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E’ la stampa bellezza!

Eccomi a voi con le informazioni di servizio:
Oggi è uscita l’intervista su Vanity Fair  :))  e stavolta in copertina c’è Robert Pattinson per par condicio, anche se io continuo a preferire Vasco.
Nella foto dell’articolo a pag 145  invece  quella non è mia zia, ma sono io!
Domani nel forum di girlpower “chatterò con le girlz della community” ( oddio che sto dicendo? Esci dal mio corpo!)  fra le 13 e le 18 e fra le 21 e le 22.
Perciò se mi cercate sapete dove trovarmi.
E vai con le presentazioni:
11 Novembre alla Feltrinelli di Milano Corso Buenos Aires alle 18.30
12 Novembre alla Feltrinelli di Firenze via dei Cerretani alle 18.00
8 Dicembre alla Fiera del Libro di Roma -Palazzo dei congressi Eur- Ore 17.00 Sala Rubino
Dove spero assai di vedervi!
Non so voi,ma mi sto facendo una cultura incredibile sui trans.
Ieri sera sia alle Iene ,che a Matrix, che a Porta a porta c’era almeno un trans brasiliano che  spiegava con assoluta tranquillità, come si possano guadagnare 20.000 euro al mese (esentasse) senza uscire di casa!
Non abbiamo davvero capito niente!!
Vostra lost in trans-lation Bosco
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Federica Blog

  1. Daniela
    6 novembre 2009 a 13:27 | #1

    Io non mancherò assolutamente a Roma, è “Più libri più liberi” vero? C’è qualcuna di Roma con cui ci possiamo organizzare per andare?A parte che a me come fiera letteraria piace da morire!
    @sandro
    Ma tu sei un prof che legge il libro della Bosco mentre quelli fanno il compito in classe?Ma perchè non è capitata a me questa fortuna??
    Un bacio depresso a tutti voi

  2. 6 novembre 2009 a 16:46 | #2

    ho iniziato il tuo libro e mi sono scompisciata (come diceva sempre lady D a carlo) leggendo le descrizioni dei look anni ‘80 della protagonista.
    ma come fai a essere così simpatica, con tutta la televisione che guardi?
    scherzo, ma mi fa impressione la tua cultura catodica: ma la guardi davvero tutte le sere?
    Se una sera non ne hai voglia, fai un salto sul mio blog, che mi piacerebbe sapere che ne pensi. Il tipo di umorismo è molto simile…
    un bacio

    Clear Cross
    Le mirabolanti avventure di clear Cross

  3. 6 novembre 2009 a 16:47 | #3

    non capisco il link non funziona…
    comunque l’indirizzo è http://www.clearcross.net
    ariciao,
    Clear Cross

  4. sandro
    6 novembre 2009 a 17:50 | #4

    Insegno italiano e storia in un professionale per grafici pubblicitari. ragazzi che quando disegnano sono un incanto, ma molti quando scrivono ci si va a mezza gamba. Durante il compito non è che leggo, leggiucchio, e dopo anni di esperienza riesco a controllare anche così, tanto loro mica lo sanno quando alzo gli occhi, e poi mi metto in fondo, loro mica mi vedono.
    Ma poi.. poverini… la scuola, la vita è già così penalizzante per loro, sono così in balia senza saperlo…. non è sui compiti più o meno copiati che si gioca la loro crescita e non solo culturale; io cerco di impostare un buon rapporto fra loro e il sapere, indipendentemente da quello che riescono ad imparare, che escano da scuola che sanno quindici cose o che ne sappiano dieci, entro certi limiti, cambia poco; quello che è veramente importante è che sappiano e abbiano ben chiaro che oggi in Italia il pubblico che va a teatro è il quadruplo di quello che va allo stadio (dati SIAE) e che dunque il paese che gli fanno vedere non è quello vero, che leggere non è una cosa strana, ascoltare buona musica, vedere buoni film, scegliersi libri e film non è una performance impossibile. Ovviamentre mica lo faccio. Mi limito a provarci. Saluti.

