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Tattararaaaaaaa!
Siore e Siori!
domani a grande richiesta solo e soltanto per gli amici del Lazio, in allegato al Messaggero:
MI PIACI DA MORIRE!!
Non ho capito se anch'io faccio parte delle 5 donne indimenticabili insieme a Jackie Kennedy e immagino Mamma Ebe e Lady Diana, ma mi piace il colpo d'occhio!
Vostra unforgettable Bosco
ATTENZIONE !
IN QUESTO POST SI SVELA LA TRAMA (INESISTENTE) DEL FILM DI SEX AND THE CITY
Non pensavo che sarebbe successo a me, lo giuro.
Dall’uscita del film avevo fatto di tutto per non avere anticipazioni: non leggevo le interviste, cambiavo canale quando ne parlavano, mi ero indispettita con quelli di Rai 2 perché si erano messi a raccontare che
Samantha moriva e poi che moriva Mr. Big d’infarto, ho impedito alle amiche che l’avevano visto di parlarmene, insomma sono arrivata a vedermelo casta e pura e rigorosamente da sola, l’unica maniera in cui mi godo un film : intanto mi siedo in terza fila perché non ci vedo e non voglio parlare,non sopporto quando mi parlano (o peggio quando mi anticipano le scene), se voglio piangere non mi devo vergognare e se voglio vedermi tutti i titoli di coda posso rimanere lì finché passano l’aspirapolvere!
In sala c’erano 10 persone a esagerare e tutte antipatiche.
Voglio dire,sono le 7.30 il film non è ancora cominciato,che cazzo ti mangi un bidone da 6 chili di pop corn al burro che ti fanno schifo? Se hai fame ti mangi un panino o un gelato e non rompi i coglioni a me. Poi (vedi sopra) non si va al cinema per parlare o per commentare ogni singola scena con battute idiote, per questo ci sono i bar, i centri commerciali o gli autogrill.
Mi ero convinta che il cinema fosse mio e che tutti fossero venuti a vederlo con la stessa devozione che provo io verso il guru degli sceneggiatori: Michael Patrick King ( di cui possiedo un mezzo busto sul caminetto).
Si spengono le luci (non tacciono le voci) e parte la musica: l’intro più bella del mondo dove in 3 minuti ti fanno capire cosa è successo in 6 anni. Amo Hollywood.
Sto lì col naso insù (terza fila…) con le mani giunte che rido e mi esalto, è tutto stupendo, super glamour, mi sembra di essere una bambina da “Toys are us” a cui promettono di diventare principessa e poi di entrare in pasticceria e prendere tutte le caramelle che vuole!
Mi agito sulla sedia,mi sembra di ritrovare le mie amiche, ho i brividi!
Le ragazze sono sempre le stesse, Samantha vive a Los Angeles col biondo (che nella vita è frocio n.d.a) Charlotte ha una bambina cinese di 3 anni, Miranda è sempre sposata con Steve e Mr Big vuole sposare Carrie, (WOW!) lei è diventata una scrittrice famosa, lui ha un appartamento come lo voglio io: un loft finestrato ma sui 55 mq, niente di esoso, con la cucina grande, i pensili in mogano, lo wok, i bicchieri fichi, il macina pepe di Starck, lui che cucina il pesce senza fare puzzare tutto il palazzo, va tutto benissimo, è tutto perfetto.
Anzi di più: lui vuole comprare una casa più grande per loro e la trovano :un super attico a Park Avenue.
Lui vuole comprare l’attico.
Ehm. Avete presente i prezzi? No eh? Fatevi un giro su real estate poi ne riparliamo.
Dunque lui vuole comprare questo attico spettacolare per loro due, ma lei si preoccupa perché, giustamente dice, se non ci sposiamo e lui mi lascia io poi dove vado visto che vendo casa mia? E lui non si scompone nemmeno un po’ “Che problema c’è? Io voglio stare con te perciò sposiamoci”
Siamo ai primi 7 minuti.
Maddai, Mr. Big che vuole sposare Carrie? Il sogno che si realizza: solo tu e io e una cerimonia semplice con 75 persone.
Poi Vogue le propone l’intervista della vita (che non può rifiutare) sull’ultima single di Manhattan che si sposa,dove indosserà gli abiti da sposa più belli del mondo: da La Croix a Dior a Vivienne Westwood.
La notizia del matrimonio esce su Page Six (che è la pagina gossip del New York Post, che sancisce il vero successo di qualcuno) e Vivienne Westwood le regala il vestito da sposa, così gli invitati diventano 200 e il matrimonio decidono di farlo alla NY Public Library.
Fin qui (primo quarto d’ora) niente da dire, la Bosco in estasi e in attesa dello sviluppo della super trama (anche alla luce delle 2 ore e mezzo che mi aspettavano, nutrivo 1000 aspettative).
