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E’ il 6 di Ottobre e fuori ci saranno sì e no 6 gradi.
Non oso immaginare il 6 Novembre….Quel 6 Novembre.
Un giorno di questi cerco di capire di che segno sono i miei libri!
Sto usando tantissimo il libro che mi avete regalato (La cucina Etica) anche se nel mio caso sarebbe più azzeccato chiamarlo “La cucina Epica” (o elica).
Mi sono di nuovo cimentata nella pastiera al tofu e ho scoperto che il segreto è l’aroma ai fiori d’arancio che copre tutto, cosicché anche un tiramisù con gli occhi bendati passerebbe tranquillamente per pastiera!
Torta a prova dell’odiosa signora della pubblicità del Poligrip che fa la postina, il cui unico problema è quello di non potersi ingozzare di torta alle noci (dev’essere un’usanza di quel paese: ogni volta che porti una lettera ti offrono una fetta di torta di noci! )
A questo proposito non posso non darvene ricetta:
Per la pasta:
230 grammi di farina integrale-1/2 bicchiere di olio di semi di girasole- 50 grammi di zucchero di canna- 2 cucchiaini di limoncello (ma io avevo il porto e andava bene lo stesso) – un po’ di latte di riso
Per il ripieno:
200 gr di tofu – 1 manciata di uvetta messa a bagno – canditi facoltativi – spolverata di cannella – 100 grammi di zucchero di canna – 250 grammi di grano precotto- fialetta di aroma di fiori d’arancio
Per la finta pasta frolla amalgamate tutti gli ingredienti con le sante manine eventualmente aggiungete un po’ di latte di riso se fosse troppo dura.
Dopo aver impastato per benino e aver raggiunto una consistenza da vera pasta frolla fatene una palla, avvolgetela in un asciughino umido (canovaccio mi fa sempre ridere) e in frigo per 30 minuti.
E ora occupiamoci del ripieno: frullate il tofu e amalgamatelo con tutto il resto (adoro le ricette in cui basta mescolare tutto senza un ordine!) facile no?
Se non è passata mezz’ora scrivete un post o lavate un po’ di pentole e poi andate a recuperare la pasta dal frigo e stendetela nella tortiera (quella standard da 24cm) precedentemente unta o foderata di carta da forno (detesto il precedentemente: “stendete le melanzane precedentemente fritte FRITTE ? COME FRITTE!”)
Ora, pigiate per bene con le vostre ditine per stendere la pasta facendo bene attenzione a formare i bordi rialzati.
Spalmateci sopra il ripieno, se proprio volete tenete da parte un po’ di pasta frolla per fare le righe diagonali tipo crostata (ma anche no!) e via in forno per circa 40 minuti a 200 gradi.
Na BUNTA’!
Lo vedete “in treatment”? La nuova serie in onda su Cult con Gabriel Byrne nei panni dello psicanalista?
Dovevano chiamarlo “In trippment” ho fatto le 2 per vedermi tutta la maratona della settimana!
Adesso vi lascio stasera c’è l’isola.
Vostra Bosco con le mani in pasta