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Dal diario di Barbie
Caro diario,
ho proprio voglia di raccontarti come ho passato le feste e di quanto Babbo Natale sia stato buono con me quest anno!
Cominciamo dall’inizio:
Il 24 Dicembre pomeriggio Il Signor “M” mi convoca nel suo ufficio.
Non mi convocava dal 59…
Arrivo alla reception della nuova sede (71 piani completamente di vetro fumè) e mi fanno aspettare qualcosa tipo 45 minuti,perché una Bratz sotto chetamina non mi riconosceva e continuava a spippolare con il suo telefonino e a ripetermi che “no, non le risultava nessuno appuntamento”.
Eh! Bei tempi in cui Jim il portiere veniva ad aprirmi lo sportello e correva a parcheggiarmi la spider (o il cavallo, o la carrozza o il camper) e Tanya la segretaria mi teneva lo strascico del vestito di gala perché non mi si sgualcisse in ascensore.
Ah! Se quell’ascensore avesse potuto parlare….
Dopo 45 minuti di attesa, intervallata da un paio di xanax di emergenza gentilmente offertimi al centro di riabilitazione, finalmente mi hanno fatta salire.
Il vecchio “M” era in una forma strepitosa, (grazie al cazzo:3 lifting, una liposuzione addominale, lavaggio semestrale del sangue, trapianto di capelli, e, si vocifera, sbiancamento anale, vorrei vedere!!) mi ha accolta in vestaglia circondato da 3 Winx mezze nude.
Mi ha fatta sedere su un puff leopardato a forma di pene (incurante della mia anca in titanio),mentre le 3 dementi in perizoma si facevano delle foto con una polaroid.
“M” ha sfoderato il suo sorriso migliore prima di “farmi una proposta che non potevo rifiutare”.
Certo che non la potevo rifiutare: mi ha forse dato un'alternativa quel verme??
Stavo lì, seduta sul pene di leopardo, cercando di mantenere un dignitoso contegno,mentre lui si faceva fare la pedicure da una minorenne,ricordandomi i bei tempi, quando ci divertivamo tanto insieme e io ero l’unica e tutti volevano me, “mentre adesso,mia cara,la classe non va più di moda…è così triste per noi”
Poi ha accennato a quel mio problemino con l’alcool e alle ultime due sedute fotografiche “turbolente”
e così, dopo 8 minuti mi ha liquidata dicendomi che non mi avrebbe rinnovato il contratto,ma che avrei potuto aiutarli per la formazione delle nuove leve. Ah …E se potevo restituire la macchina!
Ero incazzata come una biscia, e nonostante gli abbia sventolato sotto il naso la medaglietta “sober from 60 days” ha detto che non dipendeva da lui.
Beh grazie tante e Buon Natale ho detto, ma prima di sbattere la porta gli ho ricordato di quanti “lavoretti” gli avessi fatto negli anni, ma lui per tutta risposta ha detto che neanche quello adesso va più di moda!
Sì e io sono Napoleone!
Dopo la simpatica udienza,dovevo andare a prendere mia madre alla casa di riposo perchè avrebbe passato il Natale con noi, ma una volta lì la direttrice, sorridendo, dopo avermi fatto firmare un autografo,mi ha detto che non potevano tollerare ospiti incontinenti e che avrei dovuto trovare un’altra soluzione per mia madre, ma che non dipendeva da lei!
Oltre all’omicidio non ho trovato altre soluzioni…
Perciò disoccupata e con madre a carico sono tornata verso casa.
Il più bel regalo che mi ha fatto è quello che ha lasciato sul sedile!
Casa dolce casa, cosa c'è di meglio del ritrovarsi nei propri affetti?
Già, a casa ci aspettavano quei due fresconi di Ken e mia sorella Skipper che stavano facendo l’albero vestiti soltanto con un cappello da babbo natale.
Non ho fatto domande,ho messo mamma sulla carrozzina e mi sono chiusa nella mia fottuta camera rosa con il proposito di dipingerla presto di nero, stessa fine che farò fare ai due barboni giganti.
E’ proprio vero che la vita comincia a cinquant’anni:ho festeggiato con la bottiglia di whisky delle occasioni importanti che tenevo nella toeletta.
La sera abbiamo aperto i regali: a mia madre,che si è lamentata tutto il tempo di quanto facesse schifo la cena e di come non abbia mai saputo tenermi un uomo, ho regalato un maglione fatto da me, lo ha criticato, ma se lo è messo (era fatto con i peli dei barboni che non mi ero neanche presa la briga di lavare) tiè.
A quella cerebrolesa di mia sorella Skipper un flauto (che imparasse a suonarne uno diverso da quello di Ken per una volta!) e all’inutile Ken un iscrizione all’ufficio di collocamento, dato che la sottoscritta non può più mandare avanti la baracca.
I loro regali sono stati commoventi: mia madre mi ha regalato un trolley per fare la spesa con disegno scozzese, Ken mi ha regalato un portacandele e Skipper ci ha deliziati con la notizia di essere incinta.
Lunedì porterò il curriculum di quel troione di mia sorella Skipper al primo supermercato che incontro, dopodichè mi infilerò in macchina e parcheggerò davanti al centro riabilitazione con la mia carta d’identità ben in vista sul cruscotto perché sarò così ubriaca che non sarò in grado di ricordarmi neanche come mi chiamo!
Buon Natale!