto di noi stessi e dell’altro la nostra storia è rotolata in un precipizio senza fondo fatto di continue recriminazioni, incomprensioni, insicurezze, distanze, frustrazione, fallimenti, e
soprattutto tanta solitudine.
Io ho anche dovuto affrontare gli attacchi di panico e 2 anni di terapia, ho dovuto ripensare a me stessa, a ricostruirmi un equilibrio psicologico e fisico che avevo perso e ho dovuto guardarmi allo specchio e vedere che cosa ero diventata anche a causa di questa storia vampiresca, anche se ancora non ne ero cosciente.
Lui, in tutto questo si è dato, era distante, disinteressato e freddo, quasi quell’atteggiamento gelido fosse l’unica arma che aveva per proteggersi dalla mia evoluzione personale.
Insomma, per farla breve, invece di sostenermi e mettersi in gioco anche lui ha incontrato  un’altra sul lavoro, si è lasciato lusingare dalle sue moine e alla fine si è messo con lei, ma fosse così semplice!!!!!!!!
A dicembre dell’anno scorso ero arrivata ad un punto di intolleranza totale della sua assenza mentale e sentimentale (fisicamente invece era quasi assillante, era sempre a casa mia, mi telefonava continuamente e
ogni scusa era buona per passare a trovarmi…..gli uomini!!!!), così ho decido di lasciarlo.
Passano due giorni e mi telefona in lacrime  dicendomi che ci aveva pensato e ripensato passando due notti a fumare
sul balcone di casa e che non riusciva a concepire la sua vita senza di me, che avremmo dovuto tornare insieme e risolvere i nostri problemi per progettarci finalmente un futuro insieme.
Insomma, queste scene di tira e molla si sono ripetute, con le stesse modalità, fino alla fine di marzo quando , per il mio compleanno, siamo andati a passare un week end a Londra organizzato e spesato da lui.
Abbiamo addirittura dormito a Nothing Hill e tutto sembrava bellissimo.
A giugno parte per un viaggio  di lavoro in Sardegna per il quale non voleva assolutamente partire,
invece, al ritorno tutto è cambiato.
Il 30 luglio, dopo 2 giorni di  silenzio stampa mi dice al telefono: “basta, pausa, non ti amo più,
voglio stare da solo”.
Qui inizia il mio calvario.
Per farla breve non ha più voluto sentirmi ne vedermi, non ha dato nessuna spiegazione ne informazione sull’esito della nostra storia nè ai nostri amici nè alla sua famiglia, dopo una settimana è partito in vacanza (con lei naturalmente).
Io mi sono trovata a dover scoprire quello che era successo, quello che aveva fatto per un anno con la nuova
tipa e, soprattutto che si era organizzato per un nuovo lavoro, in una nuova città.
Ho passato l’estate a dover raccontare a tutti quello che era successo e poi sono sprofondata in un tunnel di disperazione e frustrazione dal quale sono uscita da poche settimane ma il senso di fallimento e la rabbia repressa non mi danno tregua.
Lui ha avuto il coraggio di confessarmi che con lei la storia è complicata, che io ci sono comunque e lui ha il freno a mano tirato (ndr) e che nonostante  potrebbe innamorarsi di lei adesso gli serve per dimenticarmi.
Cara Federica, non riesco ancora a perdonarmi per avergli permesso di vampirizzarmi in un modo simile e ho un gran senso di vuoto e solitudine che niente riesce a riempire.
Cerco di riappropriarmi della mia vita giorno dopo giorno, ho ritrovato i vecchi amici, ma il fatto di non
avere un lavoro che mi impegni la mente è un problema e cosi’ la notte mi trovo a sognare di urlargli in faccia tutta la rabbia che mi ha lasciato dentro e vorrei spaccargli la faccia per avermi umiliata e tradita come donna e come essere sentimentale.
Vorrei che queste persone non esistessero più, umiliare gli altri per non vedere la propria umiliazione, succhiare a chi ha molto da dare per compensare il proprio analfabetismo sentimentale…….è una vera
ingiustizia e, anche se la vittima è consapevole del comportamento del
suo carnefice NON riuscirà mai ad immaginare la profondità della sua
perfidia.

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Federica L.O.V.E.

  1. lucy
    25 novembre 2009 a 21:40 | #1

    non torturarti………..un abbraccio lucy..

  2. Oriana
    26 novembre 2009 a 11:15 | #2

    Cara Linda, non fustigarti. Qualunque cosa noi facciamo per amore lo dobbiamo fare non per paura di perdere l’altro ma solo perchè ci produce un profondo benessere, quindi con sano egoismo.
    Solo così smetteremo di darci delle colpe e sentirci delle stupide nell’essere cascate nella trappola dell’essere maschile.
    Questo però, purtroppo, fa parte della consapevolezza che nasce dalle craniate date contro un muro di cemento armato. Tutte(o quasi) passimo da quella strada. Ma una volta che ci rendiamo conto di come funziona, possiamo porvi rimedio, non per recuperare la storia precedente che è meglio che vada altrove bensì per ricostrurne una nuova con tutte le carte in regola.
    Un grande abbraccio

  3. barbararella
    26 novembre 2009 a 15:47 | #3

    Cara Linda, sfoga la tua rabbia, cadi e poi rialzati.. nel tempo ti accorgerai che con un “vampiro” Tu ti sei salvata, hai un’altra possibilità non la sprecare! Te lo dice una a cui è capitato un “vampiro” o “idiota” o…. e che oggi crede che la vita gli ha offerto un futuro diverso, sicuramente non risucchiato in una vita non vita, e che quel “Vampiro” anche nel mio caso è andato a cercare un altra vittima inconsapevole…a cui avrà raccontato storie su storie, ma questo non mi riguarda più io e te e forse tante altre alla fine si siamo salvate!

  4. Marcy Marcy
    28 novembre 2009 a 17:31 | #4

    Ma che bastardo! Però, Linda, guarda il lato positivo: te ne sei liberata. certo, adesso fa male, ma un giorno - quando sarai di nuovo felice e realizzata - sentirai di doverlo ringraziare (ma pensalo e basta: non dirglielo perché non se lo merita!) per averti dato modo di trovare la vera felicità. te lo dico per esperienza! Mi raccomando, d’ora in poi cerca di donarti al tuo lui un pizzico di meno: un po’ di sano egoismo aiuta.

  5. Lara
    4 dicembre 2009 a 10:22 | #5

    Ciao Linda, gazie per aver scritto la tua storia, non è facile mettersi a nudo, soprattutto dopo una bastonata; pensi che tutti siano migliori e piu furbi di te, ti senti una vera cacca, insomma sei veramente sotto zero. Tirarsi su non è facile, anche io sono in una fase della mia vita in cui davvero non so dove sbattere la testa, me leggendo storie come la tua mi sento davvero un pò meno sola. Ora so che nel mondo ci sono altre persone sensibili, altre persone come me, non sono circondata da macchine semi umane perfette. grazie davvero. ora il passo piu difficile è ritornare alla vita.

  6. 25 giugno 2011 a 10:20 | #6

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  7. 25 giugno 2011 a 14:20 | #7

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  8. 26 giugno 2011 a 15:47 | #8

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  10. 28 giugno 2011 a 12:40 | #10

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