Gran Torino
Eccomi ritornata da Torino, quei geni della meteorologia hanno, anche questa volta, padellato in pieno le previsioni “da nubifragio in tutta Italia” a “un caldo così non si era mai visto”.
Siamo partiti venerdì per spezzare le 600 ore di treno da Roma e abbiamo fatto tappa in quel di Bagno e Ripoli dove abbiamo cenato fuori con mio fratello, con sottofondo degli starnuti colossali di un signore allergico che,se c’era la d’Urso nei paraggi l’avrebbe preso per lo show dei record!
Una cosa così non credevo esistesse, ad ogni starnuto quel poveraccio rinculava con la sedia di 5 metri.
Ovviamente mio fratello non se l’è fatto scappare e l’ha registrato col telefonino.
Quando è andato via in barella, la cameriera si è avvicinata a noi e ha detto (alla faccia della privacy): “E non è tutto, di cognome fa…Mille lire…”
Vabbè da lì è partito il delirio “E se sua moglie di cognome fa “terra”? Mille lire in terra!” hahahahahahahahahahahahahahah! “E se fa tasca? Mille lire in tasca!” hahahahahahahahahahaha!
“ma non dovrebbe chiamarsi mille euro?” hahhhhahahahahahahahaha!
E così via come 3 imbecilli.
L’indomani sveglia all’alba direzione Torino dove siamo arrivati ad un’onesta ora di pranzo.
Saliamo sul primo dei molti taxi presi in un giorno e mezzo,per scoprire che i tassisti torinesi vengono multati se guidano a meno di 120 km ora, e che una sola macchina davanti viene considerata “caos infernale”.
Venite a Roma….
La Fiera del libro di Torino è sempre il solito immane bordello, è come entrare in una mega libreria dove però ti fanno pagare l’ingresso e non ti fanno nemmeno 1 centesimo di sconto sui libri che compri (che su “bol” ti tirano dietro) ed è grassa se ti regalano il segnalibro di Padre Pio!
Arrivo allo stand della Newton (fresco di condono e ormai catalogato come una delle costruzioni più alte del mondo) e lo vedo, lì tutto rosa, piccolo e sorridente, il nuovo 101 in anteprima,stampato nottetempo da solerti ed operosi gnomi e, accanto, l’audiolibro della Emons.
In cuor mio mi sono detta “cazzo Fede alla faccia di chi ti vuol male!” ( e ho visto accasciarsi 680 persone!).
L’uscita ufficiale di 101 modi per dimenticare il tuo ex è fra 10 giorni esatti a partire da oggi.
Non avendo una mazza da fare a parte giocare con Attilio a “indovina vip”, in capo a 3 ore eravamo già carichi come muli e avevamo speso un patrimonio, pur non avendo una libreria.
Mentre tutti si agitavano per correre a vedere Grossman, Faletti, Pamuk e Rushdie, noi siamo corsi dietro a Raffaele Giordano di Un posto al sole!
Dopo aver consumato 3 paia di piedi nuovi, il ritorno in albergo ci ha riappacificato col mondo, (anche se ho fatto cadere lo yogurt di soia sulla moquette intrecciata con fibre di papiro risalenti all’epoca di Micerino) ho giocato ad aprire e chiudere le tende elettroniche, fatto la doccia 5 volte con tutti i tipi di spruzzo, mi sono pesata sulla bilancia (e ancora mi chiedo che cazzo ce la mettano a fare la bilancia!) e sparso la roba dappertutto come non farei mai a casa.
Dopo una cena al ristorante vegetariano (nonostante le proteste di Attilio che voleva la bagnacauda, ma che la sera prima si era rimpinzato di pici con l’anatra e tagliata di filetto al rosmarino, per non contare i 3 etti di coppiette che aveva comprato per mio fratello) abbiamo deciso di fare un salto alla festa organizzata da Fandango dove, a quanto avevamo capito, i dj set erano Baricco, Veronesi, Giordano e Procacci.
In effetti loro avevano solo scelto la musica che, non avendo un minimo denominatore comune, dava un risultato piuttosto schizofrenico del tipo Haddaway, Bruce Springsteen, Tiromancino, Ramones.
In realtà la festa era né più né meno quella delle medie: uno stanzone scarno con un tavolino per il diggei e un banco per cocktail con troppo ghiaccio, ma abbiamo ballato come matti .
Quando verso l’una e mezzo il quarto paio di piedi mi si è consumato e ho chiesto ad Attilio di andare, lui mi ha risposto: “mi rifiuto categoricamente di andare a letto prima di Paolo Giordano che a quest’ora dovrebbe dormire da un pezzo!”
Per il resto è stata la solita “Puzzolandia” di un sottobosco di gente che dice di avere a che fare col mondo dell’editoria,solo perché sa cosa vuol dire brossura e conosce della gente che conosce della gente che conosce della gente.
E anche per quest anno…..
Vostra 33 gradi all’ombra Bosco
Carinissimo il nuovo blog
e carinissimi i tuoi libri!
Grazie per le ore liete in compagnia della tua scrittura!
E’ l’unico post che ho letto, e forse ci ho preso in pieno perché gli altri mi interessano relativamente: un punto di vista differente su una fiera dove non sono mai stato è quello che ci voleva visto che tutte le altre dichiarazioni sembrano controllate, o comunque indirizzate a qualcosa di comune e noioso.
Do you acknowledge that this is high time to get the loan, which would realize your dreams.