federica | 21. Agosto 2007 @ 12:01
Ovvìa!
ho passato tre giorni un po' cosi, vi ricordate quando nel sussidiario c'era scritto che il peso necessario a tenerci sulla terra é pari a quello di 7 elefanti seduti sulla nostra testa ? Ecco se ne deve essere seduto un altro...comunque ora che il male oscuro è passato posso di nuovo aggiornarvi sul corso delle mie vacanze a Paros che è la vera isola bucaiola, aggettivo che vi spiegherò tra un istante.
Il nostro nuovo gioco è quello di elencare infinite liste di termini più o meno desueti tratti dal vernacolo fiorentino/ pisano/ livornese e ricordatevi sempre che è meglio un morto in casa che un fiorentino/ pisano/ livornese all' uscio e la risposta é " che Dio ti ascolti".
Questo gioco ci ha talmente preso la mano che non riusciamo più a parlare normalmente.
Iniziamo (anche se sarebbe più opportuno dire principiamo), con un classico per apostrofare le donne: "o bucaiola!"
Ricordate che in Toscana l'intonazione é tutto, perciò a seconda della situazione, può essere un complimento o meno:
- una tipa belloccia che non ti caca è una bucaiola,ma in senso buono.
- una tipa a cui offri un cocktail e lo rifiuta è una bucaiola, nel senso che è un pò bucaiola
- una tipa che ti taglia la strada,è una bucaiola nel senso di stronza!
"Bucaiola" è solitamente singolare, il plurale è "merdaiole" e molto in auge é gridare dal finestrino a una tipa belloccia "o vigliacca!"
Da qui si passa ad esclamazioni di sorpresa traducibili con un punto esclamativo come:
Giue!, Sie!, Noe!, Maremma! ,Diamine!,Gao!,Dè!
O intercalare più generici come "bah" e " vedrai!" che,a seconda dell' intonazione, possono voler dire una cosa o il suo esatto contrario ex:
"La fiorentina ha vinto 2 a 0 con l'Atalanta"
"Eh vedrai!" dicono esultando i ragazzi di Prandelli
Oppure
"La fiorentina ha perso 2 a 0 con l' Atalanta"
"Eh vedrai..." dicono gli stessi alzando le spalle.
Per polemizzare con qualcuno che fa un pò il ganzo gli dici:
O' nini, o' palle, o' nacchero, o' nanni e se insiste : "ma ven via!" E per liquidarlo definitivamente "vaìavaìavaìa....buffone!"
Se invece si è per la strada e si ha bisogno di richiamare l'attenzione di qualcuno per chiedere un'informazione si grida: "O quell'omo! Per la stazione?" e se é una donna "O sposa!" se la richiesta é rivolta a qualcuno la cui professione è evidente tipo un imbianchino, o un idraulico si usa il generico " artista!"
Se siamo di fretta e chiediamo a qualcuno di sbrigarsi gli diremo: "Lesto!" e "pena poco!" questi a sua volta risponderà: "Ma che c'hai ì foco ai culo?".
Se mi chiedono qualcosa e non lo so,dirò:" so assai!" se invece non mi interessa dirò : "m'importa una sega!"
Perdere momentaneamente il lume della ragione è "dare di barta" mentre se qualcuno ci esclude esclamiamo :"Ma icchè son io figliol di troia?"
Ed eccoci alla parte più utile, quando sei un pò irritato con qualcuno, a Livorno gli dici: Ti cao sur petto!" e se sei un pò più irritato gli "stracachi sur petto!".
Se siamo veramente tanto arrabbiati il peggio che possiamo dire a qualcuno è "ti cao ner presepe 2 volte!" Ora immaginatevi il fastidio del signore che,una volta lavate le pecore, si troverà a dover ricominciare da capo!
Quando invece a Pisa sei un pò indeciso "mi pari quello che mi caò sull'uscio e la rivolle indietro!" mentre l'evergreen è "il tegame o il budello di to ma!".
Per finire,quando siamo stufi e,polemicamente,vogliamo andare via faremo pesare la nostra insofferenza dicendo: "Io vo ma a letto!" disponibile anche nella versione inglese "I go but to bed!"
Bene,cari, domani parto e sto un giorno ad Atene dove riderò assistendo al cambio della guardia,e domenica 25 sono a Castiglioncello per una presentazione se non rimango intrappolata nel grande esodo,perciò se qualcuno si trova a passare di là....
Oimmena Bosco