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Per quelli di voi che hanno letto Cercasi Amore Disperatamente, non potranno non ricordare un paio di passaggi chiave tipo questo:
… La nostra infanzia era stata una specie di cospirazione fra mentecatti in cui tutti, dai familiari ai conoscenti ,avevano fatto qualcosa per renderci le cose più difficili…
Lalidia (la nostra tata n.d.a) era una figura grottesca che ricordava paurosamente Bette Davis in “Che fine ha fatto Baby Jane?”.
Portava i capelli ossigenati con la benzina ,spudoratamente sciolti e metteva un rossetto rosso fuoco un po’ dove capitava, all’epoca doveva avere 75 (mila) anni….
…. Lalidia sosteneva di essere una nobildonna decaduta e di aver conosciuto un passato fatto di principi, castelli e boschi incantati, finché la malasorte aveva funestato la sua vita a tal punto da ridurla in disgrazia e costringerla a fare la domestica.
Quello che guadagnava lo spendeva per mantenere 18 gatti.
Ci preparava sempre una deliziosa cenetta a base di uova al tegamino bruciate e quando era l’ora di andare a letto scattava l’operazione favola.
Le sue preferite erano queste:
Il laghetto:
“Da bambina un giorno stavo seduta sul bordo del laghetto nel mio parco a pettinare la mia bambola.
La mamma mi aveva messo il vestitino preferito quello con il pizzo e le trine e le belle scarpine di vernice.
Ad un certo punto mi cadde il pettine nell’acqua, allora misi le mani dentro per cercare di riprenderlo, quando due mani mi afferrarono i polsi e mi trascinarono nel fondo del lago!”
La stanza buia:
“Avevo 17 anni e con i miei amici ed il mio fidanzatino andavamo sempre in una casa abbandonata che si diceva fosse stregata.
Il mio fidanzatino per farsi bello ai miei occhi si fece chiudere per scommessa dentro una stanza dove non si doveva entrare .La stanza era completamente vuota e nessuno aveva la chiave a parte noi che dormivamo fuori della porta.
La notte passò tranquillamente e la mattina quando, tutti euforici, andammo ad aprire, lo trovammo morto stecchito con la bocca aperta come se stesse gridando.
Non aveva più gli occhi!”
Per una volta la risposta alla solita domanda “ma è autobiografico?” è sì.
Non so se tutti negli anni 70 educassero i bambini allo stesso modo, ma per quello che posso ricordare se non andavo a letto,non facevo i compiti o non finivo la pasta c’erano una schiera di loschi figuri pronti a portarmi via nell’ordine: l’uomo nero, lo zingaro e la campanaccia (poi uno si chiede perché viene su intollerante!!)
A scuola non c’era passeggiata in campagna dove qualcuno non avesse sentito un urlo e visto “uno strozzino” portare un bambino nel pozzo (gli strozzini, per noi, erano quelli che abitavano a Villa Strozzi, meno pericolosi sicuramente di quelli che ti facevano il Taeg al 30%, ma lo avremmo capito molti anni dopo) e non c’era intervallo dove qualcuno più grosso ti chiudeva in bagno e ti faceva credere che fosse stato il fantasma dei direttori passati.
Non so cosa pensasse mia madre ogni volta che tornavo a casa da scuola e raccontavo qualcosa del tipo “sai mamma la Francesca è stata morsa dallo stivale maledetto che vive nel bagno di mezzo”
Glielo voglio chiedere.
La suggestione collettiva era poi incrementata dalla follia della maestra di turno che non perdeva occasione per raccontare qualcosa di tremendo tipo aggressione sotto casa o visione del fantasma del marito.
Seguiva la lezione di catechismo dove il prete raccontava di un funerale dove,durante il trasporto della cassa a mano,si sentiva distintamente rumore di liquidi e non contento proseguiva con la storia di un peccatore sepolto vivo!
Stiamo parlando del 77….
A peggiorare le cose, in casa mia potevamo vantare una lunga serie di apparizioni: mia nonna ha visto il fantasma del padrone di casa in pigiama a righe attraversare una porta, mio padre ha visto la vecchia che vendeva i semi morta da 30 anni, un lontano zio è stato inseguito da un lupo mannaro, mio nonno è stato toccato da grosse mani durante il sonno e dalla paura è svenuto per 3 giorni…..e ne avrei non so quante ancora da raccontare,questo per farvi capire che volente o nolente la mia infanzia è stata costellata dai racconti di squilibrati tutti depositari della mia educazione.
