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Ho ufficialmente concluso la settimana di festeggiamenti per il mio non compleanno ieri con una festa a casa mia, festa che, avevo deciso abbastanza all’ultimo momento combattuta fra il desiderio di disintegrarmi il fegato da sola o farlo davanti a tutti e poi ho detto “Al diavolo!” (ho proprio detto così “Al diavolo!”) almeno nessuno potrà dire che “La Bosco aveva le tagliole in tasca!”,così ho deciso di andare al forno giù all’angolo e chiedere se potevano farmi una cena per una trentina di persone.
La signora Vanna si è sfregata le mani capendo all’istante di avere davanti qualcuno che di economia domestica non ci capisce una mazza e mi ha fatto un preventivo che,sulle prime,ho creduto fosse per un SUV, ma siccome anche quando faccio la spesa alla Coop per fare tutto da me spendo come per comprare un SUV (e poi mi avanza roba per farci campare un piccolo paese dell’Africa per un mesetto), ho detto di nuovo “Al diavolo!” e ho lasciato fare alla signora Vanna che ha diligentemente preparato un menù da matrimonio.
Cus cus di pollo e verdure, zuppa di cipolle, involtini al prosciutto, piselli, carote e verdure varie, pizze in tutti i modi, torte salate,schiacciata con l’uva e un quintale di pane.
Tutto quello che ho dovuto fare è stato andare alla Coop a comprare da bere e siccome neanche sul bere mi so regolare, ho considerato una bottiglia di vino a testa e svariati superalcolici. Uscendo la cassiera mi ha detto “Signorina, ci sono passata anch’io, se ne può uscire mi creda” e mi ha infilato in tasca il numero degli alcolisti anonimi.
Ieri all’una dovevo andare a ritirare tutto dalla signora Vanna e vedendo il numero di teglie e pirofile ho capito che la 500 non sarebbe mai bastata.
La signora Vanna mi ha poi confidato 2 cose:uno, che secondo lei era troppa roba, bastava almeno per 50 persone, (ma non conosce il Club amici della gotta) e poi che il prezzo era veramente da amica (cazzo…bell’amica,ho pensato,con quella cifra mi ci compravo un campo di zucchine,un mulino e il gatto con gli stivali!).
A casa non avevo altro da fare a parte aprire i tavoli e passare l’aspirapolvere, ma l’ansia mi faceva girare come un criceto pazzo ripetendo al mio fidanzato (santo) cose tipo: non c’è abbastanza cibo , non ho un dolce per celiaci e di sicuro pioverà.
In effetti quella era la tragedia che avrebbe funestato l’intero evento,visto che,la mia casa è grande 12 metri quadri e tutto il bello sta nella terrazza.
Il mio povero fidanzato,molto più in ansia di me perché giocava la Roma e non poteva vedere la partita, ripeteva che non avrebbe piovuto anche quando enormi nuvole beffarde ci passavano sulla testa, e nella mia testa, la voce di Cacchia ripeteva :“tanto piove,l’ha detto la mia collega che fa le scalate in montagna e non sbaglia mai!”
Sconsolata e inquieta (mentre la Roma perdeva 3 a 0) mi chiedevo se avrei fatto in tempo a costruire un gazebo e la Roma perdeva 4 a 0.
Decisamente c’è chi stava peggio.
Arrivano le fatidiche 8 e 40, non piove, ma fa un freddo cane e mentre do un occhiata agli ultimi dettagli, o non mi va a SALTARE LA CAPSULA?? Come aveva profetizzato la dentista?
Mi chiudo in bagno e ipotizzo l’idea di farne a meno, provo una quantità di sorrisi e risate, ma mi trasformo all’istante nella signora del Cukident che ride con le mani davanti alla bocca e rifiuta il pop corn, allora tiro fuori il secchio con il cemento a presa rapida e faccio come mi è stato detto: gratto via dalla capsula tutto il residuo, metto in bocca un pezzo di cotone che rischia di farmi vomitare anche l’anima, uso un tappo di shampoo come tavolozza e la pinzetta per le ciglia per girare i due composti, riempio la capsula, la giro nel senso giusto, me la caccio rapidamente in bocca e premo per cinque minuti. Facile dico, poi mi guardo le mani, la bocca e gli altri denti e mi accorgo che sono piena di cemento dappertutto.
