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E’ arrivata la primavera e con lei le immancabili sagre degli Amici della gotta che,domenica, si sono riuniti ad inaugurare ufficialmente la stagione venatoria.
La sagra in questione,che vado testé a documentarvi, era quella della lepre a Palaie di Pelago zona Pontassieve.
Mi rendo conto che questo genere di informazioni,per la maggior parte di voi,non avrà molto senso, ma per chi è della zona,dato che la sagra c’è anche sabato 5 e domenica 6, consiglio di fare un salto (sulla lepre).
Posto “scicchissimo” per essere una sagra,visto che era dentro una sala vera e non sotto un lurido tendone puzzolente di griglia,come tradizione vuole, e piatti di coccio anziché di plastica.
Pappardelle alla lepre e lepre in umido con fagioli all’uccelletta e vino a volontà per la modica di 16 euro scarsi ti riconciliano col mondo della ristorazione.
A dire la verità io ero l’unica che ha preso solo rosticciana e insalata (e vino a volontà) guardando con stupore crescente le mie compagne d’avventura che sgranavano ai 4 palmenti 3 portate ciascuno, senza mettere su un etto.
Apro parentesi: la sera prima eravamo stati a un aperitivo dove tutti avevano mangiato l’impossibile (la terza persona plurale non è casuale) siccome era tutto a base di legumi,insalate e pasta, il Phibbi aveva decretato: “è un aperitivo vegetariano, mi rifiuto di cenare a contorni, andiamo a cercare un ristorante!” E lì,come un gruppo di sedicenni sprovveduti,avevamo cominciato a vagare per il centro nella speranza di trovare un ristorante con un tavolo per 10 (a Firenze di sabato sera).
Dopo lungo girovagare,stanchi e affamati,eravamo approdati in una pizzeria dall’altra parte della città, dove servivano pizze spettacolari alte 7 centimetri con lardo di Colonnata e dolce al cioccolato e pere nella migliore tradizione dei bulimici, chiusa parentesi, perciò ero ancora più stupita: avevo mangiato un terzo di quello che avevano mangiato loro e ancora non avevo digerito una mazza dalla sera prima!
Ditemi se non è ingiustizia divina.
Perciò delle suddette pappardelle non posso che descrivervi l’espressione estasiata dei miei compagni di merende.
Non so voi,ma il cambio dell’ora mi ha messo al tappeto, sono sempre stata emotivamente delicata e tutta questa luce all’improvviso mi ha fatto un effetto “L’Esorcista”.
Gli uomini non si rendono conto della fortuna che hanno a non dipendere dagli ormoni, possono permettersi di avere lo stesso umore per tutta la vita,mentre per noi donne ogni momento è diverso con escursioni dell’ umore che vanno dal livello Nonna Papera a Madame de Merteuil anche nella stessa giornata.
Vittima predestinata Sant’Attilio, che la natura ha opportunamente dotato di un dispositivo “salvavita” che scatta quando va in sovraccarico di lamentele,impedendogli non di “ascoltare”, bensì di “sentire” qualunque suono che provenga dal raggio di 5 metri e che abbia una connotazione femminile.
Beata semplicità!
Non ho potuto rimanere indifferente agli ultimi sviluppi del GF e della saga (con la “a”) Lina- Cummenda.
Lui è il prototipo del bamboccione beota, neanche la Gialappa avrebbe potuto inventarselo, sembra che respiri sempre con la bocca come un luccio agonizzante invece no, è proprio la sua espressione da pirla, vestito come a una sfilata di Pitti Bimbo, brutto come la fame del 32, isterico da manuale con punte bi-polari, sembra che ti voglia strangolare e un minuto dopo cade ai tuoi piedi piangendo, un uomo finito senza le sue tasche e di una pesantezza rara, ebbene…se lo litigano come a una svendita di borse di Prada.
Mi volete spiegare perché?
Premetto che stiamo parlando di gente che non sa fare un cazzo e la cui ragione di vita è quella di entrare e rimanere in una casa per 90 giorni spiata da 800 telecamere,perciò non stiamo parlando di gente normale, (anche se la società malata in cui viviamo li fa passare per “ganzi)”.
Capirei di più se entrasse un senzatetto!
Comunque per tornare al nostro uomo, la Lina,sensibile al fascino del pirlotto ha fatto l’impossibile per regalargli una “fellatio”.
Ognuno fa i regali che vuole no?
Lui non si è nemmeno preso la briga di fare lo sforzo di partecipare, e se ne stava con le braccia dietro la testa, mentre la trapunta andava su e giù incitandola con frasi del tipo: “Uè Lina….hai la patente? Allora guida!”
Lei dopo la “petite gaterie” ha finto di non essere coinvolta più di tanto (tipico delle donne coinvolte) e lo incoraggiava a sposarsi con la fidanzata una volta uscito, cosa che lui ha immediatamente caldeggiato.
Fin qui potrebbe essere una normalissima storia fra uno un po’ cretino e una poco sicura di sé, ma quello che mi fa rimanere basita è che lui si sia stupito che la sua ragazza lo abbia lasciato e lei si sia offesa che lui sia andato a vantarsene con gli altri della casa (se fosse stato a casa sarebbe andato al bar!) MA NON SI RICORDAVANO DI ESSERE NELLA CASA DEL GRANDE FRATELLO?
Lo sa tutta l’Italia e loro non se ne fanno una ragione anzi, lui SMENTISCE!
E lei è più preoccupata che lui l’abbia sfruttata che essere radiata dall’ordine dei medici per “troppa meticolosità negli esami di routine”.
Magari stava verificando un varicocele troppo da vicino, chi siamo noi per giudicare?
Che devo dirvi ragazzi, è il mondo che ci meritiamo, si vede.
That’s all folks!
Vostra Bosco a primavera