  5. 6 novembre 2009 a 18:04 | #5

    Recensione “S.O.S. Amore” in rassegna stampa - NonSoloCinema , anno VI n.3
    (articolo di Ilaria Falcone)

  6. Fefè
    6 novembre 2009 a 18:08 | #6

    E bravo prof.!!! Davvero, Sandro, se ce ne fossero di più come te, la scuola sarebbe un’altra cosa. Anch’io ho avuto un bravo professore di italiano e latino (terza, quarta e quinta liceo scientifico), che ci ha fatto vedere film aderenti al programma di letteratura, portato a teatro, insegnato le sue materie in maniera diversa. E alla fine che ho fatto io? Dopo la maturità mi sono iscritta a lettere!!! Sì perchè, anche se al momento ci sembrava un po’ strano, tutt’ora ricordo e apprezzo tutto quanto ci ha insegnato.
    Continua a provarci!

  7. Fefè
    6 novembre 2009 a 18:13 | #7

    PS: Ilaria, che bell’articolo!!!!

  8. Chicca
    6 novembre 2009 a 18:16 | #8

    Appena finito di leggerlo!Che dire?Emozionante…ho riso,ma mi sono salite anche le lacrime agli occhi…la vita di tutti i giorni è proprio così.”Le persone ti entrano nel cuore e mettono le radici.Ne fanno la propria casa,l’arredano e la abitano per anni diventando una parte di te.Ma quando decidono di traslocare,si portano via tutto,anche quello che non era loro”.Bello,bello,bello!Grazie Fede.

  9. sandro
    6 novembre 2009 a 20:33 | #9

    A proposito, io una volta sono stato per qualche tempo con una tipo Barbara: era il momento in cui aveva bisogno di dimostrare che non era capace di beccare solo belloni ma anche gente che non si era fermata alla terza media. Esperienza fallimentare sotto ogni aspetto. Lei pensa di avermi fatto un culo come una zampogna e che non mi sia più ripreso, la fatale…. ma vai in trans!!!!

  10. Chicca
    6 novembre 2009 a 20:33 | #10

    Sto guardando il day-time di x-factor:sentito la prossima puntata le canzoni di chi canteranno???Per la squadra di Morgan si canterà:The girl is mine,Billie Jean e Rock with you…scommetto che più di qualcuno sarà felice!

  11. Manuela
    6 novembre 2009 a 21:10 | #11

    bello l articolo…..sono abbonata a vanity sfogliandolo ho visto la tua faccia mi sono illuninata!!!!!

  12. Stefi
    6 novembre 2009 a 21:12 | #12

    Fede, finalmente il tuo libro e’ atterrato a Sharm El Sheikh, il che non vuol dire nelle librerie ma nella valigia dei miei ed eccolo qua ora tra le mie mani
    non vedo l’ora di leggerlo ma per farlo aspettero’ che tutti siano via, che sia sola, perche’ non voglio perdermi neanche una parola
    :))))))))))))))))))))

  13. Marcy Marcy
    6 novembre 2009 a 23:40 | #13

    Una capatina a Cagliari no, eh? mannaggia! E dire che ti faccio un sacco di pubblicità … va bene, lo ammetto, non hai bisogno del mio contributo!

    X-factor: Sofia è uscita? Giusto: era la meno forte, soprattutto tecnicamente. Marco era troppo emozionato e la sua performance era molto al di sotto delle sue possibilità, peccato. (un saluto per la grande Mimì) La Marini era uno sconcio. “L’accento sardo è bellissimo”: ma va là, ché sono anni che cerchi di mascherarlo con un accento pseudo-romano!

    Uomini: il mio quando vede Ilaria D’Amico in tv sbava e me lo fa “spiritosamente” notare, soprattutto se è in compagnia del suo degno compare (il ragazzo di mia sorella). Se la incontrasse, penso si scorderebbe della mia esistenza fino al momento in cui le mie unghie si conficherebbero nella pelle del suo braccio … allora lui mi riepirebbe di pappine e la finiremmo a darci colpi come bambini idioti. ma questa è un’altra storia… (non sembrerebbe, ma ci amiamo)

    Trans(un commento è d’obbligo): sapete come ha fatto Marrazzo a farsi aprire la porta dal suo trans? Le ha detto: “Mi apre? Mi manda Raitre”. La battuta è del mio ragazzo, per cui se vi ha fatto schifo ditelo tranquillamente!