Miranda non fa più sesso con Steve e lui una sera le dice di averla tradita.
Cosa avreste chiesto voi per prima cosa? Avanti? “CON CHI MI HAI TRADITA BRUTTO STRONZO FACCIA DI CULO E QUANDO?”
No, lei si incazza, va a dormire sul divano poi torna in camera e avviene il seguente scambio di battute che vorrei mi spiegaste:
Lui : “Sono sempre io”
Lei : “Sei sempre tu?”
E lei esce dalla camera.
La sera precedente il matrimonio durante la cena di prova con tutti gli amici, Steve va a cercare Miranda, lei è molto arrabbiata e quando incrocia Big gli dice : “Voi siete pazzi a sposarvi”
Lui prende la palla al balzo, essendo anche leggermente seccato dalla dimensione che ha preso tutta la faccenda.
L’indomani perciò fa “un po’” marcia indietro, ma nemmeno tanto, insomma non sale su un aereo per Cuba e non sparisce nè si sterilizza, solo comincia a chiamarla sul cellulare mentre è in macchina col suo autista per farsi rincuorare un po’ (“dimmi che siamo sempre noi due”)
Prima genialata degli sceneggiatori: la figlia di Charlotte risponde al cellulare di Carrie e riattacca, Big continua a chiamare 40 volte il cellulare e lasciare messaggi in segreteria sempre seduto in macchina davanti alla Public Library, mentre lei è dentro con le amiche.
Dei 200 invitati nemmeno l’ombra, voglio dire ci saranno state le famiglie, i colleghi, o anche solo tutti quelli che si sono trombate in 6 anni no? Con tutti quegli sponsor nemmeno una festa ci fate vedere? Mah!
Prima domanda: Se Big le voleva parlare non poteva chiamare qualcun altro? Il prete? la libreria? Le amiche? il Kebabbaro all’angolo! Oppure una soluzione ancora più economica: scendere dalla macchina?
No, non lo fa, va via con l’autista e continua a richiamarla finché alla fine dopo 40 minuti di ritardo è lei che lo chiama.
“Dove sei?”
“Sono in macchina sto andando via”
Panico, Carrie quasi sviene, le amiche la portano via e Big mentre se ne sta andando, si rende conto di che cazzo sta facendo e dice “Che cazzo sto facendo?” e torna indietro.
Ve l’ho detto che non era veramente in crisi, si è solo un po’ cagato sotto, ma pochino.
Torna indietro le due macchine si incrociano, si fermano i due sposi scendono e lei lo pesta con il bouquet.
Bellissima Charlotte vestita di nero che gli impedisce di avvicinarsi puntandogli il dito contro.
Lì ho pianto e ho cominciato ad aspettarmi cose mirabolanti, emozioni straordinarie, brividi, sogni ad occhi aperti, tutto tranne l’abbiocco che mi è preso da lì per le successive 2 ore!
Big (che in realtà la sposerebbe ancora se solo lei lo lasciasse parlare) la chiama 600 volte al Motorola,le scrive delle e-mail, però non va mai a casa sua e non la incontra mai nemmeno per caso.
Ragazzi siamo a Manhattan, non a Città del Messico e poi se le voleva parlare andava a casa sua no? Perry Street nr 66 lo sa anche il gatto!
Niente.
Non vediamo le 200 persone e peggio ancora, non la sputtanano sulla Page six, che è la prima cosa che Cindy Adams avrebbe fatto!
Immagino già i titoli “Sex and the pity” o “Niente “carrie” nel pollo di Big”.
Parte con le amiche per il Messico, lei è molto triste e le amiche non fanno altro che prendere il sole, bere margaritas e leggere Vogue.
2 palle….
I 3 quarti successivi del film Carrie e Miranda sono a cena insieme e Miranda si sente in colpa per quella cosa che ha detto a Big, ma non gliela confessa che alla fine.
Nessuna di loro lavora, nemmeno fanno finta questa volta, Charlotte rimane incinta e la mattina va a correre, Samantha si rompe sempre i coglionida sola sulla spiaggia e spia il vicino (Dante!) che scopa come un riccio, Carrie prende un’assistente, per assisterla a fare cosa non si sa.
Una tipa di colore che si vede in 4 scene,che si è lasciata col ragazzo di Saint Louis e poi alla fine torna da lui.
Altra genialata degli sceneggiatori: la tipa di colore ha un portachiavi con scritto “Love”, indovinate qual era la password per accedere alle mail di Big che lei aveva conservato in un file protetto?
Già….
Samantha lascia il biondino,ma in tutta amicizia e torna a NY, Miranda racconta a Carrie della gaffe fatta con Big e poi si rimette con Steve.