Tutta la sera sono stata a controllare che non mi si fosse staccata o me la fossi ingoiata insieme al cus cus.
E finalmente arrivano tutti come vado a documentare.
Intanto i regali:
Mio fratello Daniel mi ha regalato un porcino
che ha preso subito posto sulla piccola mensola insieme ai regali di Calerio un misuratore di PH vaginale e uno sciroppo alla Pulsatilla..
Ed ecco tutti gli altri regali:
1 Camicia,1 gilet da Lella,Cal,Luca,Dis Ad,1 borsa da Dante e Claudia,2 tazze muccate Sara e Arianna e David, peperoncini da Flamu,1 ciondolo da Alessia,3 sgabelli,2 pantofole,la sciarpa della Roma,il buono dell'Ikea e chili di crema dimagrante da AlessiaP Ale Phibbi, Luca,Stefania,e Giovanni,1 beauty Lucrezia e Eleonora.
Mio fratello e la sua faccia della serata
Calerio che fa finta di fumare per darsi un tono
Andrea Fashion Victim e Stefano Fashion Virgin
Divertimenti innocui per bambini scemi
Dis Ad e Lella Tiffany
Io, tiara e Daniel
Io tiara e l’ammore mio
L'imperatore e la sua tiara
Finita la festa, dolente per la signora Vanna che si era sbagliata di grosso,visto che era rimasta solo un po’ di zuppa di cipolle e le carote (che sapevo non piacevano a nessuno mentre lei insisteva di sì!) rimettiamo a posto e dopo l’ultima lavastoviglie a letto alle 4,completamente dimentica di aver mai pronunciato le parole :“ci vediamo domani per il brunch qui da me”.
La gente non ha ancora capito che quello che dico a fine serata dopo aver bevuto come un muratore al sole equivale a una supercazzola.
Ho usato le ultime energie di fine serata per parlare d’amore al mio fidanzato che, sdraiato accanto a me, mi guardava con occhi beati sorridendo tipo gatto di Alice, mentre tentavo di seguire un immaginario filo logico dicendogli cose che non saprei mai più ripetere, ma dopo 25 minuti di monologo,ho capito che il sottofondo “zzzzzz” non era il frigo, ma bensì lui che nascosto sotto 2 occhi di cartone ritagliati per l’occasione era partito fra le braccia di Morfeo sognando un gol di Totti.
La mattina a mezzogiorno suona il campanello e riesco a pronunciare le parole “chicazzoèaquest’ora”. Attilio risponde al citofono e una voce lamentosa e celiaca gli domanda “E’ lei la signora Federica Bosco?” Lui risponde “Sì”(?) “La sci sarebbe un pacco da honsegnare” “certo salga”….
Chi volevate che fosse?
Non avendo una camera con una porta,tempo un minuto mi sono vista arrivare Calerio, Dis Ad,Lella e Luca, freschi come margherite di campo, mentre io dal soppalco mi nascondevo dietro un cumulo di capelli a coprire i resti di una carcassa informe,con il malditesta del secolo e nessuna cognizione spazio temporale.
Sono scesa sorridendo alla bell’ e meglio dicendo cose tipo “paste” “giornali” “caffé” fingendo di avere la situazione sotto controllo,mentre mi chiudevo in bagno a piangere e riempirmi di aspirine oltre a picchiare la testa e le ginocchia in tutti gli spigoli.
Calerio mi ha fatto notare che alla mia età 8 ore di sonno sono più che sufficienti, e me l’ha detto con questa faccia qui….
Poco prima che Dis Ad cadesse dal panchetto dell’Ikea,ma con grandissima classe.
Così ci siamo rimessi a mangiare e abbiamo continuato fino a sera come a Pasquetta…fino al crollo
Ho calcolato che per smaltire quello che ho mangiato e bevuto devo correre fino al Quebec.
Vostra HDL Bosco