    Comunicazione che non posso trattenere (come la pipì dopo aver bevuto il the): una delle mie due colleghe-amiche aspetta un bimbo/ una bimba!!! Dovevate vederci mentre ce lo diceva lunedì mattina in ufficio: lacrime di gioia, saltelli e abbracci a gogò. Meno male che la creatura è piccola e si accontenta di poco spazio, sennò l’avremmo stritolata! Ovviamente anche la futura mammina legge Federica!

  14. Daniela
    6 novembre 2009 a 23:54 | #14

    Ma certo prof. Sandro, concordiamo pienamente con ciò che hai scritto..anche perchè se non studi è difficile anche copiare :) Complimenti comunque vivissimi anche solo per provare a far crescere i ragazzi e insegnare loro l’amore per tutto ciò che non è semplice da apprezzare come lo sono invece tante cose oggi. Penso al cibo di tanti ragazzi, come il Mac Donald e penso ai sentimenti in cui è molto più semplice avere un amore senza problemi invece che andare a fondo nelle cose. La lettura, l’arte sono così..non le puoi prendere come vengono, richiedono impegno, capacità di discernimento, curiosità..non so se mi sono spiegata bene con questo parallelo. Pensavo semplicemente alla scarsa voglia di impegnarsi dei giorni nostri..in tante cose..ovvio che non posso fare di tutta l’erba un fascio però bisogna sempre tenere vivi i ragazzi d’oggi :)

  15. sandro
    8 novembre 2009 a 13:28 | #15

    …presempio, (per usare un termine slang adolescenziale)… io ho notato che nella mia scuola il momento più duro è stato sei o sette anni fa, in cui davvero per tenerli bisognava o fare i fascisti o i clown (ma c’è differenza?). Ora i ragazzi in IV e V difficile che facciano il casino quello organizzato, attivo, goliardico diciamo, o quello duro contestativo, di rifiuto. Ora che imparino o no non è un problema loro o delle famiglie, è un problema mio, sono completamente passivi; la cosa curiosa è che all’aumentare delle opportunità spesso corrisponde un contrarsi dell’impegno, io sbavavo per andare in Inghilterra quando ero al liceo, loro in chat con dei ragazzi polacchi non hanno spiccicato parola e hanno lasciato parlare solo me, dopodichè si sono meravigliati che parlassi inglese, anzi qualcuno l’ha trovato anche inopportuno, se sono prof di italiano “che cazzo c’entra che parli inglese”? io ho ribattuto dicendo che secondo loro allora un prof di matematica dovrebbe parlare solo con X e Y…. qualcuno ha anche criticato che vada a Maui ogni tanto dai miei amici americani: “de’ profe, ma non gli fa fatica parla’ inglese un mese di fila?” Secondo me il benessere e le canne sono riusciti là dove rapporti e sospensioni non hanno mai prodotto effetto. Dopo quattro o cinque anni di canna giornaliera arrivano a 19 anni che hanno il cervello foderato come il dentro delle casse da morto e per molti di loro la situazione ideale è il nulla, l’atarassia, preferibilmente anche bocciare e starci sei o sette anni a scuola perchè sanno che una volta usciti di lì il luna park chiude e si deve vivere. D’altra parte la bocciatura a scuola non ha più nessun peso nella qualità della vita, vanno comunque tutti in vacanza qua e là, hanno tutti comunque il motorino sotto il culo e a 18 prendono tutti comunque la patente: un mio alunno di quarta l’anno scorso ha rubato 85 euro scassinando un armadietto, noi lo abbiamo sospeso, ma la famiglia ha preso i due seguenti provvedimenti: un mese dopo ha preso la patente, e la mamma gli ha detto: Robertinooooo, ma cosa fai….!!!!!
    Dunque conta qualcosa la sospensione?
    Pensateci se avete figli, smettetela di dire poverini quando prendono un brutto voto. Proprio ieri parlavo con un collega di Livorno che l’anno scorso è stato denunciato da una famiglia pechè ha bocciato il figlio. Denunciato, capito? ovviamente faranno un buco nell’acqua, perchè le leggi, in questo caso illuminate, del 1928 ci tutelano e ci blindano, però…. vi rendete conto? se avete figli smettetela di rifargli il letto e fate i turni a chi lava i piatti.
    E se rubano, spezzategli le braccia, dopodichè mandateli a lavorare in cantiere sui ponteggi alla tramontana. Non c’è altro mezzo per salvarli. Ciao. S.

