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..... del tutto , la trama dell'opera
Perciò se siete interessati a leggere questo libro saltate direttamente alla parte dei ringraziamenti.
Ho comprato questo libro “Il Tato” di Holly Peterson che non volevo comprare perché nella bandella (ci ho messo anni a capire che era il “risvolteno” della copertina) diceva: “a 36 anni Jamie Whitfield sembra avere tutto quello che si può desiderare: un marito attraente e facoltoso, 3 figli adorabili, un ottimo incarico in una rete televisiva , un bell’appartamento a New York…”
Incipit che odio e che è lo stesso di tutti i libri di chick lit (compresi i miei) poi l’ho girato e sulla copertina c’era scritto “ho divorato questo romanzo : mi ha fatto venire voglia di prendermi un tato …per me. Sophie Kinsella”
Altra ragione per cui non volevo comprarlo, non credo che io e la signora Kinsella abbiamo gli stessi gusti.
Poi però l’ho comprato lo stesso perché sono una persona coerente!
E poi almeno, mi sono detta, parla di New York e per 18 euri dev’essere un libro fa-vo-lo-so, non lo ha detto forse la Kinsella?
Bene.
Non lo dovevo comprare.
Lo sapevo. Dovevo spendere quei 18 euri in scatolette per Gurb e Blanche.
E’ la storia di questa tizia che ha tutto solo che non ama più il marito uno wasp viziato e scassaminchia, siccome il figlio è in età critica, prende un figo conosciuto a Central Park, per fargli da baby sitter, lei si innamora di lui, lui di lei, lei fa una cazzata sul lavoro e viene licenziata, il marito le mette le corna con una tizia, lei lo becca chiede il divorzio e lei e il figo si mettono insieme all’ultima pagina ( e lei si tiene la casa!)
Giuro è tutto qui, non si ride, non si piange, non ci si sorprende, c’è solo un minuscolo spaccato della stupidità di certe donne che vivono nell’Upper East Side già visto nei film con Jennifer Lopez e Julia Roberts. Non fa schifo, ma se ne può fare a meno.
Ma poco male, non era questo che vi volevo dire, quello che volevo che leggeste sono le ehm…2 pagine di ringraziamenti che vado a copiare qui:
“Vorrei ringraziare il mio paziente marito Rick Kimball per avermi gentilmente permesso di scrivere un libro su un marito insopportabile sapendo che molti si sarebbero chiesti se avesse qualche somiglianza con lui. Per la cronaca: no, in alcun modo e circostanza (tranne quando fa shopping com me) L’amore,la passione e la devozione che nutro verso il mio Rick sono infiniti e lui lo sa bene.
Sono molto grata alla mia editor di The Dial Press, l’impareggiabile Susan Kamil: le sue correzioni richiamano la mano delicata e precisa di un chirurgo plastico. Tutta la mia riconoscenza a Nita Taublib e Irwyn Applebaum della Bantam Dell per aver creduto in questo progetto, a Barb Burg e Theresa Zoro ottimi pubblicitari a Noah Eaker per avermi tolto dai guai in più di un’occasione.
Fin dall’inizio Kim Whitersppon di Inkwell Management è stato il mio più fidato consigliere. Grazie a David Forrer di Inkwell per le sue puntuali osservazioni e ad Alexis Hurley per l’acume. Il mio patrigno Michael Carlisle socio di Inkwell oltre a presentarmi Kim mi ha elargito preziosi consigli.
Voglio ringraziare le persone che hanno dedicato tanto tempo alla lettura delle bozze e al controllo dei riferimenti: primo fra tutti Peter Manning con il suo atteggiamento allegro nei confronti della vita; Kyle Gibson per la sua consulenza, Darren Walzer e Heather Vincente per aver risposto ai miei dubbi, Josh Steiner e Neal Shapiro per i salvataggi dell’ultimo minuto. senza Ashley Mc Dermott non avrei mai saputo cos’è un tato.
