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Il 17 Gennaio del 2006 ricevetti la mail che leggerete di seguito.
Non avendo ancora un blog, il mio indirizzo lo si reperiva digitando il mio nome,ovviamente, e passando in rassegna le numerose Federica Bosco presenti in rete (nella fattispecie, quella di 2 anni e la ballerina di salsa e merenghe!)
Alla fine rimanevo io,che avevo scritto una recensione una su un sito di poesie di cui non mi ricordo neanche il nome.
Adesso faccio quella che se la tira!
Bene, mi giunge questa mail che mi fa ridere per 6 ore e mi fa pensare “ecco il pezzo mancante, ora siamo al completo.
Non vi voglio dare altri indizi, vi lascio a leggere tranquilli e poi cercherò di farvi capire dove voglio arrivare
“Cara Federica,
complimenti per il tuo primo romanzo.
L'ho comprato in Autogrill, scegliendolo fra altri libri come "Vivere con il Parkinson", "Quando e' Ulcera", "Dopo l'ictus", "Come lasciarsi".
Questi ultimi titoli fanno parte di una collezione strepitosa che comprero' in blocco.
In questo periodo sto provando a ricominciare a leggere, dopo molti mesi in cui non lo facevo - nutrendomi solo di DVD (soprattutto, dei backstage e delle interviste allegati come bonus a vari film), proiettati dal mio fido videoproiettore di cui ti allego una immagine.
Da anni e' la prima cosa che guardo entrando in casa, stupendomi volta dopo volta che stia ancora in bilico al suo posto. Credo sfrutti tutte le leggi della statica applicabili all'ambiente terrestre (….)
(….) La tua pagina ha spessore - e questa cosa prendila nel senso letterale del termine perche' alla Newton Compton hanno usato una grammatura modello Deluxe :-)
Non ne capisco nulla di tipi di carta. Faccio l'anestesista-rianimatore (in realta' sono in Rianimazione a tempo pieno), ho 34 anni, sono di turno questa notte (evvabbe'), ho trovato il tuo indirizzo con google…”
Cominciate a capire?
Seguiva risposta mia in cui, parlando de “La casa del sonno” di Jonathan Coe rilevavo quanto segue:
(…)La casa del sonno è davvero un bel libro anche se contorto per alcuni versi
per esempio:
PAG 145
...Ruby cominciò a tempestare la parte inferiore delle mura con una
profusione di patelle, tronchidi,atteoni e chiocciole di mare...
Non bastava dire conchiglie?
Ed egli in risposta:
Cara Federica (B),
che Coe, nella sua disamina dei mitili, nasconda una passione per "Lo guarracino", epica canzone napoletana del 1700 che passa in rassegna piu' di 100 tipi di pesci diversi, tutti quelli conosciuti nel golfo di Napoli all'epoca - forse, nella loro reciproca battaglia sui fondali marini? Benedetto Croce diceva che la canzone aveva un "brio indiavolato" (quest'ultima rappresenta la nota colta della mail.. ao', tu stai diventando una star, dovro' pur difendermi in qualche modo.. :-)
(Poi parlando del freddo di Novara…)
Qui la cosa ha risvolti pratici e professionali peculiari, in quanto le fasce piu' povere della popolazione locale non hanno un riscaldamento a norma, e vengono falcidiate notte per notte dal monossido di carbonio prodotto dalla combustione parziale dei composti di carbonio (leggi:
stufe a carbone, o nafta, ecc, piazzate in casa).
In genere, l'allarme viene dato fra le 4 e le 6 del mattino, e chi fra noi e' di turno (reperibile a casa - sotto al piumone in genere) deve munirsi di gippone - tipo veterinario Averna, o eroe di turno del
filmone americano visto poche ore prima al multisala - e arrampicarsi fino alla localita' in cui e' situata la magnifica camera iperbarica (ci sei mai stata dentro, da turista?). Michael Jackson ne ha una in casa.
Io, almeno una volta a settimana, ne sono gradito ospite in qualita' di rianimatore, assieme agli intossicati (gravi) di turno. I lati positivi sono che la regione paga queste prestazioni d'urgenza con dei bonus ogni mese in busta paga, che la pelle diventa piu' liscia, e pure le pellicine staccate sulle dita cicatrizzano prima. Una ferita sulla gamba che mi ero fatto scendendo da Monte Mario a Via Teulada, a piedi - per fare prima - , e' guarita d'incanto alla prima camera iperbarica fatta.
I lati negativi sono che il lavoro di rianimatore diventa estremo, perche' la camera non e' nient'altro che un sottomarino (con oblo', camere di decompressione, bagno) con dentro un piccolo centro di
Rianimazione. D'inverno, basta che hai un po' di raffreddore, e scendere a 15, 18 o 40 metri (a seconda) sotto il livello del mare diventa una vera festa per le orecchie, che letteralmente ti scoppiano. Per me come medico, e per i poveri intossicati pure.
D'estate il raffreddore non c'e', ma i clienti non mancano, visto che i Sub del lago di Mergozzo vogliono fare gli splendidi ad ogni costo, raccontandosi a vicenda le loro storie embolia polmonare - quando il fato e' benigno, beninteso.
Divertente fu la notte dell'ultimo dell'Anno 2002-2003, quando l'assistente esterno (ingentilito dalla presenza di una specializzanda che gli teneva compagnia) decise che mi meritavo un bicchierino di spumante per festeggiare. Devi sapere che c'e' una camera passa-oggetti, che deve essere compressa e decompressa rapidamente. Troppo rapidamente, perche' appena ho aperto il vano lo
champagne si e' vaporizzato lasciandomi tutto appiccicaticcio sulla faccia e sulle mani, ed ho rispedito il biccherino di carta al mittente con tanti ringraziamenti…
(Seguiva foto in allegato)
Per quelli di voi che non avessero ancora capito, questi era il Dottor Fabrizio La Mura come l’ho conosciuto io.
Negli anni, Egli, è diventato un padre, un amico, un fratello,una sorella, uno psichiatra, un confessore, un dietologo, un web master, un samaritano, un farmacista, un ginecologo, un chirurgo plastico, ma soprattutto un cantante (non perdetevi le sue performance canore degne di Factor X sul sito www.flamura.com).
Per anni Egli ha resistito alla crudele oppressione della camera iperbarica insieme a vecchietti prostatici e sub miracolati,ha superato con l’aplomb di un monaco zen le vessazioni dei colleghi infami e invidiosi, ha resistito ai dispetti, alle angherie, e alle umiliazioni dei peggiori Dottor “La Casa”, e ha portato avanti la sua causa a dispetto del volere altrui.
E adesso,quest uomo integerrimo, questa colonna portante del sistema sanitario,l’Ultimo Samurai di Trani, è rimasto vittima del peggiore dei mali. Quello per cui non c’è guarigione se non quella che concede la benevolenza del tempo : una delusione d’amore.
Il suo cuore è schiacciato dal doloroso peso di un rifiuto, e in briciole, sanguina senza sosta.
Niente che un buon lavaggio del colon non possa guarire a detta del nostro amico che si dice estremamente soddisfatto tanto da prenotarne altri 3!.
Quindi mi rivolgo a voi che siete sempre stati prodighi di consigli e parole delicate e,a mali estremi, ricette a base di Nutella.
SALVATE IL SOLDATO LA MURA
(Doveva suonare come un proclama e invece suona un pò come un epitaffio...)
Vostra Amnesty Bosco