  16. serena
    8 novembre 2009 a 15:26 | #16

    Io ogni tanto mi perdo per strada…
    leggo il post, poi leggo ance tutti i commenti, e poi mi distraggo e non rispondo!! eeevvabbè!!
    Non vedo l’ora che arrivi l’8 dicembre per andare alla presentazione romana di Fede…che ormai è diventata un’appuntamento fisso.
    E’ la terza presentzione a cui vengo alle fiera!^^
    ricordo che la prima volta ero emozionatissima : un’incontro con la mia scrittrice preferita!UAO…! poi non guidavo ancora, quindi mi ero fatta accompagnare da papà, che l’eur è lontanissimo da casa mia, e lui intanto si era girato la fiera, mentre io ascoltavo rapita la presentazione!^^ bene bene…i’m happy!

  17. 8 novembre 2009 a 15:45 | #17

    Parole sante Sandrino, parole sante…
    Scusa Bosco se uso il blog per una comunicazione di servizio personale:
    Chicca? Com’è che da quando ti conosco, i soldi sul cellulare spariscono che è una meraviglia?
    Il bello è che mi aveva avvertito.
    E io che non ci credevo…
    Buona domenica a tuttiiiiiiiii!!!!!!!!!

  18. Marcy Marcy
    8 novembre 2009 a 15:58 | #18

    Sandro, condivido in pieno ciò che dici. Sei un insegnante davvero in gamba, ma il tuo ormai è un mestiere ingrato. Mia madre è una maestra elementare in pensione e negli ultimi anni di lavoro anche lei si è scontrata sempre più spesso con genitori che giustificavano ogni mancanza (se non vera e propria cazzata) dei loro figli, che non sapevano tenerli a bada e pretendevano che i maestri facessero la parte che, in realtà, spettava a loro.

  19. sandro
    8 novembre 2009 a 16:18 | #19

    … però…. bisogna aggiungere, e poi basta con i post fuori tema almeno da parte mia (seeeeee….) che passare la vita in mezzo ai ragazzi non è una cosa da poco; è forse la più grande fortuna che una persona possa avere e se si buca il muro, se loro si accorgono che li rispetti e che li consideri persone, che non li giudichi ma li ascolti sempre e che non chiuderai mai loro la porta in faccia, qualsiasi cosa facciano, scatta la magia; una magia faticosa e debilitante, usurante e strapalla, però una magia.
    Qualche anno fa, a proposito di chiudere porte, ho avuto un ragazzo con una storia allucinante alle spalle, aveva assistito al suicidio di suo padre a 8 anni, tanto per dare un’idea, e siccome era intelligentissimo era venuto su ribelle, provocatore, bastardo e anche un po’ pezzo di merda; purtroppo non era riuscito a prendere da sua madre zoccola ma non era colpa sua. Veniva in classe con le magliette del duce e fomentava ribellioni anarchiche. Mandava in culo chiunque gli capitasse a tiro e agiva con sommo disprezzo dei diritti degli altri, chiuso in un mondo egoistico e infantile. Però noi eravamo gli unici adulti a sua disposizione, e lo sapeva.
    Ci siamo fatti un culo pazzesco con lui, ci siamo presi di tutto per aspettare che crescesse, la sua mania autodistruttiva lo portava a prendersela con noi per provocare una reazione che lo escludesse, reazione che non c’è mai stata e così lo abbiamo portato alla maturità dove ha fatto un figurone e ci ha detto grazie mettendosi a piangere come un bambino, che anche noi ci siamo trattenuti per miracolo. L’unica prof che non ha fatto mai niente per lui è una tipa tutta buddismo, dalai lama, bandiera del tibet alla porta, sempre a parlare di compassione e consapevolezza; si è sentita offesa da un suo comportamento e ha preteso le scuse, altrimenti nulla, cioè come pretendere che uno scimpanzè suoni il violino.
    Quindi c’è chi si è speso e chi no, e così vale anche per i figli: se uno vuole la vita comoda è bene che non ne faccia, se uno non si vuole spendere se non vuole incazzarsi ecc…
    Queste cose ve le dico anche per farvi capire come sia distante il mondo della scuola reale da quello che si sente dire della scuola dalla politica (il voto di condotta, le non ammissioni, la severità ecc…)
    Buona domenica casalinga a tutti, tanto piovo per ogni dove.