Charlotte incontra Big in un ristorante e dalla rabbia le si rompono le acque, Big si offre di portarla all’ospedale, ma non ce lo fanno vedere!
E’ Charlotte che lo racconta a Carrie, così Carrie si rimette con Big, cioè legge le sue mail e le lettere e poi si presuppone che lo richiami, lui è sempre lì che l’aspetta,ha comprato l’appartamento, ha fatto un abuso edilizio per costruirle un armadio da scarpe e le regala,anziché un anello, un paio di Bhlanik orrende e scomode come tutte le Bhlanik.
Si sposano in municipio, ho notato, senza nemmeno i testimoni…
Fuori ci sono le ragazze…..
Fine.
Che delusione delusione delusione!
E io che me l’ero presa con tutti i bacucchi che avevano fatto recensioni troppo antiche, difendendo il diritto sacrosanto al marketing e al product placement!
I 300 cambi d’abito uno più brutto dell’altro (a parte un paio di Carrie che, comunque, ha un fisico da urlo) la sfilata di cui non ci frega un accidente,la storia non c’è, loro 4 che si annoiano, e noi spettatori ancora peggio.
Non me lo dovevano fare, con tutti gli anni di devozione, mi aspettavo qualcosa di assolutamente indimenticabile, invece, mi sono sorpresa a desiderare di essere insieme a qualcun altro per potermi lamentare, mangiare pop corn al burro e passare l’aspirapolvere.
Vostra Lost in the city
L’altro giorno alla farmacia di Roma Termini, la farmacista odiosa serviva una signora rompicoglioni.
La farmacista aveva sbagliato a leggere la ricetta, poi le aveva voluto appioppare a tutti i costi il farmaco equivalente, alla fine, mentre la signora aspettava di farsi dire il prezzo con in mano il codice fiscale, la farmacista le presenta lo scontrino.
Signora: “Scusi, ma il codice fiscale?”
Farmacista: “Eh mò è troppo tardi, ho già battuto lo scontrino”
S: “Ma se ce l’avevo in mano il tesserino e lei non me lo ha neanche chiesto”
F: “E che mò glielo devo chiedere io il tesserino? E’ nel suo interesse darmelo”
S: (incazzato crescente) “Ma come? Prima sbaglia la ricetta, poi mi confonde con i farmaci equivalenti, io sono lì col tesserino in mano e lei batte lo scontrino senza dirmi niente?”
F: (arrampicandosi sugli specchi) : “Guardi che per la legge della Privacy (che nessuno conosce, ma è il classico appiglio di chi non sa più che cazzo dire è un po’ come dire lei non sa chi sono io n.d.a) non sarei manco tenuta a chiedergli il codice fiscale, perché la sua denuncia dei redditi è un probblema suo!”
Bugia perché in farmacia da me lo urlano da una cassa all’altra.
S: (furente e in forse se lasciare stare tutto): lei non sa fare il suo lavoro, mi rifaccia lo scontrino
F: Non è possibile ormai l’ho battuto (BUGIA COLOSSALE, TUTTI GLI SCONTRINI DEL MONDO SI POSSONO ANNULLARE, SE VI FANNO STORIE CHIAMATE I VIGILI O MEGLIO LA FINANZA!...guardo sempre Mi manda Rai 3!) …Senta Signò la vuole la Ciprizzina o no? Perché per me è uguale”
S: “Allora non la prendo!”
F (con lo scontrino in mano) Allora lo cestino?
S: Allora se lo cestina me lo può rifare!
Evvai uno a zero palla al centro per la signora!
F (titubante per la recente figura di merda ) Ehm…no c’è una procedura.
(Complicatissima come no: si appallottola lo scontrino vecchio e se ne batte un altro)
La signora non dice più niente, prende la valigia si gira e con la mano abbatte la piramide di preservativi gusto frutti tropicali che si sparpagliano su tutto il pavimento.
F: I pazzi dovrebbero stare ar manicomio ner 2008! Mattugguarda sta deficiente!
Io (che per esperienza so quanto sia fondamentale avere un farmacista di fiducia specie una aperta 24 ore ho subito empatizzato con la farmacista) “certo che ne avete di pazienza voi, alla stazione di Firenze sono tutti così odiosi, voi invece…”
In effetti alla farmacia della stazione di Firenze maltratterebbero anche Rania di Giordania.
F: “Scusi sa, è che gira certa gente…ecco il suo Antalgyl, mi vuole dare il tesserino per la denuncia dei redditi?”
Vostra FDRBSC
Scena 1 – Al Telefono:
DANIEL (Mio fratello)
O Fede non t’ho detto la novità
FEDERICA
(leggermente ansiosa)
Dimmi!
