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Eccomi di ritorno miei cari.
Io e Attilio ci siamo regalati 2 giorni come si deve in uno di quei posti belli con il centro benessere (ma soprattutto con dei ristoranti con ottime cantine vicino, in qualità di membri itineranti del Club Amici della Gotta).
Però prima di passare al racconto corredato di foto del nostro passaggio a Borgo Brufa, stamattina è uscito un mio articolo su Libero , mio nel senso non che parla di me ma che l’ho scritto io (su richiesta del buon Francesco Borgonovo che ringrazio per la possibilità offertami).
Con foto di Desperate Housewives.
Dunque,se ben ricordate io e il mio fidanzato siamo assolutamente incapaci di trovare qualunque destinazione di vacanza,intanto perché ci fa “cahare” quasi tutto: montagna, lago, capitali europee,città d’arte, mercatini di Natale, posti freddi e piovosi, Magreb e Egitto, il resto è troppo caro e lontano,e il fatto che il mio fidanzato abbia temporeggiato per farsi il passaporto una cosa come 3 settimane, non ha facilitato l’operazione!
Alla fine abbiamo detto: Troviamoci una cosa un po’ termale, ma non troppo da vecchi, che si possano fare dei trattamenti, ma anche no e che soprattutto si mangi e si beva,non che ci facciano stare a dieta, e poi vicino a dei posti da vedere, ma non troppo caotici e poi dev’essere un posto bello, ma non troppo caro, non troppo al nord, non troppo al sud, non troppo vicino a casa…
Oramai certi di rimanere a casa mia a guardare film di Natale per una settimana mangiando noci e datteri, mi sono messa a consultare a tempo perso, uno dei 400 siti che si occupano di vacanze, provate a digitare “hotel benessere” e vedete un po’ voi!
Poi ne ho visto uno che mi sembrava fico, ma non troppo esoso e soprattutto nella terra dei funghi, tartufi e vino: l’Umbria!
Il posto di chiamava Borgo Brufa e ci siamo presi 2 giorni in una camera che avevo visto sul sito e su cui non avrei ceduto (la mia mail di prenotazione suonava tipo “la prego potrebbe darci quella camera che adooooooro con il soffitto a travi e il piumone bianco? La prego la prego la preeeego!”
Loro mi avevano detto di sì e data la bassa stagione (domani i prezzi quadruplicano) la cifra non era nemmeno esosa.
Poi scatta l’allarme maltempo, tutte le nostre madri si preoccupano come matte: “portate le catene,c’è la bufera di neve, rimarrete bloccati con quella macchina di merda anzi perché non la cambiate che non si può vedere? (il cinquino n.d.a).
Non si sa perché ma sia mia madre che quella di Attilio pur non conoscendosi vogliono farci cambiare macchina perché si vergognano per noi!
La mattina della partenza mi chiamano dall’ Hotel (ahia, penso o è ricoperto dalla neve o hanno perso la prenotazione!) per dirmi che per raggrupparci in uno stesso complesso ci offrono la camera più bella al prezzo di quell’altra.
Ooooooohhhhhh! esclamo come davanti a un millefoglie con crema chantilly “ma le travi? Ci sono sempre le travi?” “Sì sì ci sono”
Come facevo a dire di no? Voglio la camera meno bella e più lontana?
Ecco la camera che avevamo a Borgo Brufa:
Avete visto che bellezza?
(Trova l'errore...)
La mattina colazione e giro dei paeselli carini intorno
Todi
E il pomeriggio centro benessere peccato si fossero dimenticati di dirci che la piscina era vuota!
Menomale ce l’hanno detto prima del tuffo…
Anche questo ci ha comportato un certo sconto, poi siamo stati intortati dalla responsabile del centro col solito gioco delle 3 carte, “ mi voglio rovinare,vi faccio fare un massaggio alle sopracciglia una maschera di cera e una al lardo di colonnata e alla fine vi cammino addosso coi tacchi il tutto per un milione di euro, d’acordo?”
E come fai a non accettare quando ti prospettano longevità tensione dermica e meno radicali liberi?
Così disintossicati e pieni di energie, la prima sera siamo andati a cena in un posto vicino dove ci siamo sfondati come mufloni di antipasti che passo testè a descrivere: melanzane alla parmigiana, sformatine di verdura, insalatina di farro, affettati, formaggi, e ribollita.
Tagliata al fois gras, al gorgonzola, al tartufo e al balsamico e sinfonia di dolci: mousse al cioccolato, millefoglie, e calzone di crema chantilly.
Pensavamo di aver raggiunto il massimo, ma no, ieri sera ci siamo trovati quasi per caso nel ristorante più buono in cui io abbia mangiato negli ultimi anni, e ve lo dice una che in fatto di ristoranti,come ben,sapete la sa lunga!
Osteria OIO a Bettona (siccome c’è anche un sito andatelo a vedere www.osteriaoio.it )
Dato che sul menù c’era il peposo all’Imprunetina,che è uno spezzatino buuuuonissimo cotto nel vino e pepe che fanno solo dalle mie parti, ho chiesto lumi e,con somma gioia,ho scoperto che il gestore,Luca Modestini, è un famoso cuoco fiorentino il cui zio gestiva un ristorante nel chianti dove,da ragazzini, (quando ancora il cibo per me non era fondamentale),facevamo le cene di gruppo e finivamo immancabilmente a colpi di tagliatelle nel viso, (poi l’imbecille di turno si ubriacava di grappa alla pera e vomitava nel giardino).
Lui è uno di quei tipi che ci sanno veramente fare e che mettono passione nel loro lavoro, (cosa ormai diventata rarissima dato che i gestori lasciano sempre più spesso i locali in mano a personale sempre più ignorante,scarso e menefreghista, anche se il conto è sempre più alto) di quelli che ti consigliano, che danno il vino giusto:
..e che ti trattano bene e insomma per farla breve (cosa che si dice sempre quando uno ha finito di raccontare la storia fateci caso!!) una magnata che me la ricorderò a lungo, pareva il giorno del Giudizio: patate sotto la cenere con fonduta al gorgonzola e pere, flan di pecorino di fossa con crema di piselli, tortelli alle castagne, tagliata alla crema di aceto balsamico cipolle lesse con l’olio nuovo e una valanga di verdura fritta,
E visto che davamo soddisfazione, il buon Luca (dopo averci fornito il nome dell’ospedale più vicino per una lavanda gastrica ed essersi assicurato che prendessimo fiato ogni tanto fra un boccone e l’altro) ci ha dato il colpetto di grazia rappresentato da una fetta di strudel con crema grande quanto il Molise e un bel flan al cioccolato.
Io vi garantisco che se ci andate gli fate firmare i fogli per l’adozione.
Ho capito che il segreto della vita è amore, cibo e vino!
(Noi e i nostri nasi)
A Gennaio mi faccio fare il bendaggio gastrico!
Vostra Colesterobosco