E’ anche vero che la paura era di gran moda in quegli anni ,c’era Dario Argento e l’Esorcista e gli inspiegabili fatti di That’s Incredible .
Vi ricordate per esempio il Triangolo delle Bermuda che si inghiottiva aerei e navi come noccioline e che poi inspiegabilmente ha smesso!A proposito del Triangolo, mi ricordo che a 7 anni ero a Marina di Pisa e i miei mi portarono al cinema a vedere “Il triangolo maledetto” che fra l’altro ho rivisto una settimana fa e, a distanza di 30 anni, e mi è venuto da piangere.
Era una serata da lupi con tanto di mareggiata, vento e onde alte e nere che si infrangevano sugli scogli.Serata perfetta per vedere un film dell’orrore, tanto più che mi ricordo che era già cominciato e non ci fecero pagare.
Il film raccontava di questo gruppo di mentecatti con cui non andrei manco a un centro commerciale, formato da: ex chirurgo alcolizzato, due donne inutili, Gloria Guida, marinaio di colore che parlava come Mami, marinaio peruviano, il capitano e la bambina indemoniata che trova una bambola che galleggia in mezzo al mare e da quel momento comincia a prevedere la morte di tutto l’equipaggio che si avvera puntualmente.
A nessuno viene in mente di buttare bambola e bambina a mare.
Ovviamente dopo poco perdono i contatti radio, e si trovano a vagare per l’ Oceano e a morire uno per uno in maniera truculenta.
Quando alla fine i pochi superstiti riescono a ripristinare il contatto con la terra,dall’altra parte c’è un ufficiale che dice “dev’essere uno scherzo, quella nave è sparita 50 anni fa” e si vede un vascello di legno durante la tempesta con la bambina sopra da sola insieme alla cazzo bambola!
Uscita dal cinema, mi ricordo ancora di aver guardato il mare nero in tempesta e di essermela fatta sotto.
E poi l’indomani l’ho subito raccontato agli amichetti guadagnando moltissima stima!
Dato questo imprinting ecco perché adesso io credo assolutamente a tutto, fantasmi,streghe,gnomi,angeli, folletti, zombie, voci dall’aldilà, cose che spariscono, spettri, catene, lenzuola…tutto!
Assolutamente tutto.
Ieri sera alla tele c’era un programma dove 3 tizi andavano in un castello scozzese con delle sofisticatissime apparecchiature a rilevare la presenza di spettri.
Io guardavo rapita e Attilio scettico commentava:
-Ma perché ti piace tanto questo programma?
-Perché a te non piace?
-Ma dai è una cacata!
-Una cacata? Che dici è serissimo!
-Certo! Ora questi 3 deficienti vestiti da ghostbusters, dicono “se ci sei batti un colpo” e guarda caso sentono toc toc!
In effetti era un po’ sforzato, questi 3 al buio con un rilevatore termico che dicevano, “sento freddo al lato destro, eppure in questa stanza ci sono 24 gradi”.
(24 gradi in un castello scozzese del 1100 sono impossibili da mantenere a meno che uno non abbia il nucleare in casa!)
-Tu non credi ai fantasmi?
-No.
-Vuoi dire che non credi che siamo fatti di energia e che l’energia rimane concentrata in certi posti?
- No.
- Vuoi dire che non credi che se qualcuno è morto in maniera violenta la sua energia rimane intrappolata e finché non gli viene data giusta sepoltura non trova pace?
- No.
- E non credi che ci sia qualcosa di più oltre la vita?
- No
- Come fai a dirlo non sei morto!
- Ma queste cose non esistono!
Avrei voluto fargli passare una serata con Lalidia…
- Quando muoio lo spirito della mia cretinaggine mi sopravviverà
- Non ho dubbi
- Allora non credi a niente, non credi che la vita sia magica e che ci siano delle anime fra noi…
- Non mi dire che credi anche agli ufo!
- Certo che credo agli ufo, non crederai che siamo soli nell’universo! Sai che tristezza!
Ha riso. ha scosso la testa e poi è andato a letto.
Ho dormito con la testa sotto le coperte per paura di vedere la bambina fradicia con la bambola in mano che mi dice: “Vieni a giocare con me?”
Vostra scaryBosco