federica | 7. Luglio 2008 @ 13:29
Stamattina pensavo a un post da scrivere e mi era venuto in mente
un episodio che mi è successo sull’autobus l’altro ieri molto significativo.Poi ho aperto il blog di Pulsatilla e ho letto il suo post molto
bello sulle cose da vedere prima di morire.
Mi ci sono messa a pensare e poi ho buttato giù una lista
che rischia di essere infinita tanto è fatta di cose microscopiche e
insignificanti per i più.Solo che adesso mi è salito un magone tale che me ne vado in
camerina con le cuffie a scrivere sul diario segreto!
Le cose che vorrei rivedere prima di morire.
Il primo giorno di scuola, io che non capisco assolutamente niente di quello che
mi sta succedendo, ma capisco che è definitivo.
Le vacanze che cominciavano a Giugno e finivano a Ottobre e
quando tornavi dal mare dovevi fare il giro di casa per ricordarti dov’era
camera tua.
Mia madre che mi protegge
Mio padre che mi protegge
Mia nonna che mi insegna yoga e quanto sia importante
massaggiarsi i gomiti con la Cera di Cupra
Mio nonno che mi insegna le frazioni e ad andare in
bicicletta.
Gli americani del Camp Darby che mi regalavano i
marshmallows e le gomme tonde
Succhiare i gelsomini facendo fuori tutta la siepe
La vita scandita solo dalla domanda “a che si gioca?”
Io e Mabel a Porto Santo Stefano che ricamiamo e balliamo
sotto la pioggia
Io che mi sfascio un ginocchio in bici contro un albero per
non essere riuscita a frenare perché in mano avevo un bigodino della Barbie
Il morbillo e mia mamma che mi compra le bamboline di carta da
vestire
Mio padre che cucina la mozzarella in carrozza
Il DDT che spruzzavano in quantità “camera a gas” per
uccidere le zanzare e gli anziani
Le penne profumate specialmente quella all’uva
Carnevale e io che mi vesto da gatto
Il rumore dei piedi che
corrono fra le cabine
Io che imparo a fare il morto e sto per farlo davvero
Io che leggo le barzellette del Corriere dai piccoli a mio
nonno e la sua spettacolare risata
Il gioco di Gigino e Gigetto che non riuscivo a capire
(ancora oggi nutro forti dubbi)
L’ora di scendere a giocare in giardino
Io che ballo sulle punte
Il gatto Arturo che dorme sotto le coperte
La mia prima cotta per uno di terza media che poi ho scoperto
abitare dietro casa mia. Ho passato mesi a comprare chili di gelato alla
gelateria di Via Ramazzini
Il suddetto gelato mangiato nella vasca da bagno nella
felicità più totale (bacio limone e panna)
Io che torno dalle vacanze e piango perché mi mancano tutti
quelli che ho conosciuto e ci scriviamo tutti i giorni per 3 mesi
Io che torno dalle vacanze innamorata fradicia di uno che
non risponde neanche a una delle lettere che gli scrivo per 3 mesi
Io che torno dalle vacanze parlando con l’accento di tutti
quelli che ho conosciuto
Io che mangio tutto quello che mi pare e non ingrasso un
grammo ma soprattutto non me ne frega niente.
I miei vicini di casa a Tirrenia negli anni 70 i fratelli Maggiani
la cosa più bella mai vista sulla faccia della terra: 2 surfisti con il furgone
wolkswagen turchese
Io e Grazia che prepariamo un balletto per Michael Jackson e
ci mettiamo sempre un body sotto i vestiti perché non si sa mai
Io che canto a squarciagola Paradise
Il pensare che la vita sia tutta una sorpresa straordinaria.
La gita scolastica in Abruzzo cantando “I was made to love
you” dei Kiss seduti in fondo
Io che volo da una discesa di 8000 metri in bicicletta e
vengo soccorsa dalle suore
Il giorno che mi sono tagliata le trecce
Il profumo dell’aria a casa di zia Renea
I fumetti di Tira e Molla
Io barricata nel bagno a studiare
Le scritte sui jeans stretti
Tutta la vita davanti
Io che piango guardando l’ultima puntata di Saranno Famosi
Io e Lucrezia che fingiamo di essere americane per
rimorchiare in paninoteca
La fuga per vedere gli Spandau Ballet
Fare le 6 del mattino all’Isola del Giglio con Marcolino di Vercalli cantando
“For peace”
Il traghetto per la Grecia da sola
Il battesimo di Jasmine alle Bahamas dove tutti mi hanno
abbracciata cantando gospel
Tutte le volte che tornavo a casa dopo mesi e c’era qualcuno
ad aspettarmi
Io e mio fratello soli d’estate che ridiamo e ci facciamo
venire l’asma
Mia mamma felice
La cena con Ale e Dando ad Atene
L’sms di Attilio il 17 Luglio del 2007