DANIEL
Ho smesso di fumare!
FEDERICA
(sospiro di sollievo)
Grande! da quanto?
DANIEL
Da 6 ore
L’ultima volta che l’ho visto era così incazzato che ha trattato male anche se stesso allo specchio!
Io ho smesso il 24 Gennaio del 1998 se ce l’ho fatta io (2 pacchetti di Marlboro Light al giorno) ce la può fare chiunque!
Vostra tobacco Bosco
Davvero pensavate che la spesa di € 117 per ritirare il computer aggiustato, avrebbe significato anche “tornata a casa e riattaccato la spina tutto funzionava perfettamente”?
It’s just an illusion… Cantavano gli Imagination!
Forse in un mondo perfetto… nella realtà invece, quando i due simpatici tecnici mi hanno detto in coro: “Adesso funziona benissimo, vai a casa riattacca il modem, clicca qui e naviga” io sapevo perfettamente che non avrebbe funzionato un cazzo, non chiedetemi perché, ma questa è una prerogativa tutta italiana:quando compri qualcosa di autoconfigurante o qualcosa definito “di semplice utilizzo” ( un telefonino, un computer, la vaschetta per il ghiaccio o la zanzariera) state pur certi che ci vorrà sempre un tecnico specializzato impegnatissimo per installarla, e lui vi dirà che vi manca un pezzo, un cavetto o una presa shuko che va ordinato all’assistenza dall’altra parte del mondo e prima di chiedervi 100 euro a nero vi confiderà che “quei cosi non funzionano mai e chi ve li ha venduti lo sapeva benissimo…”
Una volta tornata a casa, con quella sensazione di sfiducia strisciante e verificato che il mio scetticismo era più che fondato, l’ho comunque presa con grandissima filosofia, pensando che, finché mi funziona il telefono, se qualcuno mi vuole parlare un modo lo trova, così ho semplicemente smesso di cercare di leggere la posta girando come una disperata per internet point di 5 continenti o scroccando connessioni wi fi.
Perciò se qualcuno se la prende perché mi sono persa i suoi messaggi chiedo venia, considerate anche che di 4 caselle di posta conosco la password di 2 sole e finché non mi ridanno outlook…
Giovedì scorso sono stata alla presentazione del libro di Enrico Vanzina “La commedia all’italiana” edito da Newton e Compton, in cui racconta una lunga e nostalgica serie di aneddoti vissuti in prima persona da lui e dal fratello dai favolosi anni 50 in poi.
Bellissima presentazione al circolo Aniene con personaggi mitici come Gigi Proietti, Carlo Verdone e Aurelio De Laurentis per dirne qualcuno.
Hanno tutti raccontato curiosità legate a quell’Italia che non c’è più e credetemi, a me è venuta una nostalgia, sarà che mio nonno somigliava ad Alberto Sordi!
Insomma, l’aver vissuto un periodo storico in cui tutto era da inventare, dove i divi erano veramente divi, dove i bravi attori erano veramente bravi e soprattutto quando non c’era l’ipocrisia di stò “politically correct” che ci condiziona in tutto quello che facciamo e diciamo, (per non parlare della percezione del pericolo, della semplicità della vita, delle pesche che avevano un altro sapore!) io la considero una fortuna pazzesca.
E mai come adesso una teledipendente come me è felice della fine dei programmi di palinsesto, così la mattina posso vedermi Fabrizi, De Sica e De Filippo. Tiè!
…E spero anch’io di fare una presentazione come quella un giorno…
Il week end invece è stato all’insegna dello yoga, ho convinto la mia dolce metà (che l’unico allungamento che fa è quello verso il telecomando-pacchetto di sigarette) a seguirmi, dato che tanto,lo yoga,lo facevamo alle comode 8 di mattina mentre lui dormiva della grossa.
Le 8 di mattina è un’ottima ora per fare yoga se non fosse che durante la notte subisco una specie di fusione di tutte le vertebre insieme che si trasformano in “Tommaso la scopa ficcanaso”, quindi hai voglia di massacrarmi di posizioni,il risultato è sempre quello di un tizio a cui hanno appena tolto il busto.
Le altre coppie erano quasi tutte molto più spirituali di noi, ma come sempre succede, 2 amici della gotta ne attirano sempre altri e infatti la prima sera insieme a Camilla e Andrea (lei mia compagna di yoga) abbiamo dato un ‘occhiata al menù fisso e subito ci siamo gettati a capofitto su tutto il resto, soprattutto il vino!
E la mattina sveglia alle 7.58…
E poi domenica tornando a casa, il diluvio universale.
Vabbè, per essere Novembre non ci possiamo lamentare!
Vostra Christmas Bosco