  20. Nicole
    8 novembre 2009 a 16:20 | #20

    Ciao, proprio grazie all’articolo di Vanity, ho scoperto questo tuo sito (con annesso blog)!!!
    sono una tua fan da poco, e ti volevo fare i miei complimenti!!! non c’è che dire very cool girl ;)
    ciao baci

  21. Chicca
    8 novembre 2009 a 17:01 | #21

    Buona domenica a tutti!!!@Simo:facciamo così,tu mi dai il numero di cellulare di chi ti sta antipatico ed al resto ci penso io,(il pollice più veloce dell’est)!slogan”ti anniento per sfinimento”!!!@Sandro:sei professore,ma non so se hai figli…il mestiere del genitore è il più difficile che ci sia..importantissimo seguire ed educare i figli,ma mi spieghi perchè se in una famiglia ci sono più figli,sono tutti diversi uno dall’altro?troverai il ribelle,lo studioso,il rispettoso,il maleducato,l’anticonformista…e così via,eppure tutti educati alla solita maniera.Fidati:è molto,ma molto difficile crescere dei figlioli,specie con i caratterini belli tosti che si ritrovano oggigiorno.

  22. sandro
    8 novembre 2009 a 19:57 | #22

    Beh, Mendel ha scritto delle pagine abbastanza definitive sull’argomento diversità dei figli, che sì, somigliano ai genitori, ma bisogna mettersi in testa che sono anche persone profondamente diverse, e per molti versi misteriose e inafferrabili, proprio per la loro somiglianza. Lo so che il mestiere dei genitori è difficilissimo, e io non sono un colpevolista, anzi, per me uno dei libri più interessanti che ho letto è quello di una Psicologa americana che si chiama Rich-Harris (il nome non me lo ricordo), “Non è colpa dei genitori”. Però, quello che io critico è il ruolo di “distributori di benessere” e basta che sono molti genitori oggi. Questo crea sfracelli che poi vengono scaricati direttamente nella scuola. Far prendere la patente a uno che ha appena rubato dei soldi scassinando una serratura pensando che sia una ragazzata è una scelta precisa: si chiama autoconvincersi per non affrontare il problema. Si vive meglio dicendo sì piuttosto che no, accontentandosi di promesse piuttosto che somministrare punizioni. In questo, su queste cose concrete io sono critico; oggi se sospendi un ragazzo o lo punisci il giorno dopo ti trovi la famiglia incazzata a scuola a dirti “ma lei come si permette”. Qui i genitori sbagliano, o meglio, non si assumono, per quieto vivere, le proprie responsabilità.
    Infine molte volte ho a che fare con famigie che mi portano ad assolvere i ragazzi, sempre per la legge di Mendel mi rendo conto che con simili premesse cromosomiche il figlio è venuto anche troppo bene. Ciao.

