« | Novembre 2024 | » |
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom |
1 | 2 | 3 | ||||
4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 |
11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 |
18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 |
25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 |
Carissimi,
questi giorni sono stati pesanti per tutti, il primo pensiero va a tutte le persone dell’Aquila e dintorni, a tutti quelli che hanno perso qualcuno e qualcosa.
La solidarietà del mondo intero è stata fortissima e questo è quello che conta, ora mi auguro che trovino i responsabili che hanno costruito dei veri e propri castelli di sabbia e che li facciano pagare.
Il magico Nino ci esorta a tirare fuori il sorriso e il buon umore perché è quello che fa reagire ed ha ragione, infatti pubblico subito la foto incriminata che mi ha mandato lui la settimana scorsa, (ma non credo che sia quello che abbia fatto arrabbiare il Signore!!)
Mentre scrivo, ci sono Attilio e Ce che guardano il Derby Roma – Lazio.
2 a 0 per la Lazio al terzo minuto non dico altro.
Attilio ha già finito le unghie e Ce ha uno sfogo sul collo…
Domani è Pasqua, a me la Pasqua non è mai piaciuta, sarà perché l’associo a secoli fa quando andavamo a casa di mia nonna abruzzese a Milano e c’era questo tripudio di roba da mangiare che non mi piaceva e stavamo a tavola dal mezzogiorno alle 6 e poi si mangiava ancora!
Cominciava a cucinare dalla settimana prima circa un migliaio di tortellini ripieni fatti a mano, “lu cardone†il brodo di cardo con le palline di carne, “la ciciricchiata†un dolcino leggero di palline di pasta fritte con il miele colato sopra, la “lasagna†con dentro mozzarella, ragù e prosciutto cotto, i gamberetti in gelatina, l’agnello fritto, la pizza di pane con dentro le melanzane, i carciofi , le olive, e chili di affettati e,fondamentalmente, sembrava il set di parenti serpenti, quindi insomma non è una festa che metta particolarmente di buon umore.
Oggi a Gusto c’era una cuoca di 900 chili che proponeva il menù di Pasqua classico romanesco e anche dopo 30 anni mi faceva cacare tutto (a prescindere dal veganismo voglio dire) un tripudio di cappelletti in brodo di carne, agnello ripieno di capretto con contorno di interiora….
Alla faccia della pace!
In queste circostanze amo gli Hare Kirshna e i buddisti tibetani che con una tazza di riso al cardamomo hanno risolto.
A questo proposito voglio darvi la ricetta di una torta buonissima e assai leggera per la fine pasto (quindi verso le 19.30!) che eviterà di sovraccaricare ulteriormente la povera cistifellea e non fa torto a nessuno
Per la base:
200 grammi di biscotti Primule del Mulino Bianco (senza latte e uova)
1 tazzina scarsa di olio di semi
acqua
1 cucchiaio di zucchero di canna
 Per la crema
1 bicchiere grande di cus cus
500 ml di latte di soia zuccherato
acqua
una fialetta di aroma di vaniglia
la buccia di un’arancia grattugiata
un po’ di zucchero di canna se lo volete più dolce
uvetta
1 banana
1 kiwi o fragole
Â
Pestate i biscotti fino a sbriciolarli tutti finemente e aggiungete lo zucchero, l’olio e un po’ d’acqua in modo da impregnare l’impasto che risulterà bricioloso e unticcio.
Foderate lo stampo da torta classico con la carta da forno e metteteci l’impasto che presserete bene con un cucchiaio fino a compattare tutto il fondo che poi è la base del cheesecake.
Mettetelo in frigo.
Fate bollire il latte con un po’ d’acqua, le dosi sono a occhio perché il cus cus deve scuocere quindi se è troppa acqua basta farla evaporare un po’, se è poca va aggiunta.
Quando il latte bolle aggiungi il cus cus e spengi la fiamma lascialo riposare un paio di minuti e poi riaccendi per una decina.
Rispengi la fiamma e frulla tutto col minipimer, diventerà una bella crema liscia e densa, se fosse troppo densa allungatela ancora con l’acqua o il latte.
Unite l’uvetta precedentemente ammollata nell’acqua calda e versate la crema sulla base della torta.
Decorate con kiwi, banane e fragole e via in frigo.
Non si sente la differenza con la crema normale giuro.
Â
Vi rinnovo gli auguri, vi abbraccio forte e se riuscite a non mangiare gli agnellini, loro ve ne saranno grati!