Un grazie sincero a Lynne Greenberg, Juju Chang, Eric Avram, Amy rosenberg, Ali Wentworth, Andrea Wong, Electra Toub, Andrei Wylie, Jeffrey Leeds, Susannah Aaron, e Gary Ginsberg, Jay e Alice Peterson, Peter Meriash, quel discolo di Joel Shumacher, Barbara Walters, Susan Marcandetti, Harvey Weinstein, e Jonathan Burnham per i brillanti suggerimenti iniziali, Danielle Matton, Charles Fagan, Tom Watson, Martha Pomerantz, Alex ed Eliza Bole, Jen Gasperini, Jody Friedman, Brenda Brenslauer, Wilkie Mc Coy Cook, Betsy West, Barbara Kantrowitz, Carole Radziwill, Holly Parmelee, Cynhtia Mc Fadden,Fareer e Paula Zakaria, Keith Meacham, Kathy O’Hearn, Su zanne Goodson, Jeff Greenfield, Paul Hurley, Jess Cagle, David e Sarah Holbrooke, Rob e Vanessa Enserro, Ann “pronta al decollo?” Coley, Anastasia Vournas e Bill Uhrig, la classe di scrittura di Joe Caldwell, della 92 esima strada, Alannah Weston, Daniel Romualdez, e Steven Shanstrom.
Grazie a chi ha assistito al parto in varie forme e reincarnazioni tra cui, Tina Brown, Esther Newberg, Liz Smith, Pamela Gross, Plum Sykes, Lisa e Richard Plepler, Joe Armstrong, Silvia Guadelupe, Andre Bishop,Lisa Frelinghuysen, Muffie Potter Aston, Jeanne Greenberg, Marie Brenner, Marc Burstein, il professor Wilbert Sykes, Brooke Garber Neidich, Peggy Noonan, Mike Nichols, Diane Sawyer, Lesile Singer, Christine e Ela Studdiford, Bobby Harling, Jill Gordon, John Margaritis, Carolyn Strass, Sarah Condon, Kathy Deveny, Susannah Meadows, Trent Gegax, David Patrick Columbia, Patrick Mc Mullen, Trampas Matney di mimeo.com, Jane Rosenthal, Jennifer macguire, Perri Peltz, Alice Tish, Sloan Lindemann Barnett, Beverly Grayson, Digna King, Celeste Ferriera,e, ovviamente, David Enteles.
Tra i professionisti, oltre che amici per il loro valido aiuto, vorrei citare i miei capi di Newsweek Mark Withaker, Jon Meacham e Alexis Gelber, che mi hanno permesso di mantenere il lavoro durante la fase di revisione.
Bob Levine, Conrad Rippy, e Kim Schefler, hanno curato con molto garbo gli aspetti legali.
Il mio grazie a Michael Lynton, Doug Wick, Lucy Fisher e Burr Steers per aver ritenuto questo materiale interessante per il cinema
Infine non avrei mai potuto prendere in considerazione l’idea di scrivere un libro senza il sostegno ironico e affettuoso della mia famiglia: i miei genitori Sally e Pete Peterson, la matrigna Joan Ganz Cooney, e il patrigno Michael Carlisle, i suoceri Ann e Dick Kimball e poi Johhny, Jim, e Patti, David e Wendy Michael e l’adorata Meredith che sarà sempre con noi.
Infine ma non meno importanti Chloe Jack ed eliza che mi rendono tanto felice e orgogliosa. Il momento più bello della giornata è per me il risveglio quando riscopro la fortuna di essere la loro mamma.”
Fiuuuuu è finito ragazzi!
Chissà se il lattaio s’è offeso per non essere stato citato, ma la mia domanda è: con tutta questa gente in mezzo, sto romanzo doveva essere più avvincente della Bibbia!
Comunque la prossima volta per i ringraziamenti copierò l’elenco abbonati di Bagno a Ripoli e Figline Valdarno!
Vostra thanksgivingBosco