  23. Chicca
    8 novembre 2009 a 20:55 | #23

    @Sandro:sul buon esempio da dare ai propri figli,sull’importanza delle regole da seguire,delle punizioni quando sbagliano e così via.. mi trovi pienamente d’accordo con te,così come sull’essere troppo permissivi(e mi ci metto dentro in prima persona)pure,però credimi che non è facile “educare”,anzi credo che il mestiere del genitore sia il mestiere più difficile che ci sia.Certamente parlo in generale,non mi riferisco ai casi “estremi”e spero sporadici citati da te,sicuramente dettati da esperienze familiari disastrose che per tutta risposta scatenano in questi poveri(li possiamo chiamare così?)ragazzi il bisogno di urlare al mondo che ci sono,di attirare una qualche attenzione,che quasi certamente,drammaticamente nel loro ambiente domestico deficita o manca del tutto.Comunque ben vengano insegnanti come te,che fanno il loro lavoro con passione,in quanto penso che tutti abbiamo incontrato nel proprio percorso scolastico un docente che ci abbia traumatizzato.Io per esempio al ginnasio avevo una profe di greco e latino che ci prendeva,ci portava alla cattedra,ci stringeva la mano e la teneva stretta stretta tutto il tempo dell’interrogazione(e che interrogazioni erano) e ci sussurrava di non avere paura,che eravamo i suoi bambini,e poi ci urlava subito dopo che ci avrebbe fatto sputare sangue e che avremmo dovuto studiare ogni santo giorno per tutti i giorni della settimana per ottenere un qualche risultato.(e ometto tutto il resto).le mie migliori amiche ancora adesso che sono trascorsi un bel pò di anni dal tempo del liceo(ho 36 anni),se la incontrano per strada,cambiano direzione e pensa che una di loro fa l’avvocato e l’altra la psicologa,ed hanno due caratteri belli forti,eppure non hanno ancora superato il trauma.Io invece,vuoi perchè giustifico sempre tutti(hai presente Chiara?),vuoi perchè sono un’ottusa,l’ho sempre difesa,pensando che magari era una persona fondamentalmente insoddisfatta e sola.

  24. Smemo*
    8 novembre 2009 a 21:53 | #24

    @Chicca: purtroppo non sono sporadici, ormai sono a maggioranza.

  25. sandro
    8 novembre 2009 a 23:40 | #25

    Una mia collega una volta ha dichiarato: la scuola è la mia cura. Ecco, questi sono i prof come la tua, e che dovrebbero immediatamente cambiare mestiere. ciao.

  26. sandro
    9 novembre 2009 a 10:56 | #26

    I

    I libri della Bosco sono, secondo me, prima visti che pensati. La sua è una scrittura visuale che richiede con forza in chi legge un approccio visivo, quasi cinematografico; questa è la forza dei suoi romanzi che ne fanno un prodotto adattissimo ai ragazzi anche non lettori perchè non si stancano, mentre invece se gli si fa leggere il Cap. I dei Promessi Sposi crollano. Eppure anche la descrizione del paesaggio del Lago di Como è cinematografica, ci sono panoramiche, zoom, dettagli, controcampi e soprattutto i colori. Mancano, come nella Bosco, quasi del tutto i suoni che non sono quasi mai descritti se non quando superano la soglia, sorelle che urlano, craniate, vaff… eccetera.
    Ora qualcuno di quelli che mi legge dirà: uff, i Promessi Sposi…. be’ provate ad andare a rileggerli con gli strumenti dovuti, calma, tempo e una disposizione d’animo lenta e meditativa, inseritevi nel lentissimo e solenne fiume della narrazione, sturate i pori della sensibilità e farete scoperte interessanti. Che vi faranno apprezzare ancora di più la scrittura scoppiettante e sorprendente della Nostra, e la misura dei tempi in cui viviamo.

  27. sandro
    9 novembre 2009 a 10:58 | #27

    P.S….. io l’anno scorso leggendo il pezzettino della morte di Cecilia sono riuscito a far venire i lucciconi a due o tre…. provate.

  28. Chicca
    9 novembre 2009 a 11:21 | #28

    Buongiorno a tutti!E soprattutto buon inizio settimana!Io l’ho iniziata andando dal dentista(che fortuna).Sandro io adoro i Promessi Sposi,non a caso mia figlia si chiama Agnese!Ce ne fossero insegnanti come te,mi ricordi Robin Wiliams nell’attimo fuggente!

