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Il Giova è uno dei miei più vecchi amici, credo di averlo conosciuto nell’85, quando eravamo dei pischellini brufolosi senza il motorino e con il coprifuoco alle 11.30.
E’ sempre stato un ragazzo in gamba, di ottima famiglia,impeccabile,serio,primo della classe,educato, e bravissimo, ma accanto a questa serie di doti encomiabili, c’è un difetto che nessuno di noi è mai veramente riuscito a spiegarsi: a tratti è posseduto da una forza misteriosa che lo obbliga a spaccare qualcosa di non suo.
E’ come se a un certo punto, una vocina insistente cominciasse a ripetergli nell’orecchio: “Dai, spacca quel vaso Ming, su spaccalo, dai fallo, vediamo se hai il coraggio, forza , avanti, non hai le palle se non lo fai, hai visto? Te la fai sotto! Dai,vediamo se hai il coraggio? Rompilo rompilo rompilo” e così via, finché il Giova prende il vaso Ming e lo rompe in mille pezzi.
Va esattamente così.
Da sempre.
Specialmente se gli dici di non farlo, allora lui DEVE farlo, la voce glielo impone, e subito dopo la stessa voce gli impone di scusarsi e rimediare.
Con il Giova ho passato le fasi più importanti della mia adolescenza irrequieta: i periodi sperimentali delle marche di sigarette ( in un mese abbiamo provato Philip Morris Super Lights-Marlboro Rosse-West-Camel-Lucky Strike per poi deciderci per le Marlboro light) quello delle birre (Heineken, Beck’s, Ceres, Corona, Budweiser per passare alla Moretti) il periodo Dylan Dog (per poi decidere che ci venivano gli attacchi d’ansia per quello),le prime vacanze all’Elba, le “indianate” sulla spiaggia dove bevevi se sbagliavi a dire le filastrocche, e poi i pianti che ci siamo fatti sulla spalla per i cuori spezzati dagli imbecilli di turno, quindi devo dire che il Giova è veramente un amico, ma è anche pazzo e durante quegli anni gli ho visto fare le cose più incredibili:
Prendere in “prestito” il motorino della nostra amica più buona e farci il Trial nei boschi.
Tagliare la strada a un tizio e rimediare un pugno sul naso.
Buttare giù a pugni i paletti della segnaletica stradale durante il footing mattutino.
Mettere un coniglio crudo nel microonde
Metterci anche un cellulare
Bruciarsi una mano con la sigaretta volontariamente
Bruciare diversi pantaloni altrui.
Scuotere una lattina di coca e bucarla con un coltello innaffiando la libreria.
Rompere apposta un bicchiere a un matrimonio per dispetto al cameriere….
La lista è lunghissima, e se voi lo conosceste rimarreste stupiti e probabilmente affascinati dalla suo sdoppiamento di personalità, perciò o lo si odia o lo si ama.
Gli amici della gotta, ormai rassegnati, non ci fanno più caso, tanto che è stata elaborata una recente teoria che ipotizza che oltre il numero di 4 partecipanti,il Giova sia più a rischio di fare danno.
Ieri sera siamo andati a una festa in una casa bellissima ed eravamo 55.
L’equazione era la seguente:
55: Casa bellissima = Giova : Plasma disintegrato
Invece per mio grande stupore, è stato tranquillissimo, tanto che quando sono andata via in macchina ho pensato, “be, anche lui è cambiato, adesso si è dato una calmata, non fa più le cazzate che faceva prima, le cose cambiano”
Così,stasera,il Club degli amici si è riunito a casa di Alessia e Ale Phibbi per finire gli avanzi della festa (leggi 3 teglie di lasagne e 2 di ribollita) e appena sono entrata il Phibbi mi fa:
“Bosco guarda lo Spine!” (è un amico nostro)
Lo Spine si gira e ha una specie di herpes enorme sul labbro superiore
“Che hai fatto Spine ti ha dato un morso qualche vigliacca?”
“Macchè! è stato il Giova, mi ha tirato un mattone per centrare la teglia di lasagne che avevo in mano e mi ha preso in faccia”
Certe cose non cambiano mai…..