  29. Cate
    9 novembre 2009 a 11:30 | #29

    Caro Sandro, ho parlato qualche tempo fa di simili argomenti con un amico che lavora in una scuola privata come professore di italiano e latino. Insegna a ragazzi delle medie ed ha un paio di classi superiori.
    Ho sorriso nel leggerti e la speranza dentro di me di credere in una classe insegnante “forte” e rappresentativa per i nostri ragazzi si è rafforzata.
    Credo che per i ragazzini ci vogliano persone dietro a quelle cattedre che siano appassionate e che riescano a trasmettere lo stesso slancio ai loro alunni. Il mio sogno era ai tempi del liceo di avere un professore come il Signor Keating de l’”attimo fuggente” ed ora lo stesso sogno lo nutro per mio figlio.
    Il mio amico nella sua pagina di FB come professione ha scritto “allevo menti” e questa espressione mi ha fatto pensare.
    Caro Sandro che fa commuovere leggendo le pagine de “I Promessi Sposi”, che invita la Nostra nella sua classe (eri tu o sbaglio?).. io ti ammiro, davvero.
    Per il discorso sulla colpa dei genitori o meno… le scuole di pensiero si moltiplicano all’infinito. E si dividono tra chi attribuisce la responsabilità alla “natura”, chi alla “cultura” e chi trova “colpe e meriti” in emtrambe. Certo è che noi genitori siamo chiamati a compiere degli sforzi incredibili, a reprimere nostre paure (giustificatissime a mio avviso) e a non cedere alla comodità del viziare per compensare alla nostra assenza, per placare i sensi di colpa…
    Insomma non è facile. E spero e prego di trovare insegnanti come te, come il mio amico che sappiano un giorno aiutarmi ad allevare la mente del mio bambino, con la stessa passione e intelligenza che voi mettete nel vostro mestiere.

  30. Cate
    9 novembre 2009 a 11:31 | #30

    Chicca :-)))

    Abbiamo avuto lo stesso pensiero: l’attimo fuggente!!!!! (ho scritto contemporaneamente a te!)

  31. Chicca
    9 novembre 2009 a 11:38 | #31

    @Cate:cosa vorrà dire?;-))

  32. Cate
    9 novembre 2009 a 12:02 | #32

    @Chicca, siamo in sintonia!! E tutte e due c’abbiamo i mariti che per la D’Amico diventerebbero strabici :-)

  33. barbarafi
    9 novembre 2009 a 12:09 | #33

    Caro sandro,
    che dire?
    Sei un grande. Tante volte mi arrabbio per il comportamento dei genitori, per i loro commenti assurdi sulle cazzate ancora più assurde combinate dai loro ragazzi.
    Li giustificano quasi sempre.
    Se c’e’ tanto da studiare i prof. Sono esagerati, se non c’è niente da studiare i prof. Sono svogliati.
    Che rabbia che mi fanno!
    Io ho una figlia di 16 anni e credimi faccio di tutto per farle capire cosa è giusto, quanto conta l’impegno quotidiano, il rispetto. Quanto conta lottare per ottenere un buon risultato, che niente ci arriva senza impegno, che niente è dovuto.
    Incrocio le dita, quando penso che è una brava ragazza, che riflette prima di parlare, che adora leggere di tutto, che si impegna a scuola, che rispetta gli amici e quello che pensano. Qualche volta ci rimane malissimo se qualcuno è un stronzo , se qualcuno fa il furbo e in dei momenti di scoraggiamento mi domando se non dovrei insegnarle a fregarsene un po’ di più, ad essere anche lei, ogni tanto un pò più’ dura… ma poi ne parliamo insieme e cerchiamo di capire, comprendere , poi, magari non è possibile, ma la vita è anche questo… cercare di capire e rendersi conto che qualcosa è veramente troppo assurdo !
    Quindi, caro prof, spero che di persone come te ce ne siano tante;
    continuerò a sperare che quando mia figlia entra a scuola, ormai in terza superiore, trovi alla cattedra un professore che oltre ad insegnarle con passione la sua materia coltivi, corregga e incoraggi i suoi buoni pensieri..
    io, come mamma, continuerò a cercare di fare del mio meglio.Promesso!

    intanto, grazie prof.

  34. Chicca
    9 novembre 2009 a 12:13 | #34

    @Cate:e perchè quando contemporaneamente siamo andate a comprare il Vanity per l’allegato di Federica (non trovandolo) e contemporaneamente lo abbiamo scritto sul blog!?Come mi garbano queste coincidenze!!!Certo,se invece di Cate,ti chiamassi George…mi garberesti di più!!!;-)))

  35. Cate
    9 novembre 2009 a 12:20 | #35

    :-)ohhhh Chicca, anche a me se ti chiamassi George (o anche Brad -o..meglio non fare una lista perchè intaserei il blog - ) garberesti di più!! Lo vedi che ci capiamo :-)?!!!

  36. Chicca
    9 novembre 2009 a 13:07 | #36

    @Cate:è ufficiale:è nato un amore!!!Intanto ho appena finito di fare i ravioli barraggine e ricotta,se vieni da me a pranzo ci si fidanza in casa!!!

  37. Chicca
    9 novembre 2009 a 13:11 | #37

    …se poi arriva mio marito,mi giustifico dicendo:E che non lo sai che mia cugina di terzo grado,dalla parte di mio padre…di cognome fa Marrazzo!?Secondo me,con i tempi che stiamo vivendo,non se ne accorge nessuno!!!

  38. Cate
    9 novembre 2009 a 13:18 | #38

    Ok Chicca, allora in un’oretta son da te. Io porto il vino, rosso (2 bottiglie, non si sa mai) :-)
    Baci e buon pranzo a tuuutttti!!

    Cate M.

    ;-)

  39. 9 novembre 2009 a 13:55 | #39

    E’ tutto vero quello che dite. Sandro è un grande.Io l’ho conosciuto ed è un mitico prof!
    Lo avrei voluto anch’io…magari se avessi fatto le superiori…magari.

    HO FINITO IL LIBRO DELLA BOSCOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!
    e anche in questo caso: Sandro m’hai levato le parole di bocca. Capisciammè!

    Bacetti a tutti!

  40. sandro
    9 novembre 2009 a 15:23 | #40

    …. grazie degli apprezzamenti, non sono ipocrita e dico che mi ci vogliono, aiutano per mestieri come i l mio e altri che gli inglesi chiamano “brain-drain activity” (prosciugacervello).
    Volevo citare Montaigne che secondo me ha dato una bellissima definizione dell’insegnamento nei suoi Essays (lettura consigliatissima, era un uomo di immensa umanità e cultura): “Io da ragazzo ho imparato il greco perchè il mio insignante lo amava”. Niente da aggiungere.

  41. nino
    9 novembre 2009 a 17:19 | #41

    Maestra!
    Professore!
    Me cojoni…. (scusate ma a me Essays non l’hanno insegnato…)
    Posso parlare con il plurale majestatis?
    Parliamone
    Allora
    Il libro ce l’ho, ho letto solo le prime 4 righe ma non sono riuscito a capire se è bello o brutto, anche perché io comincio a leggere i libri dalla fine e sinceramente non ho ancora capito il nesso tra Arianna e il dentista,
    non era Chiara e lo psicanalista?
    Ergo (oggi so tutto latino)
    Non riesco a capacitarmi sulla facilità delle persone di dare giudizi già dalle prime 4 righe..
    Madonna che invidia!!!!
    Vorrei tanto essere come loro, guardate (majestatis)
    Un po’ come la gente che dice non mi piacciono i gay e non mi piacciono i trans
    Io ho sempre creduto che
    per dire non mi piace bisogna provare….
    Madonna che invidia!!
    Ecco, per me questa è gente con i superpoteri, un po’ come superman, o wonder woman (per par condicio, oggi so tutto latino…)
    A proposito
    Perché non esiste supergay?
    O supertrans?
    Comunque, me ne farò una ragione.
    Per il resto, come va?
    Tutto bene?
    Qui prosegue tutto sui binari di una vita preconfezionata affinché tutto sia preconfezionato, quindi va bene,
    non vedo l’ora che esca il seguito di “io speriamo che ma la cavo” versione supermaschio (io speriamo che me la chiavo) e nell’attesa
    auifiderseeeeennnn!!!!
    p.s. maestra, nella versione vanity pollastra sei fantastica!!!!! (ma non fare scrivere più la tua età!!!)
    Nino pro bono bosco

  42. sandro
    12 novembre 2009 a 21:14 | #42

    O Nino, ma cosa dici… nemmeno a me hanno insegnato gli essays. Li ho a quarant’anni come puoi fare anche tu con tuo grande giovamento, sono in libreria. E la gente che dice non mi piace senza provare prima non ha i superpoteri, ha solo le idee chiare, magari sbagliate, ma chiare.

  43. sandro
    12 novembre 2009 a 21:15 | #43

    …manca “letti”

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